Se il cane si gratta spesso, la prima causa a cui si pensa di solito sono i parassiti. Ma ci sono molti altri possibili motivi, come ad esempio le allergie. Le allergie nel cane non sono rare e il numero delle patologie di origine allergica è in aumento.
Quali sono le allergie nel cane più comuni?
Le principali allergie nel cane sono:
- La dermatite allergica da pulci
- L’atopia (sindrome atopica/dermatite atopica)
- Le allergie alimentari
Nel cane, tutte e tre le manifestazioni allergiche si manifestano più o meno con gli stessi sintomi. Per questo motivo spesso la diagnostica può risultare complessa. Inoltre, può accadere che un cane presenti diverse allergie in contemporanea.
Allergia alla saliva delle pulci
Un’allergia alle pulci non è specifica di una o più razze, e colpisce indifferentemente i cani di entrambi i sessi. Principalmente l’allergia è causata dalla meno specifica pulce del gatto (Ctenocephalides felis), ma anche altre specie di pulci possono causare allergia. Questo tipo di reazione alle pulci può verificarsi a qualsiasi età, ma non prima del sesto mese di vita del cane: la reazione è innescata dalle proteine presenti nella saliva delle pulci.
Infatti, attraverso il morso, le pulci non solo succhiano il sangue del cane ma iniettano anche la loro saliva. A questo punto si è in presenza di una risposta di tipo immediato (reazione di tipo I), in cui il corpo reagisce entro 30 minuti, o di una risposta ritardata (reazione di tipo IV) con sintomi posticipati di ore e sino a 2 giorni dopo. La maggior parte dei cani affetti da allergia ha un contatto sporadico con le pulci.
I cani molto a contatto con le pulci, al contrario, possono sviluppare una sorta di tolleranza al parassita.
Atopia o sindrome atopica
L‘atopia (allergia ambientale) riguarda circa il 15% dei cani. Diversamente da quanto detto per l’allergia alla saliva delle pulci, vi sono razze che sono maggiormente predisposte a sviluppare una reazione allergica di tipo atopico. In particolare:
La malattia di solito si manifesta tra il primo e il terzo anno di vita, molto raramente nei cuccioli più giovani di 6 mesi o nei cani anziani. Una condizione per l’insorgenza dell’atopia è la predisposizione del cane a reagire fortemente ad un allergene. Si tratta in pratica di cani che reagiscono a sostanze ambientali innocue – come pollini, erbe, acari della polvere e muffe – con una cospicua formazione di anticorpi.
Ciò provoca come conseguenza una massiccia reazione infiammatoria, con danni ai tessuti. Si osservano sintomi ad esempio in risposta alle graminacee stagionali. Gli allergeni entrano nel corpo attraverso le vie respiratorie o attraverso la pelle.
Allergia alimentare
Non esiste alcuna razza a rischio o predisposizione di genere, rispetto al manifestarsi di un’allergia alimentare. Va anche detto che questo tipo di reazione può iniziare a qualsiasi età. Un’effettiva allergia alimentare richiede che il cane ingerisca un determinato alimento per un periodo di tempo prolungato, prima che si verifichi una reazione eccessiva e quindi allergica.
In un animale sano, nei confronti dei componenti degli alimenti sorge una sorta di tolleranza immunologica. Tuttavia, nel caso in cui la funzione protettiva della mucosa intestinale sia ridotta, gli allergeni possono superare la barriera intestinale e scatenare una reazione allergica.
In base alle nostre attuali conoscenze scientifiche, gli allergeni nei cani sono proteine o comunque composti proteici di una certa dimensione che si trovano negli alimenti. Ogni proteina può portare a reazioni allergiche: la probabilità aumenta con la frequenza di assunzione. I fattori che scatenano allergie più comuni per noi sono carne di manzo, latte e derivati, uova, grano e pollo.
L’allergia alimentare si configura come un insieme di reazioni immediate e tardive, che possono verificarsi anche in combinazione, tale per cui i sintomi possono palesarsi entro 30 minuti, qualche ora o addirittura giorni e settimane dopo l’assunzione dell’allergene.
I sintomi delle allergie nel cane
Le principali manifestazioni allergiche:
- Prurito: il cane si gratta continuamente
- Manifestazioni gastrointestinali: il cane soffre di problemi digestivi quali vomito o dolori addominali
- Infiammazione: si verifica un’infiammazione a livello di zampe e orecchie.
Il sintomo principale dell’infiammazione è il prurito.
