{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/piccoli-animali/razze-di-roditori-e-piccoli-animali/boa-constrictor-boa-costrittore","title":"Boa constrictor (Boa costrittore)","mag_id":371685,"is_single":true,"cat_name":"Piccoli animali","sub_cat_id":549,"sub_cat_name":"Razze di roditori e piccoli animali","cat_id":547}
Gigante e decisamente impressionante, il boa constrictor è uno dei serpenti più grandi in assoluto.
Il boa constrictor non è certamente il classico animale domestico, ma è sicuramente uno dei più impressionanti abitanti del nostro pianeta. Tecnicamente, in molti Paesi è consentito allevarlo: ma è davvero possibile farlo in una maniera rispettosa delle sue esigenze e, oltre a ciò, si tratta di un animale pericoloso per le persone? Proviamo a fare chiarezza insieme.
Sebbene appartenga alla categoria dei rettili giganti, a ben guardare è il più piccolo tra loro. L’anaconda, ad esempio, è molto più imponente. Naturalmente, se andiamo a guardare più da vicino le diverse sottospecie, riscontriamo differenze significative in termini di dimensioni.
Il boa dalla coda lunga raggiunge circa appena la lunghezza di 1,6-2 m totali, mentre il boa reale raggiunge i 4 m. A seconda delle sue dimensioni, un esemplare può pesare fino a 30 kg.
Una caratteristica tipica del boa constrictor è la testa, grande e larga, che si assottiglia verso il muso assumendo la tipica forma a cuneo. Le mascelle, superiore e inferiore, non sono collegate saldamente tra loro, il che permette al boa di “sganciarne” una per divorare la preda intera.
Colori e pattern del boa constrictor
I colori e le pattern del boa sono davvero impressionanti: si va dal bianco crema al grigio-marrone sino al nero. Le tipiche macchie brunastre e i bordi scuri sul dorso lo caratterizzano in maniera molto specifica.
In alcune sottospecie queste macchie possono assumere una colorazione rossa molto accesa, nella zona vicino alla coda. Da ciò deriva la definizione di “boa dalla coda rossa”, altro nome del boa constrictor.
Inoltre, questi serpenti giganti presentano una linea che va dalla fronte al muso, netta e ben visibile. Dietro ai loro occhi, una fascia temporale scura va dalla punta del muso sino ai lati del collo.
Come riconoscere il genere: maschio o femmina?
Gli esemplari, femminili e maschili, a prima vista sono molto simili. Tuttavia, le caratteristiche esterne possono offrirci qualche indicazione circa il loro genere:
● i maschi adulti sono in media dai 30 ai 40 cm centimetri più piccoli delle femmine
● gli emipeni (organi copulatori posti alla base della coda, ai lati della cloaca) sono generalmente più pronunciati nei maschi
Se non sei sicuro del sesso del tuo serpente, puoi rivolgerti ad un veterinario esperto di rettili.
Generi e sottospecie del boa constrictor
Il boa constrictor appartiene alla famiglia dei Boidae, di cui fanno parte diversi serpenti. In quanto costrittori, questi serpenti uccidono le loro prede avvolgendole attorno al loro corpo.
Il nome latino di questo affascinante animale indica specificamente questa sua caratteristica: potremmo tradurre “constrictor” con “strangolatore”. Come detto, il boa rientra tra i serpenti giganti, una categoria che include alcune delle specie di serpenti più grandi del mondo, tra cui l’anaconda.
Quale sottospecie di boa è più adatta al terrario?
Secondo la correte classificazione, esistono una decina di sottospecie di boa constrictor, le quali differiscono tra loro per caratteristiche estetiche e per comportamento. Le 4 principali sono:
Boa constrictor constrictor
Boa constrictor longicauda
Boa constrictor occidentalis
Boa constrictor ortonii
Il boa constrictor imperator è particolarmente popolare per i terrari perché è considerato abbastanza semplice da gestire e da nutrire. A lungo considerato una sottospecie del boa constrictor, in tempi più recenti l’imperator è stato classificato come una specie a sé stante.
Comportamento:
La maggior parte delle sottospecie di boa constrictor vive essenzialmente a terra. Anche se gli esemplari più giovani nascono e restano tra i rami degli alberi, non appena aumentano di dimensioni e di peso tendono a spostarsi sempre più a terra.
Detto questo, il boa constrictor resta un rettile piuttosto tranquillo, che non si muove molto. Si nasconde all’interno del proprio rifugio, dove resta per gran parte della giornata. Si allontana solo per cercare cibo o per godere di un bagno di sole.
