{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/gatto/salute-e-cura-del-gatto/le-pulci-nel-gatto-come-riconoscerle-ed-eliminarle","title":"Le pulci nel gatto: come riconoscerle ed eliminarle?","mag_id":216162,"is_single":true,"cat_name":"Gatto","sub_cat_id":993,"sub_cat_name":"Salute e cura del gatto","cat_id":542}
Il prurito è il tipico segnale della presenza di parassiti nascosti nel mantello dei nostri amici gatti.
Il tuo micio inizia improvvisamente a grattarsi con forza? Potrebbe avere le pulci. Oltre ad infastidire il tuo povero pelosetto, questi parassiti sono spesso causa anche di altri problemi. Scopri come riuscire ad individuare ed eliminare le pulci nel gatto.
In generale, a parte il forte prurito, le pulci non rappresentano un grosso pericolo per il tuo pelosetto, anche se possono sempre causare ulteriori fastidi:
Allergia alla saliva delle pulci: mordendo il tuo amico peloso, la pulce secerne saliva. È proprio questa la causa del prurito. Alcuni gatti sviluppano una vera e propria reazione allergica alla saliva delle pulci, soffrendo così di un prurito particolarmente forte.
Tenie: le pulci possono essere un vettore di larve di tenia. Durante la tolettatura, o grattandosi per lenire il prurito, il tuo piccolo felino può ingerire una pulce, consentendo così alle uova di tenia di localizzarsi nell’intestino. Ecco perché è molto importante sverminare il gatto quando ha le pulci.
Anemia: la presenza di molte pulci nel gatto può comportare la perdita di una notevole quantità di sangue e, di conseguenza, causare anemia.
Emobartonellosi: si tratta di una patologia infettiva causata da batteri appartenenti alla famiglia dei micoplasmi (haemobartonella felis). Anche in questo caso sonole pulci a trasmettere questi batteri, che distruggono i globuli rossi del tuo micio.
Bartonellosi (malattia da graffio di gatto): le pulci sono il vettore principale dei batteri del genere “bartonella”, che nei gatti sono di solito assolutamente asintomatici, ma che possono invece causare un’infezione da bartonella nel loro umano.
Sintomi: quali sono i segnali della presenza di pulci?
Il primo segnale della presenza di pulci nel gatto è il prurito. Se il tuo peloso inizia a grattarsi spesso e in modo molto evidente, le prime indiziate potrebbero essere proprio le pulci.
Questi fastidiosi ospiti possono causare anche reazioni locali, fai quindi attenzione alla presenza di puntini rossi, o addirittura di pustole o croste, sulla pelle del tuo micio.
Diagnosi
Se il numero di pulci che infastidisce il tuo amico peloso è particolarmente elevato, non avrai difficoltà a vederle anche a occhio nudo. Un altro indizio particolarmente evidente sono punture e arrossamenti nei punti preferiti da questi parassiti, quindi sulle orecchie, sulla schiena, alla base della coda, sul ventre e nella parte interna delle cosce.
Se tra il pelo del tuo micio non riesci a trovare le pulci, prova a cercarne gli escrementi:
sdraialo su una superficie liscia e chiara (ad esempio su un pavimento piastrellato o nella vasca da bagno)
passagli sul pelo un pettine a denti stretti. Se le pulci hanno lasciato i loro escrementi, noterai delle piccole briciole nere o sul pettinino antipulci o sul pavimento.
La prova del nove? Metti ora queste bricioline nere su un panno bianco inumidito: se si formano delle macchioline rossastre si tratta senza dubbio di escrementi, che contengono il sangue precedentemente ingerito dalle pulci.
Terapia: eliminare le pulci nel gatto
Per eliminare le pulci in modo efficace, è importante agire sempre su due livelli:
Trattare il gatto infestato da pulci
Naturalmente la prima cosa da fare è eliminare le pulci che hanno deciso di rendere difficile la vita del tuo micione: in commercio sono disponibili vari medicinali, con differenti principi attivi e modalità di applicazione. Puoi scegliere tra collari antiparassitari, soluzioni spot-on e pastiglie.
La maggior parte dei prodotti non è efficace solo nell’eliminazione delle pulci adulte, ma impedisce che vengano deposte le uova e che si sviluppino le larve. È necessario ripetere il trattamento tre volte, a distanza di tre settimane l’una dall’altra.
Puoi trovare tutti questi prodotti rivolgendoti al tuo veterinario o semplicemente visitando lo shop online di zooplus.
Intervenire sull’ambiente circostante e su tutti gli altri pet della casa
È importante sottoporre a un trattamento profilattico tutti gli altri amici pelosi che abitano con te, per scongiurare il rischio che continuino a passarsi le pulci a vicenda. E non dimenticare di sverminarli, per evitare la trasmissione della tenia!
