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Ernia ombelicale nel gatto

L'ernia ombelicale nel gatto può essere trattata con un intervento chirurgico.

Una piccola protuberanza sull’ombelico del tuo pelosetto può certamente farti preoccupare. Ma cos’è l’ernia ombelicale? È pericolosa per il gatto? In questo articolo troverai tutto quello che c’è da sapere.

L’ernia ombelicale è grave per il gatto?

Un’ernia ombelicale è una chiusura incompleta nella zona dell’ombelico della parete addominale. Si verifica spesso poco dopo la nascita dei gattini, quando la parete addominale non si chiude completamente.

Nella maggior parte dei casi, il cosiddetto orifizio erniario (apertura dell’ernia ombelicale) è così piccolo che solo il tessuto adiposo e parti della parete addominale possono attraversarlo. Tuttavia, se altri organi, come le anse intestinali, passano attraverso l’orifizio erniale, ciò può essere pericoloso per la vita del gatto. In questo caso si parla di parti di organi “incarcerate”.

Quanto è comune l’ernia ombelicale nei gattini?

Questa condizione congenita non è rara. Tuttavia, le ernie ombelicali sono più comuni nei gatti giovani che in quelli adulti.

Sintomi: quali sono i segni di un’ernia ombelicale nel gatto?

A seconda delle dimensioni, l’ernia ombelicale si presenta come una protuberanza da piccola a grande nella regione ombelicale. La pelle di solito appare inalterata dall’esterno.

Come si presenta un’ernia ombelicale nel gatto?

Un’ernia ombelicale ha una consistenza morbida, ma può anche apparire più dura in presenza di parti di organi incarcerate. A seconda delle dimensioni dell’orifizio erniario, è possibile spingere il contenuto dell’ernia nella cavità addominale. Questa operazione si chiama “riposizionamento”.

L’ernia ombelicale è dolorosa per il gatto?

Se l’ernia ombelicale è piccola e non ci sono anse intestinali incarcerate, di solito non è dolorosa per il gatto. La situazione è diversa se gli organi interni passano attraverso l’orifizio erniario e rimangono incarcerati. A lungo termine, questo provoca un forte dolore e rappresenta un’emergenza che richiede un intervento urgente del veterinario.

Quando devo portare il mio micio dal veterinario?

Anche se la maggior parte delle ernie ombelicali nei gattini sono innocue, è sempre necessario farle esaminare dal veterinario. Questo vale soprattutto se il tuo pelosetto mostra segni di fastidio o dolore.

Diagnosi: come si riconosce un’ernia ombelicale nel gatto?

La diagnosi di un’ernia ombelicale è una procedura di routine. Il veterinario tasta la regione interessata e utilizza tecniche di diagnostica per immagini (ad esempio un’ecografia o una radiografia) per esaminare più da vicino l’interno del sacco erniario. Questo lo aiuterà ad individuare le anse intestinali incarcerate e a valutare l’urgenza di un intervento.

Trattamento: l’ernia ombelicale nel gatto può essere curata?

Nei micini particolarmente giovani, la chiusura spontanea dell’orifizio erniario può avvenire entro poche settimane. Nel caso di ernie ombelicali di piccole dimensioni, è quindi consuetudine attendere un po’ di più prima di operare e riposizionare manualmente il contenuto dell’ernia.

In quali casi è necessario un intervento chirurgico?

In caso di incarcerazione delle anse intestinali, il deflusso del sangue è alterato e si verifica una ritenzione idrica (edema). Nel gatto esiste il rischio di un blocco intestinale (ileo) potenzialmente letale, che richiede un’assistenza veterinaria immediata. In questo caso, il riposizionamento manuale non è più sufficiente: il micio dovrà essere operato.

Come viene operata l’ernia ombelicale nel gatto?

Dopo aver praticato l’anestesia nel gatto, il veterinario pratica un’incisione ellittica nella pelle circostante il sacco erniario, lo solleva fino all’orifizio erniario e spinge il contenuto nella cavità addominale. Se il tessuto è già troppo danneggiato, può essere necessario rimuovere completamente parti di organi. Infine, chiude la ferita.

