{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/gatto/salute-e-cura-del-gatto/esami-del-sangue-al-gatto-come-e-perche","title":"Esami del sangue al gatto: come e perché","mag_id":372708,"is_single":true,"cat_name":"Gatto","sub_cat_id":993,"sub_cat_name":"Salute e cura del gatto","cat_id":542}
Attraverso l’emocromo al gatto è possibile diagnosticare diverse patologie.
L’esame del sangue fornisce informazioni importanti sulla salute del tuo aMicio. Anche se è normale avere qualche esitazione all’idea di far fare un prelievo al proprio amico di zampa, in diversi casi questa pratica si rivela utilissima. Il nostro articolo ti aiuta a capire a cosa servono gli esami del sangue al gatto e quando vengono prescritti dal veterinario.
A dire il vero, l’esame del sangue fa parte della cosiddetta “medicina veterinaria di routine”: anche se può sembrare un esame molto spiacevole, la verità è che il prelievo del sangue rientra nelle pratiche routinarie.
In molti casi, infatti, l’emocromo aiuta il medico a formulare una diagnosi o a monitorare il successo di una terapia. Per fare ciò, il veterinario preleva il sangue dal gatto e lo analizza rispetto a diversi parametri, come il numero di cellule del sangue e altri valori degli organi interni.
Cosa si capisce dall’esame del sangue?
Sono diversi i parametri del sangue che il tuo veterinarioè in grado di valutare, una volta che effettua un test per diagnosticare possibili infiammazioni o malattie. L’emocromo è utile, ad esempio, per individuare o escludere determinate malattie, come ad esempio:
malattie infettive (es. la FIP, o peritonite infettiva felina, e la FeLV, o leucemia felina)
Come si fa il prelievo del sangue al gatto?
Di solito, il prelievo di sangue richiede pochi minuti, ovviamente a condizione che il gatto rimanga fermo. Se il tuo aMicio è collaborativo, quindi, il veterinario ottiene facilmente un campione di sangue del tuo peloso, seguendo i seguenti passaggi:
Un assistente o il medico stesso mantengono calmo il gatto, riducendo il carico di stress per l’animale.
Si rade il pelo nel punto di raccolta del sangue e si disinfetta la pelle.
Il veterinario perfora una vena e raccoglie il sangue attraverso una cannula sottile.
Il sangue viene raccolto all’interno di una provetta.
Il medico ferma la piccola emorragia e applica una benda compressiva.
A seconda delle dotazioni dello studio, può succedere sia che il campione di sangue venga esaminato direttamente dal veterinario, sia che si decida invece di appoggiarsi ad un laboratorio esterno, soprattutto nel caso in cui vengano prescritti esami meno consueti.
In tutto questo, c’è un aspetto positivo da considerare: di solito, il prelievo di sangue non è doloroso, per il gatto.
Dove si preleva il sangue al gatto?
In genere, nei gatti, i veterinari prelevano il sangue dalla zampa anteriore (tramite la vena cephalica antebrachii) oppure dalla zampa posteriore (vena safena laterale). Se ciò non è possibile, si può ricorrere al vena giugulare esterna del collo.
Esami del sangue al gatto: come ci si prepara?
Se il tuo gatto deve essere sottoposto ad un esame del sangue nelle successive 8-12 ore, dovresti tenerlo a digiuno. L’assunzione di cibo, infatti, può influenzare le misurazioni fotometriche e determinare valori non corretti.
Quali esami fare al gatto?
Sono numerosi gli esami del sangue che possono venire prescritti dal veterinario. In generale, si fa una distinzione approssimativa tra ematologia (analisi dei componenti cellulari del sangue), biochimica (analisi dei componenti chimici nel sangue) ed esami specifici.
Valori ematologici del sangue
Nella tabella qui sotto trovi i principali parametri dell’ematologia, con evidenziato cosa può indicare un aumento o diminuzione degli stessi.
Parametro
Troppo basso
Troppo alto
Granulociti basofili
stress, infezioni, squilibrio ormonale, patologie del midollo osseo
Funzionalità epatica (enzimi epatici come ALT, AST, ALP)
danni al fegato (raro)
danni al fegato
Albumina e proteine totali
danni al fegato, malattie renali, malnutrizione
disidratazione
Bilirubina (prodotto di degradazione del pigmento rosso del sangue)
danni al fegato (raro)
malattie del sangue, danni al fegato e malattie delle vie biliari
Elettroliti (ad esempio cloruro, sodio, potassio)
varie malattie
disidratazione, varie malattie
Calcio e fosfato
disturbi nel metabolismo del calcio-fosfato
patologie renali, disordine metabolico
Esami del sangue specifici
Oltre ai parametri più consueti, ve ne sono molti altri più specifici e comunemente ricercati, quando si decide di prescrivere gli esami del sangue al gatto. Particolarmente rilevanti sono i seguenti:
Cortisolo (se si sospetta la sindrome di Cushing).
Test FIV/FeLV.
Tiroxina (T4) (se si sospetta una compromissione della funzionalità tiroidea).
Qual è l’emocromo nel gatto cosiddetto minore o “standard”?
Di solito, un emocromo standard include parametri ematologici e biochimici chiave, i quali forniscono una panoramica completa del quadro di salute del gatto. Nelle tabelle qui sopra li trovi elencati nel dettaglio.
Qual è l’emocromo completo nel gatto?
Al di là dei parametri standard, si parla di “emocromo completo” nel gatto quando vengono prescritti anche ulteriori test specifici. Si tratta di una prassi particolarmente appropriata nel caso in cui il gatto mostri sintomi coerenti con una determinata malattia (ad es. la sindrome di Cushing), per la cui diagnosi sono necessari test specifici.
Che cos’è l’emocromo geriatrico nei gatti?
L’emocromo geriatrico è pensato specificamente per i gatti anziani, per rilevare precocemente le malattie del gatto anziano. Oltre ai parametri standard, di solito si inseriscono importanti marcatori infiammatori e test di funzionalità degli organi, soprattutto relativamente a fegato e reni.
Quanto costa fare gli esami del sangue al gatto?
Un esame del sangue standard costa attorno ai 50-100 euro. Tuttavia, la spesa varia molto da caso a caso e dipende da diversi fattori, soprattutto legati al numero e alla tipologia di valori da testare.
Ovviamente, maggiore è il numero dei parametri richiesti, più alti saranno i costi da sostenere.
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
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Franziska G., Veterinario
Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.
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