Movimenti della coda del gatto: come interpretarli

Scritto da Emmi Hauser
movimenti coda gatto significati

Impaurito, triste o felice: scopriamo a quale movimento della coda corrisponde l'umore del gatto

Ormai lo sappiamo: i gatti si relazionano con noi umani come fanno tra loro. Si strofinano sulle nostre gambe per comunicare affetto e miagolano verso di noi come farebbero con un gattino. Se vogliamo capirli, quindi, non ci resta che imparare a leggere il loro linguaggio del corpo. A cominciare dalla coda, che può svelarci il misterioso mondo delle emozioni e degli stati d’animo felini. Ecco come interpretare i movimenti della coda nel linguaggio del gatto.

Cosa pensano i gatti delle persone?

Per tante ragioni, a cominciare dal fatto che convivono con noi da relativamente poco tempo (circa 10.000 anni), i gatti restano un mistero: parte del loro incredibile fascino risiede proprio in questo essere creature enigmatiche. Interpretare quello che pensano è difficile, comprenderli sino in fondo è impossibile. In fondo, non è anche per questo che li troviamo tanto affascinanti?

I gatti, a differenza dei cani, non sono animali sociali: restano pur sempre dei predatori solitari che convivono volentieri con gli esseri umani, ma solo a patto di conservare la loro adorata indipendenza. E’ una caratteristica tipica dei felini che, chi li sceglie come compagni, conosce bene e apprezza.

Non sappiamo cosa pensino di noi ma possiamo imparare a capire cosa provino: le loro emozioni e i loro stati d’animo possono essere compresi, se impariamo ad osservarli.

D’altra parte è da tempo che ci si interroga su cosa pensino i nostri aMici, del mondo che li circonda e di noi umani. Di recente un famoso studioso britannico, John Bradshaw, ha pubblicato un libro, frutto dei suoi anni di studi sui sensi dei gatti e su come li usino per comunicare, tra loro e con le persone.

Ne emerge il ritratto di un animale complesso, con un’intelligenza raffinata e potenzialità ben maggiori di quelle che di solito gli riconosciamo. Un amico di zampa le cui emozioni possiamo comprendere un po’ meglio se impariamo ad osservarlo evitando di attribuirgli i nostri pensieri.

E soprattutto, se cominciamo ad osservare la sua coda, che il gatto usa per esprimere le emozioni.

Come interpretare la coda del gatto?

Quando non sono a sonnecchiare nella loro cuccia, i nostri aMici si muovono per casa con un’andatura felpata, intenti a curiosare, cacciare o a ricercare le nostre attenzioni. A seconda di quello che accade nell’ambiente che li circonda, i gatti reagiscono agli stimoli esprimendo emozioni come curiosità, paura, entusiasmo o nervosismo, e lo fanno principalmente attraverso la coda.

Ti basta osservarla ogni volta che il tuo micio ti si avvicina, per ricavarne un’immediata percezione del suo stato d’animo. E, infatti, chi convive con i gatti istintivamente lo fa: magari senza nemmeno rendercene conto, guardiamo la loro coda per intuire cosa hanno da dirci o cosa provano.

Sempre in movimento, l’estremità pelosa del gatto è la porta di accesso al suo mondo interiore, fatto soprattutto di sensazioni. Ma cosa vogliono dire le diverse posture che di volta in volta assume? E cosa significa quando il gatto fa oscillare la coda di lato, quasi come scodinzolasse?

Vediamo più da vicino le principali posizioni della coda del gatto, e sfatiamo qualche mito.

Cosa dice il gatto con la coda dritta e vibrante?

Rientri a casa dopo una giornata al lavoro, e il tuo micio ti viene incontro con la coda perfettamente diritta, in verticale: sembra che voglia dirti “Mi sei mancato! Rieccoti finalmente!”, e infatti quella postura indica proprio questo stato d’animo positivo: gioia, amore, tenerezza.

Un gatto con la coda diritta è in genere un animale sereno, rilassato, incuriosito e ben disposto nei confronti di chi ha di fronte. E’ un segnale di disponibilità e rilassatezza, insomma, che deve farci piacere e che, infatti, di solito ci fa avvicinare al nostro aMicio per accarezzarlo e dimostrargli affetto.

Se poi la coda addirittura vibra, quando è in quella posizione, significa che la contentezza del tuo gatto è al massimo e che le sue emozioni sono quasi incontenibili. E infatti, spesso questo genere di entusiasmo lo riserva alla ciotola piena del suo cibo preferito!

