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La stabulazione in box è ancora molto diffusa, ma è sempre più oggetto di critiche da parte degli amanti dei cavalli.
Esistono diverse opinioni su quale sia il migliore sistema di stabulazione dei cavalli. In ogni caso, il criterio fondamentale è che sia adatto alla specie. Diversi fattori giocano un ruolo nella scelta. Ti stai domandando se la stabulazione libera sia adatta al tuo destriero? Scoprilo leggendo questo articolo.
La stabulazione fissa in box è il sistema di stabulazione dei cavalli più comune. La dimensione minima di un box prescritta dal “Codice per tutela e la gestione degli equidi” del Ministero della Salute è di 3,00 m x 3,00 m per i cavalli e di 2,80 m x 2,80 m per i pony. Il box deve avere spazio sufficiente per consentire al destriero di sdraiarsi, rialzarsi e girarsi agevolmente, evitare il rischio di lesioni e permettere un contatto visivo, acustico e olfattivo con individui della stessa specie. Di conseguenza, per i cavalli di taglia grande vanno adottate misure maggiori.
La scuderizzazione in box è un argomento molto controverso perché molti amanti dei cavalli ritengono che non sia rispettosa della specie. La stabulazione libera sta quindi diventando sempre più popolare.
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Nella ricerca del tipo di ricovero più adeguato ai cavalli, tipici animali da branco, sempre più persone optano per la stabulazione aperta. I motivi sono diversi.
Per sua natura, il cavallo vive preferibilmente in gruppo, insieme ad altri cavalli. Con una stabulazione libera, detta anche “a scuderia aperta”, questo è possibile. I cavalli possono formare un branco in cui si sviluppano forti legami, simpatie e antipatie.
La gerarchia all’interno del branco è chiara. Ci può essere solo un capo: il maschio alfa. Tutti gli altri membri del gruppo sono subordinati e hanno un posto ben definito nella gerarchia.
In una scuderia aperta è possibile osservare perfettamente i diversi comportamenti sociali dei cavalli. Questi amici di zampa si grattano reciprocamente in segno di amicizia, passeggiano insieme, combattono in maniera giocosa, mostrano il posteriore in segno di minaccia, appiattiscono le orecchie come avvertimento, si beccano o mordono violentemente e si impennano.
Soprattutto in inverno, molti box con una cattiva climatizzazione sono caratterizzati da aria calda e umida o da correnti d’aria. A lungo termine, queste condizioni possono danneggiare i polmoni del tuo amico equino.
In linea di principio, il cavallo non ha bisogno di stare al caldo. Con il suo folto mantello invernale, è perfettamente equipaggiato per affrontare il vento e le intemperie. Perfino la pioggia viene facilmente drenata grazie alla direzione di crescita del pelo e alle vertebre che incanalano l’acqua.
Solo un’eccessiva umidità, ad esempio nei giorni di pioggia continua, può causare dei problemi al tuo destriero. Per questa ragione, un riparo con un pavimento asciutto è necessario anche per i cavalli robusti tenuti in stabulazione libera.
Esistono scuderie aperte gestite molto bene ed altre in modo meno professionale. Può accadere che i cavalli stiano con le zampe immerse nel fango profondo e bagnato o che gli esemplari di rango più elevato caccino quelli di rango inferiore dall’area di alimentazione. In questi casi, la stabulazione libera andrebbe evitata perché potrebbe provocare malattie o lesioni al tuo destriero.
Una buona scuderia aperta, invece, è attentamente progettata. Se è gestita in modo responsabile e con la dovuta competenza, la superficie viene drenata e riempita con sabbia o materiale simile.
Inoltre, le aree di alimentazione e quelle di riposo devono essere separate, soprattutto nelle mandrie più grandi. In questo modo, i cavalli di rango inferiore possono mangiare o riposare in pace senza essere scacciati da quelli che occupano un posto più alto nella gerarchia. Più la mandria è grande, maggiore è l’importanza di questa separazione. Anche gli esemplari più deboli del branco devono poter vivere senza stress.
Nella stabulazione libera è necessario anche ispezionare l’area circostante per verificare l’eventuale presenza di fonti di pericolo. Angoli ciechi, passaggi stretti, viti sporgenti, chiodi, corde o fili sospesi possono causare il ferimento del tuo cavallo.
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Dei cavalli che non si conoscono non dovrebbero essere alloggiati nella stessa scuderia senza un periodo di familiarizzazione. Di solito si scatena subito una rissa. In alcuni casi sembra che tutto vada bene fin dall’inizio, ma le apparenze possono ingannare. Nessuno dei cavalli già presenti da tempo permetterà al “nuovo arrivato” di mettere in discussione il proprio posto nel branco.
È quindi molto importante, quando si allevano dei cavalli in una scuderia aperta, che il branco possa prima fiutare il nuovo “candidato” attraverso il recinto di protezione per alcune settimane. Il modo migliore per farlo è recintare una parte del paddock o del recinto.
Martin Winzer, che da dieci anni gestisce una scuderia aperta a quattro stelle, ha sviluppato un proprio metodo di ambientamento. Questo metodo ha già risparmiato a lui e ai suoi cavalli molti problemi.
Dopo la fase iniziale di familiarizzazione al di là del recinto, il nuovo arrivato viene portato in un paddock separato con ciascun membro della mandria. Le sue gambe sensibili vengono protette con delle ghette da trasporto.
Lui stesso è sempre presente con una frusta. Se due attaccabrighe si incontrano, può intervenire per controllarli. In questo modo si evitano delle gravi lesioni. Solo una volta che la gerarchia tra il nuovo arrivato e ciascuno degli “anziani” sia stata chiarita, il nuovo ospite può unirsi al branco.
Prima di scegliere una scuderia aperta, considera attentamente i seguenti punti:
Se la risposta a tutte queste domande è “sì”, non c’è nulla che ti impedisca di tenere il tuo amico equino in una scuderia aperta. Con l’allevamento in stabulazione libera il tuo destriero sarà felice e ti ripagherà mantenendosi sano, attivo e allegro.
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