{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/gatto/alimentazione-del-gatto/l-alimentazione-del-gatto-anziano","title":"L’alimentazione del gatto anziano","mag_id":11896,"is_single":true,"cat_name":"Gatto","sub_cat_id":562,"sub_cat_name":"Alimentazione del gatto","cat_id":542}
Quando invecchiano, è importante adattare la dieta dei gatti alle esigenze di questa delicata fase di vita.
Invecchiando, anche i nostri amici felini accusano qualche acciacco e non sono più scattanti come un tempo. Niente di cui preoccuparsi, però: con la giusta dieta, il tuo gatto senior può restare in forma e avere davanti a sé tanti anni felici. E se ha qualche patologia cronica, a maggior ragione è importante scegliere con cura i suoi alimenti. Scopriamo insieme cosa rende equilibrata e idonea l’alimentazione del gatto anziano.
Come cambiano le esigenze nutrizionali del gatto senior
Iniziamo sfatando un mito: non esiste “l’alimento giusto”, quello che possiamo considerare ideale per tutti i gatti. In ciascuna fase di vita del tuo micione, la dieta ideale è quella che viene adattata alla sue esigenze specifiche: età, taglia, peso, razza, stile di vita, eventuali malattie, etc.
Questo vuol dire che non sono solo i gattini ad avere particolari esigenze, in fatto di dieta. Anzi, quando inizia ad invecchiare il gatto di solito mostra i primi disturbi ed è proprio in questa fase che ha particolare bisogno di nutrienti di qualità.
Quindi, se vuoi che il tuo micione resti sano e attivo anche da senior, è fondamentale che tu modifichi la sua dieta: la corretta alimentazione del gatto anziano, infatti, si basa su alimenti di alta qualità in grado di fornirgli tutti i nutrienti di cui ha più bisogno.
I gatti anziani, infatti, fanno più fatica ad assimilare le sostanze nutritive che sono essenziali per il loro metabolismo e anche i loro denti non sono più quelli di una volta, ragion per cui masticare a volte diventa difficile.
La conseguenza è che spesso perdono peso e gli acciacchi e i disturbi diventano patologie croniche. Malattie come il diabete, le malattie renali e l’obesità sono purtroppo piuttosto comuni, tra i gatti senior. In questi casi dovresti dar loro alimenti dietetici, sulla base delle indicazioni che può darti il tuo veterinario di fiducia.
Scegliere gli alimenti giusti
Il primo requisito di un alimento per gatti senior è che sia altamente digeribile. Oltre a ciò, un po’ come hai fatto quando hai dovuto impostare l’alimentazione del tuo gatto adulto, devi prestare particolare attenzione alla composizione degli alimenti che compongono la sua dieta: tutto deve essere di alta qualità.
Non dimenticare che i nostri amici felini, in quanto carnivori stretti, non hanno bisogno di carboidrati, per produrre energia, e trovano particolarmente digeribili (oltre che ghiotte!) le proteine animali, che restano la base dell’alimentazione del gatto anziano, come del resto del gatto adulto e del gattino.
Evita gli alimenti che riportano, nella lista dei componenti, voci come “sottoprodotti di origine animale/vegetale” così come “esaltatori di sapidità/appetizzanti”.
In pratica: ecco come orientarti nella scelta degli alimenti per il tuo gatto senior:
La carne deve trovarsi al primo posto nell’elenco dei componenti, possibilmente con indicata la sua percentuale e il tipo di carne. Attenzione: “sottoprodotti di origine animale” è una definizione troppo generica! Diffida dei produttori che non li indicano con precisione.
Scegli prodotti i cui componenti vegetali (come cereali e verdure) sono specificati con esattezza, così come i sottoprodotti di origine vegetali. A seconda dei casi, questi componenti possono contribuire a migliorare la digestione dei gatti anziani oppure essere dannosi riempitivi.
Non ci sono componenti o categorie generiche non meglio specificati.
Va detto che di solito i gatti anziani preferiscono il cibo umido perché è più facile da masticare e digerire rispetto alle crocchette. In effetti però l‘umido ha anche un altro importante vantaggio: contienemolta più acqua delle crocchette.
Per creare un alimento compatto e che dura a lungo come sono appunto gli alimenti secchi, è indispensabile eliminare il più possibile l’acqua dai componenti. Ma siccome i gatti assimilano l’acqua quasi esclusivamente da ciò che mangiano, la scelta delle crocchette può rivelarsi problematica.
Se al tuo micione senior viene a mancare l’acqua e quindi una buona idratazione, gli effetti possono essere seri, compreso il rischio di sviluppare malattie a carico dei reni e della vescica. Va da sé che tutto questo, in un animale non più giovane, crea un quadro non ottimale.
Dobbiamo tenere presente anche il fatto che, durante il processo di produzione delle crocchette, di solito vengono aggiunti componenti vegetali come patate, piselli, erba medica, etc. Persino la versione senza cereali contiene spesso sino al 50 % di carboidrati, una componente nutritiva di cui il gatto non ha bisogno se non in minima parte e che fatica ad assimilare.
