{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/gatto/salute-e-cura-del-gatto/la-diarrea-nel-gatto-sintomi-diagnosi-e-rimedi","title":"La diarrea nel gatto: sintomi, diagnosi e rimedi","mag_id":170019,"is_single":true,"cat_name":"Gatto","sub_cat_id":993,"sub_cat_name":"Salute e cura del gatto","cat_id":542}
Con il termine “diarrea” (dal greco: dia = attraverso e rheo = scorrere) si fa riferimento ad un eccessivo movimento intestinale a cui si associano feci più liquide. Spesso, inoltre, al fenomeno è connesso un aumento del volume delle feci. Nei gatti tuttavia la diarrea non è una malattia a sé bensì un sintomo molto frequente che può avere origine da svariate problematiche di salute.
Dati gli enormi cambiamenti che essa comporta nell’equilibrio idrico ed elettrolitico dell’animale, la diarrea può determinare nei gatti giovani, di mezza età e anziani conseguenze talvolta pericolose per la stessa sopravvivenza dell’animale.
Cause
Se la diarrea ha la sua origine nel tratto gastrointestinale, in ambito veterinario si è soliti suddividerla in diarrea del piccolo intestino e diarrea del grande intestino. Nei gatti, inoltre, la diarrea può essere determinata da patologie a carico di altri sistemi di organi come pure da diversi agenti ambientali. Molto spesso, tuttavia, i fattori scatenanti che determinano questo sintomo sono i seguenti:
Fattori di origine alimentare
Molto frequentemente la diarrea nei gatti è il risultato di errori di alimentazione, di intolleranze e di allergie alimentari. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, nel processo sono coinvolti alimenti avariati o cambi troppo repentini di dieta.
Fattori di tipo infettivo:
Nello sviluppo di questo sintomo nei gatti, agenti infettivi come batteri, virus o i parassiti svolgono spesso un ruolo rilevante. Le cause infettive più comuni includono i seguenti agenti patogeni:
Anche i veleni e alcuni farmaci come gli antibiotici possono causare diarrea nei gatti. Per evitare il sovradosaggio e gravi effetti collaterali, qualsiasi somministrazione di prodotti farmacologici deve essere effettuata sotto la supervisione attenta di un medico veterinario o di altra persona competente.
Cause metaboliche e tumorali
Alcune patologie concomitanti come la pancreatite o i disturbi della tiroide come l’ipertiroidismo possono portare a gravi forme di diarrea nei gatti. Un’altra causa può essere il tumore dell’intestino o di altri organi (si parla in questo caso di sindrome paraneoplastica).
Modificazioni strutturali dell‘intestino
In alcuni casi, la diarrea nei gatti è dovuta a precedente grave stitichezza (costipazione) causata, ad esempio, dalla presenza nell’intestino di corpi estranei o legata a cambiamenti di posizione come attorcigliamenti intestinali o invaginazioni intestinali. In questo caso, i gatti colpiti di solito mostrano ulteriori segni clinici come un rapido peggioramento generale delle condizioni di salute.
Diarrea idiopatica
Nel caso in cui un’accurata diagnosi di esclusione non porti all’individuazione di una diagnosi definita, si parla di diarrea idiopatica.
Sintomi
La diarrea nei gatti può essere improvvisa (acuta) o prolungata (cronica). Anche a livello di sintomi associati, esistono importanti differenze. Mentre una lieve intolleranza di tipo alimentare può fare il suo corso senza ulteriori ripercussioni sul quadro generale di salute dell’animale, la diarrea infettiva grave solitamente è correlata ad ulteriori segni di malattia, i quali a loro volta possono influenzare gravemente le condizioni generali del gatto. Tra di essi sono particolarmente comuni i seguenti sintomi:
modificazioni nell’aspetto delle feci: acquose, da fluide a molli
possibili problemi e/o dolore nella defecazione
sintomi generici: debolezza, stanchezza e febbre
presenza di sangue o di muco nelle feci
perdita massiva di liquidi (disidratazione): polso debole, battito cardiaco accelerato, possibile aritmia cardiaca
altri disturbi a livello gastrointestinale: perdita di appetito ed emaciazione, vomito e nausea, dolore a livello addominale
debolezza muscolare dovuta a perdita di elettroliti
Diagnosi
La diarrea non dovrebbe mai essere sottovalutata in quanto comporta una perdita massiva di liquidi e di elettroliti che può portare a situazioni potenzialmente letali. Al fine di avviare una terapia mirata, riveste un’enorme importanza la possibilità che il proprietario effettui un racconto dettagliato dei sintomi e delle condizioni del gatto (anamnesi) al medico veterinario.
