{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/gatto/salute-e-cura-del-gatto/i-parassiti-nel-gatto-ospiti-indesiderati","title":"I parassiti nel gatto: ospiti indesiderati","mag_id":11565,"is_single":true,"cat_name":"Gatto","sub_cat_id":993,"sub_cat_name":"Salute e cura del gatto","cat_id":542}
Con l’inizio della bella stagione anche i parassiti sono di nuovo in agguato nell’erba alta.
Come ci si deve comportare con i parassiti nel gatto? Di che animali si tratta, quanti tipi ce ne sono? Rappresentano un pericolo per il mio micio? Leggendo questo articolo potrai farti un’idea più precisa!
Il termine “parassita” deriva dal Greco e letteralmente significa “scroccone”. E come descrivere altrimenti questi piccoli intrusi? I parassiti vivono infatti all’insaputa del proprio ospite all’interno o comunque a contatto con il suo organismo.
Questi sfacciati opportunisti possono essere in generale suddivisi in due categorie: gli endoparassiti (che si stabiliscono all’interno) e gli ectoparassiti (che vivono sulla cute).
Quanto sono pericolosi i parassiti nel gatto?
Per un micio in salute la maggior parte dei parassiti rappresenta più un fastidio che non un pericolo. In ogni caso ci sono diversi motivi per cui sarebbe meglio debellare un’eventuale infestazione quanto prima:
Nei gatti giovani o con il sistema immunitario indebolito i parassiti possono scatenare diversi sintomi in maniera intensa. Il prurito e la perdita di pelo portano il gatto a grattarsi in modo eccessivo, mentre la diarrea potrebbe essergli persino fatale.
Leccando il pelo e grattandosi molto il micio rischia di ferire la cute. Se le lesioni vengono in contatto con batteri o funghi, potrebbero presentarsi altre patologie.
I parassiti sono spesso portatori di agenti patogeni. .
Diverse tipologie di parassiti sono trasmissibili all’uomo, rientrano dunque tra le malattie dette zoonosi.
Alcuni parassiti si nutrono del sangue del gatto. A seconda di quanto è massiccia l’infestazione, il pelosetto potrebbe anche sviluppare un’anemia.
Se pensi che il tuo micio sia infestato dai parassiti, rivolgiti subito alveterinario . Una volta accertato di che parassiti si tratta, potrà prescriverti una cura mirata e il problema sarà per lo più già risolto.
Endoparassiti: nemici invisibili
Questi ospiti indesiderati vivono “all’interno” gatto. A seconda della tipologia possono infestare diversi organi e si riproducono nutrendosi del sangue del malcapitato micio.
Gli endoparassiti si suddividono in due gruppi:
I parassiti unicellulari nel gatto
Questi organismi unicellulari (protozoi) vivono nel tratto intestinale, per questo sono chiamati anche protozoi intestinali. In questo primo gruppo troviamo questi parassiti:
Questo è l’altro grande gruppo di parassiti che possono infestare il micio. I veterinari consigliano disverminare il gatto o di eseguire ogni tre mesi un controllo delle feci. In questo modo sarà possibile scoprire subito un’eventuale infestazione e trattarla in modo tempestivo.
Tutti questi parassiti hanno in comune il fatto di provocare forte prurito nel micio, perciò tienilo a mente come campanello d’allarme.
Gli ectoparassiti possono trasmettere malattie, ma per i mici son meno pericolosi rispetto che per i cagnoni. L’infestazione rimane comunque possibile, specialmente con le zecche. In realtà anche le pulci, in determinate circostanze, possono essere vettori di larve di tenia.
Una minaccia estiva
La maggior parte degli ectoparassiti prolifera nei mesi estivi, per cui in questa stagione presta maggior attenzione. In commercio si trovano diversi prodotti per proteggere il tuo aMico, ricordati che la prevenzione è la miglior arma!
Scheda della parassitosi nel gatto
Definizione:
infestazione da parassiti, i quali si dividono in due categorie: gli endoparassiti (che si stabiliscono all’interno) e gli ectoparassiti (che vivono sulla cute).
Sintomi:
prurito e perdita di pelo, possibili ferite determinate dal continuo grattarsi del gatto. In alcuni casi diarrea, indebolimento delle difese immunitarie, stato di malessere generalizzato.
Cause:
Esistono organismi unicellulari (protozoi) che vivono nel tratto intestinale: – la giardia – il tritrichomonas foetus – i cestodi (Isospora felis, Isospora rivolta) – il cryptosporidium felis – il toxoplasma gondii – l’hammondia hammondiù Un’altra causa di parassitosi è legata ai vermi: intestinali: – ascaridi, anchilostomi, tricocefali e tenia – dirofilaria immitis – strongili bronco-polmonari Infine troviamo gli ectoparassiti: acari, in particolare gli acari degli orecchi – zecche – pulci
Strumenti diagnostici:
visita del veterinario
Intervento chirurgico:
no
Terapie:
farmaci specifici quali: antiparassitari
Vaccinazione:
no, ma è opportuna la sverminazione periodica
Prognosi:
di solito l’infestazione si risolve nel giro di 1 settimana
Prevenzione:
utilizzo di prodotti antiparassitari, detersione attenta di pettine e spazzola ma anche delle cucce del gatto, controllo periodico delle feci se si sospettano vermi intestinali, etc.
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
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