Quanto costa l’intervento di ernia ombelicale nel gatto?

Il costo di un intervento di ernia ombelicale dipende da diversi fattori (ad esempio, il grado di difficoltà o il sovrapprezzo per il servizio in orari di emergenza). Se si tratta di un’operazione semplice, generalmente costa tra i 300 e gli 800 euro. Se l’operazione è più complicata, i costi possono salire fino ad oltre 1000 euro.

Cause: cosa provoca l’ernia ombelicale nel gatto?

Negli aMici ancora giovani, l’ernia ombelicale è causata dalla chiusura incompleta della parete addominale dopo la nascita. Normalmente, l’anello ombelicale (attraverso il quale passa il cordone ombelicale) si chiude completamente. Se ciò non avviene, rimane un punto debole attraverso il quale il contenuto addominale, come il tessuto adiposo o il tessuto intestinale, può fuoriuscire.

Una chiusura incompleta della parete ombelicale può essere congenita, ma anche causata da una lesione. Anche la consistenza del tessuto connettivo nella regione ombelicale può influire sulla comparsa di un’ernia ombelicale.

Prognosi: un gatto può vivere con un’ernia ombelicale?

Se un tigrotto domestico possa convivere con un’ernia ombelicale dipende principalmente dalle dimensioni e dalla gravità dell’ernia. Le ernie ombelicali di piccole dimensioni sono solitamente innocue.

Tuttavia, un’ernia di grandi dimensioni in cui parti dell’intestino potrebbero rimanere incarcerate può portare a gravi complicazioni che possono essere fatali. Per questa ragione, se scopri un’ernia ombelicale nel tuo pelosetto dovresti consultare un veterinario il prima possibile.

L’ernia ombelicale può crescere insieme al gattino?

Un’ernia ombelicale può crescere insieme al gattino durante le prime settimane o i primi mesi di vita. Ciononostante, è opportuno informare il veterinario per evitare per tempo eventuali problemi.

Prevenzione: posso prevenire un’ernia ombelicale nel mio pelosetto?

Le ernie ombelicali non possono essere prevenute al 100%. Tuttavia, è possibile ridurre il rischio facendo accoppiare solo genitori sani.

Per rafforzare il tessuto connettivo, è necessario assicurarsi che i gattini ricevano fin dall’inizio un’alimentazione adeguata alla specie, che comprende anche la dieta di mamma gatta durante la gravidanza.

Scheda dell’ernia ombelicale nel gatto

Definizione:L’ernia ombelicale consiste in una chiusura incompleta della parete addominale del gatto che provoca una fuoriuscita di tessuto adiposo o, in caso di apertura (orifizio erniario) più grande, parti di organi e anse intestinali
Sintomi:piccola protuberanza morbida vicino all’ombelico. Può essere più dura in caso di incarcerazione di parti di organi
Cause:nei gattini: chiusura incompleta dell’anello ombelicale   nei gatti adulti: lesioni, tessuto connettivo della zona addominale non abbastanza robusto
Strumenti diagnostici:tastare l’area interessataecografiaradiografia
Intervento chirurgico:sì, quando l’ernia ombelicale non guarisce spontaneamente o l’apertura è troppo grande
Terapie:nei gattini: in attesa che l’ernia guarisca spontaneamente, riposizionare il contenuto spingendolo nella cavità addominale   nei mici adulti e nei casi più gravi: intervento chirurgico sotto anestesia
Prognosi:nei micetti, l’ernia ombelicale guarisce quasi sempre da sola entro i primi mesi di vita. Nei pelosetti adulti, o nei casi di ernia più grave, la prognosi è buona se si interviene chirurgicamente
Prevenzionescegliere solo esemplari sani per la riproduzione     somministrare una dieta adeguata che rafforzi il tessuto connettivo della zona addominale

Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.

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Franziska G., Veterinario
Profilbild von Tierärztin Franziska Gütgeman mit Hund

Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.


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