Il gatto ha paura: cosa posso fare per aiutarlo?

chat tigré brun marron tabby effrayé sous un meuble dans maiso

Se il tuo gatto è un tipo ansioso, è importante dedicargli qualche attenzione in più.

I gatti sono animali curiosi per natura, si sa. Eppure, proprio come noi umani, non sono tutti uguali. Alcuni cercano l‘avventura e sono sicuri di sé, altri invece attraversano il mondo con molta cautela. Ma come si fa a distinguere tra timidezza e paura? E come posso rendere più facile la vita al mio gatto un po’ ansioso?

Come faccio a capire se il mio gatto ha paura?

Se conosci un minimo il linguaggio del corpo del gatto, puoi chiaramente capire quando ti sta mostrando paura. I classici segnali sono:

  • Pupille dilatate
  • Orecchie appiattite
  • Testa ritratta all’indietro
  • Postura accovacciata
  • Coda nascosta sotto il corpo
  • Pelo ritto

Anche la cosiddetta “gobba”, il gesto tipico che il gatto compie inarcando la schiena è un segno di paura ma forse è più un mix tra paura e aggressività. In effetti, un gatto ansioso che si sente messo alle strette può rispondere con un comportamento aggressivo, sia nei confronti degli esseri umani sia verso eventuali altri gatti di casa.

Oltre a questo genere di segnali, esiste una serie di comportamenti che denotano uno stato ansioso generalizzato, nel gatto. Ad esempio, a causa dello stress e dell’ansia, molti micetti iniziano a sporcare in casa, all’improvviso, non usando correttamente la loro toilette, oppure mettono in atto comportamenti compulsivi come il picacismo.

In tutti i casi, un gatto che mostra uno stato ansioso non va mai ignorato. Se ti rendi conto che non si tratta di una fase passeggera, e che questi comportamenti non si manifestano solo in determinate circostanze (che puoi evitare), allora l’ansia sta incidendo sul benessere del tuo gatto e quindi vale la pena consultare un terapista comportamentale o il tuo veterinario di fiducia.

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Le orecchie tenute piatte sulla testa sono un indicatore di paura nel gatto.

Perché il mio gatto è ansioso?

Le cause degli stati di ansia e di stress nei gatti sono molte, purtroppo. Alcuni micetti si mostrano paurosi già durante i primi mesi, altri invece solo con il passare del tempo, di solito a causa di fattori che sopraggiungono appunto solo dopo.

In alcuni casi, il comportamento ansioso è addirittura determinato geneticamente. Alcuni studi, infatti, dimostrano come il comportamento “amichevole” e aperto dei genitori produca una prole a sua volta più socievole e rilassata verso il mondo esterno.

La socializzazione, un elemento fondamentale

Uno degli aspetti determinanti, quando si parla di carattere e comportamento felino, è la socializzazione del gatto. I gattini imparano davvero molte cose del mondo che li circonda, soprattutto tra la 2° e la 10° settimana di vita.

In questi loro primi mesi di vita, i gattini apprendono e fanno proprie sia le esperienze positive sia quelle negative (ma anche la mancanza di esperienze): tutto questo ha un’influenza determinante sulla vita e sullo sviluppo futuro del gattino.

Mai come in questo periodo della sua vita il gatto ha bisogno di vivere a contatto con i fratelli e con gli altri gatti, ma anche con altre specie animali e soprattutto con l’uomo. Una socializzazione precoce è l’unico modo per il tuo pelosetto di relazionarsi senza paura, in seguito, con le persone in generale e soprattutto con te come suo umano.

L’importanza di abituarlo all’ambiente che lo circonda

Oltre ad aver bisogno di socializzare, i micetti ancora giovani devono abituarsi al mondo, ai suoi rumori e odori, agli stimoli etc. Non solo gli elementi fastidiosi come le luci della casa e i suoni improvvisi devono diventare abituali, ma tutto l’ambiente domestico compresi i vari mobili, accessori e i giochi devono divenire a poco a poco qualcosa di familiare.

