{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/gatto/salute-e-cura-del-gatto/piometra-nel-gatto","title":"Piometra nel gatto","mag_id":371298,"is_single":true,"cat_name":"Gatto","sub_cat_id":993,"sub_cat_name":"Salute e cura del gatto","cat_id":542}
Dolori e forte stanchezza sono sintomi di una possibile piometra nel gatto.
Di solito, l’infezione uterina nella gatta è un’emergenza da non sottovalutare. Per fare in modo che tu possa reagire rapidamente e aiutare la tua aMicia con prontezza, abbiamo raccolto tutte le informazioni più importanti sui sintomi e sulle possibili cure della piometra nel gatto.
Questa patologia viene descritta dai veterinari come un’infiammazione dell’apparato riproduttore femminile del gatto, di origine solitamente ormonale.
Se non trattata, può rappresentare un reale pericolo per la salute della povera micia e infatti rappresenta un’emergenza ginecologica.
Quali gatte soffrono spesso di piometra?
In generale, qualsiasi gatta può sviluppare una piometra, ma solo nel caso in cui non sia stata castrata. Tuttavia, alcune sembrano essere maggiormente a rischio di contrarre un’infezione uterina di altre. I fattori più significativi, in questo senso, sono:
l’età: tra i 4 e i 7 anni le gatte sono più a rischio di soffrire di patologie uterine.
la fertilità: ne sono più soggette le gatte che non hanno mai vissuto una gravidanza.
Cause: cosa scatena l’infiammazione uterina nei gatti?
La piometra nel gatto è dovuta fondamentalmente a un’infezione batterica a livello dell’utero. A poco a poco, questa infezione determina la presenza di pus all’interno dell’utero e, l’aumento dei batteri che ne deriva, promuove e dà luogo a diversi processi infiammatori.
Il calore e la sua influenza sulla piometra
Il ciclo sessuale del gatto è soggetto a diverse fluttuazioni ormonali. Particolarmente importante, in questo processo, è il progesterone, il quale influenza le secrezioni e le difese della mucosa uterina della gatta.
Alla fine del calore, i livelli di progesterone sono particolarmente alti: le secrezioni quindi aumentano e il sistema immunitario del gatto si indebolisce. E’ proprio in questa fase che i batteri, numericamente in crescita, hanno le migliori opportunità di moltiplicarsi.
La conseguenza di questo stato di cose è, appunto, un’infiammazione ai danni dell’utero.
Le condizioni che favoriscono la piometra nel gatto
Non sono solo gli ormoni a giocare un ruolo in questo processo: anche altri fattori possono favorire la piometra nelle gatte. Tra di essi ricordiamo le cisti ovariche e altre patologie uterine come l’iperplasia endometriale (vale a dire una crescita eccessiva delle cellule ghiandolari dell’endometrio).
Il ruolo dei farmaci
Anche il trattamento con progestinici può innescare un’infiammazione uterina. Si tratta di una tipologia di farmaci che viene normalmente usata per sopprimere il calore nei gatti.
A causa del modo particolare in cui si sviluppa, solitamente è possibile diagnosticare l’infiammazione uterina a distanza di 4-6 settimane da quandoil calore nella gatta è clinicamente evidente.
Piometra aperta o chiusa
A seconda del tipo di infiammazione che si sviluppa all’interno dell’utero della gatta, la piometra può diventare evidente attraverso le secrezioni. Nello specifico, abbiamo due tipi di infiammazione uterina:
Se c’è fuoriuscita di pus dalla vulva, si tratta della cosiddetta piometra aperta. In questo caso i sintomi sono generalmente più lievi.
Se invece la cervice si chiude e il pus non può più defluire, si parla di piometra chiusa. L’infiammazione in questo caso è peggiore e c’è il concreto rischio di lacerazione della parete uterina. In questo caso la piometra nel gatto è un’assoluta emergenza.
Quali sono i sintomi della piometra nel gatto?
I sintomi tipici dell’infiammazione uterina nelle gatte includono:
Se sospetti che la tua gatta abbia un’infezione uterina, la cosa migliore da fare è portarla immediatamente dal tuo veterinario di fiducia. Prima lo fai, prima potrai aiutare la tua aMicia e prevenire eventuali complicazioni, anche gravi.