Nel caso dell’allergia da pulci, le manifestazioni allergiche interessano principalmente la parte posteriore del corpo del cane, ossia schiena e dorso, base della coda, zampe posteriori e addome. I cani si grattano e si sfregano in questi punti, il che crea spesso il cosiddetto “hot spot”, vale a dire una ferita infiammata, calda e bagnata che si origina a causa del forte prurito. Queste aree sono spesso popolate da batteri e lieviti, fattore questo che ne aumenta ulteriormente il prurito.
Nel caso di atopia e di allergia alimentare, la configurazione della propagazione del prurito è molto simile, il che rende difficile la distinzione tra le due. Il prurito si presenta nell’area della testa, delle zampe, delle ascelle, dell’addome, dell’interno cosce e delle orecchie. Per quanto riguarda le zampe, l’infiammazione si verifica nell’area tra le dita delle zampe e la parte inferiore della zampa stessa.
Inoltre è possibile il verificarsi di un’infiammazione del canale uditivo esterno nella zona delle orecchie. Sulla pelle danneggiata si depositano spesso batteri e lieviti, dando luogo ad un’infezione (infezione secondaria) e ad ulteriore prurito. A seguito di una allergia alimentare, possono verificarsi anche sintomi gastrointestinali come vomito, diarrea, flatulenza, forte dolore addominale e feci non compatte.
La diagnosi
In che modo il medico veterinario arriva ad una diagnosi di allergia nel cane?
- Diagnosi per esclusione
- Intradermoreazione
- Analisi del sangue
- Dieta di esclusione
Poiché i sintomi delle singole allergie sono molto simili tra loro, arrivare ad una diagnosi può diventare una sfida. Oltretutto un cane può soffrire di più allergie allo stesso tempo. Inoltre, non esistono test facili da eseguire e affidabili, in grado di distinguere le diverse allergie. Un’allergia viene quindi identificata sulla base di una diagnosi per esclusione. Va detto comunque che un’anamnesi dettagliata e la descrizione accurata dei sintomi possono già fornire indizi utili.
Informazioni da fornire al medico veterinario in fase di anamnesi:
- Razza del cane
- Sesso
- Età
- Età al momento della comparsa dei sintomi
- Localizzazione del prurito o degli altri sintomi a livello di pelle
- Presenza di sintomi analoghi all’interno della cucciolata o nei genitori dei cani
- Stagionalità dei sintomi
Allergia alla saliva delle pulci
Anche se i sintomi non indicano un’allergia alle pulci, per prima cosa è necessario escluderla. Il medico veterinario esamina quindi il cane utilizzando un pettine a denti molto fitti, alla ricerca di pulci e di escrementi di pulci. Il fatto di trovare uno dei due conferma il sospetto. Per la diagnosi ci si può servire anche di un test intracutaneo (intradermoreazione).
In questo test, vengono iniettati sotto pelle, a livello della parete toracica del cane, gli allergeni delle pulci e le sostanze di controllo, e dopo circa 15-30 minuti, 4-6, 24 e 48 ore si va alla ricerca di eventuali reazioni allergiche. Esistono anche esami del sangue specifici per la diagnosi di allergia da pulci: tali esami tuttavia forniscono indicazioni solo sulle reazioni di tipo I.
Un’altra possibilità è la terapia diagnostica: il cane e tutti gli animali domestici vengono trattati con preparati specifici contro le pulci. Se la terapia di prova fa effetto, è probabile che si tratti di un’allergia alle pulci.
Le allergie del cane: l’allergia alimentare
Secondo le raccomandazioni dei dermatologi, per confermare o escludere una allergia alimentare è necessaria una dieta di esclusione. Con questa dieta, per un periodo di almeno otto settimane, il cane dovrebbe essere alimentato con una fonte di proteine e carboidrati che non ha mai assunto prima. Dal momento che non ha ancora avuto alcun contatto con queste sostanze, è impossibile assistere ad una reazione allergica.
Durante il periodo della dieta, il cane non dovrebbe assumere nient’altro: snack e ricompense sono ammesse solo a patto che contengano esclusivamente i componenti che rientrano nella dieta.
In questi casi i dermatologi raccomandano una dieta preparata in casa. Se il proprietario del cane non è in grado di preparare da solo quel che serve per la dieta, esistono sul mercato diete idrolizzate. I componenti di questi alimenti sono di dimensioni così piccole che l’organismo non li riconosce come allergeni. È anche possibile scegliere un’alimentazione che offra una varietà di alimenti tutti monoproteici.
Durante la dieta monoproteica, i sintomi dovrebbero migliorare in maniera significativa: una volta ridotti i sintomi, è necessario provocare una reazione somministrando il tipo di alimentazione precedente alla dieta. Se i sintomi riappaiono, questa è la prova che il cane è affetto da un’allergia alimentare.
