{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/gatto/salute-e-cura-del-gatto/lipotiroidismo-nel-gatto","title":"L’ipotiroidismo nel gatto","mag_id":321643,"is_single":true,"cat_name":"Gatto","sub_cat_id":993,"sub_cat_name":"Salute e cura del gatto","cat_id":542}
Uno degli strumenti diagnosti utilizzati per identificare l'ipotiroidismo nel gatto è l'esame del sangue.
La ghiandola tiroidea svolge un ruolo importante nell’organismo del gatto. Ma cosa succede quando il funzionamento di questo organo è alterato e produce troppo poco ormone tiroideo? In questo articolo troverai le informazioni più importanti sull’ipotiroidismo nel gatto e scoprirai in che modo puoi aiutare il tuo micio.
Quanto è pericoloso l’ipotiroidismo non trattato nel gatto?
In presenza di ipotiroidismo, la ghiandola tiroidea produce una quantità insufficiente di ormoni tiroidei. Questi ormoni di norma influenzano una serie di meccanismi, come il metabolismo o la funzione cardiaca.
Data l’importanza degli ormoni tiroidei per importanti funzioni dell’organismo, l’ipotiroidismo, se non viene trattato, può causare danni pericolosi all’organismo del tuo pelosetto.
Come funziona la tiroide?
La tiroide è una grossa ghiandola che produce gli ormoni tiroidei triiodotironina (T3) e tiroxina (T4) e li rilascia nel sangue.
La tiroide viene a sua volta stimolata da ormoni inviati dal cervello. Tra questi vi sono l’ormone tireostimolante TSH (thyroid-stimulating hormone) e l’ormone tireoinibitore TRH (TSH-releasing hormone).
Sono molti i gatti che soffrono di ipotiroidismo?
In generale, è molto più frequentel’ipotiroidismo nel cane che non quello tra i gatti. Decisamente più comune, invece, è l’ipertiroidismo nel gatto, che si sviluppa soprattutto con l’avanzare dell’età.
Esistono razze feline colpite con particolare frequenza?
La rara forma congenita di ipotiroidismo si osserva con più frequenza nel gatto Abissino. Presumibilmente, in questa razza la malattia è ereditata in modo autosomico recessivo. In parole povere, in questo tipo di ereditarietà, una malattia si manifesta solo quando entrambi i genitori sono portatori di un gene difettoso che provoca la malattia.
Sintomi: come si manifesta l’ipotiroidismo nel gatto?
I sintomi dell’ipotiroidismo nel gatto dipendono dalla causa.
Ipotiroidismo congenito
Se un gatto è affetto da ipotiroidismo a causa di tratti genetici, i sintomi compaiono quando è ancora piccolo. I gattini affetti presentano i seguenti sintomi:
Sono più piccoli dei loro fratellini.
Presentano un nanismo sproporzionato (testa larga, zampe e collo corti).
Appaiono meno attivi.
Il pelo superiore è meno folto, per cui predomina il sottopelo.
Ipotiroidismo iatrogeno
Nei pelosetti affetti da questa forma, la disfunzione tiroidea viene solitamente rilevata solo dopo un esame del sangue. Nell’intervallo di riferimento, i livelli sierici di T4 diminuiscono, mentre i livelli di TSH aumentano.
Ipotiroidismo spontaneo
Gli aMici affetti da questa forma manifestano svogliatezza e un diradamento del pelo. Anche la pelle subisce delle alterazioni, che si manifestano sotto forma di seborrea. Si tratta di un’infiammazione non contagiosa della pelle. Un altro possibile sintomo è l’anoressia felina.
Quando è necessario andare dal veterinario?
Il tuo amico di zampa appare diverso nel comportamento o nell’aspetto? Allora dovresti recarti tempestivamente dal veterinario per poter contrastare in tempo il possibile insorgere di una malattia.
