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Ormai pensiamo “biologico” in quasi tutti gli ambiti della nostra vita: è naturale farlo anche quando dobbiamo scegliere gli alimenti per i nostri pelosetti. Ma cosa si intende realmente con “biologico” e in che senso è più sicuro? Quali garanzie offre di non contenere ormoni, antibiotici o additivi artificiali? È davvero migliore degli alimenti tradizionali e con quali criteri si deve scegliere il cibo bio per gatti?
Il mercato degli alimenti per gatti offre sempre più varietà e scelta: c’è da perderci la testa! Da un po’ di tempo sono arrivati anche gli alimenti biologici, che hanno subito guadagnato l’interesse di molti umani attenti alla qualità di quello che mettono nella ciotola dei loro pelosetti.
Che si tratti di crocchette, umido o snack, i prodotti biologici promettono di provenire da produzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente, ma soprattutto di contenere solo ingredienti sicuri, di alta qualità. Il tutto, ovviamente, ad un certo prezzo: ma vale la pena, scegliere il cibo bio per gatti?
Quali sono i requisiti necessari perché un alimento possa essere definito “bio”?
Il marchio e la dicitura “biologico” fanno riferimento ad un tipo di agricoltura impostata su base ecologica, capace cioè di garantire il rispetto dell’ambiente e degli animali coinvolti. Le aziende che producono alimenti biologici devono essere certificate secondo i criteri e la legislazione dell’UE per quanto riguarda l’agricoltura biologica.
Le norme però differiscono parecchio a livello nazionale. In Germania, ad esempio, il termine “biologico” può essere utilizzato solo da aziende che soddisfino rigidissime linee guida, ancora più rigorose di quelle previste dal regolamento biologico CE. Il famoso sigillo esagonale che vantano i prodotti bio tedeschi, insomma, è qualcosa che si raggiunge solo dopo molti controlli e garanzie di qualità.
In Italia i termini “bio” e “biologico· possono essere utilizzati, con riferimento agli alimenti per cani e gatti solo a patto che i prodotti in questione siano conformi alla normativa europea di riferimento e a condizione che almeno il 95% in peso degli ingredienti di origine agricola sia biologico, in conformità al nuovo regolamento Reg.(CE) 848/2018.
Dal 2010 è obbligatorio che tutti gli alimenti biologici mostrino il sigillo europeo: oltre ad indicare il numero di codice dell’organismo di controllo, quindi, ogni volta che si utilizza il logo biologico dell’UE è richiesta anche l’indicazione dell’origine dei singoli ingredienti: agricoltura UE, agricoltura non UE, combinazione di agricoltura UE/non UE o unica indicazione del Paese di origine se tutti gli ingredienti provengono da lì.
Insomma, scegliere il cibo bio per gatti ti garantisce una selezione, alla base, sia delle materie prime sia dei processi di produzione degli alimenti che metti nella ciotola del tuo pelosetto. Una sicurezza da non sottovalutare!
Cosa si intende con “allevamento biologico”?
Di solito chi vive con uno o più gatti ama tutti gli animali e vorrebbe poter garantire una vita dignitosa anche a quelli da allevamento. In questo caso, scegliendo un prodotto che contiene materie prime provenienti solo da allevamenti biologici hai una garanzia importante anche rispetto alla carne usata per produrre quel determinato alimento.
Ma cosa si intende con “allevamento” biologico e in che senso è idoneo alla specie?
L’allevamento
Un allevamento biologico è tale se soddisfa le esigenze fondamentali degli animali che vengono allevati a fini alimentari. Ciò include un’assistenza sanitaria con determinati parametri nonché mangimi e un tipo di allevamento idonei alla specie. Le stalle devono essere regolate fondamentalmente sul comportamento naturale del bestiame, compresi i contatti sociali tra gli animali, per cercare di evitare loro disturbi del comportamento dovuti a situazioni di stress e disagio.
Negli allevamenti biologici ogni animale deve avere abbastanza spazio per riposare e mangiare. Le zone di riposo non devono essere costituite da pavimenti forati ma da suolo cosparso di materiale assorbente e isolante come la paglia. Nei mesi estivi, gli animali ruminanti come mucche e bovini devono essere tenuti al pascolo.
La loro alimentazione deve essere orientata alla produzione di alta qualità con riferimento a criteri ecologici, invece di basarsi sulla massimizzazione delle prestazioni e dei profitti. Visto che la malnutrizione porta a problemi di salute che influiscono sulla qualità dei prodotti, gli animali di questi allevamenti possono essere alimentati solo con mangimi di produzione biologica. Non sono consentiti additivi chimico-sintetici per promuovere la loro crescita né le loro prestazioni.
La salute degli animali da allevamento
Scegliendo di avere a cuore la salute degli animali che vengono allevati, nelle aziende certificate biologiche si gestisce tutto nell’ottica della qualità. I vitelli ricevono il loro latte per 3 mesi, mentre i maialini devono essere allattati per almeno 40 giorni, per garantire loro la fornitura di anticorpi e uno sviluppo naturale quanto più possibile idoneo.
