{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/cane/salute-e-cura-del-cane/lanestesia-nel-cane-la-pratica-e-i-rischi","title":"L’anestesia nel cane: la pratica e i rischi","mag_id":357418,"is_single":true,"cat_name":"Cane","sub_cat_id":560,"sub_cat_name":"Salute e cura del cane","cat_id":544}
In questo caso l’anestesia viene somministrata dal veterinario tramite inalazione.
L’anestesia non ha rivoluzionato solo la storia medica degli esseri umani: anche la medicina veterinaria ha fatto passi da giganti, grazie a questa pratica. L’unico modo per effettuare operazioni importanti sugli animali, oggi, è quello di somministrare loro l’anestesia generale. Tuttavia, gli anestetici possono rappresentare anche un rischio per la salute del paziente, e questo vale ovviamente anche per i cani. Per questo, è bene essere informati e conoscere i vantaggi e i rischi dell’anestesia nel cane.
L’anestesia comporta sempre dei rischi per la salute del cane. Non importa quanto il tuo amico di zampa sia in forma e in salute prima dell’intervento: purtroppo, a volte si verificano complicazioni che, nel peggiore dei casi, possono essere addirittura fatali.
Per questo motivo, è estremamente importante anestetizzare il cane solo quando è davvero necessario. E infatti, molti pet mate preferiscono far eseguire trattamenti invasivi come la detartrasi in contemporanea con un intervento chirurgico già programmato, così da evitare una seconda anestesia.
Cosa succede al cane con l’anestesia?
Prima di somministrare l’anestesia, occorre effettuare l’anamnesi dettagliata, ossia un colloquio approfondito tra medico e pet mate, a cui segue un esame clinico. In questo modo si possono escludere eventuali patologie cardiache o altre condizioni di base che potrebbero rendere l’intervento chirurgico molto pericoloso.
Inoltre, è fondamentale capire se il cane che va operato presenta danni al fegato o ai reni. Per valutarlo, di solito si esegue un esame del sangue.
Spesso l’anestesia è preceduta da una serie di esami preliminari (o preoperatori), i quali dipendono anche in larga parte dalla ragione per cui si intende anestetizzare il cane. Se ci sono problemi alle articolazioni o alle ossa, ad esempio, spesso si esegue anche una radiografia o un’ecografia.
Ecco come si procede quando si somministra l’anestesia al cane:
Preparazione: una volta effettuati gli esami preoperatori e informato il pet mate dei rischi dell’intervento, il veterinario induce l’anestesia. La procedura dipende strettamente dal tipo di anestesia che si è scelto di praticare.
Operazione: dopo aver indotto l’anestesia, il veterinario monitora costantemente le condizioni del cane, controllando regolarmente i suoi segni vitali come la respirazione, la funzione cardiaca e la temperatura corporea. Inoltre, è molto importante posizionare correttamente il cane e regolare il tappetino riscaldante, durante tutta la durata dell’intervento e del risveglio.
Risveglio: quando la fine dell’operazione è ormai prossima, il veterinario prepara il cane alla fase del risveglio. In certi casi è necessario somministrare un farmaco per neutralizzare l’effetto narcotico dell’anestesia.
Che anestetico si usa per i cani?
I medici veterinari distinguono tre diversi tipi di anestesia veterinaria, applicata ai cani:
Anestesia per iniezione
Anestesia per inalazione (gassosa)
Anestesia generale per via endovenosa
Ciascun metodo presenta vantaggi e svantaggi: cerchiamo di analizzarli brevemente insieme.
L’anestesia tramite inalazione (anestesia gassosa)
Ad oggi, l’anestesia per inalazione è considerata la metodica più delicata e sicura. Per somministrare il narcotico, si utilizza un vaporizzatore che converte l’anestetico liquido allo stato gassoso.
Il veterinario può quindi introdurre il gas anestetico, che di solito è una miscela di isoflurano e ossigeno, direttamente nel corpo del cane attraverso le vie respiratorie. Di solito si utilizza una maschera o un tubo, cioè un catetere che passa attraverso la trachea.
Vantaggi: il medico può controllare la profondità dell’anestesia durante l’intervento e interromperla anticipatamente in caso di emergenza. Inoltre, i cani di solito si svegliano dall’anestesia dopo circa un’ora e di solito sono meno confusi: riprendono conoscenza più rapidamente rispetto alle altre metodiche.
Svantaggi: l’anestesia per inalazione è di solito più complessa e costosa di quella per iniezione, motivo per cui non tutti gli studi veterinari offrono questa forma di anestesia.
L’anestesia tramite iniezione
A seconda del farmaco scelto, il veterinario somministra l’anestetico tramite iniezione sottocutanea, intramuscolo o in vena. Sel’anestetico viene iniettato direttamente nel vaso sanguigno, entrerà nell’organismo più rapidamente.
Per facilitare la somministrazione dell’anestetico, molti veterinari inseriscono un catetere venoso in modo da poter somministrare rapidamente anche altri farmaci, come antidolorifici o un’eventuale successiva dose di anestetico durante l’intervento.
Vantaggi: è più economica e di solito è sufficiente, specie per interventi di minore complessità.
Svantaggi: gli anestetici iniettati devono essere metabolizzati dall’organismo attraverso il fegato e poi escreti tramite i reni. Questo richiede un certo lasso di tempo, per cui i cani, una volta che riprendono conoscenza, reagiscono restando confusi più a lungo.
Come si comporta il cane dopo l’anestesia?
Con questa forma di sedazione, capita spesso che i cani al risveglio ululino e barcollino per diverse ore. L’anestesia per iniezione comporta anche un rischio anestetico più elevato, poiché l’iniezione è molto meno controllabile rispetto agli altri metodi di sedazione.
