Origine dei gatti: erano animali del deserto?

Scritto da Natalie Decker
gatto in paesaggio desertico in Sinai

I progenitori dei nostri gatti domestici erano originari del Medio Oriente.

L’origine dei gatti domestici è misteriosa e affascinante almeno quanto il loro carattere. È vero che i gatti erano in origine creature del deserto e in che modo questo ha influenzato il loro comportamento? In realtà, per molto tempo non è stato chiaro da dove provenissero gli antenati dei nostri pelosetti. Finché un’analisi genetica non ha fatto luce sull’evoluzione di questi felini.

L’enigmatico albero genealogico di questo felino originario del deserto

Fino a poco tempo fa la scienza non era riuscita a dare delle risposte certe su come e quando i gatti selvatici si fossero evoluti nei moderni tigrotti domestici. Esistevano già alcuni indizi di epoca lontana, come i gatti mummificati dell’antico Egitto.

Esistono diverse sottospecie di gatto selvatico

Le varie sottospecie di gatto selvatico presenti in diverse regioni sono così simili tra loro da rendere davvero difficile tracciare l’esatto albero genealogico dei nostri amici di zampa.

Tra queste troviamo, ad esempio, il Gatto Selvatico Africano (Felis silvestris lybica), il Gatto Selvatico Asiatico (Felis silvestris ornata) e il Gatto Selvatico Sudafricano (Felis silvestris cafra). Per molto tempo ci si era interrogati sulle origini dei nostri mici domestici. Davvero in origine erano animali del deserto?

Un felino del deserto originario del Medio Oriente

Fu uno studio del 2007 a fornire un indizio cruciale sull’origine dei gatti domestici. Un team di scienziati internazionali effettuò un confronto genetico completo per risolvere l’enigma dell’evoluzione del gatto.

Il risultato confermò che gli antenati selvatici di tutti i gatti domestici vivevano nei deserti del Medio Oriente. Fu lì che questi felini iniziarono ad accompagnare gli umani più di 9.000 anni fa. La ragione più probabile fu l’istinto predatorio nel gatto, molto utile per tenere i granai liberi dai topi.

La prova genetica

L’analisi genetica dei ricercatori dimostrò la grande somiglianza tra il materiale genetico degli attuali gatti domestici e quello dei gatti selvatici della Penisola Arabica settentrionale.

I gatti selvatici che ancora scorrazzano nei deserti di Israele, Palestina, Arabia Saudita e altri Paesi limitrofi sono quindi i parenti più stretti dei nostri amici di zampa. Sembra così confermato che i gatti fossero originariamente delle creature del deserto.

Gatto nel deserto in Marocco © Joanna / stock.adobe.com
I gatti si adattano bene ad un ambiente arido.

Adattati alla vita nel deserto

Il fatto che i loro progenitori abbiano dovuto affrontare un ambiente arido è tuttora evidente nei moderni gatti domestici. La maggior parte dei pelosetti ha paura dell’acqua: esistono solo poche eccezioni di mici, come la razza Turco Van, che apprezzano un bel bagnetto rinfrescante.

I “poteri” naturali di questi felini originari del deserto

Come avrai notato, il tuo tigrotto domestico di solito beve poco. Ciò è dovuto a dei “poteri” di cui la natura ha dotato le creature del deserto.

Con l’aiuto dell’intestino e dei reni, questi felini riescono a recuperare molta acqua, tanto che non hanno quasi bisogno di assumere liquidi. La loro urina è quindi molto concentrata e le loro feci dure e secche.

L’assunzione di acqua nel gatto

Un gatto adulto sano consuma solo circa 50 ml di liquidi per ogni kg di peso corporeo al giorno. Alcuni gatti selvatici coprono il loro fabbisogno di liquidi completamente attraverso gli alimenti, ad esempio attraverso il sangue delle loro prede. Anche molti pelosetti preferiscono mangiare alimenti umidi per gatti in abbondante salsa piuttosto che bere dalla ciotola dell’acqua.

La disidratazione può causare disturbi renali

Anche se i gatti, in quanto ex creature del deserto, non hanno bisogno di molta acqua per (soprav)vivere, la loro ciotola dell’acqua dovrebbe essere costantemente riempita. Anche un felino originario del deserto deve essere protetto dalla disidratazione.

Se un micio beve troppo poco, può mettere a dura prova i reni. Questi, infatti, devono compensare la mancanza di liquidi recuperando più acqua. Questo può portare a una insufficienza renale cronica che, se non trattata, può essere fatale. Non a caso, i reni sono considerati il punto debole dell’organismo del gatto.

Suggerimenti per incoraggiare i gatti a bere

Esistono alcuni trucchi per incoraggiare i nostri amici di zampa a bere più acqua. Alcuni amano leccare il rubinetto che gocciola, altri preferiscono l’acqua stagnante di pozzanghere e stagni.

Uno stratagemma valido consiste nel somministrare degli alimenti umidi con molta salsa o gelatina diluendoli con acqua. In molti riuscono a far bere di più il proprio tigrotto domestico utilizzando delle fontanelle per gatti.

Individuare precocemente il diabete

Infine, un piccolo consiglio: monitorare l’assunzione d’acqua del tuo micio può essere utile per diversi motivi. Ti permette di notare non solo se beve troppo poco, ma anche se improvvisamente inizia a bere molto.

Questo può anche essere un’indicazione di una (iniziale) insufficienza renale. Inoltre, i gatti affetti da diabete mellito bevono con una frequenza insolita. I gatti diabetici, talvolta, si dissetano bevendo anche da vasi e annaffiatoi.

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Natalie Decker
Profilbild Natalie Decker (mit Pferd)

Una volta, un famoso comico tedesco disse: "Senza un Carlino la vita è possibile, ma inutile”. Sono assolutamente d’accordo con lui, e anzi aggiungo: "Anche senza un cavallo, un gatto e un coniglio!". Insomma, sono innamorata di tutti gli animali, grandi e piccoli, e ho la grande fortuna di poter scrivere di questa che è la mia grande passione come autrice freelance. Con i miei articoli vorrei sensibilizzare le persone sul benessere degli animali e offrire qualche utile consiglio.


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