{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/gatto/salute-e-cura-del-gatto/la-vecchiaia-nel-gatto-riconoscerne-e-gestirne-i-sintomi","title":"Gestire e conoscere la vecchiaia nel gatto","mag_id":180967,"is_single":true,"cat_name":"Gatto","sub_cat_id":993,"sub_cat_name":"Salute e cura del gatto","cat_id":542}
Nel gatto i sintomi della vecchiaia sono svariati.
Sei preoccupato perché il tuo micio sta invecchiando e non risponde più quando lo chiami per nome? Magari ti chiedi la ragione per cui il tuo adorato felino all’improvviso non riesce più a trovare la sua ciotola… Con questo articolo ti spieghiamo come riconoscere precocemente nel tuo gatto i sintomi della vecchiaia, per garantirgli la possibilità di condurre una vita quanto più possibile lunga e sana.
La regola generale è che i gatti vivono in media intorno ai 15 anni. Ciò significa che alcuni di loro possono diventare anche più anziani.
Quanto a lungo possa vivere un micio dipende essenzialmente dai suoi geni e dallo stile di vita che conduce. Ovviamente ha a che vedere anche con quanto i sintomi della vecchiaia lo affliggono. Più sano è lo stile di vita dell’animale e maggiore è la probabilità che i sintomi della vecchiaia si sviluppino lentamente. È un dato di fatto, inoltre, che è la denutrizione così come la malnutrizione e le patologie ad esse correlate possono incidere direttamente sull’aspettativa di vita del gatto.
Curiosità: il gatto più longevo mai vissuto, a quanto ci sia dato sapere, è stata una gatta di nome “Creme Puff“, la quale ha raggiunto la veneranda età di 38 anni, come riporta il libro dei Guinness World Records. Ovviamente si tratta di un caso del tutto eccezionale.
I tipici segni della vecchiaia nel gatto
I gatti anziani si distinguono dai loro conspecifici più giovani attraverso alcuni segni tipici dell’età. Questi compaiono già a partire dai sette anni di vita. Si è soliti suddividere i segni della vecchiaia nel gatto in cambiamenti esteriori, del corpo e dell’aspetto dell’animale, e cambiamenti a livello di comportamento.
Cambiamenti esteriori
Un tipico segno di vecchiaia nei gatti è la comparsa di peli bianco-grigiastri specialmente nella zona della testa. In generale, con l’età il mantello dell’animale diventa più opaco e meno lucido.
Con l’insorgere della vecchiaia, il pelo dei gatti sembra spesso anche arruffato: ciò è dovuto al fatto che gli animali anziani sono sempre meno in grado di prendersi cura del proprio mantello, mano a mano che invecchiano.
Si può anche osservare una diminuzione progressiva della massa muscolare e una postura generalmente meno stabile. Spesso anche le malattie tipiche dell’età avanzata (come ad es. le patologie a carico delle articolazioni) hanno un impatto negativo sull’aspetto esteriore del gatto.
Cambiamenti comportamentali
È perfettamente normale assistere a cambiamenti nel comportamento, quando si osserva un gatto anziano. Si tratta di manifestazioni tipiche che non sono riconducibili ad una qualche patologia ma che fanno invece parte del naturale processo di invecchiamento dell’animale. Tra queste ricordiamo:
l’animale sembra vagare confuso a causa della vista e dell’udito ridotti
mostra episodi di minzione inappropriata (urina in casa, fuori dalla toilette)
sembra sempre stanco
mostra perdita di memoria
lo stimolo a bere e a mangiare sembra ridotto
È possibile prevenire o limitare i segni della vecchiaia nel gatto?
L’età che un gatto può raggiungere dipende essenzialmente da due ordini di fattori: gli aspetti ambientali e quelli ereditari. Mentre per quanto riguarda i fattori genetici si può agire solo attraverso una selezione mirata a livello di allevamento, è possibile incidere positivamente sull’aspettativa di vita del proprio gatto offrendogli uno stile di vita sano, influenzando al contempo anche la sua vecchiaia.
La giusta alimentazione
I gatti sono carnivori stretti e hanno bisogno di un elevato apporto proteico. Inoltre, è essenziale fornire loro un’integrazione di vitamina A e di taurina, due sostanze che i gatti non possono produrre da soli. Allo stesso modo anche l’arginina e l’acido arachidonico sono nutrienti importanti, se si vuole offrire al proprio gatto una dieta sana e una vecchiaia serena.
