I Cat Cafè sono diffusi in tutto il mondo e ultimamente ne sono stati aperti diversi anche in Italia.
Un cappuccino, una fetta di torta e un gatto acciambellato sulle ginocchia: in un Cat Cafè si può godere della compagnia dei nostri aMici, accarezzarli e giocare un po’ con loro, mentre si sorseggia una tazza di té o un buon caffè. Ma dove nasce questa idea e in quali città italiane si trovano questi locali? Chi sono i gatti che “vivono” lì e cosa ne pensano le associazioni animaliste? Conosciamo più da vicino i Cat Cafè in Italia e proviamo a prendere in considerazione tutti i punti di vista.
I primi Cat Cafè a Taiwan e in Giappone
Forse non lo sai, ma il primo Cat Café al mondo risale al 1998 ed è stato aperto nella capitale di Taiwan, Taipei. Si chiamava “Cat Flower Garden” e riscosse subito un enorme successo. Attirò molte persone, soprattutto turisti provenienti da tutto il mondo, attirati dall’idea di bere un caffè circondati da gatti.
I più entusiasti furono i vacanzieri giapponesi, che infatti esportarono subito il progetto nella loro patria. Il primo Cat Café giapponese è stato aperto a Osaka nel 2004, seguito un anno dopo da un altro, a Tokyo. Da allora i Cat Café non hanno conosciuto crisi e, infatti, ce ne sono moltissimi, in tutto il Giappone.
Perché esistono i Cat Cafè?
Il motivo della popolarità dei “neko kissa”, come vengono chiamati in giapponese questi bar molto particolari, è che la maggior parte dei giapponesi vive in appartamenti di dimensioni molto ridotte, nei quali, molto spesso, non si possono tenere animali.
Questi bar, quindi, offrono alle persone la possibilità rara di entrare in contatto con i gatti, almeno per qualche minuto al giorno, durante le brevi pause che i giapponesi si concedono nella loro vita piuttosto frenetica.
La versione europea: i Neko Cafè in Italia
Soprattutto nelle grandi città europee, l’idea dei Neko Cafè (“neko” = “gatto”, in giapponese) è piaciuta quasi subito. Da diversi anni, infatti, anche in Italia non è difficile trovare un bar che, insieme a cibo e bevande, offra la presenza di qualche gatto, il quale si aggira indisturbato tra i tavoli del locale.
Da Roma a Torino, da Portici a Milano, passando per Udine, Vicenza e Firenze, un po’ ovunque si ha la possibilità di sorseggiare una tisana o un infuso, gustarsi un dolce e intanto entrare in contatto con uno degli aMici che vivono all’interno del locale. Ma ci sono alcune importanti differenze, nella “versione italiana” di questo servizio.
Il benessere degli animali al primo posto
Probabilmente, ti starai chiedendo se le persone e i gatti apprezzano questo genere di locale allo stesso modo. Ai gatti piace l’idea di vivere in un ambiente dove entrano continuamente persone diverse, per giunta curiose e desiderose di stabilire un contatto con loro?
I Cat Cafè sono rispettosi dei nostri aMici o causano loro stress? Diversi attivisti per i diritti degli animali si sono posti questa domanda, e infatti non tutti sono d’accordo con questo genere di esercizi commerciali. Probabilmente la soluzione al dilemma, come spesso accade, sta nel modo in cui si agisce.
E’ fondamentale mettere il benessere dei gatti al primo posto, e organizzare l’ambiente in modo tale da garantire loro una situazione di benessere, lontana dall’ottica dello sfruttamento, tipica di chi vuole inserire gli animali nel suo locale al semplice scopo di attirare più clienti.
Come si organizza un Cat Cafè rispettoso dei gatti?
Al di là delle complesse norme igienico sanitarie e dei diversi permessi che, specie nel caso di questa particolare tipologia di locale, è fondamentale conoscere e verificare con gli enti regionali preposti, esiste tutta una serie di valutazioni da fare, legate alla tutela e al benessere degli animali.