Il gatto con la coda indirizzata verso l’alto che inizia a far vibrare sta esprimendo uno stato di eccitazione: in genere, perché di lì a poco potrà sfamarsi.

Una variante: la coda a punto interrogativo

Ti capita che, a  volte, il tuo aMicio punti verso di te, intenzionato a comunicarti qualcosa, tenendo la coda diritta ma con la punta leggermente incurvata? Se la coda del tuo gatto è diritta ma arricciata verso la sua testa o all’indietro, a formare una specie di punto di domanda, esprime curiosità: un misto di interesse e di apertura verso quello che ha davanti.

La coda a cuore è, quindi, un segnale positivo. Di solito, infatti, poco dopo il gatto inizia a muoversi attorno a ciò che ha destato la sua curiosità: un gioco luminoso, una farfalla, una persona che amano. I nostri piccoli felini, si sa, sono animali estremamente curiosi, sempre pronti a lanciarsi in nuove avventure, talvolta persino imprudenti.

Quando il gatto muove nervosamente la coda?

Qui bisogna fare una distinzione, perché si potrebbero confondere due messaggi in realtà opposti.

Se il gatto muove la coda dolcemente, sta esprimendo contentezza per il fatto di essere riuscito ad attirare la tua attenzione. Per prendere in prestito un’espressione “da cane”, sta facendo le feste.

Altro è quando invece muove la coda rapidamente, in maniera nervosa, guardandosi attorno: in questo caso il tuo aMicio sta esprimendo agitazione, forse paura o addirittura rabbia. In questo caso è fondamentale non ignorare il segnale e cercare anzi di capire da cosa sia tanto infastidito.

Gatto con la coda tra le zampe: perché lo fa?

Non diversamente dai cani e da altri mammiferi, anche i gatti tendono a nascondere la coda tra le zampe quando sono in difficoltà: si tratta di un segnale di paura e di sottomissione. Facendolo, esprimono il loro sentirsi minacciati, in soggezione.

A livello evolutivo, con quel gesto gli animali coprono le zone del corpo che emanano segnali odorosi, nel tentativo di rendere un po’ più difficile ai predatori (o agli altri animali) la loro individuazione.

Come sappiamo, l’odore e il senso dell’olfatto, che i nostri amici di zampa hanno straordinariamente più sviluppato di noi, rivestono un ruolo fondamentale, nella loro vita quotidiana e quindi anche nel modo di comunicare.

Cosa vuol dire quando il gatto ha la coda bassa?

Chiami il tuo aMicio e non ti risponde, lo cerchi per casa e alla fine lo vedi intento a guardare fuori dalla finestra, seminascosto dalle tende, ignorando la tua voce e qualunque altro stimolo. Tiene la coda bassa e la punta è contratta: si sta preparando a cacciare.   

La coda tenuta poco visibile, ma diritta e con la punta arricciata è il segnale che precede l’attacco ad una preda. Anche quando fa le sue “imboscate”, nascondendosi dietro a una pianta o al tiragraffi per poi scattar fuori all’improvviso, con un salto dei suoi, tiene la coda in quel modo.

Potremmo definirlo un segnale di concentrazione, da parte del gatto, che precede un’azione e quindi verosimilmente sottintende una richiesta muta, nei tuoi confronti: “Per favore, non ora. Non mi disturbare!”.

Coda in linea con il corpo (parallela): cosa significa?

Non troppo diversamente da quando la tiene a cuore, il gatto che tiene la coda lungo il corpo, parallela al dorso, indica un interesse generico per qualcosa o qualcuno. Si tratta di una posizione neutra, di curiosità, né positiva né negativa.

Il tuo gatto deve ancora farsi un’idea di quello che sta osservando e delle sue sensazioni al riguardo. Per il momento, tiene la coda diritta lungo la schiena, mostrandosi un minimo incuriosito. Nulla di più.

I gatti sognano? I movimenti della coda quando dormono

Ormai c’è un generale consenso, all’interno della comunità scientifica internazionale, nel ritenere che tutti i mammiferi sognino, e di conseguenza anche i nostri piccoli felini di casa.

