In viaggio con il gatto: come prepararsi

in viaggio con il gatto

Viaggiare con un gatto al seguito richiede una buona pianificazione

La pensione per gatti è sovraffollata, il vicino di casa così disponibile stavolta non ha tempo, la tua famiglia vive troppo lontano e tutti gli amici sono in vacanza. Se hai deciso di viaggiare con uno o più gatti al seguito, tieni presente che ci sono molti fattori in grado di metterti in una situazione estremamente difficile. Può capitare che i proprietari di animali domestici abbiano effettivamente solo due alternative: rinunciare alla vacanza programmata e mettersi il cuore in pace godendosi il tempo libero con il proprio gatto tra le quattro mura di casa, o portare con sé in viaggio il proprio animale.

Se resti in Italia e hai scelto un’unica sistemazione per tutta la tua vacanza o il tuo viaggio d’affari, portare con te il tuo gatto non sarà un grosso problema, a condizione che il proprietario della struttura dove alloggerai non abbia obiezioni in merito. Nei viaggi “mordi e fuggi” o quando si tratta di trasferte di lavoro stressanti, è meglio evitare di portare con sé il proprio amico felino.

Viaggiare all’estero con un gatto può anche rivelarsi difficile, in determinate circostanze: rigide normative d’ingresso, certificati sanitari aggiornati da presentare, rigorosi controlli delle vaccinazioni e la possibilità di dover osservare una quarantena rendono più difficile una vacanza se porti con te il tuo amico a quattro zampe. Naturalmente, tutte queste regole sono per lo più sensate e necessarie; alla fine, tutelano anche la salute degli animali domestici.

Tuttavia, all’inizio queste norme comportano tutta una serie di inconvenienti, per il proprietario del gatto.

Cosa bisogna fare prima della partenza?

Se vuoi andare all’estero con il tuo gatto, dovresti raccogliere informazioni al riguardo ben prima della tua partenza. Gli uffici veterinari delle aziende sanitarie locali e la stessa ACI, se viaggi in auto, possono fornirti informazioni in merito ai requisiti di accesso validi all’estero e in vigore in quel determinato momento. Naturalmente, puoi anche informarti tramite il tuo medico veterinario di fiducia, il quale può – se necessario – eseguire immediatamente le vaccinazioni del caso.

Non dimenticare di sincerarti che i gatti siano ammessi nel luogo in cui alloggerai (hotel, casa vacanza o appartamento che sia)! In nessun caso puoi essere sicuro che il proprietario della tua casa vacanze cederà conquistato dagli occhioni affascinanti del tuo micio. Hotel e resort hanno regole della casa a cui si attengono quasi tutti scrupolosamente e in linea di massima tendono a non fare eccezioni.

Gatto © satura_ / stock.adobe.com

Norme di quarantena

Se vuoi viaggiare con i tuoi gatti, dovresti comunque informarti sulle norme di ingresso vigenti in quel determinato Paese. Al di fuori dell’UE, stati quali l’Australia e la Nuova Zelanda hanno regolamenti più severi per quanto riguarda l’ingresso dei gatti. Prima di poter soggiornare in quei Paesi, infatti, i gatti provenienti dall’estero devono trascorrere un periodo di tempo in una stazione di quarantena.

Si tratta di una norma severa che ha senso accettare solo in vista di un trasferimento definitivo in quel determinato Paese. Un soggiorno di qualche settimana difficilmente giustifica lo stress che deve sopportare un gatto durante questo periodo in isolamento. Le stazioni di quarantena sono sterili, ben poco accoglienti e non tengono conto delle esigenze del singolo pet.

Durante l’isolamento obbligatorio imposto da questi Paesi, gli animali spesso muoiono e le opzioni di azione dei loro proprietari sono ridotte al minimo, rendendo il processo una vera tortura tanto per gli esseri umani quanto per i pet. Oltretutto il proprietario è tenuto a sostenere anche i costi della quarantena imposta al suo animale.