Per evitare il rischio di problemi a carico di reni e vescica, quindi, l’alimentazione del gatto anziano dovrebbe essere composta prevalentemente da alimenti umidi.
Il rischio di patologie croniche
Nel caso in cui il tuo micione soffra di qualche malattia cronica, è fondamentale che tu ti confronti con il tuo veterinario di fiducia per farti consigliare una dieta che tenga conto di queste problematiche di salute.
Nei gatti con patologie renali croniche, una grande parte del tessuto renale risulta compromessa.
Il gatto con problemi renali non riesce a filtrare e ad espellere dal sangue i prodotti di scarto che derivano dall’attività del metabolismo. Per alleviare questo tipo di problemi, è importante scegliere alimenti poveri di sale, fosfato e proteine e, soprattutto, è fondamentale scegliere solo alimenti di alta qualità.
Quando il gatto anziano soffre di problemi renali, di solito il veterinario consiglia alimenti dietetici specifici. Più in generale, l’umido è decisamente preferibile alle crocchette perché permette al gatto di ricevere abbastanza liquidi di supporto all’attività di filtraggio dei reni.
Anche i gatti affetti da diabete mellito hanno bisogno di una dieta specifica. Per mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue i nostri amici felini si servono delle proteine, e quindi anche in questo caso vanno preferiti gli alimenti privi di carboidrati. A causa della mancanza dell’ormone insulina, i gatti affetti da diabete difficilmente sono in grado di utilizzare il glucosio per produrre energia.
L’alimentazione del gatto anziano che soffre di diabete deve tener conto del glucosio, che si accumula nel sangue del povero micio diabetico senza riuscire a raggiungere le cellule del corpo. Passando ad un alimento dietetico specifico e seguendo una dieta rigorosa, però, si può stabilizzare il livello di zucchero nel sangue e ridurre allo stesso tempo anche il rischio di obesità.
In ogni caso, l’alimentazione del gatto anziano deve essere di alta qualità ed escludere (o ridurre al minimo) il contenuto di carboidrati, soprattutto se il micio è diabetico. Confrontati con il tuo veterinario di riferimento, se il tuo micione è diabetico: saprà senz’altro indirizzarti per il meglio
Cosa fare quando il gatto rifiuta l’alimento specifico
Ti sembra tutto troppo bello (e semplice) per essere vero? In effetti, chi vive con un gatto sa bene quanto possa essere esigente, in fatto di alimentazione, e come sia difficile far mangiare qualcosa di diverso ad un micione, se questo non incontra il suo gusto.
I gatti senior, poi, sono abituati ai loro sapori e non hanno granché voglia di provare nuovi gusti e varianti. Per questo ti conviene utilizzare qualche trucchetto, per rendere il passaggio da un alimento all’altro meno un’impresa di quanto non possa diventare, se non ti muovi con un po’ di astuzia.
La regola d’oro per introdurre un nuovo alimento senza farselo rifiutare completamente è quello di procedere con molta pazienza. Inizia aggiungendo solo un assaggio della “novità” nella sua ciotola, finché non vedrai che il tuo gatto lo gradisce e lo mangia senza diffidenza. Aumenta la proporzione poco per volta e piano piano avrà cambiato dieta!
Hai già letto il nostro articolo su Come cambiare alimentazione al gatto? Scopri come devi procedere per modificare la dieta del tuo micione senza fare passi falsi.
Da parte nostra non ci resta che augurare al tuo micione senior tanti anni in salute.
La domanda che tormenta tutti i proprietari di mici: quanto deve mangiare un gatto? Facci indovinare: il tuo amico di zampa sembra sempre affamato e si avvicina miagolando alla sua ciotola mille volte al giorno. Beh niente panico, non è il solo. La maggior parte dei nostri amici felini mangerebbe tutto il giorno, potendo. Quindi come possiamo calcolare correttamente quanto deve mangiare un gatto in realtà?
È raro che il proprietario di un gatto si imbatta nel termine "BARF": più in generale, sono molti gli amanti degli animali che non hanno tanta familiarità con questa parola straniera che sta entrando anche nel nostro linguaggio comune. Che cos'è la "BARF", e perché "l'alimentazione cruda biologica" dovrebbe essere considerata tanto salutare per i gatti? Scopriamo insieme la dieta BARF per gatti!
Diversi sono gli alimenti pericolosi per il gatto: anche il noto zoologo ed etologo Paul Leyhausen, esperto del comportamento degli animali e autore di importanti pubblicazioni sul modo di comportarsi dei gatti, ha scoperto e sottolineato come i nostri amici felini non mangino solo ciò che è effettivamente buono per loro. Ecco perché è ancora più importante che chi vive con un gatto sia ben informato su quali fra gli alimenti comuni tra le persone possono rivelarsi dannosi per il suo amico peloso.