{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/cavallo/salute-e-cura-del-cavallo/gli-acari-del-cavallo","title":"Gli acari del cavallo","mag_id":250403,"is_single":true,"cat_name":"Cavallo","sub_cat_id":583,"sub_cat_name":"Salute e cura del cavallo","cat_id":545}
Entri nella stalla e trovi il tuo cavallo irrequieto, che pesta il terreno con gli zoccoli. E magari dopo un po‘ vedi che si contorce tutto per riuscire a grattarsi. Il prurito sembra dargli molto fastidio? Potrebbe trattarsi di acari del cavallo. Vediamo cosa puoi fare per aiutarlo.
Gli acari sono aracnidi che attaccano gli esseri umani e diverse specie animali come dei veri e propri parassiti. Purtroppo anche i cavalli non fanno eccezione e hanno sempre un certo numero di acari sulla loro pelle e sul mantello.
La maggior parte delle specie di acari predilige calore e umidità. Non sorprende quindi che si moltiplichino a dismisura soprattutto con la stagione più umida (in autunno e nel passaggio dall’inverno alla primavera). La situazione diventa veramente pesante nel caso in cui il sistema immunitario del cavallo sia già indebolito a causa della muta o simili, e la barriera cutanea sia ulteriormente danneggiata dall’umidità.
I cavalli colpiti soffrono di un prurito quasi insopportabile. A seconda della regione del corpo interessata, l’amico equino si gratta o mordicchia le aree pruriginose. Il risultato è ovviamente una rapida perdita di peli e infezioni secondarie da batteri.
Quali sono gli acari del cavallo?
Ci sono diversi tipi di acari e ovviamente non tutti colpiscono i nostri amici equini. In compenso tutti gli acari possono causare la rogna nel cavallo. Questo grave malattia si differenzia in base alla gravità e alla regione del corpo interessata.
Gli acari Chorioptes sono particolarmente comuni nei cavalli e provocano la cosiddetta rogna coriatica o rogna della gamba. Questa forma di rogna di solito colpisce gli arti inferiori e, se non trattata, può diffondersi anche alle zampe anteriori e verso il tronco. La manifestazioni tipiche sono la forfora e un eczema con croste nella curva della caviglia che inizialmente sembrano brufoli. Durante la toelettatura, su grandi aree del corpo le croste e i peli cadono. Con il progredire della malattia, la pelle tende ad ispessirsi e compaiono depositi di sebo.
Siccome anche questo tipo di acari è a suo agio in un ambiente umido e caldo, i cavalli con coda e criniera particolarmente folte e lunghe come i Coldblood sono particolarmente colpiti. Ma anche i mezzosangue, che pure hanno un mantello a pelo corto, non vengono risparmiati da questi fastidiosissimi parassiti.
Vediamo insieme, quindi, quali sono i più comuni acari del cavallo.
Acaro Sarcoptes & Notoedres cati
Acari Sarcoptes (acaro della scabbia, Sarcoptes scabiei var. equi)
Questa specie di acaro si insinua negli strati superiori della pelle del cavallo e vi depone le uova. Visto che gli acari preferiscono le parti del corpo con meno densità di peli, le prime mutazioni a livello di pelle di solito si notano sulla testa. Infatti l’infestazione da acari sarcoptici viene chiamata anche “rogna della testa”.
Successivamente, la malattia si diffonde anche ai lati del collo, al garrese e, nel peggiore dei casi, a tutto il corpo.
Forfora, pustole e caduta dei peli sono i sintomi classici di una infestazione dovuta a questa famiglia di acari, oltre ad un forte prurito. A questi sintomi si aggiungono le infezioni secondarie e le alterazioni della pelle, piuttosto estese, che indeboliscono sempre più il cavallo. Va tenuto presente, inoltre, che gli acari sarcoptici possono essere trasmessi anche all’uomo (zoonosi) e quindi innescare la cosiddetta pseudoscabbia.
Acari Psoroptes & scabbia psorisiaca
Acari Psoroptes (acari ventosa, Psoroptes equi)
Lo Psoroptes equi è un tipo di acaro che inizialmente si insedia in aree del corpo del cavallo particolarmente fitte di peli come la criniera e la base della coda. Da lì, però, si diffonde rapidamente su tutto il busto e successivamente colpisce anche il basso ventre e l’interno coscia dell’animale. Ecco perché si parla di “rogna del corpo”.
Si formano depositi simili alla corteccia di un albero. Gli acari restano al di sotto, protetti da questo strato spesso, e si nutrono di sangue e fluidi tissutali.
Anche lo Psoroptes cuniculi provoca la “rogna psoroptica” ed è un’altra specie di acaro ventosa che colpisce i condotti uditivi del cavallo. Gli animali che ne sono affetti presentano un prurito molto intenso, per cui si sfregano le orecchie continuamente e scuotono la testa. Per fortuna, però, è raro che la rogna dell’orecchio colpisca i cavalli.
Acaro autunnale
Acaro pungitore o acaro autunnale (Neotrombicula autumnalis)
Nel caso del temibile acaro pungitore, ad attaccare il cavallo sono lelarve. Queste esseri minuscoli finiscono con l’affliggere non solo gli animali ma anche gli esseri umani, soprattutto a fine estate.