Se l’ambiente nel quale vivrà da adulto sarà molto diverso da quello a cui si è abituato durante i primi mesi, è probabile che il gatto stenterà sempre a sentirsi al sicuro e manterrà un atteggiamento diffidente, se non addirittura pauroso, per il resto della sua vita.

Ecco quindi un elenco di altre possibili cause di ansia e/o stress nel gatto.

Cause fisiche

La malattia come fattore scatenante della paura

Se il tuo gatto mostra improvvisamente un atteggiamento pauroso, mai avuto prima, è molto probabile che all’origine vi sia una causa fisica. Ecco perché la prima cosa da fare in questi casi è parlarne con il tuo veterinario di fiducia, in modo da capire se la paura del tuo pelosetto possa avere effettivamente una causa organica.

Ad esempio, un gatto con problemi di vista può diventare improvvisamente ansioso o diffidente rispetto ai rumori come pure al contatto con le superfici. Così come, se il tuo micio all’improvviso mostra di non gradire più le tue carezze in determinati parti del corpo, potrebbe provare dolore in quella zona, e vale la pena farlo controllare.

Il gatto può associare il dolore che prova quando usa la sua toilette (magari a causa di una cistite) con la toilette stessa. In questo caso avrà paura di provare ancora dolore e inizierà a sporcare in casa nei posti meno opportuni. Spesso anche gli squilibri ormonali e le allergie innescano comportamenti paurosi nei nostri amici felini.

Traumi ed esperienze negative precedenti

I gatti non dimenticano facilmente

Se il tuo gatto ansioso è sano e fisicamente in forma, puoi prendere in considerazione anche l’ipotesi che all’origine di questo suo comportamento ritroso ci sia uno stress psicologico e quindi di un trauma. Ti sembra che la sua paura sia stata innescata da cambiamenti esterni? C’è stata un’esperienza drastica, un trasloco o un incidente? Di recente sono arrivati nuovi componenti della famiglia?

Non c’è da stupirsi, ad esempio, se un gatto non ha nessuna voglia di entrare nel trasportino. Dopotutto, associa il box di plastica alle visite dal veterinario o ai lunghi viaggi in auto. Non sono certo pensieri piacevoli, dal punto di vista del tuo pelosetto.

In questo caso, un training mirato può fare miracoli.

Fai in modo che il tuo gatto associ l’oggetto a qualcosa di positivo. Gli snack si rivelano utili quasi sempre, ma nel caso in cui lo avessi già addestrato con il clicker potresti semplicemente ricompensarlo con un “clic” ogni volta che si avvicina al trasportino per entrarvi.

Importante: anche se di per sé non servono a ridurre l’ansia del tuo gatto, le visite regolari dal veterinario sono fondamentali per la sua salute! Se il tuo gatto ha avuto brutte esperienze, nel passato, cerca uno studio medico particolarmente piacevole e accogliente, per il tuo amico di zampa. I micetti sanno essere animaletti molto selettivi, in fatto di preferenze.

Quando il problema è lo spazio abitativo

Gli errori che creano la paura nel gatto

Contrariamente alla credenza popolare, allevare un gatto in una maniera idonea è tutt’altro che semplice. Se il tuo gattino mostra di avere parecchie paure e ansie, devi sempre chiederti se le condizioni di vita siano adatte al suo carattere e temperamento.

Domandati se per caso il tuo micetto non sia stato adeguatamente socializzato e magari adesso non si ritrovi a convivere con altri gatti senza averne mai fatto esperienza in passato. Le condizioni di vita che gli stai offrendo sono adatte ad un contesto con più gatti? Ci sono abbastanza toilette e ciotole per l’acqua e per il cibo?

Sei sicuro che il tuo pelosetto non venga minacciato o maltrattato da un altro gatto, e che non si tratti quindi di uno stress di tipo sociale?

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Quando hanno paura, i gatti cercano sempre un riparo sicuro, dal quale tenere d’occhio la situazione indisturbati.

Come faccio ad aiutarlo se il mio gatto ha paura?

Come stiamo vedendo, sono molte lo possibili cause dei disturbi d’ansia nei nostri amici felini. Nessuno conosce il tuo gatto meglio di te che sei il suo umano e forse leggendo queste righe hai già trovato qualche utile spunto. Se ti sembra di riconoscere il comportamento del tuo pelosetto in uno dei casi descritti sopra, probabilmente hai già individuato il motivo della sua paura.

