{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/gatto/salute-e-cura-del-gatto/igiene-orale-e-come-lavare-i-denti-del-gatto-metodi-e-consigli","title":"Igiene orale e come lavare i denti del gatto: metodi e consigli","mag_id":307774,"is_single":true,"cat_name":"Gatto","sub_cat_id":993,"sub_cat_name":"Salute e cura del gatto","cat_id":542}
Prendendoti cura dell’igiene orale del tuo micio con regolarità previeni i problemi dentali.
Purtroppo i nostri aMici soffrono spesso di problemi dentali, ad esempio di infiammazione delle gengive. Questo genere di disturbi non è soltanto doloroso, ma può anche causare infezioni ascendenti e ascessi mascellari purulenti. Abbiamo raccolto per te i consigli più utili per una corretta igiene orale del gatto, a casa tua e senza bisogno del veterinario.
Perché l’igiene dentale del gatto è tanto importante?
In natura, per la sopravvivenza dei gatti selvatici, la dentatura sana è un prerequisito essenziale, ma anche per i nostri aMici domestici i denti e la masticazione in genere sono un aspetto molto importante, nel loro quadro di salute.
Senza un’adeguata igiene dentale, infatti, il gatto può soffrire di dolorose infiammazioni e arrivare a perdere i denti. Si dice che quasi ¾ dei gatti domestici soffrano di problemi dentali spesso incurabili (come ad es. parodontite o FORL).
Carenza di igiene dentale e conseguenze sulla salute del gatto
Prenderti cura adeguatamente della salute dentale del tuo gatto fa parte dei tuoi doveri di compagno umano ed evita al tuo aMicio di soffrire in maniera permanente a causa di problematiche più o meno gravi. Vediamo di riepilogarle insieme.
Placca e tartaro
Se scorgi una patina bianca o giallastra sui denti del tuo gatto, probabilmente si tratta di placca. Se sembra duramente fissata ai denti ed è di colore bruno, allora si è già formato il tartaro.
A quel punto, di solito non ci vuole molto prima che sviluppi l’alitosi, a causa dei composti di zolfo che vengono rilasciati in questi casi. Se non viene curato adeguatamente, il tartaro può portare a seri problemi di salute.
Dolori e difficoltà a masticare
Nel caso in cui, a causa di una scarsa igiene orale, nella bocca del tuo micio si verifichi un’infezione batterica e un’infiammazione, come ad esempio una gengivite, probabilmente il tuo peloso prova dolore.
I gatti che ne sono colpiti presentano gengive particolarmente arrossate ed evidenti difficoltà a masticare. A volte esprimono dolore scuotendo frequentemente la testa o tastandosi la bocca con le zampe.
Infiammazioni batteriche e altre complicazioni
Nei casi più gravi, i batteri si spostano dalla bocca verso aree più profonde. Ad esempio, si insediano all’altezza della mascella, causando ascessi purulenti molto dolorosi.
Da qui, attraverso il sangue, le infezioni possono raggiungere anche altri organi del corpo (ad esempio le valvole cardiache o i reni del gatto) e causare ulteriori infiammazioni secondarie (ad esempio un’infiammazione delle valvole cardiache, un’infiammazione dei reni etc.).
Un esempio di gatto con un’evidente gengivite e presenza di tartaro.
La prevenzione efficace: come lavare i denti al gatto
Anche se può sembrare strano doversi occupare dell’igiene dentale di un gatto, in realtà prendersi cura della salute dei denti e delle gengive dei nostri amici pelosi fa parte dei nostri doveri di loro compagni umani.
Una volta che il gatto sviluppa problematiche dentali, infatti, è quasi impossibile risolverle definitivamente. Per garantirgli una buona salute dentale, quindi, devi puntare soprattutto sulla prevenzione. Spazzolare regolarmente i suoi denti ne fa assolutamente parte.
Spazzolando i denti del tuo gatto, puoi rimuovere la placca e ridurre il rischio di formazione del tartaro. Prima inizi a farlo, meglio puoi riuscire a prevenire i problemi dentali nel tuo amico di zampa. Detto ciò, non è mai troppo tardi per iniziare! Questione di abitudine e di costanza.
Come abituare il gatto al lavaggio dei denti
Idealmente, dovresti abituare il tuo gatto a lavarsi i denti quando è ancora un gattino. Ecco qualche utile suggerimento per avvicinare il tuo pelosetto a questa pratica così utile e importante per la sua salute:
Cerca un posticino tranquillo dove il tuo aMicio si senta a proprio agio.
Approfitta di un momento di coccole per iniziare ad abituarlo ad essere delicatamente toccato in bocca. Fagli i complimenti e accarezzalo con affetto quando te lo permette.
