{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/gatto/salute-e-cura-del-gatto/riconoscere-i-disturbi-neurologici-e-ormonali-nei-gatti","title":"Riconoscere i disturbi neurologici e ormonali nei gatti","mag_id":231382,"is_single":true,"cat_name":"Gatto","sub_cat_id":993,"sub_cat_name":"Salute e cura del gatto","cat_id":542}
Come qualsiasi altro organismo, anche quello del gatto funziona grazie ad un perfetto e allo stesso tempo delicato incastro di moltissimi elementi. Talvolta basta poco perché qualcosa vada storto in questo sistema solo in apparenza infallibile: i disturbi neurologici e ormonali nei gatti ne sono un esempio purtroppo non così raro.
Miliardi di minuscole cellule che, sotto il controllo di un unico grande capo, il cervello, attraversano tutti gli organi e si riuniscono nel midollo spinale: ecco il sistema nervoso del gatto. Una complessa quanto affascinante rete che coordina praticamente tutti i movimenti e le sensazioni del tuo pelosetto, emozioni comprese.
Come nell’uomo, al centro di questo sistema c’è proprio il cervello: un organo che nel gatto pesa 28 grammi al massimo, è lungo circa 3,5 cm e largo 2,5 cm, contiene tutto quello che serve per regolare il complesso sistema sensoriale del tuo amico di zampa.
Dal cervello dipendono capacità importantissime come tutte quelle legate agli impulsi nervosi e come il controllo delle reazioni sensoriali. Insomma, il cervello è fondamentale per il benessere dei nostri amici felini, da molti punti di vista.
Patologie del sistema nervoso centrale
Purtroppo può succedere che il lavoro incessante e silenzioso del cervello venga improvvisamente disturbato da fattori come, ad esempio, traumi (dovuti ad incidenti), malattie o infezioni.
Uno dei disturbi neurologici più conosciuti è l’atassia. Il tuo gatto mostra improvvisamente un’andatura traballante e problemi di coordinazione? Fatica a tenere dritta la testa e non è più così attento alla sua igiene? Il responsabile potrebbe proprio essere questo disturbo.
Il primo bersaglio di questa patologia è proprio il sistema motorio del povero micio. Nei casi più gravi, diventa difficile, per il gatto, persino raggiungere la lettiera. Spesso l’atassia è il sintomo di un disturbo neurologico: non è detto che sia grave, quindi non è per forza il caso di allarmarsi.
Qui però trovi un elenco di alcune situazioni che possono spiegare l’atassia nel gatto:
Quando la mamma gatta è affetta dal virus della gastroenterite felina (la cosiddetta panleucopenia felina) o in caso di avvelenamento durante la gravidanza o nei primi giorni di vita del gattino. In tutti questi casi il sistema nervoso del povero micetto può subire danni che si manifestano con l’atassia.
Quando c’è una malattia da accumulo lisosomiale (una patologia ereditaria)
Dopo un incidente o una caduta particolarmente tosta, magari con un trauma cranico e/o alla schiena
Quando c’è una deformazione della colonna vertebrale o una malattia degenerativa,
Quando il gatto è affetto da un tumore cerebrale o viene colpito da ictus
Ma non siamo qui per spaventarti: per fortuna, non sempre un disturbo neurologico segnala un’emergenza. Per escluderlo, ti consigliamo di rivolgerti al tuo veterinario di fiducia, se dovessi notare nel tuo pelosetto sintomi simili a quelli che abbiamo descritto.
E se il tuo gatto si ammala nel weekend o di notte? In questo caso potrebbe essere sensato rivolgersi ad un pronto soccorso veterinario. Tieni sempre a portata di mano il numero del più vicino ambulatorio aperto h24, da chiamare in caso di emergenza.
A seconda della causa scatenante, il tuo micio potrebbe soffrire di una condizione acuta, potenzialmente fatale, ma anche cronica. Per questo è importante scoprirlo al più presto.
