{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/cane/salute-e-cura-del-cane/morso-di-cane-cosa-fare","title":"Morso di cane: cosa fare? ","mag_id":355819,"is_single":true,"cat_name":"Cane","sub_cat_id":560,"sub_cat_name":"Salute e cura del cane","cat_id":544}
Il morso di un cane può causare ferite e infezioni non visibili ma potenzialmente pericolose.
Ogni anno in Italia ne vengono segnalati tra i 50.000 e i 70.000: il morso di cane sembra non essere un’eventualità tanto remota. Per fortuna, però, nella maggior parte dei casi si tratta di episodi isolati, che lasciano segni superficiali. Ma come si curano le ferite da morsicatura e soprattutto che cosa fa scattare nel cane questo istinto primordiale? Facciamo chiarezza.
Il morso di cane non è solo doloroso, ma anche molto pericoloso. Oltre ai danni visibili, infatti, c’è il rischio concreto che i batteri penetrino attraverso la ferita sino all’interno del corpo della persona che viene morsa, causando danni anche seri, ad esempio sotto forma di un’infezione.
Per questo motivo, se si viene morsi da un cane è sempre necessario consultare un medico. Questo vale soprattutto per i bambini, che spesso subiscono ferite più profonde rispetto agli adulti proprio per via del loro fisico più minuto e quindi esposto.
Quando preoccuparsi per il morso di un cane?
La maggior parte delle persone vittime di un morso di cane tende a preoccuparsi solo delle lesioni esterne, visibili. Tuttavia, esistono anche altri rischi più seri.
Lesioni dei tessuti
I cani hanno mandibole estremamente forti e un morso talmente potente che possono persino sminuzzare e masticare le ossa.
Non c’è da stupirsi, quindi, se il loro morso è in grado di causarci gravi lesioni e di danneggiare anche i tessuti più profondi, come i nervi e i nostri organi interni. Oltre a tagli e a ferite causate dai denti, infatti, possono verificarsi ecchimosi e contusioni di diversa entità. Il morso di un cane non va mai preso alla leggera, anche quando la ferita in sé sembra superficiale e di poco conto.
Infezioni batteriche
Una conseguenza che viene spesso sottovalutata, quando ci si trova a dover gestire morsi di animali in genere, sono le infezioni batteriche, le quali si verificano in circa il 10-20% dei morsi da parte di cani. I germi responsabili di questo fenomeno si trovano nella saliva dei nostri fedeli amici.
Nell’ambiente caldo e umido della ferita, i batteri si moltiplicano con estrema facilità. Il pericolo è che possano entrare nel flusso sanguigno dell’essere umano e causare una grave infezione del sangue, pericolosa per la vita stessa del malcapitato: la setticemia.
I batteri più comuni, che possono essere trasmessi dal morso di cane, sono:
Corynebakterium spp.
Moraxella spp.
Neisseria spp.
Pasteurella spp.
Staphylococcus aureus
Streptococcus mitis
Attenzione: se il cane trasmette agenti infettivi molto pericolosi, come il Clostridium tetani (tetano) o il virus della rabbia, la situazione diventa particolarmente rischiosa. Infatti, se non vengono tempestivamente trattate, queste infezioni possono risultare fatali, per l’uomo.
I muscoli della mandibola del cane, che vengono usati quando mordono, sono molto forti.
Cosa bisogna fare quando ti morde un cane?
Subito dopo il morso di un cane, è necessario esaminare la ferita con attenzione e trattarla il più rapidamente possibile. In seguito, occorre rivolgersi ad una medico affinché possa visitarci e trattare la ferita in maniera professionale.
Morso di cane: il primo soccorso
Se sei stato morso da un cane, per prima cosa esamina la ferita, se possibile insieme a qualcuno. Puliscila accuratamente con una garza sterile e utilizza un disinfettante adatto. Se la ferita sanguina molto, è bene che tu ti faccia aiutare da qualcuno ad applicare un bendaggio che eserciti pressione, prima di rivolgerti ad un medico o ad un pronto soccorso.
Un cane mi ha morso: devo andare dal medico?