Diagnosi: come si individua l’ipotiroidismo nel gatto
Se sospetti che il tuo tigrotto domestico sia affetto da ipotiroidismo, il veterinario può confermarlo con diversi metodi diagnostici. Tuttavia, potrebbe essere necessario un po’ di tempo prima di ottenere una conferma affidabile, poiché diverse incertezze complicano la diagnosi.
Esame del sangue
L’ipotiroidismo si caratterizza per una quantità insufficiente di ormoni tiroidei nel sangue. Dalle analisi del sangue, dunque, risulteranno dei valori bassi di questi marcatori:
Forma
TSH
T3
T3 libero
T4
T4 libero
Primaria
alto
basso
basso
basso
basso
Secondaria
basso
basso
basso
basso
basso
Nota:gli ormoni tiroidei “liberi” sono le porzioni di ormoni tiroidei non legate alle proteine plasmatiche.
Difficoltà della diagnosi tramite analisi del sangue
Esistono alcuni fattori che rendono difficile la diagnosi di ipotiroidismo nel gatto:
I livelli di T4 possono scendere al di sotto dell’intervallo di riferimento anche in presenza di altre condizioni, come la sindrome da malattia eutiroidea. Un calo dei valori di questo marcatore tiroideo, dunque, non è un’evidenza immediata della presenza di ipotiroidismo. Quando vengono analizzati i valori di T4 libero (FT4) un micio con sindrome di malattia eutiroidea può presentare livelli di FT4 erroneamente elevati o bassi.
Per determinare il valore del TSH, i veterinari di solito utilizzano un test per cani, perché non è ancora disponibile in commercio un test specifico per gatti (al 03/23). Di tanto in tanto, quindi, è necessario eseguire un test di stimolazione del TSH.
Esami di diagnostica per immagini
Il veterinario può utilizzare tecniche di imaging per individuare danni congeniti alla tiroide. A questo scopo può eseguire una radiografia o una scintigrafia.
Le radiografie possono aiutare il veterinario a rilevare un ritardo nella crescita delle ossa lunghe tubolari e dei corpi vertebrali. Può essere utile anche un esame delle epifisi (le estremità delle ossa lunghe). Nella forma congenita della malattia, queste sono solitamente malformate.
La scintigrafia tiroidea è piuttosto complicata e non sempre affidabile. Il veterinario inietta al pelosetto una sostanza radioattiva (tracciante) che si accumula nella ghiandola tiroidea. Una telecamera a raggi gamma registra quindi le radiazioni rilasciate dai radionuclidi. Uno speciale programma computerizzato mette insieme le immagini in modo che il veterinario possa osservare l’organo con maggiore precisione.
Terapia: cosa posso fare se il mio gatto soffre di ipotiroidismo?
Se il tuo tigrotto domestico produce una quantità insufficiente di ormoni tiroidei, questi devono essere forniti all’organismo sotto forma di farmaci, generalmente in pastiglie. Si raccomanda una dose giornaliera di 10-20 microgrammi di T4 per kg di peso corporeo.
In quanto tempo agiscono i farmaci?
Generalmente il farmaco mostra i suoi effetti dopo qualche settimana. Tuttavia, per assicurarsi che gli ormoni si siano stabilizzati, è necessario far controllare i valori dal veterinario circa quattro-sei settimane dopo la prima somministrazione del farmaco.
Se il livello di T4 è ancora al di fuori dell’intervallo di riferimento, sarà necessario regolare gradualmente la dose consultando il veterinario.
Cause: cosa può provocare l’ipotiroidismo nel gatto
L’ipotiroidismo nel gatto può avere diverse cause. Per questa ragione, i veterinari dividono la condizione in due forme:
forma primaria: la causa risiede nella ghiandola tiroidea stessa.
forma secondaria: la causa agisce sulla funzione tiroidea dall’esterno.
Cause iatrogene
Iatrogeno significa causato dal trattamento medico. Questa forma di ipotiroidismo è la più comune nei gatti. Può essere causata da trattamenti per l’ipertiroidismo, ad esempio:
farmaci,
rimozione della ghiandola tiroidea (tiroidectomia) o
terapia con radioiodio.