Rabbia

Si ritiene che un animale infettato dalla rabbia si ammali entro sei mesi. Ne consegue che la malattia dovrebbe scoppiare durante la quarantena: apparentemente non si prevede che la rabbia possa svilupparsi in seguito. Anche la Norvegia e la Svezia hanno mantenuto i loro regolamenti di quarantena per molti anni, ma fortunatamente cinque anni fa i proprietari di animali domestici hanno potuto tirare un sospiro di sollievo: la quarantena obbligatoria è stata revocata.

Se vuoi viaggiare con i tuoi gatti in Norvegia e Svezia, devi comunque aspettarti alcune complicazioni: i gatti devono avere almeno un mese di età e devono essere stati trattati contro l’echinococco nei dieci giorni precedenti all’entrata nel Paese. Gli scandinavi richiedono anche un esame del sangue che mostri la presenza degli anticorpi contro la rabbia. Tale esame deve essere eseguito non prima di quattro mesi dalla data della vaccinazione antirabbica.

Il certificato veterinario ufficiale che attesti tali condizioni deve essere rilasciato entro dieci giorni dall’arrivo dell’animale nel Paese.

Regolamenti di ingresso

Nella maggior parte degli altri Paesi europei, è sufficiente disporre di un certificato sanitario veterinario ufficiale che non risalga a prima di dieci giorni e che il gatto sia stato vaccinato contro la rabbia nell’ultimo anno. Le vaccinazioni contro raffreddore dei gatti, calicivirosi e panleucopenia felina dovrebbero essere una cosa ovvia per ogni proprietario di gatto.

Difficilmente un proprietario responsabile mette il proprio animale in pericolo di contrarre una malattia assolutamente evitabile e possibilmente mortale. A tal proposito, alcuni Paesi come la Finlandia insistono sul fatto che anche la tipologia di vaccino utilizzata venga prima approvata nel loro Paese. Il documento di vaccinazione deve essere rilasciato (almeno per l’ingresso in Finlandia) in tedesco, inglese e finlandese oppure svedese. In altri Paesi europei è sufficiente che il certificato di vaccinazione contenga spiegazioni trilingue (inglese, tedesco e francese).

Dal momento che le regole di ingresso cambiano frequentemente, tuttavia, se stai pianificando una vacanza con il tuo amico di zampa al seguito, ti conviene informarti con tempestività sulle condizioni vigenti nel Paese che hai scelto di visitare e avviare immediatamente tutte le misure di vaccinazione necessarie. Se fai affidamento sui requisiti di ingresso dell’anno scorso pensando che saranno sicuramente gli stessi anche quest’anno, potresti avere una brutta sorpresa e vederti stravolgere all’ultimo minuto i tuoi piani per le vacanze.

Come trasportare il gatto

Una volta completate con successo tutte queste formalità, si passa alla seconda parte della pianificazione delle vacanze: è necessario procurarsi un box “a prova di fuga” nel quale il gatto verrà collocato durante il viaggio. I trasportini in plastica si rivelano l’alternativa ottimale, in tal senso: sono facili da pulire, assolutamente a prova di fuga e semplici da trasportare.

I cestini di vimini e le borse da viaggio in tessuto morbido con fori di aerazione possono essere più attraenti sul piano estetico ma sono molto meno idonei se è necessario trasportare l’animale per un periodo di tempo più lungo. I cestini di vimini sono estremamente ingombranti e le borse morbide semplicemente non forniscono al gatto una protezione sufficiente.

I trasportini in plastica sono invece adatti per il viaggio in auto, in aereo, in treno e anche in nave. Tieni presente che se intendi viaggiare in aereo con il tuo gatto devi registrarlo obbligatoriamente presso la compagnia aerea in tempo utile! Puoi ricevere tutte le informazioni necessarie su questo tema presso una qualsiasi agenzia di viaggio e contattando direttamente la compagnia aerea.

Tutto il necessario per il viaggio

Naturalmente, anche la toilette per il gatto fa parte degli accessori necessari per viaggiare con il proprio micio. Non devi necessariamente portare in vacanza con te la “toilette abituale”, quella che il tuo animale adopera in casa: una versione più piccola e pratica è molto più adatta ai viaggi e svolgerà perfettamente la sua funzione nella casa nella quale alloggerai durante le vacanze.