Tieni presente che, se anche si trattasse di qualcosa di grave, non significa automaticamente che il tuo adorato amico di zampa morirà presto: molto spesso i problemi neurologici possono essere persino congeniti e quindi il tuo micio potrebbe conviverci a lungo e in tutta tranquillità. Altro aspetto da evidenziare quando si tratta di disturbi neurologici e ormonali nei gatti.
Con un po’ di impegno da parte del suo umano, anche un gatto un po’ “traballante” può vivere una vita lunga e felice.
Lo stesso vale per i pelosetti che sono stati colpiti da ictus. Basteranno piccoli accorgimenti come una pedana o una rampa per rendere più facilmente raggiungibile al tuo micetto la sua cuccia. Con una toilette ad accesso facilitato e un po’ di comprensione da parte tua per le sue esigenze, il tuo pelosetto può vivere un’esistenza spensierata nonostante la sfortuna della malattia.
Non dimenticare che solo il veterinario è in grado di fare una diagnosi precisa e di proporti la terapia migliore, ovviamente dopo aver visitato il tuo micio in studio e dopo un’attenta anamnesi.
L’equilibrio ormonale nel gatto
Proprio come il sistema nervoso, anche quello ormonale si basa su un equilibrio di milioni di componenti: se collaborano senza intoppi, tutto fila liscio.
Ma cosa sono gli ormoni? Si tratta di sostanze chimiche proprie dell’organismo, responsabili della trasmissione di determinate informazioni e del controllo di alcune funzioni corporee specifiche, oltre che dei processi metabolici.
Anche nel gatto, come per noi umani, gli ormoni vengono prodotti dalle ghiandole e giungono ai vari organi tramite il sangue.
Indovina chi regola e controlla la distribuzione degli ormoni? Sempre lui, il cervello, la centrale di comando del nostro organismo.
Gli ormoni sono essenziali per qualsiasi processo che avvenga all’interno dell’organismo del gatto, dall’ovulazione alla regolazione degli zuccheri nel sangue, fino all’assimilazione dei vari componenti nutritivi e quindi, naturalmente, alla crescita.
Un aspetto altrettanto importante è l’influenza che gli ormoni hanno sulle emozioni. Ecco perché un corretto equilibrio ormonale è così importante.
Un sistema ormonale bilanciato garantisce che tutti i processi biologici si svolgano senza intoppi, che i gattini crescano forti e in salute e che il tuo tigrotto resti in forma anche con qualche anno in più sulle spalle. Anche il minimo scompenso ormonale, purtroppo, può comportare seri effetti sull’organismo.
Disturbi ormonali nel gatto
I disturbi ormonali, nel gatto, possono avere diverse conseguenze. Tra le malattie ormonali più comuni troviamo ad esempio patologie che coinvolgono la tiroide (come l’ipo- e l’ipertiroidismo) e il diabete mellito.
Malattie della tiroide
Troppo spesso si sottovaluta l’importanza della tiroide, un organo responsabile di moltissimi processi metabolici essenziali e quindi irrinunciabile nell’organismo dell’uomo tanto quanto del gatto.
Un malfunzionamento della tiroide provoca un drastico rallentamento nel metabolismo del povero micio, che viaggerà quindi a regime estremamente ridotto.
Se il tuo peloso ingrassa a vista d’occhio e senza un apparente motivo, dovresti far controllare la sua tiroide. Niente paura: con una terapia a base di ormoni artificiali il tuo gatto ritroverà in breve tempo la sua forma smagliante. Anche gli alimenti dietetici specifici sono spesso un valido supporto.
Lo svantaggio è che, una volta iniziata, una terapia ormonale di questo tipo non potrà più essere interrotta. I sintomi saranno però praticamente ridotti a zero e la qualità di vita sarà quella di un soggetto perfettamente sano. Ne vale la pena, no?
Ci sono anche casi in cui la tiroide funziona troppo: una produzione esagerata di ormoni si ripercuote comunque sul metabolismo, provocando un disturbo nella collaborazione tra i vari organi.
