La caratteristica principale del Ragdoll è il mantello cosiddetto “colorpoint”, con le estremità del musetto, delle zampe, delle orecchie e della coda più scure.
Un gatto che assomiglia a una bambola di pezza? Non proprio: il Ragdoll è senza dubbio una razza felina affascinante, perfetta per chi ama i Siamesi e gli altri gatti point. D’altra parte, è difficile non farsi conquistare da questi gattoni dolcissimi, non solo per il loro meraviglioso mantello, ma anche per quei magnetici occhi blu che li rendono davvero unici.
Il Ragdoll è un gatto di grandi dimensioni, con un torace ampio e un corpo piuttosto muscoloso: il tratto caratteristico che lo rende immediatamente riconoscibile, però, è il soffice mantello a pelo semilungo, abbinato agli splendidi occhi di un blu intenso.
Pelliccia morbida e setosa
Il pelo di media lunghezza di questo gattone ha una struttura setosa e il suo sottopelo è scarso: il mantello tende ad aderire al corpo, conferendogli un aspetto che ricorda quello di un peluche o di una bambola di pezza. L’effetto è anche amplificato dalla gorgiera, spesso presente attorno al collo del Ragdoll.
La testa è di media grandezza, ha una forma quasi triangolare, a cuneo, ed è sormontata da due orecchie arrotondate e ampiamente distanziate tra loro. Le gambe posteriori del Ragdoll sono leggermente più lunghe delle anteriori, il che si traduce in una linea del dorso leggermente inclinata. L’altro segno distintivo del Ragdoll, come abbiamo detto, sono i suoi luminosi occhi blu.
Tutti i colori del Ragdoll
Come il gatto Siamese, anche il Ragdoll è un “gatto point”. Questa particolare colorazione, tuttavia, è visibile soltanto su muso, orecchie, zampe e coda. Al centro del corpo, invece, il colore bianco è predominante in maniera uniforme.
Va detto che qualsiasi colore del mantello può essere point. Nel Ragdoll, ad esempio, sono ammessi diversi colori: seal, blue, chocolate, lilac, red e cream sono i colori tipici dei gatti di questa razza, anche se alcuni allevatori riconoscono anche il tabby o linx.
Quanti tipi di Ragdoll esistono?
In Italia, le varianti ufficiali del mantello del Ragdoll sono 3: Colorpoint, Mitted e Bicolor.
Colorpoint: in questo caso, il gatto presenta una maschera completa, come altre razze di gatti point.
Mitted: i Ragdoll Mitted hanno il mento bianco e spesso strisce bianche sul tartufo, in aggiunta ai segni point. I cuscinetti delle zampe sono rosa e sembra che sulle zampe posteriori indossino guanti e stivali bianchi, preferibilmente pari e simmetrici tra loro.
Bicolor: anche questi Ragdoll hanno marcature chiare a punta, ma il loro colore di base è più chiaro. Presentano una maschera con una V rovesciata che parte dalla fronte e termina alla base della coda. Le zampe sono bianche.
Lo sapevi? Tutti i Ragdoll nascono bianchi (come sempre succede, con i gatti point) e sviluppano la loro colorazione definitiva solo dopo 3-4 anni di vita.
Quanto diventa grosso un Ragdoll?
Quella del Ragdoll è una razza felina di grandi dimensioni. Le femmine pesano fino a 6,5 kg, mentre i maschi possono raggiungere anche i 9,5 kg. Con un’altezza al garrese che arriva fino a 40 cm, i Ragdoll possono essere lunghi anche 1 metro e 20 cm (dalla punta del tartufo alla punta della coda).
Insomma, hanno dimensioni simili a quelle di un cagnolino, un aspetto da tenere presente se si vive all’interno di un appartamento molto piccolo.
Quando finisce di crescere un Ragdoll?
In realtà, per completare la sua fase di crescita, il Ragdoll ha bisogno di un tempo relativamente lungo, e questo perché si tratta di un gatto di taglia grande. Infatti, i Ragdoll raggiungono la loro piena maturità e terminano l’accrescimento fisico solo quando hanno circa 3-4 anni.
