{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/gatto/salute-e-cura-del-gatto/la-congiuntivite-nel-gatto","title":"La congiuntivite nel gatto","mag_id":245873,"is_single":true,"cat_name":"Gatto","sub_cat_id":993,"sub_cat_name":"Salute e cura del gatto","cat_id":542}
Gli occhi del gatto dovrebbero sempre essere puliti e non arrossati
Sfortunatamente i gatti soffrono spesso di congiuntivite e le possibili cause sono numerose. In realtà non si tratta di una malattia ma di un sintomo. E mentre i gattini hanno più probabilità di soffrire di congiuntivite per colpa dell’influenza felina, la congiuntivite allergica è più comune tra i gatti anziani. Insomma, di solito la congiuntivite nel gatto si accompagna anche ad altri sintomi: terapia e prognosi variano di conseguenza.
Lo sviluppo della congiuntivite nei gatti cambia molto da caso a caso. Partendo dalle cause che la originano, possiamo distinguere la congiuntivite dovuta a cause infettive da quella non infettiva.
Cause infettive
Come abbiamo visto, spesso nei gatti giovani la congiuntivite è uno dei sintomi dell’influenza felina, una malattia infettiva che purtroppo è presente in ogni parte del mondo e che è dovuta ad agenti patogeni batterici e virali.
Un ruolo importante nello sviluppo della congiuntivite nel gatto, però, è svolto dall‘herpesvirus felino 1 (FHV-1) e dal batterio Chlamydophila felis. Questi due agenti patogeni vengono trasmessi tramite le secrezioni nasali, orali e congiuntivali. Ecco perché il rischio di diffusione dell’agente patogeno è più elevato nei contesti in cui vivono molti gatti (come ad esempio i gattili e i rifugi per animali).
Oltre alla tipica congiuntivite, con l’influenza felina si notano spesso altri sintomi come:
starnuti
febbre
inappetenza
Cause non infettive
Fanno parte di questo gruppo da un lato le reazioni allergiche, dall’altro le infiammazioni dovute a corpi estranei. Anche le allergie sono molto comuni nel gatto e portano spesso a sintomi correlati come il prurito. Altri allergeni molto diffusi tra i gatti sono i parassiti (ad esempio le pulci), la polvere in genere e determinati farmaci antiallergici.
Anche la presenza di corpi estranei (come ad esempio i peli o le particelle di pulviscolo presenti nell’ambiente) può irritare l’occhio, il che porta come conseguenza ad un’infiammazione della congiuntiva.
Quali sono i sintomi della congiuntivite nel gatto?
Ecco i segnali che possono farti pensare che il tuo gatto possa avere la congiuntivite:
rossore agli occhi (infezione della congiuntiva)
gonfiore della congiuntiva, pizzicore a livello della palpebra
secrezioni dagli occhi (acquoso o purulento)
sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio
altri sintomi: starnuti, tosse, ulteriori infiammazioni della cute
Come si arriva alla diagnosi?
Per fortuna non sempre la congiuntivite nel gatto è il sintomo di una malattia grave. Tuttavia, se ci sono altri sintomi o se non guarisce entro pochi giorni, vale la pena consultare un veterinario.
Di solito la visita in questi casi si svolge così. In primo luogo, il medico raccoglie l’anamnesi, vale a dire fa un colloquio con te per raccogliere tutte le informazioni utili. Ad esempio, deve poter escludere diverse malattie che hanno sintomi simili.
È utile riferire al veterinario lo stato di vaccinazione del tuo gatto, la presenza di altri sintomi e l’eventuale contatto con altri animali con lo stesso problema.
Dopo l’anamnesi, di solito il medico esegue un esame clinico per valutare le condizioni generali del gatto. È un passaggio molto importante, perché qualsiasi diagnosi ulteriore dipendono dalle condizioni generali del gatto.