Essendo un animale a sangue freddo, infatti, il boa constrictor deve regolare la propria temperatura corporea con l’aiuto della luce del sole, a cui si espone frequentemente.
Quanto spesso cambia pelle il boa constrictor?
I boa crescono per tutta la vita e pertanto devono cambiare regolarmente la loro pelle. Negli esemplari giovani e sani ciò avviene ogni 6-8 settimane, mentre negli animali più anziani la muta si verifica soltanto ogni 3-6 mesi.
Se noti che la pelle del tuo serpente diventa pallida e i suoi occhi opachi, significa che la muta è imminente. In questo caso, occorre spruzzare regolarmente acqua tiepida sul corpo del tuo amico boa, per aiutarlo a cambiare pelle.
Il boa constrictor è pericoloso per l’uomo?
Il boa constrictor non è un animale a cui fare le coccole o da tenere in braccio: se decidi di allevarlo, limitati ad osservarlo dal terrario. Sebbene questo tipo di serpente sia piuttosto pacifico, la sua forza e la velocità che lo caratterizzano non vanno mai sottovalutate. Anche un semplice morso può risultare molto doloroso, per un essere umano.
Il boa constrictor è velenoso?
No, questo serpente non ha denti, quindi non è velenoso. Quando vuole uccidere una preda, la strangola con i suoi muscoli, incredibilmente forti.
Essendo un serpente notturno, il boa constrictor caccia al crepuscolo. Una volta individuata la preda, la travolge in pochi secondi: la strangola e la ingoia per intero, senza masticarla.
Come si può allevare un boa constrictor in modo appropriato?
Un allevamento idoneo alla specie è importante sempre, con qualsiasi razza di animale si scelga di convivere. Per fare in modo che il tuo serpente non si ammali, devi tenere in considerazione alcuni aspetti tecnici riguardanti il terrario e quelli relativi alla socializzazione con altri serpenti.
Un terrario individuale o di comunità?
Visto che il boa constrictor è, per natura, un animale solitario, la maggior parte degli esperti consiglia di allevarlo da solo. Sebbene molti serpenti siano pacifici con i propri simili, tenerli in coppia può avere spiacevoli conseguenze e va quindi evitato.
Le problematiche dell’allevamento in coppia
E’ importante tenere presente alcuni aspetti, quando si parla di convivenza tra boa constrictor. Ad esempio, se fai convivere una femmina e un maschio, il maschio sessualmente maturo precocemente potrebbe stressare la femmina non ancora pronta all’accoppiamento.
Un’altra eventualità non desiderabile è quella della femmina già sessualmente matura, ma con il fisico non ancora completamente pronto per affrontare una gravidanza. Se questa avvenisse ugualmente, potrebbe comportare la morte del povero animale. Quindi, se tieni insieme due serpenti, dovrebbero essere dello stesso sesso.
Vita di gruppo: stress e impegno extra
Tieni presente che la convivenza di più serpenti all’interno di uno stesso terrario è più complicata anche per chi deve prendersene cura. Visto che questi rettili si alimentano di prede vive, quando un esemplare mangia è necessario rimuovere sempre gli altri serpenti dal terrario.
Questo implica non soltanto molto stress per i serpenti di cui devi prenderti cura, ma anche molto impegno da parte tua.
Dimensioni del terrario
Con il boa constrictor puoi scegliere un terrario completamente in vetro. Tieni presente, tuttavia, che la dimensione minima della teca dipende dall’età e dalla lunghezza del tuo serpente.
A titolo orientativo, puoi utilizzare le seguenti misure, che si riferiscono a sistemazioni individuali:
● Boa lungo meno di 2,3 m – dimensioni minime del terrario: 120 cm di lunghezza x 60 cm di larghezza x 60 cm di altezza
● Boa lungo più di 2,3 – dimensioni minime del terrario: 180 cm di lunghezza x 80 cm di larghezza x 80 cm di altezza
Come allestire il terrario
Il boa constrictor di solito si muove poco, specie durante il giorno, e ama ritirarsi nel suo nascondiglio. Ecco perché un buon terrario dispone di diversi anfratti nei quali il tuo boa possa nascondersi e riposare.
Le speciali caverne per serpenti, qualche ciotola di plastica e qualche vaso sono tutti accessori perfetti allo scopo. Anche piccoli tronchi cavi e scatole di cartone si prestano perfettamente allo scopo.