Carattere: un gigante buono
Se ti piacciono gli esemplari di questa razza felina, probabilmente sai già che i Ragdoll sono considerati gatti molto socievoli. Di carattere mite e gentile, sono amanti della quiete ma imparano molto volentieri, se il loro umano dedica loro tempo e attenzioni. Insomma, sono pacifici ma intelligenti e attivi.
Fedele come un cagnolino
Ai Ragdoll piace seguire i loro umani ovunque vadano: ecco perché molte persone li considerano simili ai classici cagnolini, tanto si mostrano fedeli e affezionati.
In effetti, questi gattoni si affezionano moltissimo alla loro famiglia umana, stabilendo un legame veramente profondo. Tuttavia, per farli stare bene c’è bisogno di un compagno di giochi: nessun gatto è davvero un animale solitario, come si usava dire e ritenere in passato.
Soprattutto i Ragdoll, invece, soffrono molto la solitudine: l’adozione in coppia o la convivenza con altri gatti è sicuramente un plus di cui tenere conto, quando si adotta un esemplare di questa razza felina.
Il gatto che sembra una bambola
A livello caratteriale, una delle caratteristiche più tipiche di questo bel gattone è racchiusa nel suo nome: Ragdoll. Se tieni in braccio uno di questi bellissimi micioni, infatti, lo sentirai rilassarsi e diventare quasi flessibile, come se fosse una bambola di pezza (ragdoll, appunto).
Si tratta di una caratteristica piuttosto atipica e singolare, per un gatto, visto che di solito i nostri aMici felini non amano troppo essere sollevati da terra e portati a spasso tra le braccia dei loro umani. Al contrario, il Ragdoll può essere tenuto in braccio anche per lungo tempo.
Questa qualità viene di solito attribuita alla fiducia speciale che questi gattoni nutrono nei confronti delle persone, in generale, e dei loro umani di riferimento, in particolare.
Se tieni il tuo gattino in casa, soprattutto se non ha a disposizione altri compagni di gioco a quattro zampe, fai in modo di offrirgli sufficiente attività fisica e stimoli mentali. Questo, in sintesi, significa: ricordati di giocare con il tuo gatto Ragdoll ogni giorno.
Evita che resti a lungo solo in casa: se lavori molte ore al giorno, procuragli un compagno di giochi che gli faccia compagnia e che lo mantenga attivo e dinamico, anche mentalmente.
Un gatto che ha bisogno di arrampicarsi
Se vogliamo essere onesti, occorre dire che l’appartamento giusto per un Ragdoll non è il monolocale pieno di mobili e suppellettili: dopotutto, si tratta di una delle razze feline più grandi in assoluto.
Fondamentale, oltre agli spazi per muoversi liberamente, sono le occasioni per arrampicarsi, come ad esempio i tiragraffi di grandi dimensioni o qualche amaca da posizionare vicino alla finestra, per offrire al tuo Ragdoll la possibilità di scalare, raggiungere postazioni sopraelevate e godersi un panorama che vada oltre le mura di casa.
Un vero Ragdoll non ha alcun problema a socializzare: è amico degli altri gatti, dei bambini e di solito socializza tranquillamente anche con i piccoli animali, come conigli e criceti. Hanno un carattere così mansueto e docile, che alcuni si lasciano persino vestire dai bambini di casa, come una vera e propria bambola di pezza!
Insomma, il Ragdoll è decisamente uno splendido gatto per famiglie, sotto ogni punto di vista.
Come curare il pelo di un Ragdoll
Vista l’assenza di sottopelo, il mantello di media lunghezza del Ragdoll è considerato di facile manutenzione. Tuttavia, almeno settimanalmente è bene prendersi cura del suo pelo soffice: l’ideale è abituarlo sin da quando ha poche settimane di vita, facendolo familiarizzare con spazzola e pettine.
Essendo animali teneri e affettuosi, di solito i Ragdoll non hanno problemi ad essere accarezzati e spazzolati dai loro umani. Al contrario, molti adorano quando li si prende in braccio per pettinare il loro splendido mantello.
