Laminite nel cavallo This article is verified by a vet

trattamento laminite cavallo

La laminite è un'infiammazione dolorosa dello zoccolo del cavallo.

Il tuo cavallo ha improvvisamente smesso di muoversi e zoppica? Allora è proprio il caso di farlo visitare da un veterinario. In questo articolo ti spieghiamo come capire se si tratta di laminite e cosa questo significhi per te e per il tuo amico equino.

Quanto è pericolosa la laminite per il cavallo?

La laminite è una delle più comuni malattie dello zoccolo del cavallo. È molto dolorosa e si manifesta anche nei pony.

Se viene trattata in tempo, guarisce in pochi giorni. Tuttavia, può anche assumere un decorso cronico e accompagnare il cavallo per tutta la vita.

Descrizione: che cos’è la laminite nel cavallo?

La laminite (nota anche come podoflemmatite) è un’infiammazione non infettiva delle lamine dermiche del piede. Come conseguenza della malattia, queste si gonfiano, alterando la circolazione sanguigna nello zoccolo.

Poiché le lamine dermiche sono in gran parte circondate da strutture solide (ad esempio la corona), il rigonfiamento non può espandersi a sufficienza. Il dolore provocato da questa pressione porta il tuo destriero a zoppicare. Il gonfiore provoca anche l’abbassamento e la rotazione dell’osso triangolare. Nei casi più gravi, l’osso penetra parzialmente o completamente attraverso la suola (perforamento dello zoccolo da parte dell’osso triangolare).

Generalmente, questa patologia progredisce a tappe. Gli zoccoli anteriori sono quelli più frequentemente colpiti, ma anche quelli posteriori possono contrarre la malattia.

radiografia zoccolo cavallo © C. Rupp / stock.adobe.com
Questa foto mostra l’immagine radiografica dello zoccolo di un cavallo. Quello più in basso è l’osso triangolare. In presenza di laminite, può abbassarsi o ruotare verso il basso in direzione della suola.

Sintomi: quali sono i segni clinici?

La laminite può essere suddivisa in una fase prodromica (fase sub-acuta) e in una fase acuta (improvvisa) e cronica (a lungo termine). A seconda della fase, i cavalli e i pony colpiti presentano i seguenti sintomi:

  1. fase sub-acuta (prodromica):
  • dolore quando lo zoccolo viene sondato con la pinza
  • lieve zoppia
  • gli zoccoli malati sono leggermente caldi
  1. fase acuta (improvvisa):
  • postura “laminitica”: con gli arti anteriori distesi in avanti e quelli posteriori distanti dal corpo (simile a quella del cervo)
  • gli zoccoli malati sono molto caldi (ipertermia)
  • peggioramento delle condizioni generali
  • pulsazione chiaramente percepibile dei vasi sanguigni dello zoccolo
  • zoppia evidente dovuta a forte dolore (soprattutto su superfici dure e in curva)
  • andatura antalgica: carico sui talloni prima che la parte anteriore dello zoccolo tocchi il suolo
  1. fase cronica (oltre 48 ore):

Nella fase cronica, il quadro clinico può migliorare, ma anche peggiorare. In quest’ultimo caso, i cavalli malati presentano complicazioni come:

  • abbassamento e rotazione dell’osso triangolare
  • sfondamento della suola e della corona
  • alterazioni nella forma dello zoccolo (ad esempio, zoccoli bombati)
  • allargamento della linea bianca
  • formazione di anelli trasversali nella parete dello zoccolo

Terapia: come si cura la laminite nel cavallo?

Se il tuo amico equino mostra i sintomi della forma acuta, ti raccomandiamo un trattamento immediato. Il veterinario può combattere l’infiammazione con le seguenti misure:

  • farmaci anticoagulanti, vasodilatatori e anti-endotossici
  • raffreddamento degli zoccoli
  • applicazione di un gesso per sollevare i talloni
  • accorciare le dita dei piedi

La laminite cronica non richiede un trattamento immediato. Tuttavia, è consigliabile far controllare regolarmente lo stato di salute del cavallo.

A seconda della gravità, il veterinario consiglierà una ferratura speciale o delle scarpette per cavallo. In alcuni casi, può essere necessario recidere chirurgicamente il tendine flessore profondo per evitare una ferratura dolorosa.

Per tutta la durata del trattamento, il destriero affetto da questa patologia necessita di una superficie morbida (ad esempio, una lettiera) e di una dieta a basso contenuto di carboidrati. Per evitare attacchi ricorrenti di laminite, è necessario controllare costantemente l’alimentazione del cavallo.

Prognosi: quali sono le possibilità di guarigione?

La prognosi dipende dalla gravità e dallo stadio (acuto/cronico). Mentre la laminite acuta guarisce in circa dodici giorni se trattata tempestivamente, la laminite cronica può durare per tutta la vita del cavallo. Se si verificano complicazioni gravi, la prognosi può peggiorare notevolmente.

Cause: quali sono le cause scatenanti della laminite nel cavallo?

Le cause di questa infiammazione sono molteplici:

  1. laminite endotossica

Quando un gran numero di batteri muore nell’organismo, si producono endotossine. Se queste entrano nel flusso sanguigno, possono causare coaguli di sangue e, in ultima analisi, portare a reazioni infiammatorie nelle lamine dermiche dello zoccolo.