Come substrato per il fondo del terrario puoi utilizzare trucioli grossolani di legno e corteccia, mentre è da evitare la segatura. L’igiene va curata con attenzione; le feci vanno subito rimosse e periodicamente tutta la teca va lavata a fondo.
L’importanza di fare in modo che possa arrampicarsi e nuotare
Soprattutto gli esemplari giovani hanno bisogno di potersi arrampicare su rami sufficientemente robusti, mentre quelli più anziani preferiscono le piattaforme rialzate, che possono essere fissate alle pareti posteriori e laterali del terrario.
Visto che il boa constrictor ama anche fare il bagno, non devi dimenticare di inserire nella tua teca una vasca sufficientemente spaziosa. Ricordati di cambiare l’acqua ogni giorno.
Temperatura e umidità del terrario per boa constrictor
Il nostro amico serpente preferisce vivere in un contesto con temperatura diurna compresa tra 24 e 30°C. E’ importante mettere a sua disposizione, all’interno del terrario che lo ospita, diverse zone dove assorbire calore, zone che puoi creare utilizzando speciali lampade riscaldanti.
Di notte le temperature non dovrebbero scendere sotto i 20°C. Per garantire una regolare alternanza giorno-notte, è bene che l’illuminazione diurna guri attorno alle 12 ore.
Attenzione alle lampade: per evitare che il tuo serpente si scotti inavvertitamente, rendi inaccessibile, da parte del tuo animale, la tecnologia dell’impianto riscaldante del terrario.
L’importanza di umidificare regolarmente il terrario
Come abbiamo visto, il tasso ottimale di umidità si aggira attorno al 70%. Puoi ottenerlo spruzzando il terrario e gli accessori interni con dell’acqua, 1 o 2 volte al giorno.
Alimentazione: cosa mangia il boa constrictor?
Questo grande serpente si nutre di vertebrati, che consuma come cibo vivo. Anche topi e ratti sono solitamente presenti nel suo menu, anche se in natura i boa constrictor mangiano vertebrati più grandi, come conigli o maialini.
Ogni quanto deve mangiare un boa constrictor?
Quando dai da mangiare al tuo boa constrictor, assicurati sempre di nutrirlo con cibo idoneo e adatto alla sua fase di vita. A tale scopo, rispetto agli intervalli di alimentazione, tieni presente queste linee guida generali:
● animali giovani: ogni 5-7 giorni
● esemplari di 1-2 anni: ogni 10-14 giorni
● serpenti adulti: ogni 2-3 settimane
Cura: è facile prendersi cura del boa constrictor?
Se non hai difficoltà a nutrire il tuo boa constrictor, ti sarà relativamente facile prendertene cura. Questo affascinante serpente ha bisogno solo di un piccolo aiuta da parte tua durante la muta, e ti basta spruzzarlo di tanto in tanto con un po’ d’acqua. In questo modo lo aiuterai a liberarsi più velocemente della pelle ormai vecchia.
Allevamento: quando un boa constrictor è sessualmente maturo?
Per allevare un boa constrictor, sono necessarie alcune conoscenze preliminari. Di solito devi anche seguire alcune regole, e ti consigliamo vivamente di parlarne prima dell’adozione, sia con l’ufficio veterinario locale, sia con un veterinario esperto in questo genere di animali.
La maturità sessuale dei maschi inizia quando hanno circa 1,5 anni. Le femmine un po’ dopo, quando hanno circa 2-3 anni. Tuttavia, spesso le femmine non sono fisicamente pronte per riprodursi, cosa di cui è indispensabile tener conto se si decide di farli riprodurre.
Come avviene l’accoppiamento?
Le femmine secernono feromoni, con i quali segnalano al maschio che sono pronte per accoppiarsi. Il maschio insegue la femmina nel terrario e poi la avvolge, accoppiandosi. Dopo circa 100-120 giorni nascono dai 5 ai 40 piccoli boa: questo serpente, infatti, non depone le perché è viviparo.
In natura, i piccoli sono già completamente sviluppati e sono in grado di vivere da soli. Se nascono in cattività, occorre posizionarli all’interno di un terrario apposito.
Qual è l’aspettativa di vita del boa constrictor?
Il boa constrictor può vivere oltre 20 anni, anche se l’aspettativa di vita dipende da diversi fattori, come la qualità delle cure e la dieta.
Ad esempio, troppa umidità può causare un’infezione fungina. In generale, la durata e la qualità di vita di un serpente boa allevato in cattività dipendono da diversi fattori, tra cui eventuali malattie infettive o infestazione da parassiti (ad esempio acari).