Ricorda che solo il 5% delle pulci resta sul gatto. Ecco perché è fondamentale utilizzare un prodotto antipulci anche in tutto il tuo appartamento. Concentrati in particolare sulle zone più nascoste, dove le larve amano nascondersi, come ad esempio nelle fessure del pavimento o sotto i tappeti.
Passa ovunque l’aspirapolvere e, se possibile, subito dopo butta via il sacco senza mischiarlo con la normale spazzatura. Per le infestazioni più tenaci, può rivelarsi utile l’uso di uno spray per la disinfestazione dell’ambiente.
Non dimenticare poi di lavare in lavatrice tutte le coperte, lenzuola, la cuccia etc., ad una temperatura minima di 60°C.
Gli antiparassitari sono nocivi per il mio gatto?
Ci sono moltissimi pregiudizi nei confronti degli antiparassitari. È soprattutto il timore che siano nocivi a livello neurologico a preoccupare gli umani alle prese con le pulci dei loro pelosetti. Niente paura, invece!
Al contrario degli insetti, sia i gatti sia gli umani possono contare sulla cosiddetta “barriera emato-encefalica”, che impedisce al principio attivo di raggiungere e danneggiare il tessuto nervoso. Possono verificarsi semplici intolleranze, questo sì: come sappiamo, purtroppo qualsiasi medicinale può causare qualche effetto indesiderato.
Fai attenzione ad alcune sostanze: la permetrina, la flumetrina e la deltametrina, ad esempio, sono nocive per i gatti. Controlla sempre che il prodotto che scegli sia idoneo per il tuo peloso!
Ma non temere, c’è davvero l’imbarazzo della scelta: tra tanti antiparassitari troverai sicuramente quello perfetto per il tuo micio.
Esistono anche rimedi casalinghi contro le pulci?
In casi sporadici, e soprattutto non gravi, possono rivelarsi utili per dare sollievo al tuo micione anche rimedi casalinghi come una soluzione all’aceto o preparati alle erbe. Questi metodi naturali più soft possono funzionare solo nelle infestazioni più lievi.
I rimedi della nonna rischiano di infastidire il tuo amico peloso, che come ben sappiamo ci tiene molto ad essere sempre pulito. Quindi valuta bene su quale prodotto o rimedio orientarti, per aiutare il tuo micio a liberarsi dalle pulci.
Prognosi e prevenzione: è difficile eliminare definitivamente le pulci?
Seguendo i nostri consigli e trattando a dovere sia il tuo micio sia il tuo appartamento, non avrai problemi ad eliminare definitivamente questi fastidiosi parassiti. Ma come sempre vale la massima: prevenire è meglio che curare.
Gli stessi prodotti che si utilizzano per curare un’infestazione da pulci sono estremamente validi anche per prevenirla. E fortunatamente la maggior parte degli antiparassitari funziona anche contro le zecche: il tuo micio sarà quindi al sicuro e protetto da entrambi i parassiti.
Se il tuo gatto è particolarmente sensibile e soffre di un’allergia alla saliva delle pulci, la profilassi diventa fondamentale. Basterà infatti anche un solo morso di pulce per procurargli un prurito insopportabile, ed è quindi ancora più importante applicare un prodotto antiparassitario con regolarità.
Cause: perché il mio gatto ha le pulci?
La maggior parte delle infestazioni deriva dal contatto con altri pet, a loro volta infestati. Ma questi insidiosi parassiti possono anche stare in agguato su oggetti contaminati e nascondersi tra tessuti, tappeti, cuscini e persino tra le pieghe del divano.
Purtroppo le nostre case rappresentano le condizioni ideali per il moltiplicarsi delle pulci. E se anche non trovano le condizioni ottimali, questi animaletti molesti non si lasciano intimorire: si avvolgono nel loro bozzolo e aspettano per mesi che l’ambiente torni ad essere ospitale.
Ma cosa sono le pulci?
Le pulci, con le loro più di 2000 specie, sono tra i parassiti più comuni dei mammiferi e degli uccelli. La Ctenocephalides felis, o pulce del gatto, è la responsabile della maggior parte delle infestazioni da pulci nei gatti e nei cani.
Ma anche altre specie, come la Ctenocephalides canis (pulce del cane) o la Archaeopsylla erinacei (pulce del riccio) sono ghiotte del sangue dei nostri piccoli felini. Si tratta di insetti lunghi non più di 6 mm, privi di ali e con il corpo schiacciato ai lati.
Grazie alla forza delle loro zampette, però, questi parassiti non hanno alcuna difficoltà a compiere salti anche di 25 cm. Le pulci del gatto sono di colore marrone con sfumature che vanno dal chiaro allo scuro. La loro bocca è perfetta per pungere e succhiare.