Se non viene opportunamente trattata, infatti, questa patologia compromette seriamente il quadro di salute delle povere gatte che ne sono affette. Il peggioramento progressivo dell’’infiammazione può portare ad una lacerazione della parete uterina e, conseguentemente, ad una infezione di origine batterica del sangue nota con il nome di sepsi.
Il rischio, se si trascura questa condizione, è uno shock settico che può facilmente rivelarsi mortale, per la povera gatta.
Come capire se il gatto ha la piometra?
In caso di piometra, di solito il veterinario formula rapidamente la diagnosi attraverso un esame approfondito delle condizioni cliniche della gatta e degli esami prescritti all’animale.
Anche una semplice osservazione dei genitali esterni della micia può far comprendere al medico se si tratta di piometra aperta o chiusa. Per confermare il sospetto di piometra, di solito vengono prese in considerazione ulteriori misure diagnostiche. In particolare:
procedure di imaging: utilizzo degli ultrasuoni (ecografia) o della radiografia: in questo modo il veterinario può valutare il grado di riempimento dell’utero
esame del sangue: utile per trarre conclusioni in merito ai processi infiammatori in corso, come appunto la piometra.
Terapia: come si cura l’infiammazione uterina della gatta?
Se alla tua pelosetta è stata diagnosticata un’infiammazione uterina, verosimilmente il medico le prescriverà farmaci antibiotici, antinfiammatori o antidolorifici, a seconda dei casi. Inoltre, talvolta vengono prescritte anche altre cure, a supporto di quella farmacologica.
Quanto costa un intervento di piometra?
Se il tuo gatto versa in condizioni gravi, nella maggior parte dei casi purtroppo la soluzione più indicata è la rimozione chirurgica dell’utero. Pur essendo una pratica estrema, l’isterectomia presenta il vantaggio di impedire possibili ricadute.
In Italia non esiste un prezziario ufficiale condiviso da tutti i veterinari, quindi il costo di questo genere di intervento può variare molto da regione a regione e da un ambulatorio all’altro. In media, però, un intervento di piometra nel gatto costa attorno ai 200 euro (non in regime di urgenza).
Il trattamento conservativo con farmaci
Se sei contrario alla castrazione del gatto, per diversi motivi (ad esempio perché è in fase riproduttiva), un’alternativa all’isterectomia può essere rappresentata da alcuni farmaci specifici. In particolare:
l’aglepristone, nella piometra chiusa
la prostaglandina GF2a, nella piometra aperta
I principi attivi di questi farmaci provocano la contrazione dei muscoli uterini; allo stesso tempo, la cervice si apre per consentire al pus di defluire all’esterno.
Tuttavia, il trattamento farmacologico è possibile solo in alcuni casi ben definiti. Ad esempio, la somministrazione di aglepristone richiede la presenza del cosiddetto corpo luteo nell’ovaio.
Inoltre, non va dimenticato il fatto che questi farmaci causano piuttosto spesso alcuni effetti collaterali invalidanti, tra cui, ad esempio, forti reazioni dolorose, diarreae episodi di pianto/grida.
Prognosi: quali sono le possibilità di recupero?
L’infezione uterina nel gatto non è una patologia che, di solito, guarisca spontaneamente. Al contrario, soprattutto la piometra chiusa, è una condizione che va trattata il più rapidamente possibile.
Per questo motivo, se sospetti che la tua aMicia possa soffrire di piometra, devi consultare immediatamente il tuo veterinario di fiducia. La prognosi e le speranze di sopravvivenza del tuo pet dipendono molto anche dalla rapidità con cui lo fai visitare e curare da un medico.
Prevenzione: si può evitare la piometra della gatta?
Il solo modo di prevenire del tutto il possibile sviluppo di malattie uterine nel gatto, tra cui la piometra, è la castrazione.
Hai dubbi in merito all’intervento di sterilizzazione per la tua aMicia? Allora leggi anche il nostro articolo dal titolo “Sterilizzare o castrare il gatto”: ti aiuterà a chiarirti le idee per poi parlarne con il tuo veterinario di fiducia.
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
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Franziska G., Veterinario
Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.
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Ci sono ben poche cose al mondo più tenere di una cucciolata di gattini. Purtroppo però è raro che tutti quei dolci micetti trovino una casa accogliente in cui vivere. Se i gatti sono lasciati liberi di riprodursi, quasi certamente si mettono al mondo tante vite misere e infelici.