{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/gatto/salute-e-cura-del-gatto/la-stitichezza-nel-gatto","title":"La stitichezza nel gatto","mag_id":266723,"is_single":true,"cat_name":"Gatto","sub_cat_id":993,"sub_cat_name":"Salute e cura del gatto","cat_id":542}
Feci piccole e dure sono un primo sintomo di stitichezza nei gatti.
Il tuo micio va alla toilette come d’abitudine, ma nella lettiera trovi solo una piccola quantità di feci dure? Probabilmente soffre di stitichezza. In questo articolo trovi informazioni utili per riconoscere la stitichezza nel tuo gatto e aiutarlo nel miglior modo possibile.
La stitichezza può causare la morte del mio gatto?
La stitichezza è piuttosto comune nei gatti. Tuttavia, i sintomi di questo disturbo non vanno mai trascurati. Se non trattata, la stitichezza può trasformarsi rapidamente in stasi fecale (la cosiddetta coprostasi) mettendo a rischio la vita stessa del tuo pelosetto.
Inoltre, l’eccessivo stiramento dell’intestino può provocarne una dilatazione permanente, il cosiddetto megacolon. A causa di questa patologia il micio avrebbe dei disturbi per il resto della sua vita.
Cause: cosa provoca la stitichezza nel gatto?
La stitichezza nel gatto può avere diverse cause, tra cui le seguenti:
Una dieta povera di fibre e una ridotta assunzione di liquidi portano all’indurimento delle feci.
Le palle di pelo (tricobezoari) o altri oggetti ingeriti dal micio possono bloccare parzialmente o completamente l’intestino. Un’occlusione intestinale totale richiede un’attenzione medica immediata!
Il sovrappeso e la mancanza di esercizio fisico provocano un rallentamento del transito intestinale.
Se il gatto prova dolore durante l’evacuazione, il suo istinto lo porta a ritardarla il più possibile. Nel frattempo, l’organismo assorbe sempre più liquidi dalle feci, provocando la stitichezza.
Un restringimento dell’intestino dovuto a tumori o infiammazioni (ad esempio, infestazioni parassitarie).
Alcuni farmaci (ad esempio i tranquillanti e gli oppioidi) inibiscono i movimenti intestinali.
Alcune patologie associate a disturbi dell’equilibrio idrico (ad esempio il diabete o le malattie renali).
L’elenco delle possibili cause è davvero molto lungo. Non stupisce, dunque, che la stitichezza sia così comune nei gatti.
Sintomi: come si manifesta la stitichezza nei gatti?
Come fai a capire se il tuo pelosetto soffre di stitichezza? In alcuni casi accorgersi di questo problema non è così semplice.
Le feci sane del gatto hanno una forma simile a quella di un sigaro. Se quelle del tuo micio, invece, sono arrotondate e dure, potrebbe soffrire di stitichezza. Vocalizzazioni ed irrequietezza quando va alla toilette sono degli ulteriori indizi.
Se il tuo pelosetto reagisce con fastidio quando gli accarezzi il pancino, vuol dire che ha dolori addominali. Molti gatti smettono perfino di mangiare quando soffrono di stitichezza. Se il disturbo persiste, si manifestano ulteriori sintomi, come vomito e disidratazione.
Diagnosi: quali esami esegue il veterinario?
Il compito più importante del veterinario è quello di identificare la causa della stitichezza del gatto. Solo così potrà prescrivere il trattamento più adeguato.
Solitamente è sufficiente eseguire una visita generale
Durante il cosiddetto colloquio anamnestico il veterinario ti chiederà, ad esempio, se il tuo micio è stato sverminato di recente, se ha sofferto di diarrea o se ha assunto determinati farmaci.
Anche l’esame generale del gatto fornirà ulteriori indizi sulla possibile causa. Se dall’esame generale non risultano particolari problemi, la causa della stitichezza è probabilmente facile da risolvere.
Ulteriori esami
Se, invece, le condizioni generali del tuo pelosetto sono già molto compromesse, il veterinario eseguirà ulteriori esami, come radiografie o ecografie.
Un esame ematico fornisce informazioni sull’equilibrio di liquidi ed elettroliti e può individuare una patologia sottostante.
Terapia: come si cura la stitichezza nel gatto?
Il trattamento della stitichezza dipende sempre dalla causa sottostante. In caso di stitichezza lieve, generalmente sono sufficienti dei rimedi semplici. Il primo obiettivo è sempre quello espellere le feci indurite dall’intestino e, quindi, di stimolare i movimenti intestinali.
Se la stitichezza è causata da una dieta povera di fibre o dalla mancanza di liquidi, l’assunzione di lassativi o l’utilizzo di un piccolo clistere possono aiutare il tuo micio.