Proliferazione delle pulci
Il ciclo di vita della pulce inizia con l’uovo, prosegue con lo stadio di larva e successivamente con quello di pupa, per poi raggiungere l’ultima fase di vita, quella della pulce adulta.
Gli esemplari femmina iniziano a succhiare il sangue del malcapitato peloso già poco dopo averlo infestato, e basta un solo giorno perché depongano le prime uova. Per tutto il loro ciclo di vita, che dura in media dai 50 ai 100 giorni, le pulci depongono quotidianamente circa 30 uova.
Quando il gatto dorme, le uova cadono nella sua cuccia o negli altri luoghi da lui scelti per riposare, e qui si sviluppano fino a raggiungere lo stadio di pupa. Se le condizioni ambientali esterne si rivelassero inadatte allo sviluppo della pulce, le larve sopravvivranno fino a 50 settimane all’interno del proprio bozzolo.
Scheda – Pulci nel gatto
Definizione:
Le pulci sono tra i parassiti più comuni dei nostri pelosetti. Sono insetti lunghi non più di 6 mm e privi di ali, ma possono compiere salti fino a 25 cm. Ne esistono più di 2000 specie. La specie Ctenocephalides felis, di colore marrone, è la responsabile della maggior parte delle infestazioni da pulci nel gatto, che avviene attraverso il morso
Sintomi:
– prurito – presenza di puntini rossi, pustole o croste sulla pelle del gatto, in particolare sulle orecchie, sulla schiena, alla base della coda, sul ventre e nella parte interna delle cosce
L’infestazione da pulci può causare anche altri disturbi, come reazioni allergiche, anemia, infestazione da tenia o infezioni batteriche (bartonellosi o emobartonellosi)
Cause:
La maggior parte delle infestazioni deriva dal contatto con altri pet, a loro volta infestati. Le pulci possono nascondersi anche tra tessuti, tappeti, cuscini e pieghe del divano
Strumenti diagnostici:
esaminare il pelo del micio: se sono numerose è possibile vedere le pulci anche ad occhio nudo o notare indizi, come punture o arrossamenti sulle zone maggiormente colpite. – Cercarne ed analizzarne gli escrementi: questi somigliano a delle briciole nere. Si può verificarne la presenza pettinando il gatto con un apposito pettine a denti stretti. Per avere la conferma che siano davvero escrementi di pulci, metterli su un panno bianco inumidito. Se lasciano delle macchioline rossastre, si tratta di escrementi di pulci che contengono il sangue precedentemente ingerito
Intervento chirurgico:
no
Trattamento:
– trattare il gatto infestato da pulci, con antiparassitari in compresse o spot-on – poiché le pulci si diffondono nell’ambiente circostante, pulire a fondo l’appartamento con l’aspirapolvere, applicare un prodotto antiparassitario e lavare in lavatrice tutte le coperte, lenzuola, la cuccia etc., ad una temperatura minima di 60°C
Vaccinazione:
no
Prognosi:
Seguendo le istruzioni sul trattamento, non sarà difficile eliminare questi fastidiosi parassiti. Se a causa dell’infestazione da pulci il pelosetto ha sviluppato anche un altro disturbo, la prognosi dipende dalla malattia
Prevenzione:
È possibile proteggere il micio dalle pulci, così come da altri ospiti indesiderati, con accessori e prodotti antiparassitari, come collari antipulci, spot-on e compresse
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
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ATTENZIONE!Si raccomanda di chiedere il parere di un medico veterinario prima di un eventuale acquisto e utilizzo dei prodotti.
Franziska Pantelic, Veterinario
Da diversi anni collaboro con il Magazine zooplus mettendo a disposizione le mie competenze specifiche. Sin dal 2009 lavoro come veterinaria qualificata e attualmente presto servizio presso un piccolo ambulatorio veterinario mobile nell'area metropolitana di Monaco di Baviera.
Come è noto, non è difficile calcolare l’età di un cane: un anno di un cane equivale all’incirca a sette anni di una persona, fermo restando che hanno una certa incidenza anche la razza e il peso del cane. Ma come si fa a calcolare l’età di un gatto? E soprattutto quanto a lungo vivono i gatti? Da che età un gatto può essere considerano anziano?
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Quanto a lungo crescono i gatti e quanto grandi diventano? Da un lato, dipende dal loro corredo genetico, dall'altro la crescita è influenzata anche da elementi esterni quali la nutrizione. Scopriamo insieme le fasi della crescita del gatto. Conoscendo questo processo, potremo regalare ai nostri gattini un perfetto avvio verso una vita sana, e supportarli nel migliore dei modi nella loro fase adulta.