Lo scoiattolo This article is verified by a vet

scoiattolo

Agili e soffici abitanti degli alberi, gli scoiattoli sono anche particolarmente intelligenti.

Sono rossi, neri o marroni e li vediamo scappare via velocissimi, arrampicandosi sugli alberi, quando passeggiamo tra i boschi o in alcuni parchi cittadini: gli scoiattoli sono animali vivaci che suscitano simpatia e tenerezza. Ma cosa rende lo scoiattolo tanto speciale e soprattutto è possibile sceglierlo come animale domestico?

Aspetto: quali sono le caratteristiche distintive dello Scoiattolo?

Gli scoiattoli (Sciurus) misurano tra i 40 e i 64 cm e sono veri e propri artisti dell’arrampicata, soprattutto grazie alla loro corporatura snella e affusolata. La loro incomparabile capacità di saltare, invece, deriva dalle loro zampe posteriori, lunghe e muscolose.

Per potersi aggrappare all’albero e afferrare le noci, sono dotati di artigli affilati e dita prensili.

Anche le tipiche “orecchie a spazzola” e la lunga coda cespugliosa sono del tutto uniche e distintive di questo animaletto che da sempre suscita simpatia e tenerezza in chiunque lo incontri.

La coda è il suo superpotere

Probabilmente il tratto distintivo degli scoiattoli, a livello estetico, è la loro coda, di solito piuttosto folta, che non di rado raggiunge i 20 cm di lunghezza. Ma quello che pochi sanno è che solo grazie a questa loro coda gli scoiattoli sono in grado di saltare da un albero all’altro e di stare in equilibrio sui rami senza difficoltà.

Se uno di questi animaletti perde l’equilibrio, la sua coda funge da paracadute. In inverno, inoltre, fornisce allo scoiattolo il conforto del calore, mentre in estate è un perfetto parasole.

Non stupisce quindi che proprio questa parte del corpo abbia dato il nome allo scoiattolo: “Sciuridae”, infatti, ossia il nome della famiglia di questi mammiferi, significa appunto “coda ombrosa”.

I tanti colori dello Scoiattolo

Che sia rossa come quella di una volpe, marrone o nera, la pelliccia degli scoiattoli differisce molto da un esemplare all’altro e dipende da diversi fattori, non solo dalla specie di appartenenza. Può anche variare da luogo a luogo o da stagione a stagione.

In tutti i casi, di solito la pelliccia di questo mammifero tende ad essere spessa e scura in inverno, mentre si fa più chiara e sottile in estate.

scoiattolo rosso mangia noce © jurra8 / stock.adobe.com
Gli scoiattoli non sono solo dei professionisti dell’arrampicata, ma anche della raccolta di cibo.

Le specie e le sottospecie di Scoiattolo

“Scoiattolo” è il nome comune che si usa per riferirsi a varie specie del genere Sciurus appartenenti alla famiglia degli Sciuridi. Attualmente esistono 28 specie suddivise in 7 sottogeneri.

Probabilmente la specie più nota è lo scoiattolo eurasiatico (Sciurus vulgaris), che troviamo sia in Europa sia in alcune parti dell’Asia. Tuttavia, anche gli scoiattoli grigi (Sciurus carolinensis) si sono affermati in tutto il mondo come neozoi, soppiantando le specie autoctone.

Mentre queste specie sono considerate a tutti gli effetti “animali selvatici”, ve ne sono altre che si sono affermate progressivamente come animali domestici. Tra queste, ad esempio, lo scoiattolo variegato dell’America centrale (Sciurus variegatoides).  

Comportamento: animaletti piuttosto intelligenti

Quando pensi ad uno scoiattolo, probabilmente i due aggettivi che ti vengono in mente per primi sono “agile” e “timido”. Tuttavia, questi vivaci animaletti diurni sono molto più intelligenti di quanto non si pensi. Ad esempio, sono in grado di ricordare a lungo dove hanno nascosto le loro scorte di cibo per l’inverno.

Ma non è tutto: pare anche che abbiano grandi capacità di apprendimento. Alcuni scienziati, infatti, hanno scoperto che, in tempi relativamente brevi e dopo pochi tentativi, gli scoiattoli sono in grado di trovare il modo di raggiungere il cibo nonostante gli ostacoli che si mettono loro davanti.

Sensi acuti per poter sopravvivere

Visto che si muovono liberamente nella natura, i nostri amici dalla coda vaporosa hanno bisogno di sensi molto sviluppati, per orientarsi e sopravvivere ai predatori. Bisogna dire però che madre natura è stata molto generosa con loro, perché i sensi dello scoiattolo sono assolutamente sensazionali, soprattutto l’udito e l’olfatto.

In realtà, il fatto è che questi animaletti hanno una lunga sfilza di predatori. Tra questi non ci sono solo i gatti, ma anche molti animali selvatici che vivono nei boschi e nei prati. E non è tutto: persino dal cielo possono arrivare pericoli da non sottovalutare, come gli uccelli rapaci.

