{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/cane/salute-e-cura-del-cane/riconoscere-gli-acari-nel-cane","title":"Come riconoscere gli acari nel cane","mag_id":200728,"is_single":true,"cat_name":"Cane","sub_cat_id":560,"sub_cat_name":"Salute e cura del cane","cat_id":544}
Con il tampone il veterinario rileva la presenza di acari dell‘orecchio nel cane.
Perché è importante riconoscere gli acari nel cane e agire prontamente con una terapia e prevenzione adeguata? Gli acari sono parassiti molto fastidiosi che si nascondono un po’ ovunque e quindi possono facilmente colpire il tuo cane. Il modo in cui si trasmettono e i sintomi variano a seconda del tipo di parassita ma, anche se gli acari non trasmettano malattie come fanno invece le zecche, possono comunque causare al cane sintomi anche gravi.
Purtroppo i nostri amici pelosi possono restare infestati dal contatto con diverse tipologie di acari. Qui sotto trovi elencate le principali:
Neotrombicula (Trombicula autumnalis)
Questo acaro è grande quanto la capocchia di uno spillo ma è particolarmente evidente per via del suo colore rosso-arancio. Si nasconde nell’erba e tende a colpire, dove è presente, in estate e in autunno.
Il parassita si origina dall’uovo, da cui esce la larva: è quest’ultima che infesta il cane (o la persona) mentre l’acaro adulto vive nell’ambiente. Questo tipo di acaro, infatti, allo stadio adulto si nutre di sostanze vegetali. La larva, invece, per poter sopravvivere ha bisogno del fluido linfatico dell’animale ospite. In pratica, la presenza di un piccolo puntino rosso sulla pelle del cane è un segnale che potrebbe indicare la presenza di Neotrombicula.
Nei cani le larve di questo acaro si trovano soprattutto tra le dita delle zampe, sulla pancia e sulla testa. Il loro morso innesca reazioni allergiche con forte prurito e, nei cani più sensibili, grave irritazione della pelle, tutti sintomi che a volte persistono anche dopo che il parassita è stato eliminato.
Acaro dell’orecchio del cane (Otodectes cynotis)
Gli acari dell’orecchio sono parassiti molto specifici che di solito colonizzano il canale uditivo esterno del cane e, più raramente, la pelle intorno all’orecchio. I segnali da tenere sotto controllo sono forte prurito con infiammazione alle orecchie. Un altro sintomo che compare di frequente è una secrezione friabile di colore marrone scuro-nera che ricorda i fondi del caffè.
Questo genere di acaro predatore non sopravvive a lungo lontano dall’ospite ed è altamente contagioso ma spesso asintomatico. Purtroppo può colpire cani, gatti, conigli e persino l’uomo.
L’intero ciclo vitale di questo acaro si compie sull’animale. La Cheyletiella si trasmette al cane attraverso il contatto diretto con un altro animale infetto, ma il contagio può avvenire anche tramite l’ambiente o persino attraverso oggetti contaminati.
La Cheyletiella vive sulla superficie della pelle del cane, si muove tra i suoi peli e si nutre dei fluidi dei tessuti. Il sintomo più comune è il prurito, che può variare di intensità da cane a cane.
Caratteristica tipica di questo parassita è la sua somiglianza con la classica forfora secca, costituita da squame piccole e secche, presenti soprattutto sul dorso del cane. Questi acari sono molto simili alla forfora, da cui il nome comunemente usato di “forfora che cammina”:
Gli acari del genere Cheyletiella vengono identificati tramite raschiato cutaneo o con l’aiuto della tecnica dello scotch test al microscopio.
Rogna sarcoptica o parassita della scabbia (Sarkoptes scabiei var. canis)
L’acaro della scabbia è un parassita ospite-specifico. Sono acari che si trovano principalmente nel cane, ma possono infestare anche altri animali, come la volpe e la martora. La trasmissione avviene attraverso il contatto con un animale infetto oppure indirettamente, nell’ambiente. Si tratta di una tipologia di parassiti estremamente contagiosa.
La femmina scava una sorta di galleria negli strati più superficiali della cute del cane e vi depone uova e feci. Mentre scava, si serve delle cellule morte della pelle e del fluido dei tessuti come nutrimento. Si tratta di acari che causano forte irritazione cutanea e possono scatenare anche reazioni allergiche. Purtroppo per i cani il risultato un prurito insopportabile e quasi impossibile da calmare.
Il primo segnale indicatore del rischio che il tuo cane sia stato infettato da questa tipologia di acari è la presenza di macchie rosse sulla sua pancia e sui gomiti. Successivamente, a causa del fortissimo prurito, si assiste alla perdita dei peli e alla presenza di forfora. Come ulteriore conseguenza, la pelle del cane si ispessisce partendo dalle orecchie e poi gradualmente su tutto il corpo. Il prurito insopportabile induce l’animale a grattarsi vigorosamente, procurandosi lesioni e ferite autoinferte anche serie.