Per evitare l’insorgere di ceppi batterici resistenti, non vengono usati farmaci, antibiotici o ormoni promotori della crescita. Anche al momento della produzione, gli alimenti biologici sono soggetti a severi requisiti di commercializzazione.
Insomma, scegliere cibo bio per gatti è anche un modo per offrire agli animali da allevamento una vita più idonea rispetto a quella che vivono gli animali degli allevamenti intensivi. Un’altra differenza importante.
Cosa c’è dietro il concetto di “bio”
Il concetto di biologico arriva a coinvolgere anche la fertilità del terreno grazie al binomio tra agricoltura biologica e allevamento idoneo alla specie. Questo vuol dire, prima di tutto, il divieto di utilizzare pesticidi e fertilizzanti sintetici e minerali.
La tutela della biodiversità passa anche dalla qualità dell’acqua e dell’aria, così come la protezione dell’ambiente si basa su un’economia circolare con cicli di nutrienti chiusi e su un consumo energetico ridotto. Nemmeno i cosiddetti OGM (organismi geneticamente modificati) trovano posto nella produzione biologica.
Insomma, soprattutto i prodotti biologici tedeschi che godono della doppia certificazione bio (tedesca ed europea) offrono standard davvero altissimi, che si riflettono su una qualità degli alimenti per i nostri amici felini che difficilmente è comparabile con i corrispondenti alimenti tradizionali.
Anche in Italia esistono diversi enti certificatori e due distinti livelli di certificazione: una per il prodotto e/o ingrediente biologico (Cosmo Organic) e un’altra per il prodotto naturale (Cosmos Natural). Il Ministero competente, per questo tema così importante, è il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MiPAAF).
Scegliere un cibo bio per gatti
Ovviamente questo sistema complesso di controllo e di certificazione ha senso perché è nell’interesse del consumatore. I prodotti biologici non solo offrono una qualità maggiore, ma supportano anche l’agricoltura sostenibile. Ecco perché la scelta del biologico è tutt’altro che una moda: indipendentemente dal fatto che si tratti di cibo per te o per i tuoi pelosetti, ha senso “pensare bio”.
Quando scegli un cibo bio per gatti la differenza la cogli facilmente: la carne presente in questi prodotti non contiene ormoni, antibiotici né promotori della crescita. La probabilità che vi siano ceppi batterici resistenti è molto bassa e acquistando questi alimenti fai la tua parte per sostenere una produzione sostenibile.
Come afferma Yarrah, un produttore molto noto di alimenti bio per gatti: “Il biologico non è una tendenza o una moda, per noi, ma una decisione consapevole per avviare un cambiamento positivo“.
E infatti sempre più aziende di alimenti per animali offrono una linea biologica o si sono specializzate in produzione bio certificata. E questo vale non solo per il cibo per cani e gatti, ma anche per piccoli animali e uccelli.
Se apprezzi la qualità del biologico, hai la certezza di trovare l’alimento giusto per il tuo amico di zampa. Nonsoltanto umido e crocchette, ma anche snack e complementi alimentari: il biologico è diventato trasversale.
Tieni presente, però, che il marchio bio contraddistingue i prodotti conformi al regolamento CE in fatto di alimenti biologici per animali domestici. Garantisce quindi la qualità della produzione, non necessariamente la composizione del prodotto.
In parole povere, scegliere un cibo per gatti non significa automaticamente avere il massimo in termini di qualità delle materie prime. Quindi, anche se acquisti un prodotto biologico, ti conviene prestare attenzione alla composizione di quello che compri.
Nel caso degli alimenti per gatti, la cosa importante è che vi sia un’elevata percentuale di carne e quindi tante buone proteine, solo piccole quantità di cereali o, meglio ancora, che sia un alimento senza cereali.
La domanda che tormenta tutti i proprietari di mici: quanto deve mangiare un gatto? Facci indovinare: il tuo amico di zampa sembra sempre affamato e si avvicina miagolando alla sua ciotola mille volte al giorno. Beh niente panico, non è il solo. La maggior parte dei nostri amici felini mangerebbe tutto il giorno, potendo. Quindi come possiamo calcolare correttamente quanto deve mangiare un gatto in realtà?
È raro che il proprietario di un gatto si imbatta nel termine "BARF": più in generale, sono molti gli amanti degli animali che non hanno tanta familiarità con questa parola straniera che sta entrando anche nel nostro linguaggio comune. Che cos'è la "BARF", e perché "l'alimentazione cruda biologica" dovrebbe essere considerata tanto salutare per i gatti? Scopriamo insieme la dieta BARF per gatti!
Diversi sono gli alimenti pericolosi per il gatto: anche il noto zoologo ed etologo Paul Leyhausen, esperto del comportamento degli animali e autore di importanti pubblicazioni sul modo di comportarsi dei gatti, ha scoperto e sottolineato come i nostri amici felini non mangino solo ciò che è effettivamente buono per loro. Ecco perché è ancora più importante che chi vive con un gatto sia ben informato su quali fra gli alimenti comuni tra le persone possono rivelarsi dannosi per il suo amico peloso.