Sufficiente esercizio fisico
L’esercizio fisico è essenziale, se si vuole offrire al proprio gatto la possibilità di condurre una vita sana: la scienza lo sa da molto tempo. Ma è chiaro che per il tuo gatto il concetto di “esercizio fisico” non deve coincidere necessariamente con attività sportive ad alte prestazioni! Se il tuo micio è uno spirito libero e può muoversi liberamente nel circondario, di solito fa già abbastanza movimento.
Se invece a casa hai un pigro gattone da appartamento, puoi spronarlo a muoversi con l’aiuto di qualche gioco e un po’ di agility per gatti. Si tratta di un ottimo modo per prevenire la vecchiaia prematura nel gatto.
Regolari controlli sanitari
Molti gatti anziani soffrono di malattie sistemiche come il diabete o patologie renali. Anche le malattie articolari come l’artrosi sono comuni nei gatti anziani. Per questo è importante far visitare regolarmente il proprio animale dal medico veterinario, così che questi possa identificare ed eventualmente trattare in maniera tempestiva queste patologie. Se il tuo gatto anziano prova dolore, ad esempio, una somministrazione mirata di antidolorifici può rappresentare un valido aiuto.
Un ambiente tranquillo
A differenza dei gatti adulti, quelli anziani hanno un sistema immunitario più debole. Se a questo si aggiunge lo stress, diventano ancora più soggetti alle infezioni e ad altre patologie. Questo implica che anche la vecchiaia può progredire più velocemente, nei gatti che vivono in un contesto stressante.
Se il tuo gatto è anziano e vuoi garantirgli un ambiente tranquillo, fai in modo che sia privo di stress ed evita quindi di accogliere nuovi animali come pure di organizzare feste chiassose. Se non puoi farne a meno, puoi allora prendere in considerazione qualche rimedio per alleviare lo stress nel gatto come l’uso di feromoni.
Una mente allenata
Il deterioramento dei ricordi è un processo normale, con l’avanzare dell’età. Tuttavia, puoi rallentare un po’ questo processo offrendo al tuo gatto dei rompicapi e dei modi per mantenere la sua mente vigile. Nascondergli il cibo, ad esempio, e offrirgli giochi di intelligenza sono due semplici gesti che possono aiutarlo a rinforzare le sue capacità cerebrali.
Cosa accade al corpo del gatto quando invecchia?
Ogni essere vivente è costituito da miliardi di cellule. A seconda della loro tipologia, le cellule hanno una funzione specifica all’interno del corpo. Dividendosi, si moltiplicano e sostituiscono le cellule morte: in sintesi, questo è il concetto.
Durante l’età della giovinezza, le cellule presenti nel corpo del gatto sono ancora molto vitali. Con il passare degli anni, invece, perdono gradualmente funzionalità e durata. Questo è il momento in cui inizia la vecchiaia nel gatto.
Accade che con il tempo anche alcuni organi perdano funzionalità: in particolare ciò vale per i reni, il fegato e il cervello. Ecco perché una ridotta funzionalità a livello di determinati organi, come ad esempio i danni all’udito o l’aumento della minzione, sono considerati indicatori della vecchiaia nel gatto.
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
Franziska G., Veterinario
Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.
Come è noto, non è difficile calcolare l’età di un cane: un anno di un cane equivale all’incirca a sette anni di una persona, fermo restando che hanno una certa incidenza anche la razza e il peso del cane. Ma come si fa a calcolare l’età di un gatto? E soprattutto quanto a lungo vivono i gatti? Da che età un gatto può essere considerano anziano?
Quanto a lungo crescono i gatti e quanto grandi diventano? Da un lato, dipende dal loro corredo genetico, dall'altro la crescita è influenzata anche da elementi esterni quali la nutrizione. Scopriamo insieme le fasi della crescita del gatto. Conoscendo questo processo, potremo regalare ai nostri gattini un perfetto avvio verso una vita sana, e supportarli nel migliore dei modi nella loro fase adulta.
Ci sono ben poche cose al mondo più tenere di una cucciolata di gattini. Purtroppo però è raro che tutti quei dolci micetti trovino una casa accogliente in cui vivere. Se i gatti sono lasciati liberi di riprodursi, quasi certamente si mettono al mondo tante vite misere e infelici.