{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/piccoli-animali/razze-di-roditori-e-piccoli-animali/coniglio-olandese","title":"Coniglio Olandese","mag_id":329763,"is_single":true,"cat_name":"Piccoli animali","sub_cat_id":549,"sub_cat_name":"Razze di roditori e piccoli animali","cat_id":547}
Lo stacco netto di colore, tipico del mantello del Coniglio Olandese: sembra tracciato con un righello.
Chi ama i conigli lo sa bene: quella dell’Olandese è una razza del tutto speciale. E questo perché la colorazione del suo mantello è davvero unica. Ma al di là di questo, il Coniglio Olandese piace a tutti, allevatori e semplici appassionati, grazie al suo carattere docile ed equilibrato. Scopriamo di più su questa meraviglia dalle orecchie lunghe che ha già conquistato così tanti estimatori.
Questi simpatici coniglietti hanno una corporatura piuttosto minuta e tozza. Anche la testa è corta, mentre fronte e muso sono larghi. Le orecchie, lunghe in media 10 cm, di solito sono piuttosto allungate e rivolte verso l’alto.
Dalla testa si passa direttamente ad un dorso che ha una struttura omogenea e una forma arrotondata. La coda appoggia direttamente sul corpo del coniglietto.
Colori e segni particolari
Inutile girarci attorno: questi coniglietti sono qualcosa di veramente speciale, e questo è evidente già a prima vista: soltanto loro, tra i conigli, hanno il cosiddetto “mantello piebaldino”, la ragione per cui a volte si sente parlare di “mantello olandese”.
Il pelo corto e fitto è ricoperto da ampie e continue macchie di colore bianco e di uno o due altri colori. Mentre le chiazze colorate della testa coprono le orecchie, le guance e la nuca, il mantello sul muso rimane bianco. Quest’area bianca inizia dalla fronte, passa tra gli occhi e diventa sempre più ampia verso il muso.
Anche le spalle, le zampe anteriori e la parte anteriore delle zampe posteriori sono bianche, mentre la colorazione della groppa copre tutta la parte posteriore del corpo del coniglio.
In tutto sono ammessi ben 12 colori diversi. Tra questi, ad esempio, il bianco e il nero, il grigio e il bianco in varie tonalità, il giallo e il bianco e il bianco giapponese.
Ma gli Olandesi sono davvero dei “conigli nani”?
Quanto diventano grandi i conigli Olandesi? Fondamentalmente restano piccoli e compatti ma non appartengono al gruppo deiconigli nani. Questi ultimi pesano al massimo 2 kg, mentre i conigli Olandesi pesano tra i 2 e i 3,25 kg. Per questa ragione, appartengono alle razze dei conigli di piccola taglia, non ai conigli nani.
Qual è il carattere del Coniglio Olandese?
Non sono certamente solo le pezzature così tipiche ad affascinare tanto allevatori e semplici appassionati. I Conigli Olandesi sono famosi anche per il loro temperamento mite, affettuoso ed equilibrato. Sono fiduciosi, aperti, molto intelligenti, giocherelloni e curiosi.
Tutte queste caratteristiche ne fanno dei compagni affettuosi con cui è impossibile non voler giocare e trascorrere insieme tanti momenti divertenti.
Allevamento
Questi simpatici conigli con le loro bellissime focature sono perfetti per essere allevati in casa, purché in condizioni idonee alla specie e quindi nel rispetto delle loro esigenze. Anche le razze piccole come quella dell’Olandese hanno bisogno di spazio a sufficienza e sono ben felici di vivere all’aperto, se ci se ne prende cura in modo adeguato.
Con un po’ di pazienza e di attenzione, si può persino convivere con un esemplare di questa razza lasciandolo libero in una casa dove vive anche un cane, purché gli si dedichi del tempo per abituarlo ed educarlo gradualmente. Detto ciò, la convivenza con altri conigli Olandesi è senz’altro più appropriata.
