{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/gatto/razze-feline/gatti-senza-pelo-i-rischi-per-la-salute-dei-gatti-nudi","title":"Gatti senza pelo: i rischi per la salute dei gatti nudi","mag_id":335198,"is_single":true,"cat_name":"Gatto","sub_cat_id":563,"sub_cat_name":"Razze feline","cat_id":542}
In molti Paesi, tra cui la Germania, l’allevamento dei gatti nudi senza vibrisse è addirittura vietato.
Come suggerisce il nome, i gatti nudi hanno pochi peli o ne sono del tutto privi. E se da un lato queste razze feline hanno grandi estimatori, dall’altro diversi animalisti ed esperti criticano il loro allevamento per i problemi di salute di cui soffrono questi gatti. Scopriamo insieme di quali razze si tratta, quali problematiche possono avere e come ci si può prendere cura dei gatti nudi.
Il termine “gatto nudo” ci si riferisce a diverse razze feline che hanno una caratteristica in comune: sono privi di pelo.
Ciò significa che, a differenza di altre razze di gatti, questi mici hanno una pelliccia minima: spesso la loro pelle è ricoperta solo di una sottile peluria. La maggior parte di gatti nudi presenta anche evidenti pieghe cutanee, che conferiscono a questi strani mici un aspetto davvero singolare.
A volte questi gatti non hanno nemmeno le vibrisse (i baffi)
Alcuni gatti nudi, oltre a non avere il classico mantello, sono privi anche dellevibrisse. Visto che i baffi del gatto svolgono funzioni molto importanti per il suo stesso orientamento nello spazio, in diversi Paesi europei (tra cui, ad esempio, la Germania), i gatti nudi sono vietati, in quanto frutto di un tipo di allevamento estremo.
Qual è la razza dei gatti senza pelo?
Lo Sphynx canadese è considerato il più antico gatto nudo in assoluto. Dopo di che, esistono anche altre razze di gatti senza pelo. Quindi non si tratta di un solo gatto nudo ma di numerose razze, diverse tra loro per caratteristiche e origini. Ecco una panoramica delle principali razze di gatti nudi:
Gatto Bambino (o gatto di Minskin / Sphynx Bambino)
Si tratta di una delle razze di gatti nudi più giovane in assoluto e infatti è stata riconosciuta come razza indipendente soltanto nel 2015: parliamo del Gatto Bambino. Originario degli Stati Uniti, è un incrocio tra un Munchkin e uno Sphynx.
Avendo zampe molto corte, porta il nome “Bambino”.
Don Sphynx
Originario della Russia, il Don Sphynx assomiglia molto allo Sphynx canadese, anche se in realtà le due razze non sono imparentate tra loro. Questo affascinante gatto nudo russo è estremamente intelligente e volitivo, al punto da riuscire quasi sempre ad ottenere quello che vuole dal proprio umano, che rimane spesso stregato dai suoi modi magnetici e misteriosi.
Gatto Elfo
Il gatto Elfo è originario degli Stati Uniti ed è il risultato dell’incrocio tra lo Sphynx e l’American Curl. Per questa ragione, questo micetto ha le orecchie arricciate, una caratteristica che lo differenzia da tutte le altre razze di gatti nudi.
Sphynx Canadese
Quella dello Sphynx è la razza di gatto nudo per eccellenza. Il suo allevamento è iniziato ufficialmente nel 1966, e da allora questo gatto dall’aria “corrucciata” perché pieno di pieghe, ma dal carattere estremamente affettuoso, ha conquistato tante persone, spingendo gli allevatori a specializzarsi sempre di più nella selezione di gatti senza pelo.
Kohona
La razza felina chiamata Kohona è molto rara e altrettanto controversa: il suo allevamento viene considerato estremo per via del fatto che questi gatti non sono solo senza pelo ma anche senza vibrisse. Probabilmente originaria delle Hawaii, è conosciuto anche con il nome di “Hawaiian Hairless”.
Lykoi (Gatto Mannaro)
Prendendo in esame il Lykoi non stiamo più parlando di un vero e proprio gatto senza pelo. Di solito, infatti, la sua pelle è ricoperta di un sottile pelo ispido, che gli è valso il buffo soprannome di “Gatto Mannaro”. Siccome la crescita del suo pelo non è regolare né uniforme, fa la muta più volte l’anno, restando parzialmente nudo, cosa che lo rende più simile ad un uccello che non ad un gatto.
Peterbald
Il nome di questa razza deriva da due parole: San Pietroburgo (luogo di origine) e la parola inglese “bald”, pelato. Anche se alcune varietà di Peterbald sono effettivamente glabre, ne esistono altre che presentano il pelo su diverse parti del corpo. Per questa ragione il Peterbald non rientra al 100% tra le razze feline senza pelo.