Per prima cosa, bisogna considerare i gatti non come semplici ospiti, né tantomeno come un accessorio del locale: per realizzare un ambiente che sia davvero rispettoso del benessere degli animali, occorre considerare il Neko Cafè come la casa dei gatti, costruendo un bar completamente diverso dagli altri, anche negli arredi, per ridurre l’impatto e il disagio a carico degli animali che vi abitano.
I nostri aMici hanno bisogno di diversi spazi a loro dedicati, dove potersi rilassare in tranquillità, sottraendosi al contatto con i clienti ogni volta che ne sentono il bisogno. Ovviamente, hanno anche bisogno di una stanza dove posizionare le loro toilette, lontano da occhi indiscreti e igienicamente consona tanto alle loro necessità quanto al fatto che, in quello stesso contesto, si somministrano cibi e bevande al pubblico.
Gli arredi di un Cat Cafè dovrebbero offrire tante occasioni di gioco e di arrampicata, nascondigli e casette, piattaforme rialzate e lettini a parete, dove i gatti possano rilassarsi, osservare quello che accade nel bar senza essere costretti ad interagire con le persone, se non ne hanno voglia.
Le ciotole per l’acqua e per il cibo dovrebbero essere lontane dal passaggio dei clienti, per consentire ai nostri aMici di mangiare e bere in tutta tranquillità, anche in considerazione dei loro bisogni individuali e di eventuali diete specifiche.
E’ fondamentale anche limitare il numero dei gatti e delle persone compresenti: un locale affollato non potrà mai essere un contesto a misura di animale. Quindi, se necessario, vale la pena preferire i locali che richiedono una prenotazione, dove si evita l’affollamento di persone e quindi il rumore eccessivo.
Un’alternativa di casa per i gatti senza famiglia?
A volte i gatti dei Cat Cafè provengono dai gattili e dai rifugi per animali della città. In pratica, in quel caso il bar diventa la loro nuova casa e allo stesso tempo la loro speranza di trovare una famiglia che li adotti. Nel frattempo, si mantengono attivi e dinamici, visto che hanno a che fare quotidianamente non solo con chi li accudisce ma anche con i clienti del bar.
Questi ultimi di solito desiderano interagire con loro e, possibilmente, farligiocare, potenzialmente migliorando la qualità di vita di questi aMici meno fortunati, altrimenti destinati alla solitudine di qualche rifugio per animali.
Oltre a ciò, nella migliore delle ipotesi, all’interno dei Neko Cafè i mici possono interagire tra loro come una vera e propria famiglia di gatti, e si rapportano anche con i clienti abituali, stabilendo relazioni affettive non solo con i gestori del bar.
Chi apre uno di questi locali, insomma, deve essere una persona attenta, con molta esperienza nella cura e salute dei gatti, avere occhio non solo per i dettagli pratici come ciotole, cibo, lettiere e tiragraffi, ma anche e soprattutto per le persone che si presentano nel bar.
I nostri amici felini, infatti, sono creature molto sensibili e con un forte bisogno di indipendenza: è giusto rispettare le loro esigenze, anche in fatto di quiete e di privacy.
Un buon gestore di Cat Cafè sa quando invitare una persona troppo insistente a lasciare tranquillo un micio che è stanco di attenzioni e ha chiaramente bisogno di starsene per conto proprio.
A cosa prestare attenzione quando si va in un Neko Cafè
Ora che abbiamo chiarito quali sono i presupposti per gestire al meglio questo genere di locale pubblico, e cioè nel rispetto delle norme igieniche e delle esigenze degli animali che vivono al suo interno, possiamo soffermarci sugli aspetti che dovresti considerare tu, nel momento in cui entri in un Cat Cafè.
Ecco a cosa prestare attenzione:
- I mici hanno abbastanza spazi e stanze dove ritirarsi indisturbati (piattaforme a parete, tiragraffi di grandi dimensioni, casette, nicchie e nascondigli vari)?