Quarantena per i nuovi arrivati
Se desideri far socializzare il tuo boa constrictor con un altro boa, dovresti prima tenere il nuovo arrivato in quarantena. Durante questo periodo, ti consigliamo di far controllare da un veterinario il nuovo arrivato, onde evitare che trasmetta parassiti o malattie di qualunque genereall’altro serpente.
Se il tuo veterinario dà l’ok, puoi spostare il nuovo ospite all’interno del terrario, a condizione che tu abbia presente tutti gli aspetti sopra menzionati, relativi alla gestione in solitaria o di gruppo e all’accoppiamento.
Qual è l’habitat naturale del boa constrictor?
L’areale naturale di diffusione del boa constrictor si estende dal Messico settentrionale attraverso l’America centrale fino al Sud America, all’interno di habitat diversi.
Questi serpenti, infatti, non abitano solo all’interno delle foreste pluviali umide, come la giungla amazzonica, ma anche nelle secche savane e nella boscaglia. Alcune sottospecie di boa constrictor vivono persino tra le foreste montane tropicali, purché sia presente uno specchio d’acqua.
Quanto costa un boa constrictor?
Il prezzo di un esemplare di questa specie di serpente dipende da diversi fattori, come l’età o la sottospecie. In media dovresti aspettarti un prezzo compreso tra i 100 e i 500 euro.
Tuttavia, tieni presente i numerosi costi che dovrai affrontare per l’alimentazione e l’elettricità del tuo terrario. Anche le visite dal veterinario e gli eventuali esami o terapie rappresentano una voce di costo da considerare, anche se è impossibile quantificarla in anticipo.
Dove posso acquistare un boa constrictor?
Sono pochissimi, in tutta Europa, i negozi di animali che offrono in vendita esemplari di boa constrictor. Quindi, se sei interessato, ti conviene contattare allevatori specializzati. In alternativa, puoi chiedere ai rifugi per animali: in alcune grandi città purtroppo capita che alcuni serpenti vengano trovati in natura, dove sono stati abbandonati da persone che si sono stancati di loro.
Ti sconsigliamo di acquistare un boa constrictor online, perché il mercato nero degli animali esotici è molto ampio e ramificato. Spesso, gli animali venduti sul web non hanno documenti validi e si corre il concreto rischio che siano malati.
E’ obbligatorio denunciare il possesso di un boa constrictor?
In alcuni Paesi esiste l’obbligo di registrazione, quando si decide di detenere un animale esotico, come appunto il boa. Per proteggere la specie, di solito viene richiesta, e quindi è obbligatoria, una prova relativa alla provenienza del serpente.
In effetti, il Boa constrictor fa parte degli animali per i quali, secondo il Reg. (CE) n. 338/97, è obbligatorio possedere un documento di provenienza e, in caso di allevamento, è necessario denunciare la nascita al nucleo forestale dei Carabinieri.
Per questi motivi è importante informarsi in anticipo in merito alla normativa regionale e non acquistare un boa spinti dall’entusiasmo o dall’impulso del momento. Bisogna anche valutare a chi poter lasciare il serpente in caso di viaggio (vacanza, viaggi di lavoro, etc.). Insomma, essendo un animale esotico e del tutto insolito, occorre fare attente considerazioni prima di adottarne uno.
Tieni presente anche che, per questo genere di animali, esistono veterinario specializzati, i quali fanno capo alla SIVAE (Società Italiana Veterinari Animali Esotici).
Scheda del Boa constrictor
Dimensioni:
1,5 – 4,5 m circa
Peso:
fino a 30 kg
Aspettativa di vita:
20 anni e più
Dimensioni del terrario per esemplari a partire da 2,30 metri di lunghezza:
180 x 80 x 80 cm (lunghezza x larghezza x altezza)
Socializzazione:
animale solitario, va allevato individualmente
Temperatura del terrario:
tra i 24 e i 30°C di giorno, a partire dai 20 e sino ai 30°C di notte
Esposizione al sole:
a partire dai 30°C
Umidità:
70%
Substrato:
trucioli grossolani di legno, no segatura
Allestimento del terrario:
caverne e nascondigli, vasche per il bagno, rami su cui arrampicarsi, piattaforme per esporsi al sole
Alimentazione:
animali vivi come ratti e topi
Caratteristiche specifiche:
attivo al crepuscolo e di notte, ama l’acqua
Origine/Distribuzione:
Centro e Sud America
Habitat:
foresta pluviale, savana, semideserto
Grado di difficoltà:
moderato (ma va nutrito con prede vive)
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Franziska G., Veterinario
Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.
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