Per riconoscerli tempestivamente, gli scoiattoli sono dotati di grandi occhi con i quali osservano quasi tutto l’ambiente. Anche il senso del tatto è particolarmente sviluppato: con le loro vibrisse distribuite su tutto il corpo, gli scoiattoli sono in grado di percepire il cibo e gli oggetti che dovessero sfuggire alla loro vista.

Animali solitari che però sanno unirsi, quando serve

In genere, gli scoiattoli si muovono nella natura come animali solitari. In alcuni casi, però, non esitano a riunirsi e a collaborare tra loro.

Ciò avviene soprattutto in primavera, quando sono alla ricerca di un potenziale compagno con cui accoppiarsi. Ma anche quando le temperature sono più rigide, in inverno: in quel caso si tengono stretti gli uni agli altri per scaldarsi a vicenda e sopravvivere.

Allevamento: lo scoiattolo può diventare un animale domestico?

Sebbene la maggior parte delle organizzazioni animaliste sia contraria, in molti Paesi è consentito allevare la prole degli scoiattoli, purché si rispettino le regole e le norme stabilite dagli enti locali. Nel nostro Paese, in generale, gli scoiattoli non autoctoni sono espressamente vietati.

In Italia, infatti, un recente decreto ministeriale tutela la biodiversità e vieta espressamente l’allevamento e la detenzione di tre specie in particolare: lo scoiattolo grigio, lo scoiattolo di Pallas e lo scoiattolo volpe.

Per tutta una serie di validissimi motivi, comunque, allevare un esemplare autoctono di scoiattolo è assolutamente sconsigliabile e andrebbe evitato: si tratta di animali non adatti alla vita in cattività, che soffrono moltissimo se rinchiusi in un contesto chiuso e che non riescono ad adattarsi ai contesti domestici.

A titolo informativo, comunque, riportiamo le informazioni principali relative all’allevamento in cattività dello scoiattolo.

Una voliera sufficientemente grande e spaziosa

Se decidessi di allevare un paio di esemplari di scoiattolo, la sistemazione migliore sarebbe la voliera, ovviamente molto spaziosa e posizionata all’aperto, dove lo scoiattolo abbia spazio sufficiente per arrampicarsi e saltare.

Naturalmente, non dovrebbero mancare ramoscelli, tanta vegetazione e alcune pietre. Nella voliera andrebbero posizionate anche alcune corde, visto che offrono una grande opportunità di arrampicata a questi animaletti vivaci e molto agili.

Nello scegliere il materiale per la voliera, bisognerebbe tenere presente anche il fatto che gli scoiattoli amano rosicchiare tutto quello che hanno a portata di zampa: le sbarre di una gabbia in legno o in altri materiali teneri non durerebbero molto, quindi.

Va da sé che l’acqua è indispensabile, per cui occorrerebbe posizionare nella gabbia anche una ciotola sufficientemente grande, di modo che possa essere usata dai nostri amici scoiattoli sia per bere sia per fare il bagno.

Si possono addomesticare gli scoiattoli?

Nonostante la loro soffice pelliccia, gli scoiattoli non sono animali da coccolare e da tenere in braccio. Se vuoi che mangi dalla tua mano, devi avere molta pazienza e procedere con calma.

La prima cosa da fare è abituare questi simpatici roditori alla tua presenza, evitando che scappino non appena ti avvicini, come sarebbe invece nella loro natura. Ad esempio, puoi sederti tranquillamente vicino ad uno di loro e osservarlo per un po’. Evita di fare tu il primo passo: è controproducente.

Una volta che lo scoiattolo si sarà abituato a te, potrai provare ad attirarlo più vicino offrendogli del cibo. Se fai per un po’, rispettando la sua iniziale ritrosia, vedrai che non ci vorrà molto prima che lo scoiattolo mangi dalla tua mano.

Importante: nei parchi pubblici gli scoiattoli selvatici tendono ad avvicinarsi più del solito. Non per questo dovresti toccarli perché si tratta pur sempre di animali selvatici, di cui non conosci lo stato di salute e le possibili reazioni se si dovessero spaventare.

Alimentazione: cosa mangia lo scoiattolo in natura?

Una delle maggiori abilità di questi simpaticissimi mammiferi è quella di trovare e di accumulare il loro cibo. Essendo onnivori, il loro menu comprende non solo lumache e insetti, ma anche noci, bacche di faggio e frutta.

Detto questo, gli scoiattoli sono ghiotti anche di pigne di abete rosso e di germogli freschi, ma all’occorrenza si cibano anche di uova e di qualche uccellino.

Come sopravvive durante l’inverno?

Anche se questi piccoli e soffici roditori non vanno in letargo (bensì alternano periodi di riposo a fasi di grande attività), devono comunque raccogliere scorte di cibo per la stagione fredda. Per non farsi trovare impreparati dai primi freddi, iniziano a farlo già in autunno.