Anche la lettiera per gatti, la paletta, i sacchettini di plastica, le scatolette di cibo umido, le crocchette, gli snack, le ciotole per cibo e acqua, spazzole e pettini, coperte, la sua cuccia e i suoi giochi preferiti dovrebbero essere messi in valigia a titolo precauzionale. Infatti, nel luogo che hai scelto per le tue vacanze potresti non trovare gli alimenti abituali del tuo gatto, o magari è tutto molto più costoso che a casa.

Passare ad un altro tipo di alimentazione potrebbe rappresentare un onere aggiuntivo, francamente evitabile: il metabolismo di un gatto è lento ad adattarsi ad un nuovo alimento. Se stai programmando un lungo soggiorno all’estero, dovresti prenderti cura della salute dello stomaco del tuo gatto: abituarlo al suo nuovo cibo necessita almeno di una settimana.

Si procede diminuendo gradualmente la proporzione di alimento abituale a favore di quello nuovo, che aumenta progressivamente. Questo processo dà all’organismo del gatto il tempo necessario ad adattarsi al nuovo cibo.

Durante il viaggio

Se vuoi viaggiare con il tuo gatto (o con i tuoi gatti), ci sono diversi aspetti da considerare: ad esempio, alcuni di loro tollerano solo parzialmente di essere trasportati in auto. Reagiscono con forte nausea, sono tesi e molto nervosi. Se il tuo micio reagisce con il vomito a brevi spostamenti in auto o è eccessivamente ansioso ogni volta che deve viaggiare, dovresti rendere le sue condizioni di viaggio meno stressanti possibile.

Il tuo medico veterinario di fiducia può sicuramente raccomandarti un blando sedativo che regalerà al tuo amico a quattro zampe un sonno piacevole per diverse ore, riducendo lo stress.

Gatti © Светлана Чуйкова / stock.adobe.com

Si tratta di una misura sicuramente orientata all’interesse dell’animale, in grado di consentire anche al proprietario del gatto di iniziare la vacanza senza troppa preoccupazione. I gatti meno sensibili di norma si calmano grazie alla semplice presenza dei loro umani e ad una buona azione di persuasione. Ma anche se a un gatto piace viaggiare ed è perfettamente a suo agio quando si trova in auto, durante il viaggio non è mai opportuno lasciarlo fuori dal trasportino.

Ai gatti lasciati liberi di muoversi nell’abitacolo piace spaziare all’interno del veicolo e distrarre il conducente. Questo genere di “esperimenti” è chiaramente insensato e rappresenta un grande rischio tanto per l’uomo quanto per gli animali coinvolti. In caso di incidente, infatti, nel trasportino anche il gatto è più protetto. Se si trova accovacciato sul sedile posteriore, in caso di brusca frenata o di tamponamento, il gatto verrà sbalzato in avanti attraverso l’abitacolo.

Un simile incidente può causare nel gatto come minimo panico, reazione che rappresenta un ulteriore pericolo per gli occupanti del mezzo.

I rischi: il colpo di calore

Se hai intenzione di viaggiare insieme al tuo gatto verso località calde e soleggiate, è importante che tu tenga presente anche le temperature esterne. Una temperatura elevata, infatti, mette in pericolo la salute del tuo animale e può causargli un colpo di calore. Se viaggi in auto con i tuoi gatti, durante il tragitto la temperatura interna dovrebbe essere piacevole, evitando le correnti d’aria.

Nelle stazioni di servizio e nelle aree di sosta il consiglio è quello di usare cautela: anche se vuoi solo prenderti un caffè o fare una piccola pausa, devi sempre parcheggiare l’auto in un luogo ombreggiato e con i finestrini un po’ aperti di modo che l’aria fresca possa circolare all’interno dell’auto. Sotto i raggi diretti del sole, infatti, l’abitacolo raggiunge rapidamente temperature molto pericolose.

Quando fa caldo, bisognerebbe offrire di tanto in tanto al gatto un po’ d’acqua fresca. Una bottiglia d’acqua e una piccola ciotola in plastica sono utili allo scopo e facili da utilizzare.

