{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/gatto/salute-e-cura-del-gatto/il-gatto-cieco-tutto-quello-che-serve-sapere","title":"Il gatto cieco: tutto quello che serve sapere","mag_id":217475,"is_single":true,"cat_name":"Gatto","sub_cat_id":993,"sub_cat_name":"Salute e cura del gatto","cat_id":542}
Un micio può perdere la vista a causa di alcune malattie o semplicemente vederci meno a causa dell’età, continuando però ad avere una vita piena e felice. Ecco qualche consiglio per aiutare il tuo gatto cieco nella vita di tutti i giorni e una panoramica sulle terapie oggi esistenti.
Sintomi: come faccio a capire se il gatto è cieco?
Il quadro clinico dipende dalla causa scatenante e da quanto in percentuale il gatto ha perso della propria capacità visiva. Il tuo pelosetto potrebbe avere problemi di vista se:
Urta contro gli oggetti
Fatica a vedere bene gli scalini e inciampa
Si spaventa quando sente rumori improvvisi
Tende a essere pigro, è meno agile
È disorientato davanti a un muro e non sa come uscire da una stanza
Prende paura quando lo accarezzi, diventando aggressivo o timido
Uno o entrambi gli occhi sono opachi
Le pupille sono molto dilatate
La secrezione è purulenta, chiara o giallognola (Epifora).
Si è ferito, è cambiato, un occhio ti sembra più grande dell’altro
Cause: quali sono i fattori scatenanti?
Con l’avanzare dell’età il cristallino tende a offuscarsi, ma allora perché anche un gatto giovane può diventare cieco? Ecco le malattie che spesso causano la perdita della vista.
Cateratta
Alcune patologie opacizzano il cristallino e la luce non filtra come dovrebbe. Nel gatto la cateratta può essere congenita o acquisita, nel secondo casi in genere si manifesta quando il felino si ferisce a un occhio o soffre di disturbi metabolici.
Se il tuo gatto soffre di diabete mellito, l’alto livello di zucchero nel sangue potrebbe causargli un rigonfiamento del cristallino e fargli così perdere la vista.
Glaucoma
Il glaucoma è una malattia degli occhi causata dall’aumento della pressione intraoculare. Ciò si verifica per lo più quando l’umor acqueo non riesce più a defluire dall’occhio.
In uno stadio avanzato la malattia può essere molto dolorosa per il gatto; i veterinari fanno una distinzione tra glaucoma primario e glaucoma secondario:
Glaucoma primario
Insorge quando l’angolo di drenaggio dell’occhio è troppo stretto già alla nascita, oppure se il “Ligamentum pectinatum” è danneggiato.
Glaucoma secondario
Si manifesta quando altre patologie causano un’infiammazione dell’occhio, impedendo il deflusso dell’umor acqueo.
Distacco della retina
La retina è una membrana composta da cellule, che trasforma gli stimoli luminosi in immagini. Quando si distacca, non è più in grado di trasmettere immagini al cervello e di conseguenza subentra la cecità. Il più delle volte può essere causata dall’ipertensione.
Spesso capita quando i reni del gatto non funzionano bene (insufficienza renale) oppure se soffre di cardiomiopatia ipertrofica (HCM).
Terapie: cosa si può fare
Nel caso di cateratta forse potrebbe essere possibile la rimozione chirurgica, ma dipende dal quadro clinico del gatto. Per valutare la situazione è bene rivolgersi a un veterinario .
Se si trattasse di glaucoma invece, si potrebbe curare con colliri o infusioni, che favoriscono la riduzione della pressione intraoculare. In ogni caso, è bene agire prima che il danno sia irreversibile. Se la terapia non fosse efficace, il veterinario potrebbe comunque decidere di intervenire chirurgicamente.
Infine, il distacco della retina è trattato con il controllo dell’ipertensione. Il veterinario generalmente prescrive medicinali antipertensivi, ma è altresì importante curare la dieta del gatto, prediligendo alimenti per gatti con problemi renali.
Come accudire un gatto cieco
La convivenza con un gatto cieco può spaventare, ma con poche e semplici mosse potrai migliorare il benessere del tuo pelosetto:
Metti acqua e qualcosa da mangiare in ogni stanza
Disponi una ciotola per gli alimenti e una per l’acqua in ogni ambiente della casa, così il tuo micio potrà mangiare e bere quando vuole. Potrebbe sporcare, quindi ti consigliamo di usare un sottociotola, in modo da mantenere pulita con maggior facilità la “zona pappa”.
Rendi facilmente accessibili i suoi punti di riferimento
Di norma un gatto si muove e arrampica parecchio. Per aiutarlo ad arrivare facilmente a cuccia e lettiera, posiziona delle piccole rampe, così il tuo gatto cieco rischierà meno di farsi male.
Usa paraspigoli in gomma per i mobili
Alcuni mobili – tavoli, comò o sedie – sono molto spigolosi e il tuo gatto rischia di farsi male. I paraspigoli in gomma usati per i bambini sono anche a prova di gatto e quindi ideali per questa situazione. In alternativa potresti delimitare le “aree a rischio” o bloccarne l’accesso, come nel caso delle scale.