Nascondono tutto ciò che trovano da mangiare tra le cortecce o nelle cavità degli alberi. Il loro ottimo olfatto li riporta poi al nascondiglio, nelle fredde giornate invernali. E se dimenticano qualche seme in una buca sotto terra, magari grazie a quel gesto crescerà un nuovo albero.

Quanto vive uno scoiattolo?

L’aspettativa di vita degli scoiattoli può variare notevolmente, a seconda di una serie di variabili, ma in generale la vita media di questi animaletti è di circa 8 anni. Tuttavia, circa un quinto di una cucciolata muore prima di raggiungere il primo anno di vita, soprattutto a causa dei molti predatori.

Il problema dei parassiti

La sopravvivenza degli scoiattoli può essere minata anche dalle malattie. In particolare, questi roditori dalla coda vaporosa e il mantello soffice sono piuttosto sensibili alle infestazioni da parassiti quali pidocchi, pulci e zecche.

Ovviamente, nei centri abitati gli scoiattoli muoiono spesso anche a causa di ferite riportate a seguito di incidenti con automobili o altri mezzi di trasporto, ma anche per colpa dei gatti, che quando sono lasciati liberi danno spesso fastidio agli scoiattoli.

Come si riproducono gli scoiattoli: maturazione sessuale, accoppiamento, nido

Gli agili scoiattoli raggiungono la maturazione sessuale quando hanno circa 1 anno. Nel momento in cui sono in grado di accoppiarsi, i maschi iniziano ad inseguire le femmine da un ramo all’altro. Quando un accoppiamento riesce nel suo intento, gli scoiattoli iniziano a costruire i loro nidi in alto, sulle cime degli alberi o nelle loro ramificazioni.

Quanti cuccioli nascono, di solito?

Dopo circa 36 giorni dal concepimento, la femmina partorisce da 2 a 5 piccoli. Alla nascita sono ancora ciechi e nudi, e per questo motivo dipendono dal latte della madre.

All’età di circa 2 mesi i piccoli smettono di succhiare il latte materno, ma rimangono vicini alla madre ancora per qualche tempo. In genere i cuccioli si staccano dal nucleo di nascita quando sono a loro volta sessualmente maturi.

scoiattolo grigio si arrampica sull'albero © Ludwig / stock.adobe.com
Lo scoiattolo grigio sta soppiantando lo scoiattolo europeo (la specie autoctona).

Origine: qual è l’habitat naturale dello scoiattolo?

A seconda della sottospecie, gli scoiattoli hanno colonizzato regioni diverse. Ad esempio, lo scoiattolo eurasiatico è una delle poche specie che si trovano in Europa o in Asia, mentre la maggior parte delle altre specie vive sul suolo americano.

Quello che accomuna tutti gli scoiattoli, indipendentemente dalla sottospecie e dal continente di provenienza, è che vive volentieri ed è a suo agio soprattutto nei boschi.

Lo scoiattolo è a rischio estinzione?

Purtroppo, sono diversi i fattori che possono portare al declino di una popolazione di scoiattoli autoctoni. Tra questi, ad esempio, la deforestazione, che porta alla perdita dell’habitat naturale.

Il problema dello scoiattolo grigio

In alcuni Paesi europei, tuttavia, esiste un altro problema: lo scoiattolo grigio, molto più grande e robusto della specie autoctona europea. E’ stato introdotto in Gran Bretagna nel XIX secolo e da allora ha soppiantato sempre più lo scoiattolo europeo autoctono.

Ciò che rende questa specie particolarmente pericolosa è che è portatrice del virus del vaiolo e lo trasmette ad altri membri della sua specie. Mentre lo scoiattolo grigio è immune, però, le altre specie ne muoiono ragion per cui questo nuovo scoiattolo sta soppiantando quello europeo.

scoiattolo nero mangia noce nella neve © Piotr Krzeslak / stock.adobe.com
Gli scoiattoli non vanno in letargo: si limitano a dormire per alcuni mesi.

Scheda dello Scoiattolo

Nome: Scoiattolo (Sciurus)
Lunghezza: tra i 40 e i 64 cm
Peso: tra i 200 e i 400 gr
Aspettativa di vita: all’incirca 8 anni
Gestazione: 36 settimane
Cucciolata: da 2 a 5 piccoli
Letargo: no ma alternano fasi di riposo ad altre di attività
Alimentazione: sono onnivori (insetti, frutta, alcuni tipi di piante)
Origine: dipende dalla sottospecie
Allevamento: in alcuni Paesi è consentito allevare la prole dello scoiattolo, in Italia “sono vietati su tutto il territorio nazionale, il commercio, l’allevamento e la detenzione di esemplari di scoiattoli alloctoni”.

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Franziska G., Veterinario
Profilbild von Tierärztin Franziska Gütgeman mit Hund

Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.


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