L’atopia o dermatite atopica
La diagnosi di atopia (o dermatite atopica) viene fatta clinicamente e solo escludendo altre malattie. Si tratta di una conclusione medica a cui si può giungere solo dopo che sono stati chiariti alcuni elementi: i sintomi, l’età del cane, il tipo di prurito e altri aspetti devono essere coerenti con la diagnosi di atopia. Inoltre, devono essere attentamente escluse le altre possibili cause di prurito.
A quel punto il medico veterinario può eseguire test specifici per identificare gli allergeni scatenanti. È indicato, allo scopo, un test intracutaneo in cui gli allergeni vengono iniettati sotto pelle per poi leggere le reazioni. Si tratta di un test che va eseguito soltanto da un dermatologo esperto. È anche possibile fare un test allergologico del sangue, ma si tratta di un esame che può dare luogo a falsi positivi.
La terapia
Il modo migliore per trattare le allergie nei cani è evitare l’allergene scatenante ma, a seconda del tipo di allergia, questo tipo di prevenzione può risultare difficile. Trattare un’allergia alle pulci significa attuare un costante controllo dell’eventuale presenza di pulci nel cane e una profilassi antiparassitaria. Anche gli eventuali altri animali domestici che vivono con il cane devono essere trattati regolarmente contro le pulci, affinché il cane allergico abbia il minor contatto possibile con i parassiti.
Inoltre, soprattutto quando il cane soffre di allergie, in caso di infestazione da pulci sono necessari il trattamento e la pulizia accurata di tutto l’ambiente circostante. Se l’animale presenta prurito, si può ricorrere ad appositi preparati, così da evitare infezioni secondarie.
Quando si ha a che fare con un’allergia alimentare, l’individuazione dell’allergene scatenante (ad es. la carne di bovino) è un grosso vantaggio perché in questo modo il cane può continuare ad essere alimentato come sempre semplicemente evitando l’allergene. Se non è possibile trovare l’allergene o il cane mostra reazioni a diverse proteine, è possibile passare ad una dieta idrolizzata.
Da qualche tempo sul mercato esistono anche alimenti a base di insetti come fonte proteica: si tratta di un approccio innovativo in ambito diagnostico e terapeutico. Il prurito dovuto ad una allergia alimentare è molto più difficile da trattare con preparati come glucocorticoidi o antistaminici: questi farmaci non sono efficaci nell’allergia alimentare quanto lo sono nell’allergia alle pulci o nell’atopia.
Anche le malattie secondarie come le infezioni dell’orecchio e le infezioni della pelle devono essere trattate a livello terapeutico.
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Come viene trattata la dermatite atopica?
Il trattamento dell’atopia del cane è impegnativo perché è quasi impossibile riuscire ad evitare l’allergene scatenante. Se il prurito è limitato a pochi mesi all’anno, è possibile trattare il cane solo durante quel periodo con farmaci anti-prurito. Tuttavia, se il prurito del cane si protrae a lungo, si consiglia l’iposensibilizzazione. Si tratta di un’immunoterapia specifica: al cane vengono somministrati in una concentrazione crescente proprio gli allergeni a cui il suo organismo risponde con una reazione.
Questo procedimento ha lo scopo di stimolare la risposta del sistema immunitario del cane e ottenere una tolleranza agli allergeni. Purtroppo questa terapia non ha sempre l’effetto desiderato. Potrebbe essere necessaria una terapia aggiuntiva con farmaci anti-prurito come cortisone, antistaminici, ciclosporina, acidi grassi essenziali o oclacitinib.
Recentemente è stato lanciato sul mercato un nuovo farmaco contro il prurito per atopia: si tratta di un preparato con anticorpi monoclonali. Questi anticorpi catturano la sostanza responsabile del prurito dovuto ad atopia e vengono metabolizzati come le proteine del corpo. Al momento questa forma di terapia sembra avere molto successo ed è anche molto ben tollerata dal cane.
Prevenire le allergie nel cane
Prevenire un’allergia è difficile perché sono molti i fattori che concorrono al verificarsi di un’allergia nel cane. Inoltre, se un cane ha già manifestato un’allergia, non è escluso che se ne presentino altre. Per evitare una reazione allergica alle pulci, è necessario ricorrere ad un trattamento antiparassitario contro pulci e parassiti. Il consiglio è quello di nutrire per quanto possibile il proprio cane offrendogli una varietà di fonti proteiche.
Tuttavia, vanno deliberatamente escluse le fonti proteiche più inusuali ed esotiche, che possono essere utili invece come base per una eventuale dieta, in caso di allergia. Poiché l’atopia è una forma allergica ereditaria, è consigliabile evitare che gli animali allergici si riproducano.
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.