{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/gatto/salute-e-cura-del-gatto/allevamento-estremo-di-gatti-quando-le-ragioni-estetiche-provocano-sofferenze-ai-nostri-amici","title":"Allevamento estremo di gatti: quando le ragioni estetiche provocano sofferenze ai nostri aMici","mag_id":367373,"is_single":true,"cat_name":"Gatto","sub_cat_id":993,"sub_cat_name":"Salute e cura del gatto","cat_id":542}
Molte razze feline, come lo Scottish Fold, soffrono a causa dell’estremizzazione di alcune caratteristiche fisiche.
Molti gatti soffrono a causa dell’aspetto, apparentemente carino o esotico, che viene perseguito deliberatamente. In questo caso, gli attivisti per il benessere degli animali parlano di allevamento estremo o di “allevamento-tortura”. Cosa significa esattamente per i nostri amici di zampa e quali problemi di salute ne derivano? Leggendo questo articolo, potrai saperne di più sulle razze di gatti interessate e sulle caratteristiche dell’allevamento estremo di cui dovresti essere a conoscenza.
Quando un micio soffre per tutta la vita di dolori o danni alla salute a causa delle caratteristiche per cui è stato allevato, si tratta del risultato di un allevamento estremo.
Si parla di allevamento estremo soprattutto quando gli allevatori si concentrano sulle loro esigenze estetiche o comportamentali e allevano i pet secondo le loro preferenze. A tal fine, eliminano i tratti indesiderati o selezionano una caratteristica a loro particolarmente gradita.
Una vita piena di sofferenze
Quando si parla di allevamento estremo di gatti, è importante capire che essa causa problemi di salute che durano tutta la vita. In molti casi, le condizioni peggiorano nel tempo. Spesso, nemmeno un trattamento veterinario precoce è sufficiente a prevenire questa agonia.
Di conseguenza, i pelosetti oggetto di allevamento estremo non solo hanno una qualità di vita generalmente peggiore, ma spesso anche un’aspettativadi vita più breve.
Tutti i gatti di una razza classificata come frutto di allevamento estremo sono affetti da queste caratteristiche?
Non tutti gli aMici di una razza classificata come allevamento estremo presentano i tratti più pericolosi di questo tipo di selezione. La manifestazione di alcune caratteristiche può variare da un esemplare all’altro e saltare una generazione.
Tuttavia, è bene tenere presente che il tuo tigrotto domestico potrebbe comunque essere portatore di una di queste caratteristiche nel suo patrimonio genetico e trasmetterlo alla sua progenie, anche se non è visibile all’esterno.
Le caratteristiche dell’allevamento estremo in sintesi: quali razze sono considerate frutto di allevamento estremo?
Secondo gli animalisti e le norme di legge di alcuni Paesi europei, esistono diverse caratteristiche che che possono verificarsi in alcune razze feline a causa di una selezione genetica operata dall’uomo a fini estetici. Di seguito trovi una panoramica di quelle più comuni e delle loro conseguenze sulla salute dei nostri amici di zampa.
Muso schiacciato (brachicefalia)
I gatti brachicefali si distinguono per il muso schiacciato. I pelosetti che ne soffrono presentano un cranio accorciato e altre caratteristiche:
narici più piccole
ossa mascellari corte
occhi grandi
palato molle allungato
Molti gatti con il muso schiacciato soffrono di problemi respiratori, come il respiro affannoso (dispnea), per tutta la vita. Le situazioni di stress, come l’attività fisica o le alte temperature, possono addirittura mettere a rischio la loro vita. Altri problemi di salute possono essere associati alla sindrome brachicefalica, tra cui problemi agli occhi, alle orecchie e alla pelle.
La coda corta (o del tutto assente) è il risultato di malformazioni della colonna vertebrale. Purtroppo, queste malformazioni congenite sono associate anche a deficit nervosi, tra cui zoppia o incontinenza.