I parametri più importanti che vengono valutati inizialmente sono:
le condizioni generali di salute del gatto
la frequenza cardiaca e respiratoria
la condizione delle mucose
la temperatura rettale
Se i risultati di questo primo esame non mettono in luce parametri fuori dalla norma, si passa ad un esame più approfondito. Innanzi tutto il veterinario esclude la presenza di un corpo estraneo esaminando l’occhio del tuo gatto più da vicino. Nel caso in cui il tuo pelosetto non fosse troppo collaborativo, potrebbe essere necessario un anestetico locale o un anestetico generale.
Attraverso un veloce tampone il medico capisce se all’origine della congiuntivite del tuo gatto c’è una malattia infettiva. Per individuare batteri e virus, il veterinario esamina il tampone sia al microscopio sia utilizzando il metodo PCR (in questo caso di solito i campioni devono essere inviati ad un apposito laboratorio esterno).
Nel giro di pochi giorni il veterinario ottiene il risultato e capisce come intervenire per curare il tuo pelosetto. Per determinare la causa di un’allergia, ad esempio, di solito si segue una dieta di esclusione, un test cutaneo o un esame del sangue.
Come si cura la congiuntivite?
Il trattamento della congiuntivite nel gatto è diviso in due aree. Da un lato c’è la terapia specifica che serve a combattere la causa principale di questo sintomo. Dall’altro c’è la terapia sintomatica, che ha lo scopo di contrastare i fastidi della congiuntivite e degli altri disturbi:
Terapia specifica:
Infezione batterica: antibiotici sotto forma di pomate per gli occhi e, se necessario, farmaci somministrati per via sistemica
Infezione virale: è possibile venga prescritto un farmaco antivirale
Corpo estraneo: di solito lo si rimuove manualmente (in certi casi sotto anestesia)
Cortisone (pomata oculare o sistemico): il cortisone inibisce l’infiammazione e ha un effetto antiallergico. Tuttavia, se l’indicazione è errata (ad esempio nel caso di ulcere corneali), può causare danni agli occhi.
In caso di disturbi del sistema circolatorio, si somministrano sostanze tramite infusione ed elettroliti, per migliorare le condizioni generali del gatto
Allergie: vanno evitati i contatti con la fonte dell’allergia
La prognosi
La prognosi della congiuntivite nel gatto dipende dalla causa: si tratta di un sintomo che di solito non provoca gravi danni agli occhi. Tuttavia, l’infiammazione può diffondersi ai tessuti circostanti, e questo alla lunga può danneggiare l’occhio, aumentando anche il rischio di cecità.
Come si può prevenire la congiuntivite nel gatto?
Le malattie infettive possono essere evitate adottando le seguenti misure:
Evitare il contatto con altri animali malati
In commercio esistono vaccini contro l’herpesvirus felino 1 (FHV-1), la Chlamydophila felis e altri agenti patogeni del complesso dell’influenza felina: parlane con il tuo veterinario di fiducia. L’immunizzazione di base avviene nell’8a, 12a e 16a settimana di vita del gattino. A seconda del vaccino, poi, il veterinario esegue un richiamo (ogni 1-3 anni).
È difficile evitare che un corpo estraneo entri a contatto con l’occhio del tuo micetto. Quello che puoi fare è ridurre le reazioni allergiche adottando alcune misure. Ecco due suggerimenti utili:
Evita che il tuo gatto entri a contatto con gli allergeni
Pensa ad un‘efficace profilassi contro le pulci (collare oppure spot-on).
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
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Franziska G., Veterinario
Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.
Come è noto, non è difficile calcolare l’età di un cane: un anno di un cane equivale all’incirca a sette anni di una persona, fermo restando che hanno una certa incidenza anche la razza e il peso del cane. Ma come si fa a calcolare l’età di un gatto? E soprattutto quanto a lungo vivono i gatti? Da che età un gatto può essere considerano anziano?
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Ci sono ben poche cose al mondo più tenere di una cucciolata di gattini. Purtroppo però è raro che tutti quei dolci micetti trovino una casa accogliente in cui vivere. Se i gatti sono lasciati liberi di riprodursi, quasi certamente si mettono al mondo tante vite misere e infelici.