{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/gatto/salute-e-cura-del-gatto/ferite-alle-zampe-dei-gatti-che-cosa-puoi-fare","title":"Ferite alle zampe dei gatti: che cosa puoi fare","mag_id":223956,"is_single":true,"cat_name":"Gatto","sub_cat_id":993,"sub_cat_name":"Salute e cura del gatto","cat_id":542}
I gatti hanno la straordinaria capacità di atterrare sulle loro zampe quasi ogni volta che cadono, anche da altezze notevoli. Ma questo non significa che le ferite alle zampe dei gatti siano impossibili, anzi, non è raro che si taglino. Cosa puoi fare quindi se noti che il tuo pelosetto si è ferito ad una zampa e come fare a fasciargliela con una benda? Ecco le manovre di primo soccorso che puoi fare a casa.
Se scopri una ferita sulle zampe del tuo micione, la regola più importante è quella di mantenere la calma ed evitare di agitarti. I gatti sono animali molto sensibili. Se ti fai prendere dal panico, anche il tuo pelosetto finirà con l’agitarsi ancora di più. Quindi, fai un bel respiro e tranquillizza il tuo gatto.
Se il tuo micio si lascia toccare, puoi provvedere tu stesso al primo soccorso fasciandogli la zampa con una benda. Se invece non si lascia avvicinare, chiama subito il tuoveterinario di fiducia. Non è il caso di insistere, se vedi che il tuo pet non vuole essere toccato: quando provano molto dolore, a volte i gatti mordono anche i loro umani e possono provocare ferite serie.
Come si benda una zampa ferita?
Una benda è composta da diversi strati sovrapposti e ha lo scopo di evitare che una ferita continui a sanguinare. Se bendi la zampa del tuo gatto, la fasciatura ha anche il compito di stabilizzare le articolazioni e le ossa di tutta la parte inferiore della sua zampa. Se si lascia avvicinare, puoi fasciare la zampetta del tuo gatto come segue:
Pulisci la ferita: rimuovi lo sporco ed eventuali corpi estranei.
Disinfetta la zona che circonda la ferita e il taglio da cui fuoriesce il sangue.
Se ti accorgi che ci sono peli nella ferita, tagliali con cura con un paio di forbici o un rasoio.
Inserisci della garza tra le dita della zampa in modo che non ci siano sfregamenti e che in seguito non si formino piaghe da decubito. Se la ferita continua a sanguinare, ferma l’emorragia con la benda in attesa che se ne occupi un veterinario.
Usa la benda per fare una fasciatura che avvolga l’intera zampa, compresa l’articolazione sopra la stessa. Fai attenzione a non fare una fasciatura né troppo stretta né troppo blanda. Tra la pelle e la benda dovrebbero poter passare due dita.
Se non hai una benda autoadesiva, puoi fissarla con graffette o con un cerotto adesivo.
Per evitare che la ferita si sporchi, puoi usare delle strisce adesive impermeabili o uno speciale copri-zampa di protezione.
Cosa deve esserci nella valigetta del primo soccorso?
Per poter gestire rapidamente le possibili ferite alle zampe dei gatti, ti conviene avere sotto mano un kit di primo soccorso con gli strumenti più utili in caso di emergenza. Ecco cosa non dovrebbe mai mancare in casa, quando si ha un gatto:
Utensili
✓ forbicine arrotondate per bende
✓ pinzette pulite
✓ rasoio per tagliare i peli
✓ termometro (idealmente con punta flessibile)
✓ siringhe monouso
✓ stecca non metallica (in caso di osso rotto)
✓ pettine anti-zecche
✓ disinfettanti e salviette monouso per la pulizia delle ferite
Bende
✓ medicazioni sterili per ferite
✓ ovatta
✓ bendaggio medico (steccobenda)
✓ cerotti, bende autoadesive o strisce adesive
Farmaci
✓ pomata disinfettante per le ferite, ad esempio allo iodio
✓ compresse di carbone attivo contro diarrea e vomito
Come si riconoscono le ferite alle zampe dei gatti?
I gatti sono tipi tosti, si sa. Riescono a non far capire a nessuno quando soffrono, nascondendo le ferite anche per giorni. Di base, questo comportamento è del tutto normale. Dipende dal fatto che i loro antenati, vivendo nel deserto, non potevano permettersi di mostrare alcuna debolezza, per non diventare facili prede.
Ecco perché di solito ci si accorge delle ferite alle zampe dei gatti solo quando modificano il loro comportamento. I gatti feriti si muovono meno volentieri e mangiano meno. Con il passare dei giorni, tuttavia, si notano anche altri segnali, più evidenti. Tra questi ricordiamo:
Mostrano segni evidenti di infiammazione (gonfiore, arrossamento o presenza di pus).
Quando le ferite alle zampe dei gatti sono serie
Nella maggioranza dei casi, un artiglio strappato come la presenza di un corpo estraneo conficcato nelle zampe causano sanguinamento abbondante e dolore. In questi casi, raramente i gatti si lasciano toccare dai loro umani. Ecco perché, se ti accorgi che il tuo pelosetto presenta gravi lesioni ad una zampa, devi immediatamente consultare un veterinario.
Un’equipe veterinaria competente è in grado di prendersi cura del tuo micio, curando le sue ferite e facendolo ristabilire completamente. Le emorragie molto forti, ad esempio, vanno trattate in maniera specifica, con medicazioni emostatiche o bendaggi compressivi.
Una volta bloccata l’emorragia, il medico può passare a verificare le condizioni della zampa ferita, palpandola e osservandola a riposo. Per poter vedere eventuali lesioni interne alla zampa (come ossa rotte) o rilevare la presenza di corpi estranei conficcati in profondità, vengono utilizzati metodi di imaging come gli ultrasuoni (ecografia) e i raggi X.
A seconda del tipo e della gravità della lesione, a volte può rendersi necessario anche il ricorso ad un intervento chirurgico.
Visto che le lesioni alle zampe sono piuttosto dolorose, di solito il veterinario somministra al gatto infortunato qualche antidolorifico. Per la guarigione delle ferite sono utili le pomate antinfiammatorie, da applicare direttamente sulla ferita dopo che è stata pulita e trattata dal medico.
Le pomate antibiotiche, invece vanno usate solo sotto diretto controllo e prescrizione medica, nel caso in cui il veterinario abbia riscontrato la presenza di una infezione batterica nella ferita.
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
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Franziska G., Veterinario
Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.
Come è noto, non è difficile calcolare l’età di un cane: un anno di un cane equivale all’incirca a sette anni di una persona, fermo restando che hanno una certa incidenza anche la razza e il peso del cane. Ma come si fa a calcolare l’età di un gatto? E soprattutto quanto a lungo vivono i gatti? Da che età un gatto può essere considerano anziano?
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