Poiché la coda del gatto è un importante mezzo per l’equilibrio e per la comunicazione tipica della specie, i gatti senza coda spesso non sono in grado di condurre una vita normale. Se due mici senza coda vengono incrociati tra loro, spesso la prole non è in grado di sopravvivere.
Le razze feline senza pelo presentano diversi svantaggi per la salute. Si scottano più facilmente e spesso la prole non riesce a sopravvivere. Oltre al normale mantello, spesso mancano anche le vibrisse (i baffi) che, essendo dei peli tattili, svolgono una funzione importante per l’orientamento del gatto.
Le orecchie piegate in avanti sono il risultato di una grave malattia ereditaria. Questa malattia provoca danni anche alla cartilagine o alle ossadi altre parti del corpo e causa dolore, sofferenza e danni permanenti.
Le orecchie piegate, inoltre, disturbano l’orientamento del gatto e la sua capacità di comunicare e socializzare con i conspecifici.
Razze colpite: Scottish Fold
Struttura del mantello alterata e mancanza di vibrisse
In alcune razze feline, il mantello è ondulato e fragile, e quindi anche fortemente limitato nelle sue funzioni.
A causa dell’arricciatura o della completa mancanza di baffi, questo micio non è in grado di svolgere i suoi comportamenti tipici. La comunicazione e l’orientamento, la rilevazione di oggetto o ostacoli e il contatto sono compromessi.
Le zampe corte sono il risultato di una mutazione genetica spontanea e, secondo gli attivisti per il benessere degli animali, limitano la libertà di movimento. Gli animalisti considerano quindi il Gatto Munchkin una razza frutto di allevamento estremo.
Gatti bianchi
Il cosiddetto “gene W”, responsabile della colorazione bianca del mantello dei gatti, comporta la limitazione dell’udito o addirittura la sordità e una maggiore predisposizione ai tumori della pelle. I gatti dal mantello bianco puro o prevalentemente bianco sono affetti da questi problemi.
Questi pelosetti sono gravemente limitati nella comunicazione, non riescono a percepire i suoni minacciosi degli altri gatti e non sentono gli squittii e le fusa dei propri gattini.
I mici con gli occhi blu e quelli con occhi di colore differente (eterocromia) mostrano spesso disturbi oculari come alterazioni della retina, tremori oculari (nistagmo) o strabismo.
Gatti Ibridi (incroci tra felini selvatici e domestici)
I gatti ibridi sono il risultato dell’accoppiamento deliberato tra maschi di felini selvatici e femmine di gatti domestici. Questi includono, ad esempio:
Savannah(incrocio tra Servale, generalmente, Gatto Siamese)
Bengala(incrocio tra gatto leopardo asiatico e gatto domestico)
Gravi complicazioni nell’accoppiamento e nella gravidanza
A causa delle diverse dimensioni e del diverso comportamento, l’accoppiamento provoca spesso lesioni nella femmina. La prole di alcuni gatti selvatici è da tre a quattro volte più grande dei gattininormali e nella prima generazione si verificano spesso delle complicazioni nel parto, la necessità di cesarei d’urgenza o che dei micini vengano alla luce già morti.
Le madri spesso non sopravvivono al parto. La prole di sesso maschile è sterile fino alla terza generazione, quindi i maschi selvatici devono continuare a essere utilizzati per la riproduzione.
Un allevamento adeguato alla specie è difficile
A causa delle caratteristiche dei felini selvatici, allevarli è complicato e tenerli in una casa privata spesso non risponde alle loro esigenze: ne conseguono problemi comportamentali.
I meticci risultanti da questi incroci sono generalmente notturni, hanno un forte istinto predatorio e non sempre si comportano come i gatti domestici. Morsi e graffi hanno conseguenze diverse. Inoltre, spesso rappresentano una minaccia per la fauna selvatica autoctona.
Normativa: l’allevamento estremo dei gatti è vietato?