Attenzione alla muta
Durante il cambio di stagione, in primavera e in autunno, i Ragdoll hanno bisogno di una spazzolatura quotidiana. In particolare, occorre prestare attenzione ai peli sotto le ascelle, che tendono ad annodarsi, soprattutto durante il periodo della muta.
Il problema dei boli di pelo
Visto che tutti i gatti, se non hanno problemi di salute, trascorrono molto tempo prendendosi cura ogni giorno del loro mantello, hanno la tendenza ad ingoiare molti peli, i quali inevitabilmente finiscono nel loro tratto digerente.
Questi piccoli extra sono particolarmente utili se il tuo Ragdoll tende a soffrire di stitichezza. In generale, il problema dei tricobezoari o palle di pelo non va sottovalutato, perché rappresenta un problema molto invalidante, specie nei gatti a pelo medio e lungo.
Quali sono le malattie più comuni nei Ragdoll?
Tra i tanti pregi del Ragdoll c’è anche quello di essere considerata una razza felina senza particolari problemi di salute. Tuttavia, la maggior parte degli esemplari mostra una predisposizione ad alcune patologie ereditarie.
Come sempre, la differenza la fa l’allevamento e la serietà dell’allevatore, che deve evitare consanguineità e deve fare tutti i test necessari sui genitori che intende utilizzare per le sue cucciolate.
Il rischio cardiomiopatia ipertrofica felina
Particolarmente degno di nota, in questo senso, è la Cardiomiopatia ipertrofica felina (HCM). È considerata la malattia cardiaca più comune, tra i nostri aMici felini, ed è causata dall’ispessimento del muscolo cardiaco.
Per fortuna, può essere diagnosticata facilmente tramite un’ecografia e da un po’ di tempo esiste anche un test genetico. In questo modo, gli allevatori responsabili possono escludere tempestivamente dalla riproduzione gli esemplari portatori di questo gene.
Quanto dura la vita di un Ragdoll?
Se non è portatore di patologie ereditarie e tu te ne prendi cura adeguatamente, sia a livello di benessere psicofisico sia sul piano nutrizionale, puoi aspettarti che il tuo Ragdoll viva tra i 12 e i 15 anni.
Origini: una giovane razza felina
Le origini del Ragdoll risalgono alla California degli anni ’60. La fondatrice e prima allevatrice di questa razza fu Ann Baker, la quale diede vita ad una linea di allevamento partendo da un gatto “simile all’angora”, di nome Josephine, e da altri gatti (sconosciuti).
Si dice che la fattrice di Ann Baker corrispondesse agli odierni Ragdoll: di taglia grande, con pelo medio-lungo e bellissimi occhi blu.
La prima razza felina “con brevetto”
Come spesso accade negli ambienti di allevamento, l’affermazione della razza ha dovuto superare diversi ostacoli. Quando Ann Baker brevettò il nome “Ragdoll” e fece pagare una tassa per ogni animale delle sue linee di selezione, molti allevatori si separarono dalla linea originale.
In pratica, così facendo hanno reso l’allevamento del Ragdoll quello che tutti noi conosciamo, ai nostri giorni. Quella del Ragdoll, quindi, non è solo una razza felina molto giovane, ma anche la prima per la quale sia stato registrato un brevetto.
Come riconoscere un vero Ragdoll?
Un allevatore serio e professionale, che decide di dedicarsi a questa razza felina, alleva soltanto gatti muniti di documenti e con un quadro di salute certificato. Per chi si dedica a questo lavoro, i gattini sono membri della propria famiglia, quindi è comprensibile che l’allevatore voglia verificare le caratteristiche di chi desidera acquistare i suoi piccoli amici, prima di cederli.
Un buon allevatore si assume la responsabilità dei suoi gatti e della loro prole: questo significa selezionare con cura gli esemplari da riproduzione e fare in modo che la gatta non sia continuamente incinta, nonché offrire a tutti i mici una buona assistenza sanitaria, un ambiente di vita adeguato e un’alimentazione di qualità.
Un gatto di razza è tale solo se viene ceduto con il pedigree, il documento che ne certifica l’origine.