- Sono loro ad avvicinarsi spontaneamente agli ospiti del bar o vengono avvicinati dai clienti in maniera un po’ insistente?
- A livello di aspetto, i gatti appaiono sani, normopeso, puliti e ben curati?
- Il gestore del bar ha provveduto a far castrare i gatti e a dotarli di microchip identificativo?
- Gli arredi del bar sono sicuri e adatti alla compresenza gatti-persone? Gli animali hanno sufficiente spazio per acciambellarsi in disparte, senza entrare per forza a contatto con i clienti?
- Il bar adotta le necessarie precauzioni di sicurezza affinché i gatti non possano scappare, quando si apre la porta del locale, nè farsi male?
- I gatti appartengono a razze frutto di allevamento estremo, ossia basato puramente sull’estetica, senza tenere conto della salute e della qualità di vita di questi poveri animali?
- Le norme igieniche vengono rispettate? I locali sono puliti? Le superfici vengono continuamente igienizzate? I gatti salgono anche sui tavoli? Hanno accesso alla cucina (è vietato!)?
- I gestori hanno un veterinario di riferimento che visita periodicamente i gatti e controlla che non abbiano parassiti o patologie?
Ogni Cat Cafè dovrebbe avere qualche regola
Di solito, chi gestisce questo genere di locali pubblici mostra ad ogni cliente le “regole della casa”, un insieme di norme a cui tutti devono attenersi per avere la migliore esperienza possibile. Ben visibili e affisse all’ingresso, queste regole tutelano le esigenze e il benessere di tutti, anche e soprattutto dei gatti che vivono in quel cafè.
Per farti un’idea, ecco le più comuni regole dei Neko Cafè che si trovano in diversi Paesi d’Europa. L’obiettivo è quello di garantire che le esigenze dei gatti non vengano messe in secondo piano rispetto all’entusiasmo delle persone che si recano nel bar.
- Questo Cat Café non è uno zoo: i gatti apprezzano che ci si avvicini a loro con calma e delicatezza, accarezzandoli solo se lo desiderano.
- Seduti ai nostri tavoli, potrete scattare qualche foto: ma vi chiediamo di non usare il flash, perché dà molto fastidio ai sensibili occhi del gatto.
- Non disturbate i nostri aMici mentre dormono
- Non prendeteli in braccio e non portateli in giro
- Non date loro nulla da mangiare
- In questo locale non è consentito l’accesso ad altri animali (cani, gatti, etc.)
- Se avete poca esperienza, imparate prima ad accarezzare il gatto nella maniera corretta
- Se portate con voi i vostri bambini, controllate che non tirino la coda ai gatti e che non li infastidiscano in nessun modo.
I gatti apprezzano moltissimo il rispetto
I nostri amici felini, si sa, apprezzano molto un approccio rispettoso: quando li si incontra per la prima volta, preferiscono essere avvicinati con riserbo e circospezione. È sempre meglio aspettare e lasciare che sia il gatto ad avvicinarsi di sua iniziativa, piuttosto che forzare la conoscenza..
Con questo approccio in mente, potrebbe capitare di entrare in un Cat Cafè, consumare una bevanda, mangiare una fetta di torta e non riuscire ad incontrare nemmeno un gatto. Non c’è da restare delusi!
I nostri aMici sono animali molto sensibili e hanno bisogno di tranquillità e di tempo, per stringere amicizia con le persone. Vale sempre la pena chiedere ai gestori qualche informazione in più circa le abitudini dei diversi gatti del bar, per capire come e chi sperare di riuscire ad avvicinare.
Anche gli orari sono importanti: ogni micio ha le sue abitudini, ma non dimenticare che i gatti trascorrono molte ore al giorno dormendo! Soprattutto se si tratta di un locale che promuove l’adozione di gatti in cerca di una famiglia, non ti sarà difficile scambiare utili chiacchierate con i gestori, che saranno ben felici di raccontarti qualcosa di più sui loro amici di zampa.
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