Per formulare una diagnosi corretta, sono fondamentali anche altre informazioni quali quelle relative ad un eventuale rapido cambio di alimentazione, all’assunzione di sostanze potenzialmente tossiche e alla durata del sintomo stesso (ossia da quanti giorni il gatto ha la diarrea). A seconda della storia clinica dell’animale, è importante valutare le sue condizioni generali: prima di introdurre ulteriori misure diagnostiche, infatti, occorre regolarizzare la circolazione, ad esempio mediante terapia infusionale.
Se la circolazione del gatto malato è regolare, il veterinario può iniziare la visita specifica. Un esame ematologico è in grado di rivelare molto sulla possibile causa del sintomo in base alla concentrazione di varie cellule immunitarie (ad es. granulociti o linfociti), delle piastrine e dei globuli rossi (eritrociti). Ad esempio, l’aumento dei granulociti eosinofili (eosinofilia) è il segno di un’infestazione parassitaria o di una reazione di tipo allergico.
A supporto del sospetto di un evento infettivo in corso, si può avviare un esame delle feci a livello parassitologico, batteriologico e virologico. Metodi di imaging come i raggi X o gli ultrasuoni possono essere utilizzati come ulteriore opzione diagnostica. In questo modo, è possibile identificare la presenza di eventuali corpi estranei ingeriti dall’animale o altre mutazioni a livello degli organi interni.
Se si possono escludere sia cause di natura infettiva sia l’avvelenamento, è possibile diagnosticare la diarrea cronica correlata all’alimentazione attraverso quella che viene definita “dieta di eliminazione” (ossia la scelta di eliminare del tutto il cibo somministrato precedentemente). Nel caso in cui il quadro clinico migliori nel giro di breve tempo, si passa a provocare l’intolleranza alimentare o l’allergia offrendo nuovamente all’animale l’alimento precedente.
Se la condizione di salute dell’animale peggiora di nuovo, si tratta di un chiaro segno di diarrea correlata alla dieta.
Terapia
Il trattamento della diarrea nei gatti può essere suddiviso in terapia sintomatica e terapia specifica:
Terapia sintomatica:
terapia liquida (infusioni) con aggiunta di zucchero e potassio
antidolorifici
farmaci contro nausea e vomito (antiemetici)
alimentazione artificiale enterale o dieta leggera
gastroprotettori
Terapia specifica:
diarrea di natura alimentare: somministrazione di alimenti leggeri
diarrea di natura infettiva: somministrazione, se necessario, di antibiotici e vermifugi
avvelenamento: se necessario, somministrazione di farmaci per indurre il vomito
cambiamenti nella posizione degli organi: intervento chirurgico
diarrea idiopatica: non è disponibile alcuna terapia specifica
La prognosi della diarrea nel gatto dipende fortemente dalla causa individuata e dalla conseguente terapia prescritta dal medico. Mentre la diarrea correlata all’alimentazione di solito non presenta ulteriori segni clinici e di norma può essere trattata rapidamente attraverso una modifica della dieta, l’avvelenamento acuto e i cambiamenti sfavorevoli di posizione dell’intestino possono risultare fatali, qualora il trattamento non venga avviato con la massima tempestività.
Prevenzione
Esistono cause di diarrea nei gatti che non possono essere prevenute. Tuttavia, al fine di ridurre al minimo tale rischio, si raccomandano le seguenti misure profilattiche:
sverminare regolarmente l’animale
modificare la sua dieta il meno frequentemente e il più gradualmente possibile
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
Proposte d’acquisto dalla redazione di zooplus
I prodotti selezionati nel box sono proposte effettuate dalla redazione, alimenti e accessori che puoi trovare nel negozio online per animali di zooplus e non costituiscono advertising da parte dei brand citati.
Franziska G., Veterinario
Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.
Come è noto, non è difficile calcolare l’età di un cane: un anno di un cane equivale all’incirca a sette anni di una persona, fermo restando che hanno una certa incidenza anche la razza e il peso del cane. Ma come si fa a calcolare l’età di un gatto? E soprattutto quanto a lungo vivono i gatti? Da che età un gatto può essere considerano anziano?
Quanto a lungo crescono i gatti e quanto grandi diventano? Da un lato, dipende dal loro corredo genetico, dall'altro la crescita è influenzata anche da elementi esterni quali la nutrizione. Scopriamo insieme le fasi della crescita del gatto. Conoscendo questo processo, potremo regalare ai nostri gattini un perfetto avvio verso una vita sana, e supportarli nel migliore dei modi nella loro fase adulta.
Ci sono ben poche cose al mondo più tenere di una cucciolata di gattini. Purtroppo però è raro che tutti quei dolci micetti trovino una casa accogliente in cui vivere. Se i gatti sono lasciati liberi di riprodursi, quasi certamente si mettono al mondo tante vite misere e infelici.