Un aiuto da parte di esperti

Se invece il comportamento del tuo gatto resta ancora un mistero, per te, non disperare. In questo caso, ti può essere d’aiuto il consiglio di un professionista.

I terapisti del comportamento animale hanno un occhio allenato, quando si tratta di interpretare il comportamento felino. Fidati del punto di vista di un professionista in grado di valutare la situazione dall’esterno. Già solo ascoltare le sue indicazioni può fare miracoli.

Dovresti anche essere consapevole del fatto che, a lungo termine, il fatto di provare paura e stress costanti non solo mette a dura prova il tuo animaletto a livello mentale, ma può causargli anche gravi malattie fisiche.

Anche una volta individuata la causa, far scomparire la paura dalla vita di un gatto è tutt’altro che facile. Certamente, però, non è impossibile! Porta pazienza, quindi, e poniti micro-obiettivi. Procedere per tentavi e improvvisare non aiuterà né te né il tuo micione. Dagli tempo, piuttosto, e non metterlo sotto pressione.

Soprattutto, festeggia ogni piccolo passo come un successo perché, in questi casi, lo è davvero.

Cesta Pueblo

  • Casetta per gatti con due diverse postazioni
  • Ideale luogo nel quale rifugiarsi tenendo sotto controllo l’ambiente circostante
  • Ciascuna postazione è dotata di un morbido cuscino lavabile in lavatrice
© zooplus

Convivere con un gatto ansioso: qualche suggerimento

Se sei riuscito a identificare la possibile causa scatenante della paura del tuo micetto, è importante eliminarla dalla sua vita, se possibile. Il problema si pone, ovviamente, nel caso in cui si tratti di qualcosa che non puoi eliminare.

Quello che devi fare è trovare aggiustamenti e strategie per ridurre il carico di stress del tuo pelosetto. Per prima cosa, verifica e fai in modo che l’ambiente nel quale vive sia il più possibile idoneo alle esigenze di un micio.

Un gatto che vive in appartamento dovrebbe, ad esempio, avere a disposizione un buon numero di posticini nei quali ritirarsi, all’occorrenza, per nascondersi e dormire, nonché una o più opportunità per affilare i suoi artigli.

La sua toilette dovrebbe trovarsi in un posto tranquillo, non in un punto centrale della casa, in cui vi è molto passaggio. Quello è un luogo e un momento nel quale ogni micetto vuole starsene da solo e indisturbato. Lo stesso vale per le ciotole del cibo e dell’acqua, che devono restare sempre allo stesso posto.

I feromoni per combattere l’ansia

Probabilmente hai già sentito parlare dei feromoni per gatti: nel caso di micetti particolarmente scossi o nervosi, può essere d’aiuto ricorrere a queste sostanze, come quelle contenute nei diffusori Feliway. Si tratta di accessori che rilasciano ” l’ormone del benessere”, vale a dire quello che i nostri amici felini rilasciano quando si strofinano sugli oggetti.

Di solito, nel giro di qualche settimana, anche i gatti più ansiosi riescono a sentirsi rilassati e sereni. Per alcuni di loro basta un intervento a spot, fatto per un breve periodo di tempo. Altri invece hanno bisogno dei feromoni per tutta la vita, per riuscire a sentirsi rilassati e a proprio agio.

La cosa più importante è fare attenzione

Offrire al tuo micetto uno spazio abitativo adeguato, una casa a misura di gatto, è sicuramente il primo passo, ma non è la sola cosa a cui devi prestare attenzione. Soprattutto quando ci sono dei cambiamenti in vista, come un nuovo partner o l’arrivo di un bambino, ti conviene verificare che il pelosetto non sia per caso geloso.  

Rassicuralo offrendogli una dose supplementare di coccole e attenzioni, accarezzandolo spesso, giocando insieme a lui oppure offrendogli uno snack goloso, di tanto in tanto, per farlo sentire ancora al centro dei tuoi pensieri e del tuo cuore.

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