Levkoy Ucraino
Il Levkoy ucraino è stato creato per la prima volta nel 2004, incrociando un esemplare di Don Sphynx e uno di Scottish Fold. Il risultato è un gattino che non solo ha poco o per niente pelo, ma anche le orecchie ripiegate. Questa razza non ha ancora ottenuto il riconoscimento ufficiale e quindi non esiste uno standard di riferimento.
I peli e ancora di più le vibrisse dei gatti svolgono funzioni molto importanti nel loro equilibrio fisico. Non solo li aiutano a regolare la temperatura corporea, ma sono anche una parte importante del senso dell’orientamento e di quello del tatto. Rispetto alle altre razze feline, quindi, è indubbio che i gatti nudi sperimentino alcuni disagi.
Inoltre, sono molto più a rischio di scottarsi e di contrarre infezioni alle orecchie. Gli aMici senza peli soffrono più spesso anche di dermatite da Malassezia, una forma di dermatite che si manifesta con infiammazioni della cute e di solito anche con forfora.
Allevamento estremo: ogni Paese ha norme differenti
Dal punto di vista legale e normativo, purtroppo ogni Paese ha le proprie leggi in merito all’allevamento estremo e a quali forme di selezione debbano essere considerate maltrattamento nei confronti degli animali e vadano quindi vietate.
In Paesi come la Germania, ad esempio, le leggi sono molto più restrittive delle nostre e vanno nella direzione di inasprirsi ulteriormente: le razze feline (e canine) frutto di una selezione genetica operata dall’uomo a fini estetici, che comportano sofferenza per gli animali, sono vietate.
In Italia non esistono razze feline vietate ma si sta sempre più diffondendo la consapevolezza delle sofferenze inflitte agli animali frutto di una selezione genetica estrema: è il caso dei famosi Scottish Fold, dei Persiani dal muso particolarmente schiacciato, come pure degli Spynx.
I veterinari avvertono da tempo sull’importanza di non supportare questo tipo di allevamento estremo, e questo in attesa che si crei un inquadramento normativo a cui fare riferimento, che impedisca ad allevatori senza scrupoli di infliggere sofferenze inutili a generazioni di cani e gatti indifesi.
In alcuni Paesi come la Germania è in corso un dibattito anche per valutare se la presenza di peluria al posto del classico mantello debba considerarsi una forma di selezione estrema e quindi vada vietata: in caso affermativo, le leggi contro la selezione di razze feline nude diventeranno ancora più restrittive.
Dal nostro punto di vista, è indubbio che si debba partire sempre e comunque dal benessere dei nostri aMici animali: le ragioni estetiche e le mode non possono avere la meglio sulla salute dei cuccioli. Qualunque selezione genetica operata dall’uomo per dare vita a razze di animali sofferenti non andrebbe in alcun modo incoraggiata.
Come ci si prende cura di un gatto senza pelo?
Se pensi che, non avendo mantello, i gatti nudi non richiedano impegno e cure, sei in errore. Al di là dei classici (e indispensabili) controlli periodici a occhi e orecchie, quando si adotta un gatto senza pelo occorre prendersi cura della sua pelle delicata ed esposta.
Nel caso in cui lo si trascuri, infatti, si rischia di ritrovarsi con un aMicio afflitto da diversi problemi cutanei: se non idratata e protetta, la pelle dei gatti nudi tende a ricoprirsi a poco a poco di un sottile strato di sebo, che alla lunga genera dermatiti.
Come si cura uno Sphynx & Co.
Per detergere la pelle del gatto senza pelo, evitando di “stressarla” inutilmente, puoi passarvi sopra un panno umido diverse volte a settimana, sempre con molta delicatezza. Il nostro consiglio è quello di usare un panno morbido, imbevuto di un pochino di acqua tiepida.
Se il tuo gatto è molto sporco, puoi anche decidere di fargli un bagno. Tuttavia, evita di farlo troppo spesso e utilizza solo ed esclusivamente unoshampoo specifico per gatti, privo di sostanze irritanti, per non danneggiare la pelle delicatissima del tuo gatto nudo.
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Franziska G., Veterinario
Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.
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Quella del Bengala non è una vera e propria razza. È piuttosto un ibrido nato dall’incrocio tra un gatto domestico ed un felino selvatico asiatico. Gatti come il Bengala e il Serval appassionano sempre più persone. Ma quali caratteristiche ha e cosa bisogna sapere se si sceglie di adottare un Bengala?