L’anestesia generale endovenosa (TIVA)
Con la TIVA, il medico inserisce un catetere venoso attraverso il quale poi somministra al cane anestetici a breve durata. Di solito, si utilizza il Propofol, che viene combinato con altre sostanze attive.
Vantaggi: analogamente a quanto detto per l’anestesia tramite inalazione, la TIVA è molto facile da controllare. La gestione è facilitata anche dalle pompe ad infusione e a siringa.
Svantaggi: la TIVA è uno dei metodi di anestesia più costosi. Infatti, non tutti gli ambulatori offrono questo tipo di narcosi veterinaria.
Come si prepara il cane all’intervento chirurgico con anestesia?
Le buone pratiche pre e post operatorie influiscono notevolmente sul rischio di complicazioni, quando si sottopone un cane ad anestesia generale. È quindi essenziale seguire le istruzioni del medico. Ti consigliamo di seguire queste linee guida, in accordo con il tuo veterinario di riferimento.
1. I preparativi per l’anestesia generale
Per almeno 12-15 ore prima dell’anestesia, il cane non deve mangiare nulla. L’astensione dal cibo è molto importante perché durante l’anestesia il riflesso di deglutizione non è attivo: se nello stomaco c’è ancora del chimo, questo potrebbe soffocarlo mentre si addormenta o si sveglia. Nel peggiore dei casi, i residui di cibo possono entrare nei polmoni e causare una pericolosa infiammazione dei polmoni.
È utile che il cane abbia la possibilità di svuotare l’intestino e la vescica prima dell’intervento, quindi la passeggiata mattutina andrebbe fatta regolarmente. Tuttavia, evita che il tuo peloso si affatichi troppo prima di effettuare qualsiasi intervento chirurgico, perché la stanchezza può influire sulla sua circolazione.
2. Cosa succede dopo l’anestesia?
Purtroppo, diverse possibili complicazioni si verificano soltanto dopo l’anestesia: per questo, ad intervento concluso è necessario rimanere vigili e attenti. Soprattutto, dai al tuo cane il tempo necessario per riprendersi. Evita che incontri altri cani e offrigli molta acqua fresca da bere.
Se è in ipotermia, mettigli a disposizione un cuscino riscaldante o una borsa dell’acqua calda. Assicurati però che non siano troppo caldi (massimo 40 °C), altrimenti c’è il rischio che si ustioni anche gravemente.
Quali sono i rischi dell’anestesia nel cane?
Purtroppo, va detto che l’anestesia comporta sempre un certo margine di rischio, per la salute del cane. Durante o dopo l’anestesia possono verificarsi le seguenti complicazioni:
Depressione respiratoria
Calo della pressione sanguigna
Aritmia cardiaca
Per questa ragione, il veterinario tiene sempre a disposizione farmaci come antiaritmici, stabilizzatori della pressione sanguigna o della circolazione e ausili come ventilatori o ossigeno, perché possono salvare la vita del cane.
Tuttavia, se l’arresto cardiaco o respiratorio è improvviso, purtroppo molte misure di rianimazione possono risultare inutili. È quindi molto importante sapere che esiste sempre un certo rischio di morte del cane, durante l’anestesia.
I pazienti a rischio: l’anestesia generale nei cani anziani e nei cuccioli
I rischi di un’anestesia generale nel cane dipendono da diversi fattori. Tra questi, l’età e le condizionigenerali di salute sono gli aspetti principali, ma anche le condizioni concomitanti, come le patologie cardiache, possono aumentare sensibilmente i rischi dell’anestesia.
Questo perché si tratta di fattori che incidono direttamente su alcune importanti funzioni corporee. Ad esempio, gli anestetici rispondono molto più intensamente durante la vecchiaia del cane rispetto a quanto non facciano con i cani adulti o con quelli di mezza età.
Quanto costa un’anestesia generale per un cane?
Visto che il costo dell’anestesia dipende da fattori quali la taglia del cane, la durata dell’intervento e il tipo di anestesia che si decide di somministrare, non è possibile stimare i costi senza parametrarli a questi dati.
A titolo puramente esemplificativo, riportiamo alcuni esempi di prezziario medio orientativo in Italia, fatta ferma l’impossibilità di definire il prezzo corretto di questo genere di interventi senza conoscere peso, condizioni fisiche ed età del cane:
Tipologia di anestesia
Prezzo (in Euro)
Sedazione cane
a partire da 25 euro
Anestesia generale
a partire da 80 euro
Anestesia e detartrasi cane di piccola taglia
attorno ai 140-150 euro
Anestesia e detartrasi cane di taglia media
attorno ai 180-200
Anestesia e detartrasi cane di taglia grande
attorno ai 230-250
Avvertenza: i prezzi sopra riportati sono puramente esemplificativi. Il costo dell’anestesia nel cane dipende da diversi fattori e va valutato caso per caso dal medico.
Quanto costa la detartrasi nel cane?
L’induzione dell’anestesia generale e il monitoraggio durante e dopo tale procedura comportare un esborso significativo perché richiedono strumenti e competenze specifiche. Se vuoi far eseguire una procedura in anestesia, come la detartrasi, l’importo non sarà irrisorio. Ad esempio, il costo medio dell’eliminazione meccanica del tartaro del cane in anestesia generale è di circa 200 euro, ma dipende molto dalla taglia del cane e dalle sue condizioni di salute, quindi può variare molto, anche da un ambulatorio all’altro.
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
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Franziska G., Veterinario
Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.
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