L’ipertiroidismo, questo il nome di questa condizione, manifesta sintomi come tremori nervosi o perdita di peso in concomitanza a una smodata assunzione di alimenti. In questi casi, la soluzione più efficace è rimuovere chirurgicamente la tiroide, ma prima di arrivare a queste misure estreme la medicina mette a disposizione anche terapie farmacologiche.
Il diabete
Il diabete è una malattia seria, purtroppo sempre più frequente nei gatti.
La forma conosciuta come diabete insipido è un disturbo legato al sistema ormonale che si caratterizza da poliuria, ossia da urine abbondanti e molto diluite. Si tratta di una tipologia di diabete piuttosto rara, che può essere trattata con una terapia ormonale somministrata dal veterinario.
Decisamente più comune è invece il diabete mellito, conosciuto anche come “malattia dello zucchero”, spesso causato da un malfunzionamento del pancreas, l’organo responsabile della produzione dell’ormone insulina. Un compito importante, quello del pancreas, visto che lo zucchero è la principale fonte di energia dell’organismo.
Il diabete mellito di tipo 1 è una malattia autoimmune: è lo stesso organismo a distruggere le cellule responsabili della produzione di insulina.
Il diabete di tipo 2, invece, è una patologia che si presenta molto di più con l’avanzare dell’età: le cellule hanno sviluppato un’elevata resistenza all’insulina, non reagiscono più all’insulina prodotta dall’organismo e non sono quindi più in grado di assimilare il glucosio nel sangue. Il pancreas prova a compensare questa mancanza producendo una maggiore quantità di insulina, ma il risultato è uno sfasamento dei valori della glicemia.
Nei gatti, il diabete di tipo 2 viene spesso trattato con la somministrazione diretta di insulina, a regolazione di questo scompenso. In molti casi il veterinario consiglia di passare ad un’alimentazione specifica, vale a dire ad alimenti per gatti affetti da diabete.
Il diabete e le malattie che coinvolgono la tiroide sono purtroppo solo due esempi dei disturbi ormonali di cui può soffrire il tuo micione. Non devi subito allarmarti, ma nemmeno prendere la cosa sotto gamba. Se dubiti che il tuo amico di zampa soffra di disturbi simili, contatta un veterinario: solo lui sarà in grado di diagnosticarli e curarli nel modo migliore.
Come posso prevenire queste malattie?
Come spesso accade, sono due i fattori principali su cui puoi agire per limitare la presenza di questi disturbi nel tuo pet: la scelta dell’allevamento (un allevatore serio effettua un’attenta selezione e controlla che i genitori delle sue cucciolate non abbiano malattie ereditarie) e l’alimentazione.
Purtroppo è ben difficile che tu possa avere la certezza di aver protetto il tuo pelosetto da insidiose malattie come, ad esempio, l’obesità. Tuttavia, uno stile di vita sano, con particolare attenzione al peso, e un’alimentazione bilanciata e adeguata sono il primo passo per offrire al tuo gatto una lunga vita in salute. Questo rimane sempre il consiglio migliore da seguire quando si tratta di disturbi neurologici e ormonali nei gatti.
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
Franziska G., Veterinario
Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.
Come è noto, non è difficile calcolare l’età di un cane: un anno di un cane equivale all’incirca a sette anni di una persona, fermo restando che hanno una certa incidenza anche la razza e il peso del cane. Ma come si fa a calcolare l’età di un gatto? E soprattutto quanto a lungo vivono i gatti? Da che età un gatto può essere considerano anziano?
Quanto a lungo crescono i gatti e quanto grandi diventano? Da un lato, dipende dal loro corredo genetico, dall'altro la crescita è influenzata anche da elementi esterni quali la nutrizione. Scopriamo insieme le fasi della crescita del gatto. Conoscendo questo processo, potremo regalare ai nostri gattini un perfetto avvio verso una vita sana, e supportarli nel migliore dei modi nella loro fase adulta.
Ci sono ben poche cose al mondo più tenere di una cucciolata di gattini. Purtroppo però è raro che tutti quei dolci micetti trovino una casa accogliente in cui vivere. Se i gatti sono lasciati liberi di riprodursi, quasi certamente si mettono al mondo tante vite misere e infelici.