Dagli la possibilità di isolarsi da confusione e rumori forti
Il gatto cieco fa completamente affidamento su udito, tatto e olfatto. Se hai ospiti a casa o tieni alto il volume del televisore, aiuta il tuo micio creando degli angoli ad hoc in cui sentirsi al riparo dalla confusione.
Cerca di ridurre le situazioni di potenziale stress
Fai capire al gatto quando stai per entrare in una stanza, in questo modo non si spaventerà sentendoti all’improvviso. Per limitare lo stress causato da potenziali trambusti, potresti chiedere al tuo veterinario di fiducia se non sia il caso di somministrargli dei feromoni o un’altra sostanza dall’effetto rilassante.
Le finestre a ribalta sono un pericolo per tutti i gatti, indipendentemente dal fatto che siano ciechi o meno. Chiudi quindi porte e finestre prima di uscire da una stanza, sulle finestre a ribalta applica una griglia di protezione.
Se volessi comunque portarlo all’aperto, educalo al guinzaglio o fagli compagnia mentre è in giardino, ti consigliamo di rendere il giardino sicuro e il balcone a prova di gatto . Un micio ipovedente può farsi male o addirittura perdersi quando è fuori casa.
Infine, scrivi sul suo collare il tuo nome e indirizzo. Se dovesse perdersi, sarà più facile che qualcuno te lo riporti a casa.
Scheda della cecità nel gatto
Definizione:
La cecità nel gatto è una condizione di perdita parziale (ma importante) o completa della vista, dovuta a malattie o alla vecchiaia.
Sintomi:
a seconda della causa, il gatto mostra questi sintomi:
urta contro gli oggetti
fatica a vedere bene gli scalini e inciampa
si spaventa quando sente rumori improvvisi
tende a essere pigro, è meno agile
è disorientato davanti a un muro e non sa come uscire da una stanza
si spaventa se lo accarezzi, diventando aggressivo o timido
ha uno o entrambi gli occhi opachi
ha le pupille sono molto dilatate
presenta una secrezione è purulenta, chiara o giallognola (Epifora).
è ferito oppure un occhio sembra più grande dell’altro
Cause:
possono essere molteplici. Le principali sono:
vecchiaia: il cristallino tende ad offuscarsi
diabete mellito: danneggia il cristallino
cataratta
glaucoma (primario o secondario)
distacco della retina
Strumenti diagnostici:
di solito il veterinario visita l’animale e prescrive esami di approfondimento diagnostico, a seconda di quale ritenga possa essere la causa della riduzione o perdita della vista nel gatto
Intervento chirurgico:
no, salvo eccezioni dovute a presenza di corpi estranei e incidenti
Terapie:
al di là di quelle eventualmente prescritte dal medico veterinario, ci sono prassi che vanno adottate per supportare un gatto cieco, come:
mettere una ciotola dell’acqua e qualcosa da mangiare in ogni stanza
fai in modo che abbia punti di riferimento stabili e facile accesso ai luoghi per lui più importanti
usa paraspigoli in gomma per i mobili
dagli la possibilità di isolarsi da rumori e suoni fastidiosi
riduci le situazioni di potenziale stress
metti in sicurezza finestre e balconi
evita di lasciarlo a lungo da solo in casa e non farlo uscire in giardino
Vaccinazione:
no
Prognosi:
la cecità è irreversibile ma non causa la morte del gatto, che può vivere ugualmente una vita sufficientemente felice.
La perdita della vista dovuta a patologie o alla vecchiaia di solito è progressiva e può essere trattata, più che curata e guarita.
Prevenzione:
controlla regolarmente il quadro di salute del tuo gatto tramite visite di controllo dal veterinario e presta molta attenzione a disturbi e patologie che possono portare alla sua cecità (diabete in primis).
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
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Franziska G., Veterinario
Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.
Come è noto, non è difficile calcolare l’età di un cane: un anno di un cane equivale all’incirca a sette anni di una persona, fermo restando che hanno una certa incidenza anche la razza e il peso del cane. Ma come si fa a calcolare l’età di un gatto? E soprattutto quanto a lungo vivono i gatti? Da che età un gatto può essere considerano anziano?
Ci sono ben poche cose al mondo più tenere di una cucciolata di gattini. Purtroppo però è raro che tutti quei dolci micetti trovino una casa accogliente in cui vivere. Se i gatti sono lasciati liberi di riprodursi, quasi certamente si mettono al mondo tante vite misere e infelici.
Quanto a lungo crescono i gatti e quanto grandi diventano? Da un lato, dipende dal loro corredo genetico, dall'altro la crescita è influenzata anche da elementi esterni quali la nutrizione. Scopriamo insieme le fasi della crescita del gatto. Conoscendo questo processo, potremo regalare ai nostri gattini un perfetto avvio verso una vita sana, e supportarli nel migliore dei modi nella loro fase adulta.