Visto che i conigli possono partorire anche più volte all’anno, vale sempre la pena di valutare la possibilità di far sterilizzare il proprio coniglio, se convive con altri conspecifici.
La casetta perfetta per questo coniglietto pezzato
È sempre molto importante fare in modo che i conigli facciano molto esercizio. Di solito i veterinari suggeriscono uno spazio minimo di 6 mq ogni 2 esemplari, per permettere loro di saltare e correre liberamente.
L’ideale è quindi tenere i conigli all’aperto, disponendo di una terrazza o, ancora meglio, di un giardino. Il modo in cui progettare il recinto all’aperto per i tuoi amici dalle orecchie lunghe dipende esclusivamente da te. Fai solo in modo che sia sempre pulito.
Ecco cosa ti serve, lo “starter pack” per allevare a casa uno o due coniglietti:
Sotto il loro bel mantello si nasconde una discreta quantità di… sottopelo! Ogni tanto, quindi, concedi al tuo coniglietto un momento di coccole supplementari pettinando con cura la sua pelliccia. In questo modo non soltanto puoi evitare che diventi opaca ma previeni anche diverse malattie della pelle.
Per quanto riguarda la cura delle unghie, i conigli che vivono all’aperto non hanno bisogno di interventi particolari. Se vengono allevati in casa, invece, è indispensabile sottoporli a regolari sessioni di pedicure. Puoi decidere se farlo da solo o chiedere aiuto ad un veterinario.
Alimentazione
In natura, i conigli si nutrono principalmente di erba fresca. Di conseguenza, oltre al fieno, dovresti offrire al tuo pelosetto tanta erba fresca di prato e verdure, oltre a qualche frutto (di tanto in tanto).
Una dieta equilibrata e coerente è importante anche per prevenire problemi digestivi come la diarrea e il rischio di malocclusione dentale. Non dimenticare che anche i rametti favoriscono la salute dei denti.
Scopri come prenderti cura al meglio dell’alimentazione del coniglio leggendo il nostro articolo del Magazine dedicato proprio a questo argomento così importante.
Come mantenerlo in forma
In termini di salute, questi coniglietto non presentano particolari problematiche. Tuttavia, come anche tutti i loro conspecifici, sono soggetti a disturbi digestivi e a problemi dentali, che per fortuna è possibile prevenire con una dieta corretta.
Visite regolari dal veterinario e un’attenta osservazione su base quotidiana fanno in modo che si possa individuare tempestivamente eventuali problemi di salute e reagire di conseguenza.
Se decidi di far vaccinare il tuo coniglio, inoltre, puoi contribuire efficacemente anche ad allungargli la vita.
Quanto vive un Coniglio Olandese?
In genere, se allevati in un contesto adeguato e idoneo, questi coniglietti raggiungono un’età di circa 8 anni, non diversamente dalle altre razze.
Ovviamente, l’aspettativa di vita dipende molto dalle tuo cure amorevoli e dalla salute dei conigli. Se si fa tutto correttamente e si scelgono esemplari sani, i Conigli Olandesi possono vivere fino a 10 anni o più.
Non sai quanti anni abbia il tuo coniglietto? Scopri come è facile capirlo leggendo il nostro articolo “Calcolare l’età del coniglio”.
Quanto costa un Coniglio Olandese?
In genere un esemplare di questa razza costa tra i 20 e i 50 euro.
Puoi cercare online un allevatore serio e affidabile, oppure – ancora meglio – controllare se ne esistono nei rifugi per animali della tua zona, magari contattando una delle tante associazioni che si occupano del benessere dei conigli e di dare una casa ai coniglietti abbandonati.
In ogni caso, metti sempre al primo posto il benessere del tuo pelosetto. Se possibile, prima di adottarne uno, prenditi del tempo per informarti e osservare da vicino come vivono questi animali e, se decidi di rivolgerti ad un privato o ad un allevatore, verifica tutti i permessi e i documenti sanitari di cui dispone, evitando di lanciarti in un acquisto impulsivo, magari sulla scia della tenerezza che i conigli suscitano facilmente, per poi magari pentirti poco dopo, visto che allevare conigli è anche impegnativo.
