Accarezzare il gatto: come farlo correttamente

Scritto da Natalie Decker
come accarezzare il gatto

“Oh sì, proprio lì!”. Accarezzare i gatti può avere un effetto calmante e antistress, sia per il gatto che per te.

Accarezzare la morbida pelliccia del tuo micio e ascoltarlo fare le fusa soddisfatto, cosa c’è di più bello? In questo articolo ti spieghiamo come accarezzare i gatti, in modo che sia tu che il tuo amico peloso possiate pienamente godere di questo momento di coccole.

Qual è il modo migliore per accarezzare un gatto?

Probabilmente starai pensando: “chiunque sa come accarezzare un gatto!”. Purtroppo, non è così: è possibile fare molti errori quando si accarezza un pelosetto. Secondo uno studio britannico, spesso le persone che si descrivono come “intenditori di gatti” tendono a far sentire i nostri aMici a disagio quando li coccolano.

Ma perché? A quanto pare, in molti trascurano o interpretano male i sottili segnali che i tigrotti domestici inviano prima o durante le coccole. Come fare, allora, per coccolarli e accarezzarli per bene?

È il micio a decidere

In genere, è meglio lasciare che sia il tuo amico di zampa a decidere. Accovacciati, tendi la mano e offriti amichevolmente di accarezzarlo. Anche un gesto affettuoso come un lento ammiccamento comunica al gatto: “sono ben disposto nei tuoi confronti”.

Se poi è il pelosetto ad avvicinarsi di sua spontanea volontà, puoi grattarlo delicatamente. In questo caso vale la nota regola: non accarezzarlo mai contropelo, cioè contro la direzione di crescita del pelo. Evita anche movimenti frenetici e tocchi bruschi.

Bisogna coccolare i gatti mentre dormono?

Non importa quanto sia carino il tuo micetto addormentato: lascialo dormire e concedigli il meritato riposo.

Resisti all’impulso (assolutamente comprensibile) di accarezzare un gatto addormentato per evitare di svegliarlo accidentalmente. Non appena sarà di nuovo sveglio, potrai coccolarlo e giocarci insieme.

Dove amano essere accarezzati i gatti?

Ogni tigrotto domestico è unico e ha preferenze individuali. Tuttavia, ci sono alcune “zone gattogene”, cioè aree del corpo in cui molti gatti trovano particolarmente piacevoli le carezze.

Tra queste c’è soprattutto la testa: la maggior parte dei gatti è felice di essere accarezzata sulle tempie, sul mento e dietro le orecchie. Ciò è dovuto probabilmente alla presenza di un numero particolarmente elevato di ghiandole odorose, che permettono al pelosetto di marcare la mano del suo umano durante le coccole.

Posso accarezzare il pancino di un gatto?

Le gambe, le zampe e la pancia sono zone tabù per la maggior parte dei gatti. Per i loro antenati selvatici, le ferite a queste parti sensibili del corpo spesso significavano la morte. Ecco perché ancora oggi molti pelosetti proteggono istintivamente queste aree vulnerabili.

Dovresti grattare il pancino del tuo micio solo se lui ti invita a farlo. Se il gatto ti “mostra” questa parte sensibile del corpo, puoi considerarlo un grande segno di fiducia e tentare di accarezzarlo con cautela. Tuttavia, in questa posizione può anche darsi che il tuo amico di zampa ti stia invitando a giocare. In questo caso, afferrerà la tua mano per morderla come se fosse una preda o la spingerà con le zampette posteriori.

Si può toccare la coda di un gatto?

La maggior parte dei nostri aMici non vuole essere toccata sulla coda. Fanno eccezione la radice della coda del gatto o la parte inferiore del dorso. Anche qui sono presenti delle ghiandole odorose, quindi alcuni gatti tollerano o addirittura si divertono a farsi toccare in questi punti.

Come fanno i gatti a dimostrare che gli piace?

Se vuoi sapere se un gatto gradisce le coccole, dovesti prestare attenzione ai suoi sottili segnali. Se solleva la testa verso la mano che lo accarezza o sfiora con la bocca la mano, significa che gli piace essere accarezzato.

A volte i gatti cercano anche di indirizzare la mano del loro umano nella giusta direzione, cioè verso le aree che meritano di essere accarezzate. Muovono la testa, ad esempio, in modo che le dita tocchino il mento o le orecchie.

Le fusa dei tigrotti domestici

La maggior parte dei gatti fa le fusa con soddisfazione quando viene accarezzata. Ma attenzione: le fusa profonde non sempre sono una manifestazione di benessere. I gatti fanno le fusa anche per calmarsi o per tranquillizzare chi si trovano di fronte, come si può osservare talvolta sul tavolo da visita del veterinario.

