{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/piccoli-animali/benessere-dei-piccoli-animali/i-coccidi-nei-conigli-come-riconoscerli-ed-eliminarli","title":"I coccidi nei conigli: come riconoscerli ed eliminarli","mag_id":245449,"is_single":true,"cat_name":"Piccoli animali","sub_cat_id":551,"sub_cat_name":"Benessere dei piccoli animali","cat_id":547}
Durante ogni visita, il veterinario controllerà attentamente il tuo coniglio alla ricerca di eventuali segnali di coccidi.
Purtroppo nemmeno i nostri amati batuffoli di pelo sono immuni da fastidiosi parassiti: i coccidi nei conigli ne sono un esempio particolarmente frequente.
In questo articolo abbiamo raccolto le informazioni più importanti su questo parassita unicellulare, per aiutarti a capire come riconoscerlo e alleggerire nel minor tempo possibile il fastidio del tuo dolcissimo amico dalle lunghe orecchie.
Cosa sono i coccidi?
I coccidi sono protozoi, quindi microscopici parassiti formati da una sola cellula, molto frequenti negli animali domestici e in particolar modo nei conigli.
Può capitare, e molto più spesso di quanto si possa immaginare, che i coccidi nei conigli siano presenti senza che l’animale manifesti una sintomatologia legata all’infestazione.
Talvolta invece questi parassiti provocano l’insorgenza di una patologia conosciuta come coccidiosi, molto più frequente nei conigli giovani o, al contrario, molto anziani.
In situazioni di stress o a seguito di malattie, quindi quando l’organismo è debilitato, i coccidi nei conigli possono improvvisamente aumentare e scatenare così una forma di coccidiosi piuttosto acuta.
Tante tipologie di coccidi, due forme principali di coccidiosi
In totale, si contano più di 28 specie diverse di coccidi: sono tutti parassiti appartenenti al genere Eimeria e nei conigli sono responsabili di due forme distinte di coccidiosi, quella epatica e quella intestinale.
La coccidiosi epatica colpisce soprattutto gli esemplari più anziani, mentre la forma intestinale si riscontra maggiormente negli animali giovani, di circa 6-8 settimane.
Nella coccidiosi epatica, il parassita (Eimeria stiedae) passa dall’intestino al fegato del coniglio, attraverso il sangue.
Ciò provoca la formazione di ascessi all’interno del fegato e delle vie biliari: non riconoscere una forma grave della patologia e quindi non intervenire prontamente può purtroppo portare alla morte del coniglio in pochi giorni.
La coccidiosi intestinaleprovoca invece un’infiammazione della mucosa dell’intestino: i conigli affetti non sono più in grado di assimilare correttamente le sostanze ingerite e sviluppano quindi disturbi digestivi, soprattutto diarrea.
Un caso grave di coccidiosi intestinale può causare disidratazione, una condizione che talvolta può anche rivelarsi fatale.
Le specie di coccidi più pericolose sono l’Eimeria intestinalis e l’Eimeria flavescens.
Come avviene l’infestazione da coccidi nei conigli?
Molto spesso i conigli provenienti da allevamenti di massa arrivano nella propria casa già infetti: il contatto ravvicinato con conigli malati, spesso associato a una scarsa igiene, facilita infatti l’insediamento di questi parassiti.
I coccidi nei conigli vengono espulsi tramite le feci, pertanto possono anche contaminare il suolo e le superfici con cui vengono a contatto.
Ecco perché talvolta l’infezione può derivare anche dalla ciotola dell’acqua o del mangime lasciata sul pavimento, da cui questi antipatici microrganismi trovano facilmente la strada verso un nuovo inconsapevole ospite.
Un’altra via di trasmissione può essere il contatto, sia diretto che indiretto, con conigli selvatici, quasi sempre portatori di coccidi: così, ad esempio, il tuo coniglio domestico potrebbe incappare in questi fastidiosi parassiti procurandosi qualcosa da sgranocchiare in autonomia.
Dai coccidi alla coccidiosi
Perché i coccidi nei conigli possono rivelarsi fatali oppure, al contrario, non provocare alcun sintomo?
Gli animali selvatici, ad esempio, sono quasi sempre completamente asintomatici: questo significa che un coniglio selvatico affronta e sconfigge le malattie molto meglio di quanto non faccia un esemplare domestico?