Si insediano su aree scarsamente pelose del corpo del cavallo, come l’interno cosce, il ponte del naso o la base delle orecchie. Questo fa sì che si manifestino aree della pelle irregolari e arrossate. Le larve di acari autunnali si nutrono delle cellule della pelle. Per fortuna, trascorso un periodo compreso tra 1 e 5 giorni, le larve cadono da sole. Pertanto, di solito non è necessario alcun trattamento.
La diagnosi: come faccio a capire se il mio cavallo ha preso gli acari?
Ricorda sempre che la prima e più evidente indicazione di un’infestazione da acari è il prurito. Nella maggior parte dei casi, lealterazioni cutanee su determinate aree del corpo indicano già il tipo di acaro.
Per escludere altre cause (come la dermatite estiva) e per determinare il tipo di acaro, di solito il veterinario esegue una raschiatura cutanea a livello delle aree alterate. In pratica, graffia con estrema attenzione una piccola porzione di pelle del cavallo, usando una lama da bisturi. Quindi esamina al microscopio il materiale ottenuto e, una volta identificato il colpevole, avvia il trattamento più appropriato.
La terapia: come si eliminano gli acari del cavallo?
Di solito il trattamento è sia esterno e sia interno, ossia tramite medicinali di diversa tipologia.
Per il trattamento locale, il veterinario utilizza shampoo e soluzioni specifiche, ripetendo l’operazione ad intervalli regolari per diverso tempo. Se le zone della pelle colpite hanno peli spessi o particolarmente lunghi, è bene prima accorciarli o raderli del tutto, per facilitare la procedura. Questo infatti è l’unico modo per essere sicuri che i medicinali raggiungano gli acari.
Qualunque trattamento puramente locale, però, di solito si limita ad alleviare i sintomi senza rimuovere completamente gli acari. Per questo motivo di solito il veterinario somministra anche l’ivermectina, per via orale o tramite un’iniezione. Anche questa terapia va ripetuta più volte
È importante anche trattare l’ambiente circostante con gli strumenti più appropriati. Non solo la stalla, ma anche a tutti gli oggetti con cui il cavallo è entrato in contatto.
Sfortunatamente, gli acari si diffondono e raggiungono gli altri cavalli in una maniera incredibilmente rapida. Per questo motivo vanno sempre trattati tutti i gli animali della stalla.
Quanto tempo ci vuole per sconfiggere gli acari del cavallo?
Se il tuo cavallo ha contratto questi parassiti, devi essere preparato ad un lungo periodo di trattamento. A seconda della gravità, infatti, la terapia dura spesso settimane o addirittura mesi. Questo soprattutto perché le uova di acari sopravvivono nell’ambiente per diversi mesi.
Se vuoi essere certo del successo della terapia, è importante che tu tratti contemporaneamente il cavallo, i suoi compagni di scuderia e tutto l’ambiente circostante.
I rimedi casalinghi funzionano?
Indipendentemente dal tipo di rogna del cavallo che ha attaccato il tuo quadrupede preferito, non c’è alcuna possibilità di sconfiggere questo parassita con rimedi casalinghi. Tuttavia, puoi utilizzare l’olio dell’albero del tè (tea tree) e l’olio di cocco come coadiuvanti, per supportare il trattamento farmacologico. Le pomate allo zinco, invece, sono utili per supportare la guarigione delle ferite nelle infezioni batteriche secondarie.
Prevenzione: come posso evitare gli acari del cavallo?
Se il tuo cavallo ha un forte sistema immunitario, di solito gli acari non possono creargli grandi problemi se non fastidio. La cosa più importante, quindi, è fare in modo che il tuo equino del cuore segua sempre una dieta equilibrata.
Il giusto apporto di vitamine e minerali è essenziale per la salute del tuo cavallo, soprattutto quando fa la muta.
Anche le condizioni di vita hanno un’influenza determinante sulla salute del cavallo. Una buona igiene della stalla e una pulizia regolare di coperte, attrezzature per la pulizia e selleria dovrebbero essere qualcosa di ovvio ma non scontato.
Ultimo ma non meno importante, una buona cura del pelo assicura che gli acari non possano moltiplicarsi: non è poco. E ricordati che, in caso di pioggia, è sempre meglio accorciare anche i peli delle caviglie.
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
Franziska Pantelic, Veterinario
Da diversi anni collaboro con il Magazine zooplus mettendo a disposizione le mie competenze specifiche. Sin dal 2009 lavoro come veterinaria qualificata e attualmente presto servizio presso un piccolo ambulatorio veterinario mobile nell'area metropolitana di Monaco di Baviera.
In primavera e in autunno anche per il cavallo avviene la cosiddetta “muta”, che consiste nel cambio del pelo stagionale. Anche se la maggior parte di questi animali ha un pelo corto e facile da pulire, ad aver bisogno di cure quotidiane non sono solo criniera e coda, che andrebbero spazzolate con un accessorio come il FURminator per cavalli.
Il problema della dermatite estiva nei cavalli è molto noto e riguarda soprattutto razze di cavalli nordici come gli Islandesi e i Pony Shetland. Ma anche altre razze equine possono sviluppare questa malattia infiammatoria della pelle. Scopriamo insieme come si sviluppa e cosa puoi fare per alleviarne i sintomi.
Una malattia articolare cronica come l'artrosi, comporta una grave limitazione sia per il cavallo che per il suo umano di riferimento. In questo articolo scoprirai come supportare il tuo cavallo nel miglior modo possibile.