{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/gatto/salute-e-cura-del-gatto/linfezione-dellorecchio-nel-gatto-come-riconoscerla","title":"L’infezione dell’orecchio nel gatto: come riconoscerla","mag_id":233209,"is_single":true,"cat_name":"Gatto","sub_cat_id":993,"sub_cat_name":"Salute e cura del gatto","cat_id":542}
La presenza di microscopici pallini neri all’interno dell’orecchio del gatto è un tipico segnale di un’infezione da acari.
Hai aperto la porta per far rientrare in casa il tuo amico di zampa per la notte e hai notato che ha dei graffi sul collo e tiene la testa piegata di lato? Il primo pensiero, naturalmente, è che sia reduce da una lotta con gli altri gatti del quartiere.
Potrebbe però trattarsi anche di una malattia. Leggendo questo articolo imparerai a riconoscere, ad esempio, un’infezione dell’orecchio nel gatto e scoprirai come intervenire per evitare che peggiori.
Quali sono i segnali da tenere d’occhio?
A seconda della gravità e delle cause scatenanti, un’infezione dell’orecchio, nel gatto, può essere accompagnata da diversi sintomi.
Presta particolare attenzione se:
il gatto scuote ripetutamente la testa o la tiene piegata su un lato
le secrezioni dell’orecchio hanno un aspetto diverso dal solito (ad esempio sono purulente, presentano piccolissimi pallini di colore nerastro, hanno un odore sgradevole)
il gatto si gratta con forza sul collo o sull’orecchio (da uno o da entrambi i lati)
È importante saper riconoscere un’infezione dell’orecchio, nel gatto, soprattutto per evitare che si estenda in profondità verso l’orecchio medio o interno, causando fastidi ancora maggiori al tuo povero peloso.
Se ciò dovesse accadere, infatti, il micio apparirà sempre più fiacco e inappetente, e potrebbe anche manifestare febbre e forti dolori.
Un’infezione dell’orecchio, nel gatto, può anche portare alla cosiddetta sindrome vestibolare: ciò avviene quando l’infiammazione arriva a danneggiare il labirinto, ossia l’organo situato nell’orecchio interno e deputato al mantenimento dell’equilibrio e del senso di orientamento.
Gli sfortunati mici alle prese con questa patologia presentano infatti problemi di coordinamento e spesso tengono la testa piegata su un lato.
Può capitare, inoltre, che muovano involontariamente e in modo rapido e ripetitivo gli occhi. Questa condizione, in termini medici, è definita nistagmo.
Come sapere che si tratta di un’infezione all’orecchio?
Se noti che il tuo peloso si gratta più del solito, soprattutto intorno all’orecchio, o che tiene la testa inclinata, non esitare e fallo visitare dal tuo veterinario, perché possa controllarne approfonditamente le orecchie ed escludere, o eventualmente trattare, le patologie più frequenti.
Come sempre, prima di iniziare la visita specialistica, il veterinario darà un’occhiata allo stato di salute generale del micio, per poi procedere ad esaminare l’area esterna dell’orecchio.
Quando andrà più in profondità per controllare l’orecchio interno (incluso il timpano), utilizzerà un otoscopio dotato di luce.
Se i sospetti circa un’infezione di origine batterica si fanno sempre più fondati, il veterinario preleverà un campione dall’orecchio per analizzarlo con l’aiuto del microscopio: in questo modo sarà immediatamente evidente la presenza di eventuali batteri o acari.
Per escludere invece cause allergiche sarà necessario effettuare un test specifico.
Come si cura l’infezione dell’orecchio nel gatto?
Un’infezione dell’orecchio, nel gatto, può essere particolarmente fastidiosa e addirittura dolorosa, pertanto è davvero importante saperla riconoscere ed intervenire per tempo.
Come prima cosa, per alleviare le sofferenze del povero peloso, il veterinario pulirà quanto più possibile l’orecchio malato.
Anche quest’operazione, in apparenza semplice, va fatta con cura e delicatezza, per evitare che la pelle del micio, già di per sé particolarmente sensibile, si irriti ancora di più.
L’ideale è far penetrare nell’orecchio, massaggiando, un prodotto specifico per gatti in forma di gocce, che aiuterà a sciogliere il cerume e a rimuoverlo quindi più facilmente con un fazzoletto.
In caso di necessità, il medico prescriverà al tuo pelosetto dei farmaci antinfiammatori o antidolorifici e se ha riscontrato un’infezione di origine batterica aggiungerà una terapia antibiotica (non prima, però, di aver sottoposto il micio a un test di resistenza).
In caso l’infezione dell’orecchio sia causata dalla presenza di un fungo saranno necessari degli antimicotici, mentre un antiparassitario aiuterà a combattere un’infiammazione da parassiti, come gli acari.