Per la diagnosi, il veterinario può utilizzare un raschiato cutaneo superficiale. Tuttavia, poiché un numero anche molto ridotto di acari può causare un prurito significativo, non è sempre possibile diagnosticare la Rogna Sarcoptica in questo modo. Ecco perché a volte si ricorre alla terapia diagnostica. In pratica, il cane viene trattato contro gli acari a seguito di un sospetto di infestazione e, in caso di miglioramento, l’infezione è confermata e la terapia prosegue.
Rogna demodettica o rogna rossa (Demodex canis)
L’acaro della rogna demodettica è un normale abitante dell’ecosistema cutaneo dei mammiferi pelosi, quindi si trova sulla pelle di ogni cane. Se presente in quantità non eccessive, questo acaro è innocuo. Vive e si moltiplica nei follicoli piliferi e nelle ghiandole sebacee del cane. Nell’ambiente esterno, invece, non può sopravvivere.
Questa categoria di acari si nutre di residui cellulari e di fluidi tissutali. Per evitare una reazione immunologica e allergica nel cane, questi parassiti immagazzinano le feci nelle proprie cellule.
La trasmissione avviene dalla madre ai cuccioli durante l’allattamento, subito dopo la nascita. Un aumento eccessivo di acari del tipo Demodex canis può causare demodicosi.
La diagnosi: come capisco se il mio cane ha gli acari?
Nella maggior parte dei casi, il veterinario è in grado di verificare la presenza di acari nel cane con un semplice prelievo di campione di cute o di peli, tramite raschiati cutanei o scotch test. Nel caso degli acari dell’orecchio, invece, è necessario un tampone specifico. Per diagnosticare la presenza degli acari Demodex, infine, bisogna ricorrere ad un esame approfondito del pelo strappato e ad un raschiato cutaneo profondo, in quanto questi parassiti vivono all’interno del follicolo pilifero, spesso a notevole profondità.
Le terapie: come si cura un cane che ha contratto gli acari?
Con alcuni tipi di acari come Cheyletiella, Sarcoptes e potenzialmente anche con gli acari Otodectes e Demodex, il consiglio è quello di non limitarti a curare solo il tuo cane. Visto che il rischio di infezione e di trasmissione è molto alto, bisogna prendere provvedimenti anche nei confronti degli altri animali domestici presenti in casa.
È necessario ripetere la terapia più volte per essere certi di aver eliminato gli acari in tutti gli stadi del loro ciclo biologico e in certi casi, con i cani a pelo lungo e spesso, bisogna ricorrere alla tosatura per fare in modo che il trattamento abbia successo.
Il trattamento farmacologico
Per fortuna sul mercato esiste una grande varietà di farmaci e prodotti ideati specificamente per il trattamento degli acari nei cani. Si tratta di ingredienti attivi (acaricidi) che possono trovarsi sotto forma di shampoo medicali, compresse o pratici spot-on da applicare sulla cute del cane. Nel caso in cui l’infestazione da acari sia particolarmente grave e vi siano anche infezioni secondarie della pelle, è necessario ricorrere a shampoo antibatterici o antibiotici specifici per curare la cute del cane.
È importante ricordare che qualunque tipo di terapia va sempre prescritta da un medico veterinario.
Pulire casa a fondo
Se devi affrontare una infestazione da acari, non puoi limitarti a curare il tuo cane malato: è fondamentale anche liberare la casa dalla presenza dei parassiti. Oltre a pulire a fondo il tuo appartamento con l’aspirapolvere e i normali prodotti igienizzanti, quindi, è necessario usare anche uno specifico prodotto antiacaro per disinfestare l’ambiente.
Purtroppo è indispensabile trattare tutta la casa, l’auto, la zona notte del cane, il suo trasportino o il box auto e tutti gli accessori che usi per la cura del pelo del tuo quattrozampe (come pettine e spazzola), facendolo in modo accurato e sistematico, e prolungando il trattamento per tutta la durata della terapia.
Prevenzione: come posso evitare che il mio cane prenda gli acari?
La buona notizia è che, se segui regolarmente la classica profilassi control’infestazione da zecche, puoi prevenire in maniera efficace anche la maggior parte degli acari. A tale scopo sono particolarmente utili gli spot-on e i farmaci in compressa. Tieni presente però che è fondamentale evitare che il tuo peloso entri in contatto con animali infetti. Per quanto riguarda l’acaro Demodex, invece, non è possibile far assumere al proprio quattrozampe alcun farmaco specifico, visto che – come abbiamo visto – questo acaro è normalmente presente sulla cute del cane.
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
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