{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/cane/salute-e-cura-del-cane/olio-di-cocco-per-cani-a-cosa-serve","title":"Olio di cocco per cani: a cosa serve?","mag_id":320483,"is_single":true,"cat_name":"Cane","sub_cat_id":560,"sub_cat_name":"Salute e cura del cane","cat_id":544}
Alcuni proprietari di cani ritengono che l’olio di cocco sia in grado di risolvere diversi problemi del cane.
Da molti anni l’olio di cocco per cani è considerato una cura miracolosa contro i parassiti e alcune infiammazioni. Ma cosa c’è di vero in questa convinzione? Facciamo chiarezza insieme partendo da cosa dicono gli studi più attuali sull’uso dell’olio di cocco in ambito veterinario.
A temperatura ambiente l’olio di cocco è bianco e solido, mentre allo stato liquido ha un colore più vicino al giallo. Dal nostro punto di vista di esseri umani, questo ingrediente ha la reputazione di “super food” perché si dice abbia un effetto positivo sulla salute di chi lo assume.
Per quanto riguarda i nostri fedeli amici di zampa, invece, non ci sono ancora abbastanza studi al riguardo, per cui al momento non è possibile fare affermazioni certe in merito all’efficacia dell’olio di cocco nei cani.
Cosa contiene esattamente l’olio di cocco?
L’olio di cocco vergine è un estratto della copra e del latte di cocco. A livello chimico, per circa il 90% è composto da acidi grassi saturi e da molti acidi grassi a catena media, facilmente digeribili. Tra questi, sono presenti in percentuale particolarmente elevata l’acido carpilico e l’acido laurico.
Vediamo da vicino queste due sostanze, dunque. Mentre l’acido carpilico è efficace contro i funghi (è quindi un antimicotico), l’acido laurico avrebbe diversi effetti positivi per l’organismo: avrebbe infatti proprietà antibatteriche, antivirali e antimicotiche.
A cosa serve l’olio di cocco?
Per quanto riguarda i nostri amici cani, l’olio di cocco viene utilizzato sotto varie forme, soprattutto come complemento alimentare specifico, oppure per applicazioni esterne a beneficio di pelle e pelo.
Tra i proprietari, negli ultimi anni, l’utilizzo di questo ingrediente ha preso sempre più campo, soprattutto rispetto ad alcune aree di applicazione. Ma l’olio di cocco aiuta davvero i cani come molti sostengono?
Olio di cocco contro i parassiti: aiuta davvero?
Alcuni proprietari di cani sostengono che abbia un valido effetto antiparassitario, a patto che lo si applichi sul cane e quindi ad uso esterno. Tuttavia, se vogliamo basarci sulle evidenze scientifiche, allo stato attuale questa opinione va ancora presa beneficio di inventario.
Contro le zecche: un valido aiuto per i cani?
Attualmente, tutti i più validi studi con fondamento scientifico indicano che l’olio di cocco non abbiaalcun effetto contro le zecche. La ragione risiederebbe nel contenuto (troppo basso) di acido laurico, prerequisito indispensabile per poter parlare di protezione affidabile dalle zecche.
Quindi, se vuoi proteggere il tuo cane dalle zecche in maniera affidabile, rivolgiti al tuo veterinario di fiducia e acquista un antiparassitario idoneo, su misura per la taglia del tuo amico di zampa.
Funziona contro le pulci?
Effettivamente esistono studi i quali riportano un effetto benefico dell’olio di cocco nel cane, in particolare contro le pulci: pare infatti che questi parassiti rimangano sul mantello dei nostri amici di zampa per un periodo più breve, con l’uso topico di questa sostanza.
Tuttavia, l’olio di cocco non impedirebbe alle pulci di mordere il cane, e quindi, per quelle che sono le nostre conoscenze attuali, non offre alcuna reale protezione dalle pulci.
Occorre inoltre tenere presente che le pulci possono saltare via dal cane e diffondersi nel resto della casa, annidandosi nei tessuti e nelle imbottiture, come quelle del divano. La protezione, quindi, è tutt’altro che certa, se ci si limita a ridurre il tempo di permanenza dei parassiti sul mantello del cane, senza eliminarli.
E’ efficace come prodotto di cura per la pelle e il pelo del cane?
Da diversi decenni, l’olio di cocco è considerato un ottimo prodotto per la cura della pelle. Viene assorbito rapidamente e può quindi idratare piccole aree cutanee particolarmente secche.
Tuttavia, bisogna tenere presente che la pelle secca può essere la conseguenza di una qualchepatologia cutanea, nel cane, la quale può richiedere un trattamento specifico di tipo medico e quindi veterinario.
Strofinare la pelle del cane con l’olio di cocco? Attenzione alle ferite!
Inutile dire che l’olio di cocco non è indicato nel trattamento degli hot spot nel cane o di altre tipologie di ferite. In questo caso, infatti, negli strati più profondi della pelle vi sono i batteri, i quali possono continuare a moltiplicarsi sotto lo strato protettivo dell’olio di cocco. Una situazione tutt’altro che sana.