Per dare una risposta a questa domanda vale la pena fare una breve panoramica sulle cause che possono scatenare la coccidiosi nel tuo amato coniglietto.
Stress e dieta inadeguata
Quando i coccidi, nei conigli, si moltiplicano fino a provocare la coccidiosi, spesso lo fanno perché l’animale è in condizioni di forte stress: la mancanza di attività fisica, l’assenza di contatti sociali con altri simili o, al contrario, la convivenza in un contesto in cui gli animali non vanno d’accordo possono diventare in breve tempo fonte di ansia nel coniglio.
Ti sembrerà strano, ma anche una scorretta gestione delle sue lunghe orecchie può rivelarsi motivo di stress per il tuo batuffolo.
Inoltre, frequenti spostamenti e perfino prenderlo eccessivamente in braccio possono indebolire le sue difese naturali.
Questo non vuol dire che non devi coccolare il tuo morbido peloso, ma basterà qualche carezza a farlo felice.
Nella maggior parte dei casi, anche l’alimentazione gioca un ruolo molto importante: è infatti noto come la dieta abbia un’influenza decisiva sul sistema immunitario.
Un’alimentazione non bilanciata e poco varia, come ad esempio l’assenza di verdura o una quantità eccessiva di mangime secco ma anche di frutta, provoca uno squilibrio all’interno dell’intestino e favorisce la diffusione dei coccidi, nei conigli così come in tutti gli amici pelosi.
Un recinto o una gabbietta poco pulita, dove il mangime viene lasciato a terra per giorni, è l’ambiente ideale per la prolificazione dei vari agenti patogeni.
I parassiti si sentono perfettamente a casa anche all’interno di conigliere dove regnano caldo e umidità.
In un ambiente fangoso, con poca vegetazione e molta terra, i coccidi staranno divinamente e si moltiplicheranno quindi con estrema facilità … e grande sofferenza per il tuo coniglio.
Anche le malattie o una crescita troppo rapida possono indebolire il sistema immunitario
Mantenere una buona igiene e allevare adeguatamente il tuo batuffolo con particolare attenzione alla sua dieta è sicuramente importante, ma non gli garantirà la fortuna di non avere mai a che fare con i parassiti.
Anche altre malattie o perfino i temporanei scatti di crescita possono indebolire il sistema immunitario del tuo coniglio, seppur in maniera non definitiva, e scatenare così l’insorgenza di una coccidiosi.
Come capisco che il mio coniglio è infestato da coccidi?
Anche nella coccidiosi il tempismo è un fattore fondamentale: quanto prima viene individuata un’infestazione da coccidi nei conigli, tanto maggiori sono le possibilità di guarigione senza particolari complicazioni.
Purtroppo, spesso questi animali tendono a soffrire in silenzio e riescono a nascondere per molto tempo che qualcosa li disturba. Per individuare la presenza di coccidi nei conigli è quindi necessario osservare l’animale con molta attenzione.
Se il tuo peloso mostra uno o più dei seguenti sintomi, potrebbe essere infestato da questi ospiti indesiderati:
Inappetenza (scarso appetito fino al rifiuto totale di mangiare)
Perdita di peso/dimagrimento repentino
Addome gonfio e teso
Diarrea
Costipazione
Feci informi e molli
Incontinenza fecale
Gas intestinale di odore assolutamente sgradevole
Pelo opaco (soprattutto nella forma epatica della coccidiosi)
Malessere generale
Nei casi più gravi si possono riscontrare apatia, paralisi, crampi e secrezioni dalla bocca e dal naso.
Come accertare la presenza di coccidi nei conigli?
Se hai notato nel tuo coniglio uno o più dei sintomi sopra descritti, non esitare e contatta un veterinario perché lo visiti.
Solo il medico, infatti, sarà in grado di diagnosticare la presenza di coccidi nel coniglio, servendosi di un campione fecale, ed eventualmente escludere, allo stesso tempo, altre patologie che possono provocare sintomi simili.
È importante raccogliere gli escrementi del coniglio per due o tre giorni, perché i coccidi non vengono espulsi con ogni defecazione. L’unico modo per accertare la diagnosi di coccidiosi è quindi prelevare e far analizzare un campione di feci raccolto su più giornate distinte.
Esistono farmaci contro la coccidiosi?
