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Chi trascorre molto tempo con il proprio felino, avrà sicuramente desiderato più volte di imparare a comprendere la lingua dei gatti. Il linguaggio del nostro amico felino si suddivide in verbale e non verbale. Quest’ultimo è rappresentato dal linguaggio del corpo del gatto, in particolare si riferisce ai diversi movimenti della coda.
In molti casi, quello che il Micio cerca di dirti, con tutte le sue espressioni verbali e non, è che vuole il suo cibo per gatti preferito!
Scherzi a parte, vogliamo mostrarti alcune caratteristiche tipiche della lingua dei gatti.
Cosa indicano le diverse posizioni della coda?
Se il gatto tiene la coda dritta con la punta leggermente curva, puoi rallegrarti, perché vuol dire che il tuo coinquilino peloso sta bene! Avete instaurato un bel rapporto ed il tuo gatto è felice.
Se invece sbatte nervosamente la coda sul pavimento, potrebbe avvertire dei dolori ed è meglio portarlo dal veterinario. Ecco altre manifestazioni del linguaggio del corpo dei gatti con alcune indicazioni che ti aiuteranno a interpretarle.
Se di tanto in tanto il tuo gatto fa dei movimenti sussultori con la coda, potrebbe essere un po’ nervoso.
Quando il pelo sulla coda è alzato e punta in direzioni diverse, significa che è molto agitato o addirittura si sente minacciato. Facendo così, il tuo animale vuole sembrare più grande di quello che è in realtà per spaventare eventuali avversari, veri o presunti.
Se la sua coda sembra vibrare leggermente, può significare che è molto eccitato oppure che aspetta qualcosa, ad esempio un gustoso snack per gatti. O semplicemente che è felice di vederti. D’altronde se ci sei tu probabilmente riceverà anche quel gustoso bocconcino!
Se il gatto è appoggiato a terra con la parte anteriore del corpo ed estende quella posteriore con la coda verso l’alto, generalmente è segnale di aggressività e di un comportamento molto difensivo. Puoi calmare il tuo micio con qualche carezza. Quando lo accarezzi, ricorda che si sovrastimola se ti soffermi troppo a lungo nello stesso punto.
Se il gatto tiene la coda protesa formando un angolo di circa 45°allora può trattarsi di una lieve aggressione oppure essere il risultato di uno spavento. Il gatto in quel momento probabilmente sta controllando se chi avvicina è un nemico o un amico.
Quando agita la coda dietro la schiena, il gatto controlla se dietro di lui c’è un aggressore.
Se invece abbassa la coda verso terra, significa che si è spaventato o che si sente colpevole per qualcosa.
Quando ha la coda tra le zampe, può avere paura di qualcosa o qualcuno, anche senza motivo. Dimostra insicurezza e una leggera sottomissione. Può anche indicare una consapevolezza della propria colpa, magari perché ha fatto qualcosa che sa che il suo amico umano non approverà.
Se il tuo gatto muove la coda da una parte all’altra, probabilmente è arrabbiato, ma potrebbe anche avere voglia di giocare. Puoi capirlo solo valutando la situazione.
Se il gatto è di malumore, è meglio lasciarlo tranquillo fino a quando non si sarà ripreso. Se invece vuole giocare, potresti intrattenerlo con una cannetta per gatti o un topolino.
Secondo gli esperti è consigliabile trascorrere un quarto se non un terzo della giornata giocando con il proprio gatto. Infatti, se il tuo felino trascorre praticamente l’intera giornata tra mangiare e dormire, sarà sottostimolato. E un gatto che non viene stimolato abbastanza non è un gatto felice.
Ovviamente esistono delle eccezioni: ci sono infatti gatti che non giocano volentieri e che sono felici ugualmente. Se il gatto ha libertà di movimento e può sfogare senza impedimenti il suo naturale istinto da cacciatore, ad esempio uscendo in giardino tramite una gattaiola, allora starà bene anche senza dover necessariamente giocare insieme a te. Scopri come sul nostro Magazine per animali i trucchi per abituare il gattino ad uscire all’esterno.
Cosa significa quando il gatto sfrega il muso contro di me?
Si dice che con questo comportamento affettuoso il gatto voglia “marcare” le persone a cui vuole bene, passandogli il proprio odore. Di certo, è un atteggiamento molto dolce nei confronti dell’essere umano.
Cosa ci dicono occhi e orecchie del gatto?
Le orecchie tese in avanti con tanto di occhi spalancati indicano che il gatto è pronto per cacciare o giocare. Se le orecchie invece sono rivolte in avanti, ma gli occhi semichiusi, allora il gatto è soddisfatto e in pace.
Occhi spalancati e orecchie attaccate alla testa vogliono dire che il gatto è pronto per l’attacco e/o ha paura.
Come vanno interpretati i suoni che emette il gatto?
I gatti sono in grado di emettere centinaia di suoni diversi. Si suddividono in versi di eccitazione, di piacere o per farsi notare.
Il linguaggio verbale del gatto è generalmente associato a quello del corpo. Spesso dietro ai rumorosi miagolii rivolti al padrone, si cela una richiesta specifica. Imparare a comprendere la lingua dei gatti significa anche essere in grado di associare i versi a delle esigenze specifiche.
Tramite l’emissione di rumori forti i gattini cercano il contatto della madre e a sua volta mamma gatta utilizza i versi per insegnare diverse cose ai suoi cuccioli. Ad esempio, con dei versi brevi ma con un tono alto, li mette in guardia da potenziali pericoli. Oppure utilizza uno specifico miagolio per comunicare ai piccoli che ha una preda per loro. Questo verso cresce di intensità più la preda è grande o insidiosa.
Da questo suono ha origine un verso che il gatto a volte fa quando ha tra le zampe il suo gioco preferito, o quando ha ucciso un topolino e lo ha portato a casa per il proprio padrone. Spera in questo modo di ricevere le lodi del suo amico umano per l’ottimo lavoro svolto. Quello che per noi altro non è che un topo morto, per lui è una dimostrazione d’amore, nonché un modo per dire “Guarda che bravo cacciatore sono!” Complimentati con lui quando ti porterà una preda e lo renderai molto felice! Scopri qui altri segnali che dimostrano che il tuo gatto ti vuole bene.
Il miagolio tipico del gatto invece può essere sia un tipo di saluto, sia l’espressione di un desiderio di qualcosa che il gatto si aspetta dal suo padrone. Ad esempio essere accarezzato, ricevere uno snack, giocare o essere coccolato.
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