Quindi, se hai l’impressione che, a volte, il tuo micio faccia sogni anche piuttosto movimentati, quando trascorre interi pomeriggi appisolato sulla sua amaca preferita, non ti sbagli: i gatti sognano. In quei momenti, può capitare di notare che muovono la loro coda: non c’è da meravigliarsi, è un fattore assolutamente normale e comune. D’altra parte, a volte i cani abbaiano persino, nel sonno!

comunicazione tra gatti © Lubo Ivanko / stock.adobe.com
Tra di loro i gatti comunicano quasi esclusivamente con il linguaggio del corpo.

La coda delle coccole e quella del gatto arrabbiato

Naturalmente, la gran parte dei gesti e delle posture del tuo aMicio ti sono familiari e non hai alcun bisogno di aiuto per comprenderli. Quando se ne sta acciambellato sul suo cuscino e ti guarda, tenendo la coda aderente al corpo sino a toccare le zampe anteriori, sta mostrandosi rilassato e sereno, perfettamente a suo agio.

Se è sdraiato sulle tue gambe mentre guardi la tv e inizia a “fare la pasta”, magari facendo pure le fusa dalla felicità, ti sta dimostrando tutto il suo amore e l’esclusività del vostro rapporto: non hai certo bisogno di osservare la sua coda, per capire quello che ti sta dicendo il tuo aMicio, in quel momento.

Così come sai benissimo che, se mai lo vedessi con la coda diritta e la punta contratta, il pelo arruffato e la postura rigida, vorrebbe dire che qualcosa lo sta veramente infastidendo o facendo arrabbiare. E’ un segnale di estremo pericolo, che potrebbe precedere un gesto aggressivo, e difatti lo riserva solo a potenziali avversari, siano essi gatti (ad esempio competitor in ambito territoriale) o cani, o estranei che proprio non sopporta.

Anche la convivenza tra cane e gatto, quando è forzata o non è stata adeguatamente preparata, può dar luogo a problemi di aggressività da parte dei nostri aMici: conviene sempre procedere per gradi e non insistere, se ci si rende conto che due animali proprio non si piacciono.

Perché il gatto muove la coda quando lo accarezzo?

Come abbiamo visto, in genere, quando il gatto fa oscillare la coda con un movimento lento e sinuoso, sta esprimendo benessere. Significa che è rilassato, predisposto alla vicinanza di chi gli è di fronte, sereno e non aggressivo.

Infatti, quando lo si accarezza, spesso muove la coda a destra e a sinistra, sembra quasi scodinzolare: è il suo modo di farti capire quanto apprezzi le tue carezze, quanto tu gli piaccia e sia contento di esserti amico. Il massimo dell’apprezzamento felino nei nostri confronti? Sono le fusa, naturalmente!

Non solo la coda: una comunicazione raffinata

Se è vero che da movimenti e posture della coda si possono intuire diversi stati d’animo del gatto, altrettanto vero è che l’espressività felina è molto più articolata e complessa di così, e che capire cosa pensa e prova il tuo aMicio è qualcosa che sei in grado di fare soprattutto stabilendo una relazione empatica con lui.

La comunicazione tra specie diverse di mammiferi avviene necessariamente in maniera non convenzionale, e molto ci aiutano le sensazioni, l’intuizione. Per capire il tuo gatto, puoi fare affidamento sulla vostra intesa, quindi, sulla tua esperienza e sulla capacità che hai sviluppato di leggere i suoi gesti e la mimica della sua bocca, degli occhi e delle orecchie.

A volte si fa l’errore di esagerare, attribuendo ai nostri fedeli compagni di zampa sentimenti e pensieri, come la gelosia o addirittura il risentimento, l’offesa, che in realtà non appartengono alla loro sfera emozionale. Voler bene agli animali significa anche riconoscerne la loro specificità, evitando di riversare sulla relazione sentimenti, desideri e bisogni che, a ben guardare, appartengono solo a noi.

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Emmi Hauser

Sono una traduttrice con un passato da insegnante e una grande passione per gli animali, soprattutto per gli aspetti di relazione tra noi e i nostri pet. Negli anni ho adottato cani, gatti, pesci, conigli e persino pulcini: in tutte le fasi più importanti della mia vita c'è sempre stato anche un compagno di zampa, vicino a me, e ho cercato di trasmettere questo amore per gli animali a chiunque mi incontrasse. Qualche anno fa ho adottato due trovatelle: una cagnolina di nome Marge e una gatta di nome Ki. Sono diventate inseparabili, anche se si contendono ancora le cucce di casa, che pure sono moltissime. Con i miei articoli cerco di approfondire gli argomenti più utili e interessanti per chi ha la fortuna di vivere insieme a questi meravigliosi compagni di vita.


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