E’ sempre meglio che le ferite da morso vengano trattate da un medico, specie nella fase iniziale, e questo indipendentemente dalla profondità o dall’apparente gravità. Infatti, il tempo gioca un ruolo determinante, visto che nel giro di poche ore i batteri possono diffondersi e moltiplicarsi.
Importante: se la ferita pulsa o se compare la febbre, rivolgiti urgentemente ad un medico o al più vicino pronto soccorso. Questi, infatti, sono i primi segni di un’infezione.
Morso di cane: cosa fa il medico per curare la ferita?
In genere, se un paziente è stato morso da un cane, il medico procede come segue:
Per prima cosa controlla la gravità e profondità della ferita.
Dopo di che, verifica che nella ferita non siano presenti corpi estranei come denti rotti o sporco. A volte, per farlo, ha bisogno di effettuare esami tramite ultrasuoni o raggi X.
Il medico controlla quindi l’immunizzazione del soggetto morso nei confronti di tetano e rabbia. Se non hai un’adeguata immunizzazione, è assolutamente il caso di premunirsi.
Quando ti morde un cane bisogna fare l’antitetanica?
In base ai tessuti interessati dal morso e all’entità della ferita, spetta al medico la decisione su come intervenire. Nel caso di ferite gravi, può essere necessario un intervento chirurgico, in particolare per fermare una grave emorragia e/o per riparare seri danni ai tessuti.
Altrimenti, gli interventi più importanti sono pulire con cura la ferita e rimuovere i corpi estranei. Per prevenire le infezioni batteriche, di solito è consigliabile lasciare la ferita aperta invece di chiuderla. Per bloccare la moltiplicazione degli agenti patogeni batterici, invece, sono di aiuto gli antibiotici. Non è raro che il medico decida anche di effettuare una vaccinazione antitetanica.
Cosa fare con i cani che mordono
Partiamo dal presupposto che i cani mordono per diversi motivi. Oltre al classico e generico discorso legato al “comportamento aggressivo”, giocano un ruolo assolutamente centrale anche la paura o il dolore, che sono spesso la causa scatenante di un episodio di morso del cane.
Se hai scelto di vivere insieme ad un compagno peloso e vuoi proteggere te e i tuoi cari dai rischio di morsi, per prima cosa dovresti imparare a capire meglio il linguaggio del cane.
Questi sono i classici campanelli di allarme, possibili indicatori di “aggressività nel cane”:
Il cane mostra i denti e ringhia
Abbaia o emette versi insoliti, aggressivi
“gonfia” il mantello e sembra diventare più grosso
Se un cane apparentemente aggressivo ti si avvicina, fermati e non farti prendere dal panico. Dì “No” o “Vai via” con voce ferma e il più possibile calma e aspetta che l’animale perda interesse nei tuoi confronti, senza correre o muoverti nervosamente.
Oltre a quanto detto fin qui, soprattutto se si ha a che fare con cani mordaci o con cani sconosciuti dall’apparenza poco amichevole, di cui non si è in grado di prevedere il comportamento, è necessario osservare alcune importanti misure di sicurezza:
Mai lasciare i bambini da soli con un cane che non conoscono bene, specie (ma non solo) se questo ha un comportamento poco prevedibile e anche se all’inizio il cane può sembrare tranquillo.
Attenzione alla convivenza tra cane e neonato: a volte il nostro amico di zampa può diventare geloso e avere comportamenti anomali.
Mai fissare negli occhi un cane che non si conosce.
Se incontri un cane che ti fa paura, lasciagli lo spazio necessario per evitarti e fai in modo di lasciarlo tranquillo, senza interagire con lui.
Se il tuo cane è insicuro o nervoso, non togliergli mai la ciotola da sotto il muso quando mangia.
Mai interferire o mettersi in mezzo in una lotta tra cani che si mordono.
Non toccare mai un altro cane senza il consenso del suo umano. Se si tratta di un cane smarrito, non intervenire guidato dall’istinto, senza aver consultato gli enti preposti.
Se incontri un cane che non conosci, lasciagli la possibilità di avvicinarsi a te e di annusarti in tutta tranquillità. Questo vale soprattutto per le madri dopo la nascita dei cuccioli: tendono ad essere estremamente protettive.
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
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Franziska G., Veterinario
Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.
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