Mai staccare il gattino dalla mamma prima dei 3 mesi
I gattini non dovrebbero mai essere ceduti prima di aver compiuto la dodicesima settimana di vita. I piccoli, infatti, hanno bisogno di almeno 3 mesi per imparare dalla madre e dai fratelli tutto quello che serve loro per vivere e socializzare serenamente.
Visto che si tratta di un periodo piuttosto stressante anche per la mamma gatta, gli allevatori seri fanno in modo che tra una nascita di gattini e la successiva ci sia abbastanza tempo affinchè la fattrice possa riposare e riprendersi dagli sforzi della maternità.
Quanto costa un Ragdoll?
Ovviamente, tutto questo ha un prezzo: un esemplare di questa razza oggi costa più di 1000 euro. Se si sommano tutte le spese che un allevatore serio deve sostenere durante i primi 3 mesi di vita del gattino, però, è evidente che non c’è da arricchirsi. Anzi!
Bisogna tenere presente anche i costi per la riproduzione, quelli per il cibo e le visite veterinarie, sia per la mamma gatta sia per i gattini. E’ chiaro che chi si dedica all’allevamento dei gatti di razza lo fa mosso principalmente da tanta passione.
Cerco un Ragdoll: hai guardato nei gattili?
Se sei affascinato dal Ragdoll ma non puoi permetterti di acquistarlo, e ancora di più se ami i gatti e pensi che sia importante prendersi cura soprattutto di quelli che non hanno una casa, puoi trovare il micio dei tuoi sogni in qualche gattile o rifugio per animali.
Sono tanti i simil-Ragdoll che si trovano in una gabbia, in attesa di trovare la loro famiglia per sempre. Non di rado, nei rifugi si incontrano anche gatti di razza, a causa delle frequenti rinunce di proprietà e della morte delle persone di riferimento. Adottare dal gattile è una scelta etica e di gran cuore.
Scheda del Ragdoll
In breve:
nonostante le sue dimensioni importanti, il Ragdoll è un perfetto gatto d’appartamento, docile e affettuoso, che adora stare in braccio come fosse una bambola di pezza e che va d’accordo praticamente con tutti.
Taglia:
grande/medio-grande
Peso:
6,5 kg ca. le femmine 9,5 kg ca. i maschi
Altezza al garrese:
40 cm
Aspettativa di vita:
12-15 anni
Carattere:
molto affettuoso, dolce e mite, è socievole ma ha bisogno di sentirsi attivo, anche se ama soprattutto stare in braccio al suo umano
Pelo:
semilungo e con poco/nessun sottopelo, alla nascita è completamente bianco: diventa point a 3-4 anni
Occhi:
blu intenso
Colore del mantello:
seal, blue, chocolate, lilac, red e cream
Cura del pelo:
semplice
Provenienza:
USA
Gestazione:
in media 64-70 giorni, cucciolate di 4-5 gattini per volta
Nome scientifico:
felis catus
Prezzo:
1000-1500 euro, a seconda del pedigree
Malattie comuni:
cardiomiopatia ipertrofica felina
Tendenza al sovrappeso:
nella media
Bisogno di movimento:
minimo, ma ha bisogno di sentirsi mentalmente attivo
Compatibile con altri gatti:
sì
Compatibile con altri animali:
sì, di solito anche con i cani
Adatto ai bambini:
sì
Adatto alla vita in appartamento:
perfetto gatto da appartamento
Gatto anallergico/ o ipoallergenico:
no
Proposte d’acquisto dalla redazione di zooplus
I prodotti selezionati nel box sono proposte effettuate dalla redazione, alimenti e accessori che puoi trovare nel negozio online per animali di zooplus e non costituiscono advertising da parte dei brand citati.
Franziska Pantelic, Veterinario
Da diversi anni collaboro con il Magazine zooplus mettendo a disposizione le mie competenze specifiche. Sin dal 2009 lavoro come veterinaria qualificata e attualmente presto servizio presso un piccolo ambulatorio veterinario mobile nell'area metropolitana di Monaco di Baviera.
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