Prurito nel cane: l’olio di cocco è un aiuto?
Il prurito è sempre il sintomo di qualche problema: va individuata la causa, piuttosto che concentrarsi sul ridurre il sintomo. Vale sempre la pena di prendere seriamente questo segnale, se il cane si gratta spesso e in maniera evidente.
La prima cosa da fare è sempre individuare la causa e curare il nostro amico di zampa.
Quindi, invece di strofinare le aree interessate dal prurito con l’olio di cocco, per alleviare il sintomo, dovresti controllare che il tuo peloso non conviva con qualcheparassita. Se poi effettivamente non trovi nulla, dovresti consultare subito il tuo veterinario di fiducia e chiedere un consulto, perché all’origine del prurito potrebbe esserci una malattia o una allergia.
E’ vero che l’olio di cocco si prende cura dei denti del cane?
Molte persone usano l’olio di cocco anche per pulire i denti dei loro amici di zampa. Lo mettono sullo spazzolino e per poi strofinarlo delicatamente sui denti dei loro pelosi. Ma funziona davvero? L’olio di cocco ha realmente un effetto positivo sull’igiene dentale dei nostri amici cani?
Contro le infiammazioni gengivali del cane: vero o falso?
Due studi medici effettuati sulle persone, rispettivamente del 2015 e del 2020, riportano un effetto positivo dell’olio di cocco sulla salute delle gengive umane. I ricercatori hanno concluso quindi che quest’olio potrebbe ridurre la formazione della placca, la quale come sappiamo può scatenare la gengivite negli esseri umani.
Attualmente però non esistono studi di questo tipo riferiti ai cani. Se il tuo peloso ha problemi dentali, quindi, dovresti consultare per primo il tuo veterinario di fiducia, evitando di trattare il tuo pet in maniera autonoma, usando l’olio di cocco o qualche altro rimedio casalingo.
L’alitosi nel cane si può contrastare con l’olio di cocco?
Ad alcuni piace, ad altri no: l’odore dell’olio di cocco è molto intenso e particolare. Usato come rimedio per l’alitosi nel cane, però, di solito non promette miglioramenti a lungo termine.
Innanzitutto, l’alito cattivo ha sempre una causa, la quale va approfondita: è fondamentale agire su questa, piuttosto che concentrarsi sul sintomo. Infatti, se si interviene solo sull’alitosi, questo fastidioso problema non si risolverà mai.
Un altro motivo per dubitare della validità dell’uso dell’olio di cocco nel cane come rimedio contro l’alitosi è il fatto che il suo odore è estremamente fugace e non rimane in modo permanente.
Effetti indesiderati: l’olio di cocco per cani è pericoloso?
In linea di massima, questa sostanza non ha particolari effetti indesiderati, sia che venga assunto per via orale sia che lo si applichi sulla pelle. Tuttavia, i cani che si nutrono frequentemente di olio di cocco tendono ad avere una percentuale di grasso corporeo più elevata.
Inoltre, è stato dimostrato che i cani da lavoro che assumono questa sostanza hanno una minore sensibilità agli odori.
In quali casi l’olio di cocco va assolutamente evitato?
Ovviamente se il tuo cane è allergico all’olio di cocco o alle sostanze in esso contenute, non devi utilizzare questo prodotto in nessun caso. Inoltre, se soffre di alcune patologie, è consigliabile parlarne prima con il veterinario, piuttosto che decidere di utilizzarlo senza alcun parere medico.
E’ il caso, ad esempio, dei cani affetti da diabete mellito, in quanto l’organismo converte l’olio di cocco in corpi chetonici, che possono mettere ulteriormente a dura prova la salute dell’amico di zampa diabetico.
Che effetto ha l’olio di cocco sulla comunicazione tra cani?
È noto ed è scientificamente dimostrato che i cani comunicano tra loro attraverso gli odori e il senso dell’olfatto.
In questo senso, è importante chiedersi in che modo applicare olio di cocco sulla pelle e sul mantello dei nostri fedeli amici influenzi questo tipo di comunicazione specie-specifica. In sintesi, non è consigliabile ungere quotidianamente i cani con l’olio di cocco perché questa sostanza interferisce sulla relazione e comunicazione tra cani.
In conclusione, ha senso utilizzare l’olio di cocco per cani?
A seconda del tipo di prodotto che si sceglie e delle specifiche indicazioni di utilizzo, l’olio di cocco può avere effetti positivi sui nostri amici di zampa: ad esempio, rende il pelo più lucido.
Tuttavia, va notato come al momento non vi siano evidenze scientifiche a supporto della tesi che vorrebbe l’uso quotidiano dell’olio di cocco nel cane come opportuno e consigliabile.
Sempre meglio chiedere al veterinario piuttosto che fare da sé
Il nostro consiglio, se vuoi proteggere il tuo cane dai possibili effetti collaterali, è quello di evitare di somministrare l’olio di cocco senza averne prima parlato con il tuo veterinario di fiducia. Questo vale sempre e soprattutto se il tuo peloso soffre di qualche patologia o condizione di salute particolare.
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
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Franziska G., Veterinario
Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.
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