Le fusa durante le carezze possono quindi essere interpretate anche come un segno di insicurezza, soprattutto se si tratta di un micio sconosciuto. Altri segnali sono fondamentali per interpretare le fusa: se il gatto assume una postura difensiva o irrigidisce il corpo, dovresti smettere di accarezzarlo.

Cosa significa quando il gatto “fa la pasta”

Quando i gatti fanno la pasta – o, come dicono alcuni, “la danza del latte” – è un chiaro segnale che si sentono a proprio agio. Questi movimenti ritmici con le zampette sono un comportamento innato: i gattini piccoli affondano delicatamente le zampette nei capezzoli di mamma gatta per stimolare la fuoriuscita del latte.

Se il micio impasta delicatamente con le zampe la tua coscia o la coperta su cui è sdraiato, significa che sta apprezzando le tue carezze. Il gatto adulto potrebbe ricordare la sicurezza che provava quando era un gattino.

Suggerimento di lettura: Il mio gatto mi ama? 10 modi per capirlo

Il gatto mi morde quando lo accarezzo: cosa significa?

Può trattarsi del cosiddetto “morso d’amore”: il gatto usa i denti per accarezzare delicatamente (!) la mano, le dita o il braccio della persona che lo accarezza. Questo comportamento ha probabilmente origine nei rituali di toelettatura dei gatti, che si prendono cura del pelo vicendevolmente. Si tratta quindi di un segno di affetto.

È anche possibile che il morso del gatto derivi dal suo comportamento di accoppiamento, durante il quale il maschio morde la femmina sul collo per tenerla ferma.

Morso affettuoso o aggressivo?

Un’altra possibile ragione è che il pelosetto stia ricevendo troppe carezze e che il morso sia una reazione alla sovrastimolazione. Se si tratta di un morso aggressivo, lo si può capire dal comportamento del gatto.

Una postura tesa, il pelo che si drizza, la coda che si agita e il sibilo indicano che faresti meglio a terminare subito la sessione di coccole, altrimenti potrebbe seguire un colpo di zampa.

Come fa un gatto a dimostrare che non vuole essere accarezzato?

Ci sono alcuni aMici tolleranti che semplicemente sopportano le carezze non richieste. Rimangono passivi mentre vengono toccati. Altri pelosetti pacifici evitano la mano, girano la testa o se ne vanno.

Una punta della coda che si contrae e un breve sbuffo sono segni di disappunto, che indicano che il gatto ne ha abbastanza. Se continui ad accarezzarlo, il gatto potrebbe reagire con un sibilo rabbioso e piegando le orecchie in avanti. Infine, il tigrotto domestico potrebbe graffiarti o morderti.

Suggerimento: una sessione di coccole può spesso essere combinata con una sessione di toelettatura e viceversa – a questo scopo puoi utilizzare delle apposite spazzole o guanti per la cura del pelo. Tuttavia, assicurati sempre che il tuo amico di zampa acconsenta alla toelettatura.

Il gatto non si lascia accarezzare: cosa fare?

Non tutti i gatti sono coccoloni. In particolare, i mici adulti che hanno avuto brutte esperienze con le persone o che hanno vissuto a lungo per strada, sono spesso restii a farsi toccare.

In questo caso, è necessario avere pazienza: cerca di costruire un legame con il tuo compagno di zampa. Invia dei segnali rassicuranti non guardandolo direttamente o ammiccando dolcemente. Anche gli snack per gatti possono aiutare a conquistare la fiducia dei pelosetti diffidenti.

Visita di controllo dal veterinario

Se il tuo tigrotto domestico ha sempre gradito le carezze ma, improvvisamente, non vuole più essere toccato, potrebbe esserci una causa fisica alla base. Malattie come l’artrosi possono far sì che il gatto trovi doloroso il contatto e quindi non voglia essere coccolato.

Per sicurezza, porta il tuo micio dal veterinario e informalo di questo notevole cambiamento di comportamento. Se il veterinario non è in grado di diagnosticare alcun disturbo fisico, puoi consultare uno psicologo felino. Potrebbe esserci qualcosa che mette il gatto a disagio nel suo territorio, come ad esempio un nuovo coinquilino a due o quattro zampe.

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Natalie Decker
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Una volta, un famoso comico tedesco disse: "Senza un Carlino la vita è possibile, ma inutile”. Sono assolutamente d’accordo con lui, e anzi aggiungo: "Anche senza un cavallo, un gatto e un coniglio!". Insomma, sono innamorata di tutti gli animali, grandi e piccoli, e ho la grande fortuna di poter scrivere di questa che è la mia grande passione come autrice freelance. Con i miei articoli vorrei sensibilizzare le persone sul benessere degli animali e offrire qualche utile consiglio.


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