Se hai deciso di aprire la tua casa per far spazio ad un morbido amico dalle orecchie lunghe, non ti resta che pensare ai preparativi leggendo il nostro articolo “Adottare un coniglio”!
Le origini della razza: da dove viene il Coniglio Olandese?
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questa singolare razza di coniglietti nasce in Inghilterra, anche se i loro antenati (i conigli pied Brabant) venivano allevati principalmente come animali da macello nel territorio compreso tra gli attuali Paesi Bassi e Belgio.
Ad un certo punto, a fine ‘800, alcuni esemplari vennero esportati in Gran Bretagna, dove il loro insolito mantello trovò rapidamente molti estimatori, ragion per cui alcuni allevatori diedero il via all’allevamento di questa razza.
Nel 1891 i primi esemplari arrivarono anche in Germania, dove furono presentati con il nome di “Conigli Olandesi”. Aspetto e dimensioni sono rimasti quasi invariati, rispetto allo standard di razza, datato 1898.
Tra l’altro, il tratto caratteristico del Coniglio Olandese altro non è se non una mutazione genetica che si verifica anche nei conigli selvatici. Per questo motivo, le prime rappresentazioni del coniglio bicolore appaiono già nei dipinti del XV secolo, ben prima dell’avvio dell’allevamento di questa razza.
In conclusione: un coniglio assolutamente unico
La loro colorazione così particolare rende questi coniglietti del tutto unici. Ma anche le loro caratteristiche caratteriali sono molto rinomate. Se allevati in maniera corretta, questi adorabili pelosetti diventano rapidamente socievoli e affettuosi, arricchendo la vita della famiglia che li adotta.
Tutto quello che chiedono è spazio, attenzioni e affetto: se decidi di adottarne un paio, puoi seguire i nostri consigli su come allevarli nel rispetto delle loro caratteristiche ed esigenze. E’ indispensabile avere del tempo da dedicargli, perché ogni animale merita rispetto e cure.
Trovi tutto quello che ti serve per prenderti cura al meglio dei tuoi amici conigli nel nostro shop online!
Scheda del Coniglio Olandese
In breve:
presente anche in natura perché frutto di una mutazione genetica, il Coniglio Olandese ha la particolarità di avere il mantello pezzato. I suoi antenati provenivano dagli attuali Belgio e Paesi Bassi, da cui il nome. E’ una razza molto dolce, intelligente, curiosa e socievole.
Origine:
Inghilterra (originariamente Belgio e Paesi Bassi)
Peso:
tra i 2 e i 3,25 kg
Pelo:
morbido, soffice e con la tipica pezzatura
Colore del mantello:
lo standard ammette ben 12 colori diversi, tutti pezzati
Aspettativa di vita:
8-10 anni, anche di più se sani e allevati correttamente
sì ma solo in gruppo e con sufficiente spazio per muoversi liberamente, saltare e giocare
Bisogno di movimento:
nella media
Tendenza al sovrappeso:
no
Adatto ai bambini:
sì
Adatto alla convivenza con i gatti:
in teoria sì, ma mai senza sorveglianza
Adatto alla convivenza con altri cani:
in teoria sì, ma mai senza sorveglianza
Adatto alla convivenza con il porcellino d’India:
no
Possibili malattie:
nessuna in particolare. Problemi dentali e digestivi sono frequenti come con qualunque razza di conigli.
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Sabrina Quente
Da che ho memoria, gli animali sono sempre stati i miei compagni di vita: praticamente non c'è una mia foto da bambina in cui io non abbia un pappagallino sulla testa o un gatto acciambellato sulle gambe. Da più di dieci anni scrivo come editore su vari argomenti che spaziano dall'assicurazione sanitaria alla vita insieme ai gatti. Al mio fianco ho sempre lei, la mia micia Mimì: è la migliore fonte di ispirazione possibile e soprattutto sa quando è il momento di prendersi una pausa dalla scrittura.
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