Attenzione: non preparare un clistere fai da te per il tuo pelosetto utilizzando i prodotti della farmacia. Non tutti i rimedi adatti agli esseri umani possono essere utilizzati in maniera sicura anche per i gatti.
Quali rimedi hanno un effetto lassativo sul gatto?
Se le condizioni di salute generali del tuo micio sono ancora molto buone, puoi provare a stimolare i movimenti intestinali con alcuni rimedi casalinghi, come il latte, lo psillio o la crusca di frumento.
L’olio di paraffina, somministrato per via orale, agisce come lubrificante e facilita l’evacuazione. Questo rimedio, però, va somministratosolo previo parere del veterinario e possibilmente da un esperto, perché se va di traverso e raggiunge i polmoni del micio può causare una grave polmonite.
Come interviene il veterinario in caso di stitichezza grave?
Se nell’intestino del tuo pelosetto c’è già un significativo accumulo di feci dure può essere necessario eseguire un’irrigazione del colon sotto anestesia. Con un ulteriore massaggio, l’intestino del micio viene svuotato manualmente.
Come terapia di supporto, il veterinario può anche fare una flebo e somministrare dei farmaci antidolorifici e antiemetici.
In presenza di un blocco intestinale, l’unica opzione è l’intervento chirurgico. Questa operazione va effettuata il prima possibile per evitare la necrosi di sezioni più grandi dell’intestino.
Prognosi: quali sono le probabilità di guarigione?
Generalmente, la stitichezza nel gatto può essere curata con successo. È molto importante riconoscere e trattare eventuali altre malattie sottostanti.
Se la stitichezza causa un’occlusione intestinale, può metterea rischio la vita del micio.
Profilassi: come prevenire la stitichezza nei gatti?
È possibile prevenire alcune delle cause di stitichezza nel gatto seguendo questi consigli:
Una dieta a base di alimenti ad alto contenuto di fibre può favorire la naturale digestione del gatto.
Assicurare un’adeguata assunzione di liquidi. A questo scopo può essere utile utilizzare una fontanella o sostituire gli alimenti secchi con alimenti umidi.
Effettuare regolarmente la profilassi antiparassitaria e/o gli esami delle feci.
Spazzolare regolarmente il tuo amico di zampa e pulire la casa dai peli.
Stimolare il tuo pelosetto all’esercizio fisico, utilizzando, ad esempio, tiragraffi o
Se il tuo micio evita di andare alla toilette a causa di dolori articolari, è consigliabile somministrare regolarmente degli antidolorifici.
Consigli sull’alimentazione del tuo gatto: un alimento dietetico specifico può favorire le funzioni naturali dell’organismo. Tieni presente, però, che gli alimenti dietetici non possono curare o prevenire le malattie. Consulta sempre il tuo veterinario per avere indicazioni sulla dieta corretta per il tuo micio. Nello shop online di zooplus trovi un’ampia gamma di alimenti dietetici speciali per gatti.
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
Scheda della Stitichezza nel gatto
Definizione:
La stitichezza (o costipazione) nel gatto è una riduzione della frequenza della defecazione, generalmente accompagnata da un indurimento delle feci
Sintomi:
produzione di feci arrotondate e dure, vocalizzazioni ed irrequietezza quando il micio va alla toilette, dolori addominali, inappetenza, vomito, disidratazione
Possibili cause:
una dieta povera di fibre e una ridotta assunzione di liquidi che portano all’indurimento delle feci
palle di pelo (tricobezoari) o altri oggetti ingeriti dal micio che bloccano parzialmente o completamente l’intestino
sovrappeso e mancanza di esercizio fisico
tumori o infiammazioni che provocano un restringimento dell’intestino
farmaci che inibiscono i movimenti intestinali (ad es. tranquillanti e oppioidi)
patologie associate a disturbi dell’equilibrio idrico (ad es. diabete o malattie renali)
Dipendono dalla causa sottostante e dalla gravità.
stitichezza lieve:
assunzione di lassativi, utilizzo di un piccolo clistere, assunzione di olio di paraffina (previo parere del veterinario), rimedi casalinghi (latte, psillio, crusca di frumento
stitichezza grave:
irrigazione del colon (sotto anestesia) supportata da flebo per somministrare farmaci antidolorifici e antiematici, intervento chirurgico (in presenza di un blocco intestinale)
Vaccinazione:
no
Prognosi:
Generalmente, la stitichezza nel gatto può essere curata con successo, ma un’occlusione intestinale può mettere a rischio la vita del micio
Prevenzione:
Una dieta ad alto contenuto di fibre, un’adeguata assunzione di liquidi, profilassi antiparassitaria, regolari esami delle feci, spazzolare regolarmente il micio e pulire la casa dai peli, esercizio fisico, somministrazione di antidolorifici
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Franziska G., Veterinario
Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.
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