Cause congenite
La forma congenita della malattia è associata a difetti congeniti che compromettono la produzione di ormoni nella ghiandola tiroidea.
Nella disormonogenesi tiroidea, l’enzima chiave per la produzione di ormoni tiroidei funziona solo in misura limitata. Oppure l’organismo non accumula abbastanza iodio nella tireoglobulina, una proteina prodotta nella ghiandola tiroidea che svolge un ruolo importante nella produzione degli ormoni tiroidei.
La dismorfogenesi tiroidea si verifica quando l’organo è assente (aplasia) o presenta una malformazione (displasia).
Cause spontanee
L’infiammazione della ghiandola tiroidea può portare all’ipotiroidismo spontaneo. Tuttavia, si conoscono pochissimi casi di questo tipo di ipotiroidismo felino.
Prognosi: quali sono le possibilità di guarigione?
La prognosi dell’ipotiroidismo nel gatto dipende dalla causa sottostante. Mentre nella forma secondaria, acquisita, di solito la prognosi è buona se viene trattata precocemente, nella forma congenita deve essere valutata con cautela.
Prevenzione: è possibile evitare l’ipotiroidismo nel gatto?
A causa del complesso sviluppo dell’ipotiroidismo nel gatto, è difficile prevenirlo. Fortunatamente, però, la maggior parte dei nostri amici di zampa ha una bassa tendenza a sviluppare questa malattia.
Ciononostante, un allevamento e un’alimentazione del gattoidonei alla specie sono utili a questo scopo. Inoltre, dei controlli regolari dal veterinario possono aiutare a individuare precocemente le malattie e a trattarle in modo efficace.
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
Scheda dell’ipotiroidismo nel gatto
Definizione:
L’ipotiroidismo è una patologia che si caratterizza per una produzione insufficiente, da parte della ghiandola tiroidea, di ormoni tiroidei (T3, T4 e TSH). Può avere una forma primaria, congenita, ed una forma secondaria, acquisita
Sintomi:
Dipendono dalla causa. Ipotiroidismo congenito (si manifesta già nei gattini): – dimensioni più piccoli del normale – nanismo sproporzionato – attività ridotta. – pelo superiore meno folto Ipotiroidismo iatrogeno (rilevabile solo con esame del sangue): Nell’intervallo di riferimento, i livelli sierici di T4 diminuiscono, mentre i livelli di TSH aumentano. Ipotiroidismo spontaneo: – svogliatezza – diradamento del pelo – seborrea – anoressia felina
Possibili cause:
Cause iatrogene (dovute al trattamento per l’ipertiroidismo): -farmaci antitiroidei – rimozione della ghiandola tiroidea (tiroidectomia) – terapia con radioiodio Cause congenite: – disormonogenesi tiroidea (l’enzima chiave per la produzione di ormoni tiroidei funziona solo in misura limitata oppure l’organismo non accumula abbastanza iodio nella tireoglobulina) – dismorfogenesi tiroidea (l’organo è assente o presenta una malformazione. Cause spontanee: infiammazione della ghiandola tiroidea
Strumenti diagnostici:
– esame del sangue – test di stimolazione del TSH – radiografiascintigrafia tiroidea
Intervento chirurgico:
no
Terapie:
Assunzione di farmaci che forniscono al gatto la quantità mancante di ormoni tiroidei. La dose giornaliera raccomandata è di 10-20 microgrammi di T4 per kg di peso corporeo
Vaccinazione:
no
Prognosi:
nella forma secondaria, acquisita, di solito la prognosi è buona se viene trattata precocemente. Nella forma congenita la prognosi è più complicata
Prevenzione:
prevenire l’ipotiroidismo nel gatto è molto difficile. Un allevamento e un’alimentazione idonei alla specie possono essere utili, mentre dei controlli regolari permettono di individuare precocemente e trattare efficacemente la malattia.
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Franziska G., Veterinario
Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.
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