Una volta che ti rendi conto che il tuo gatto è a suo agio, inizia usando un dito come alternativa allo spazzolino. Immergilo in acqua tiepida e accarezzagli delicatamente i denti e le gengive. Continua a fargli i complimenti se vedi che tollera questa tua iniziativa senza protestare.
Quando si sarà abituato a questo primo passaggio, puoi avvolgere il tuo dito con una garza o usare uno : usalo per frizionare delicatamente i suoi denti.
L’ultimo step è quello di abituarlo allo
L’importante è essere paziente e non fare pressione! Ovviamente può essere una buona idea premiarlo a fine sessione con qualche sano snack, magari uno che sai essere molto gradito al tuo amico di zampa.
Qual è il modo corretto di lavare i denti al gatto?
Nel momento in cui il tuo gatto mostra di accettare lo spazzolamento dei denti, puoi provare ad usare uno . Mettine una piccola quantità sullo spazzolino o sul dito di gomma e passalo delicatamente sui denti del tuo micio con un movimento circolare.
Evita di esercitare troppa pressione e fai molta attenzione quando passi sulla linea gengivale, che è molto sensibile. Con pochi secondi/un minuto di questo massaggio, l’igiene dentale del tuo gatto è terminata.
Non usare mai un normale dentifricio perché quelli per gli esseri umani non sono assolutamente adatti alla bocca sensibile del tuo amico di zampa.
Fai in modo che ogni sessione di igiene orale del tuo gatto si concluda positivamente, con un momento di gioco o una coccola speciale tra te e il tuo aMicio.
Quanto spesso vanno lavati i denti al gatto?
Per ottenere gli effetti migliori, puoi spazzolare i denti del tuo gatto quotidianamente.
Nel dubbio vai da uno specialista
Ad alcuni gatti non piace affatto essere toccati. Altri sono in generale molto ben disposti a farsi manipolare dal loro umano, ma possono reagire inaspettatamente male quando provano dolore.
Per evitare di ferirti o di essere morso dal tuo gatto mentre provi a lavargli i denti, puoi fare in modo di garantirgli le opportune cure dentistiche rivolgendoti ad un professionista. In caso di dubbi a livello di sicurezza personale o di corretta esecuzione, quindi, ti consigliamo di rivolgerti al tuo veterinario di fiducia.
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Lavare i denti al gatto: altri consigli
Oltre ad una spazzolatura quotidiana dei denti, l’igiene dentale del gatto comprende i seguenti aspetti:
Pulizia professionale dei denti e controlli regolari dal veterinario
Anche le migliori cure dentistiche non garantiscono che il tuo gatto non sviluppi mai problemi dentali, nel corso della sua vita. Per questo è molto importante far controllare periodicamente la bocca del gatto da unveterinario almeno a cadenza annuale, oltre a proseguire con una buona igiene dentale a casa.
Se il medico nota qualcosa, come un inizio di tartaro, ti può permettere di intervenire per tempo, ad esempio eseguendo lui stesso una pulizia professionale dei denti del tuo amico di zampa.
Denti puliti con crocchette e snack da mordere
Secondo molti studi anche la scelta del cibo incide sulla salute dentale del tuo gatto. Ad esempio, per via della loro consistenza solida, le crocchette sembrano avere un’utile funzione abrasiva sui denti dei nostri pelosi, maggiore del cibo umido.
Oltre a svolgere un’azione di abrasione meccanica, per così dire, il cibo secco incoraggia anche il gatto a masticare, il che a sua volta pare promuovere la salute dei denti. Alternare cibo umido e crocchette può quindi essere una buona soluzione.
Sono un’ottima idea anche gli snack per l’igiene dentale dei gatto, da offrirgli come fuoripasto per supportare la salute del suo cavo orale.
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
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Franziska G., Veterinario
Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.
Come è noto, non è difficile calcolare l’età di un cane: un anno di un cane equivale all’incirca a sette anni di una persona, fermo restando che hanno una certa incidenza anche la razza e il peso del cane. Ma come si fa a calcolare l’età di un gatto? E soprattutto quanto a lungo vivono i gatti? Da che età un gatto può essere considerano anziano?
Quanto a lungo crescono i gatti e quanto grandi diventano? Da un lato, dipende dal loro corredo genetico, dall'altro la crescita è influenzata anche da elementi esterni quali la nutrizione. Scopriamo insieme le fasi della crescita del gatto. Conoscendo questo processo, potremo regalare ai nostri gattini un perfetto avvio verso una vita sana, e supportarli nel migliore dei modi nella loro fase adulta.
Ci sono ben poche cose al mondo più tenere di una cucciolata di gattini. Purtroppo però è raro che tutti quei dolci micetti trovino una casa accogliente in cui vivere. Se i gatti sono lasciati liberi di riprodursi, quasi certamente si mettono al mondo tante vite misere e infelici.