Questa morte massiccia di batteri si verifica soprattutto in seguito a malattie infettive. Anche la ritenzione placentare può causare questo fenomeno. In questo caso, si parla anche di laminite post-partum.

  1. laminite alimentare

Anche una dieta ricca di carboidrati può portare alla laminite. Questi si trovano sotto forma di zucchero, amido o fruttani in una varietà di materie prime per mangimi per cavalli.

I fruttani, ad esempio, sono carboidrati di riserva e sono presenti in diverse specie vegetali. Tra queste c’è il loglio perenne, che a sua volta si trova spesso nel fieno.

I carboidrati ingeriti vengono scomposti nell’intestino, liberando acido lattico. Questo provoca l’acidificazione dell’intestino crasso. I batteri che digeriscono le fibre grezze, presenti naturalmente nell’intestino, muoiono e rilasciano quantità massicce di tossine.

  1. laminite ormonale

La laminite può essere anche di origine ormonale. Le malattie ormonali come la sindrome di Cushing, la sindrome metabolica equina (EMS) o le alterazioni del metabolismo lipidico dovute ad un’alimentazione scorretta (iperlipidemia) sono tra i fattori scatenanti più comuni.

  1. laminite da sovraccarico

Se un cavallo corre principalmente su terreni duri o se, a causa di un infortunio, grava maggiormente su un lato del corpo, ciò può alterare la circolazione sanguigna nello zoccolo. Tuttavia, i nostri amici equini possono soffrire di laminite anche se non si muovono abbastanza.

  1. laminite da intossicazione

Le tossine sono molto diffuse nell’ambiente. Se un cavallo mangia piante velenose (ad esempio il tasso) o ingerisce pesticidi o muffe attraverso il cibo, può sviluppare una laminite. Le tossine possono entrare nel flusso sanguigno e infiammare le lamine dermiche dello zoccolo anche attraverso il morso di un serpente o alcuni tipi di farmaci (ad esempio, preparati a base di cortisone).

Prevenzione: come posso prevenire la laminite nel mio cavallo?

Il modo migliore per prevenire la laminite è evitarne le cause. Pertanto, presta attenzione alle seguenti misure profilattiche:

  • dieta a basso contenuto di carboidrati
  • esercizio fisico sufficiente ma delicato
  • rimuovere le piante velenose dal pascolo
  • ferratura adeguata
  • trattare le malattie tempestivamente

Scheda della laminite nel cavallo

Definizione: La laminite (nota anche come podoflemmatite) è un’infiammazione non infettiva delle lamine dermiche del piede. Queste si gonfiano e alterano la circolazione sanguigna nello zoccolo. La malattia si può manifestare in forma sub-acuta, acuta o cronica
Sintomi e possibili effetti: fase sub-acuta:
  • dolore se lo zoccolo viene sondato con la pinza
  • lieve zoppia
  • zoccoli leggermente caldi

fase acuta:

  • postura “laminitica”: arti anteriori distesi in avanti e arti posteriori distanti dal corpo
  • zoccoli molto caldi (ipertermia)
  • peggioramento delle condizioni generali
  • forte pulsazione dei vasi sanguigni dello zoccolo
  • zoppia evidente dovuta a forte dolore
  • andatura antalgica: carico sui talloni prima che la parte anteriore dello zoccolo tocchi il suolo

fase cronica:

  • abbassamento e rotazione dell’osso triangolare
  • sfondamento della suola e della corona
  • alterazioni nella forma dello zoccolo
  • allargamento della linea bianca
  • formazione di anelli trasversali nella parete dello zoccolo

Possibili cause: laminite endotossica:

malattie infettive, ritenzione placentare

laminite alimentare:

dieta ricca di carboidrati (zucchero, amido o fruttani)

laminite ormonale:

malattie ormonali come la sindrome di Cushing, la sindrome metabolica equina (EMS) o le alterazioni del metabolismo lipidico dovute ad un’alimentazione scorretta

laminite da sovraccarico:

corsa su terreni duri, postura sbilanciata dovuta ad un infortunio

laminite da intossicazione:

assunzione di piante velenose, pesticidi o muffe attraverso il cibo; morsi di serpente; farmaci

Strumenti diagnostici: visita veterinaria
Intervento chirurgico: solo in alcuni casi è necessario recidere chirurgicamente il tendine flessore profondo
Terapie: terapia generale:
  • farmaci anticoagulanti, vasodilatatori e anti-endotossici
  • raffreddamento degli zoccoli
  • applicazione di un gesso per sollevare i talloni
  • accorciare le dita dei piedi
  • superficie morbida (ad es. lettiera)
  • dieta a basso contenuto di carboidrati

in casi particolarmente gravi:

  • ferratura speciale
  • scarpette per cavallo
  • intervento chirurgico per recidere il tendine flessore profondo

Vaccinazione: no
Prognosi: dipende dalla gravità e dallo stadio.

Fase acuta: guarisce in circa dodici giorni se trattata tempestivamente

Fase cronica: può durare per tutta la vita

Prevenzione:
  • dieta a basso contenuto di carboidrati
  • esercizio fisico sufficiente ma delicato
  • rimuovere le piante velenose dal pascolo
  • ferratura adeguata
  • trattare le malattie tempestivamente

Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.

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Franziska G., Veterinario
Profilbild von Tierärztin Franziska Gütgeman mit Hund

Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.


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