Infezioni e parassiti

Ogni destinazione presenta potenzialmente alcune insidie, quando si tratta della diffusione di malattie infettive e di parassiti. In una vacanza all’estero il tuo gatto può entrare in contatto con agenti patogeni molto rari in Italia che possono causargli malattie anche gravi. Pertanto, ogni viaggio fuori dall’Italia con il tuo amico a quattro zampe richiede un’accurata valutazione preliminare con il tuo medico veterinario di fiducia, il quale indicherà i possibili rischi, proporrà misure profilattiche adeguate e ti darà consigli su come comportarti.

In genere ti conviene stare attento anche all’acqua del rubinetto: in alcuni Paesi non ha la qualità dell’acqua potabile a cui sei abituato a casa, e questo vale non solo per noi esseri umani ma anche per i nostri animali domestici. Esiste il rischio che il gatto entri in contatto con batteri intestinali nocivi e reagisca con una diarrea persistente. Anche all’estero nella maggior parte dei supermercati puoi trovare bottiglie di acqua minerale naturale, che rappresentano un’alternativa relativamente sicura all’acqua del rubinetto.

A differenza dei cani, la maggior parte dei gatti in vacanza non può approfittare di tour indipendenti alla scoperta dei dintorni. Tuttavia questo rappresenta un vantaggio: il contatto con altri animali, in particolare quello con gli animali randagi, può portare alla trasmissione di malattie ed è quindi potenzialmente rischioso.

Gattini © LIGHTFIELD STUDIOS / stock.adobe.com

Ma non è meglio restare a casa?

Se vuoi viaggiare con il tuo gatto, devi essere consapevole di determinati rischi e spese a cui vai necessariamente incontro. Naturalmente, è sempre possibile portare con sé il proprio animale in vacanza o in un viaggio di lavoro urgente. Un’avventura del genere può risultare allettante per alcuni amici a quattro e a due zampe.

Tuttavia, prima di iniziare il viaggio, dovresti valutare attentamente se per caso non ci sia un’alternativa praticabile: in generale, i gatti preferiscono restare nel loro territorio abituale e possono facilmente far fronte ad una separazione di diverse settimane dai loro umani senza per questo subire danni psicologici. Se pianifichi tutto per tempo, troverai sicuramente qualcuno in grado di badare con amore al tuo gatto.

In viaggio con il gatto: altri suggerimenti

Se devi recarti in vacanza e non hai un familiare o un vicino di casa a cui affidare il tuo animale, puoi pianificare per tempo di farti sostituire da un cat sitter. Ogni città ha i suoi canali di informazione su questo tema, per lo più siti online nei quali vengono pubblicate le inserzioni di chi si offre come caregiver di animali e di chi cerca una persona referenziata e seria a cui affidare la cura del proprio pet durante le vacanze.

Una volta individuato il cat sitter e concordata la tariffa da corrispondergli per il suo servizio, è fondamentale invitarlo a casa ripetutamente almeno due o tre giorni prima della partenza, magari lasciando che sia questa persona a dare al tuo gatto da mangiare, in quelle occasioni. In questo modo il tuo gatto e il suo futuro caregiver avranno modo di conoscersi e di familiarizzare, rendendo il tutto meno traumatico per il tuo animale e dando a te la possibilità di testare il feeling tra il cat sitter e il tuo micio. Dopotutto un clima di fiducia reciproca è fondamentale.

“La valigia” del gatto:

✓ Libretto delle vaccinazioni

✓ Passaporto UE

✓ Trasportino

✓ Cuccia e coperta

✓ Toilette

✓ Lettiera

✓ Paletta

✓ Sacchetti di plastica

✓ Ciotole per acqua e cibo

✓ Alimenti umidi e crocchette

✓ Snack e complementi alimentari

✓ Eventuali medicine

✓ Pettine e spazzola

✓ Giochi

✓ Numero telefonico del proprio medico veterinario

Proposte d’acquisto dalla redazione di zooplus

I prodotti selezionati nel box sono proposte effettuate dalla redazione, alimenti e accessori che puoi trovare nel negozio online per animali di zooplus e non costituiscono advertising da parte dei brand citati.

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