Ogni Paese ha normative e regole diverse in merito all’allevamento estremo di pet. Alcuni Paesi, come la Germania, l’Austria e la Svizzera, hanno delle norme giuridiche che vietano questo tipo di allevamento, mentre altre, come la Francia, non hanno una normativa che definisca quali forme di selezione debbano essere considerate maltrattamento nei confronti degli animali e vadano quindi vietate.
È anche vero che alcune delle leggi esistenti sono molto vaghe. In Germania, ad esempio, l’allevamento estremo è formalmente vietato da una legge sul benessere degli animali che, però, non fornisce una definizione esplicita dell’allevamento estremo e delle sue caratteristiche, lasciando un ampio potere di interpretazione sui casi concreti alle autorità veterinarie e giudiziarie.
In Italia è vietata la detenzione di razze feline ibride fino alla quinta generazione, ma non esistono razze feline vietate. Negli ultimi anni, però, si sta sempre più diffondendo la consapevolezza delle torture inflitte ai tigrotti domestici da selezioni genetiche mirate ad estremizzare determinate caratteristiche estetiche.
Anche dal nostro punto di vista, il benessere e la salute dei nostri amici di zampa vanno sempre anteposti a qualunque ragione estetica o moda. Per quanto alcuni tigrotti domestici dall’aspetto originale o esotico possano affascinare, pensiamo che gli amanti dei gatti non debbano in alcun modo incoraggiare le selezioni genetiche che causano sofferenze ai nostri compagni pelosi.
Evitare l’allevamento estremo dei gatti: assumersi una responsabilità sostenibile
Per rendere l’allevamento di gatti più sostenibile è necessario non solo avere una normativa chiara in merito, ma anche che la salute dei nostri aMici sia sempre l’obiettivo principale di ogni allevatore.
Legislatori, allevatori, aziende e persone di riferimento hanno la stessa responsabilità
Per sensibilizzare gli allevatori, ma anche la società nel suo complesso, è fondamentale l’educazione: i media, le aziende e gli influencer hanno un grande impatto sull’interesse all’acquisto attraverso la rappresentazione acritica delle razze da allevamento estremo nella pubblicità.
Anche le potenziali persone di riferimento di pet dovrebbero sempre saper riconoscere le razze frutto di allevamenti-tortura e non sostenerle.
Sensibilizza i tuoi conoscenti
Molte persone non sono nemmeno a conoscenza del problema dell’allevamento estremo di gatti. Il motivo è che molte di queste razze vengono banalizzate e presentate in modo acritico sui social media. Per contribuire a migliorare la salute dei nostri amici di zampa, è quindi importante anche sensibilizzare i tuoi amici sul problema dell’allevamento estremo di gatti e delle sofferenze che ne derivano.
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
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Franziska G., Veterinario
Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.
Come è noto, non è difficile calcolare l’età di un cane: un anno di un cane equivale all’incirca a sette anni di una persona, fermo restando che hanno una certa incidenza anche la razza e il peso del cane. Ma come si fa a calcolare l’età di un gatto? E soprattutto quanto a lungo vivono i gatti? Da che età un gatto può essere considerano anziano?
Quanto a lungo crescono i gatti e quanto grandi diventano? Da un lato, dipende dal loro corredo genetico, dall'altro la crescita è influenzata anche da elementi esterni quali la nutrizione. Scopriamo insieme le fasi della crescita del gatto. Conoscendo questo processo, potremo regalare ai nostri gattini un perfetto avvio verso una vita sana, e supportarli nel migliore dei modi nella loro fase adulta.
Ci sono ben poche cose al mondo più tenere di una cucciolata di gattini. Purtroppo però è raro che tutti quei dolci micetti trovino una casa accogliente in cui vivere. Se i gatti sono lasciati liberi di riprodursi, quasi certamente si mettono al mondo tante vite misere e infelici.