Fatti consigliare dal veterinario su come fare, ma senza dimenticare la regola più importante: non utilizzare mai i cotton fioc, per non rischiare di ferire la pelle del tuo povero micione.
Quali sono le possibili cause?
L’infezione dell’orecchio, nel gatto, altrimenti conosciuta come otite, capita quasi con certezza almeno una volta nella vita. Questo perché può essere la conseguenza di moltissimi fattori, che aumentano quindi sensibilmente le possibilità di comparsa:
Allergie
Il tuo gatto si ammala frequentemente di otite? La ragione potrebbe nascondersi in un’allergia, come ad esempio una condizione di atopia (ossia di ipersensibilità agli allergeni presenti nell’ambiente) o un’intolleranza alimentare.
Corpi estranei
Se il tuo gatto è abituato a vivere anche all’aperto non farà che esplorare, notte e giorno, i dintorni di casa, divertendosi un mondo a inseguire ogni minimo rumore tra l’erba alta e le sterpaglie, ma spalancando al contempo le porte all’ingresso di qualsiasi erbaccia infestante o scheggia e di conseguenza spianando la strada a fastidiose otiti.
Infestazione da parassiti
Soprattutto i gatti più giovani sono particolarmente inclini a contrarre infezioni a seguito di acari (otoacariasi), parassiti che si insediano nelle orecchie del micio causando non pochi problemi, da un fastidiosissimo prurito fino ad arrivare, appunto, a otiti e, nei casi più gravi, alla perdita dell’udito.
Funghi
In generale, un gatto con un sistema immunitario indebolito è comunque meno predisposto di un cane a contrarre infezioni causate da malassezia, un microorganismo normalmente presente sulla pelle degli animali che talvolta, però, può causare infiammazioni.
Raro, ma non impossibile!
In estate, ad esempio, quando la temperatura si alza, questi microorganismi proliferano e possono essere la causa scatenante di reazioni infiammatorie all’interno delle orecchie.
Tumori
L’infezione dell’orecchio nel gatto, se cronica e purulenta, è spesso riconducibile anche alla presenza di polipi: nella maggior parte dei casi si tratta di escrezioni della mucosa della pelle che spesso si creano in concomitanza a patologie legate alla rinotracheite.
Il mio micio si riprenderà?
Fortunatamente un gatto che prova dolore o fastidio nella zona auricolare non fatica a farlo capire al proprio umano, che può così intervenire tempestivamente.
Se diagnosticata e curata in breve tempo, l’infiammazione dell’orecchio nel gatto ha quasi sempre ottime prospettive di guarigione.
Sono rari i casi di infezioni dell’orecchio interno e medio, molto più dolorose e di prognosi nettamente peggiore rispetto alle infezioni più comuni.
È possibile prevenire l’infezione dell’orecchio nel gatto?
Se il tuo gatto è particolarmente incline a soffrire di queste fastidiose infezioni è fondamentale che tu tenga controllate le sue orecchie e che le pulisca al bisogno: ti consigliamo di utilizzare prodotti specifici per animali, lasciando perdere invece disinfettanti e saponi che potrebbero irritarle e peggiorare la situazione.
Per evitare un’infestazione da parassiti, inoltre, tratta il tuo gatto regolarmente con un prodotto antiparassitario specifico: tra fialette spot-on e collari antiparassitari, hai l’imbarazzo della scelta!
Avrai certamente sentito parlare di rimedi naturali come l’olio di tea tree o la camomilla. Non è detto che non siano efficaci, ma vanno utilizzati con attenzione: le mucose dei nostri pet sono infatti particolarmente delicate e non sempre tollerano bene sostanze di questo tipo.
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
Franziska G., Veterinario
Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.
Come è noto, non è difficile calcolare l’età di un cane: un anno di un cane equivale all’incirca a sette anni di una persona, fermo restando che hanno una certa incidenza anche la razza e il peso del cane. Ma come si fa a calcolare l’età di un gatto? E soprattutto quanto a lungo vivono i gatti? Da che età un gatto può essere considerano anziano?
Quanto a lungo crescono i gatti e quanto grandi diventano? Da un lato, dipende dal loro corredo genetico, dall'altro la crescita è influenzata anche da elementi esterni quali la nutrizione. Scopriamo insieme le fasi della crescita del gatto. Conoscendo questo processo, potremo regalare ai nostri gattini un perfetto avvio verso una vita sana, e supportarli nel migliore dei modi nella loro fase adulta.
Ci sono ben poche cose al mondo più tenere di una cucciolata di gattini. Purtroppo però è raro che tutti quei dolci micetti trovino una casa accogliente in cui vivere. Se i gatti sono lasciati liberi di riprodursi, quasi certamente si mettono al mondo tante vite misere e infelici.