Una volta diagnosticata la presenza dell’antipatico parassita nel tuo povero batuffolo di pelo, il veterinario ti prescriverà un farmaco da somministrare all’animale a intervalli temporali specifici.
Uno dei principi attivi più utilizzati è il toltrazuril, mentre il diclazuril è un po’ meno conosciuto ma altrettanto efficace.
Esistono comunque molte altre sostanze attive contro i coccidi nei conigli, pertanto segui senza remore il consiglio del tuo veterinario di fiducia.
Se il povero coniglietto è già parecchio indebolito o ha smesso di mangiare, può essere necessario prevedere un’alimentazione forzata o, in caso di grave disidratazione, si ricorrerà a delle infusioni.
È importante tenere a mente che i coccidi nei conigli non vanno mai presi sotto gamba: a seconda della tipologia di parassita, della gravità dei sintomi e delle condizioni generali di base del coniglio, la coccidiosi può purtroppo avere anche esiti fatali.
Un’infezione da coccidi che degeneri in setticemia o sepsi si diffonderà in tutto il corpo attraverso il sangue, portando alla morte del povero malcapitato nel giro di poche ore.
Rimedi casalinghi? Solo dopo aver consultato il veterinario
Se il tuo coniglio mostra già chiari segni di una coccidiosi, non potrai evitare di curarlo con prodotti farmaceutici prescritti dal tuo veterinario di fiducia.
Estratti e miscele di erbe specifiche, il succo di tarassaco, l’olio di cocco o altri prodotti simili possono sicuramente rivelarsi utili, ma solo come supporto alla terapia farmaceutica.
Ad ogni modo, è sempre bene non prendere iniziative, ma discutere con il proprio veterinario qualsiasi possibile terapia, attenendosi scrupolosamente alle sue raccomandazioni.
Questo è infatti l’unico modo che hai a disposizione per scongiurare il rischio che la coccidiosi si riveli problematica per il tuo amichetto peloso, nonché comunque per aiutarlo ad eliminare qualsiasi fastidio, anche se leggero, in modo rapido ed efficace.
Posso proteggere il mio batuffolo da questi sgradevoli parassiti?
Con la dovuta attenzione e seguendo scrupolosamente i seguenti consigli, è possibile tentare di prevenire un’infestazione da coccidi nei conigli:
Innanzitutto fai analizzare un campione di feci di qualsiasi coniglio che stia per trasferirsi a casa tua, per escludere in prima linea che il nuovo inquilino sia infestato da coccidi. Solo quando l’esame sarà risultato negativo, potrai farlo conoscere anche agli altri conigli.
Evita il contatto con i conigli selvatici. Non offrire ai tuoi conigli erba o fieno freschi e provenienti da prati in cui scorrazzano conigli selvatici.
Segui per il tuo coniglio una dieta sana e bilanciata, offrendogli ogni giorno fieno e acqua, foraggio fresco, verdura, un po’ di frutta e solo raramente foraggio secco.
Metti sempre il mangime in una mangiatoia, in modo che non venga a contatto con gli escrementi e con il pavimento.
Cura l’igiene del tuo coniglio e dell’ambiente in cui vive: pulisci ogni giorno i bordi della sua toilette e sterilizza regolarmente le sue ciotole lavandole con acqua molto calda (> 60 gradi).
Non dimenticare inoltre di cambiare frequentemente la lettiera.
Se dovessi scoprire che uno dei tuoi batuffoli pelosi è infestato da coccidi, pulisci a fondo l’intero recinto e tutti i luoghi con cui può essere entrato in contatto con acqua bollente (ad almeno 80 °C).
Molta attività fisica: un recinto sufficientemente grande e molto spazio libero a disposizione
Evita di sottoporre i conigli a situazioni di stress.
Se un esemplare ti sembra malato, separalo dagli altri fino a quando non avrai accertato la presenza o meno dei coccidi.
Va da sé che anche applicare scrupolosamente tutte queste misure non potrà garantire al 100% che il tuo soffice pelosetto non si imbatta in questi fastidiosi parassiti e sviluppi una forma di coccidiosi: pertanto, tieni sempre sotto controllo i tuoi conigli.
In caso di sospetto, non temporeggiare: è meglio andare dal veterinario una volta di troppo piuttosto che vivere poi con il rimpianto di non averlo fatto.
Auguriamo a te e al tuo batuffolo dalle lunghe orecchie una felice vita insieme!
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
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