La castrazione nel cane: come prepararsi

Cane

Per molto tempo negli studi veterinari la castrazione è stata una sorta di routine. Ma ha sempre senso far sterilizzare il proprio cane? Qual è la differenza tra castrazione e sterilizzazione? Quali sono i costi per il proprietario? Con questo articolo vogliamo fornirti tutte le principali informazioni sul tema, nonché illustrarti vantaggi e svantaggi della castrazione.

Far castrare il cane: una decisione semplice da prendere?

Ogni proprietario che non ha intenzione di far riprodurre il proprio cane, ad un certo punto si chiederà se non sia il caso di farlo sterilizzare. Tuttavia occorre tenere presente che la decisione se far castrare o meno un cane non spetta solo al suo proprietario. Trattandosi di un intervento chirurgico, il parere del medico veterinario è sempre fondamentale.

Nel caso si tratti di un animale adottato da un canile o rifugio, in Italia la legge prevede l’obbligo di sterilizzazione; quindi di norma la persona che adotta un cane da un canile si impegna a farlo sterilizzare. Tale misura di legge, tradotta in una clausola specifica del Contratto di Adozione che i canili sottopongono alla persona che adotta un cane, nasce dalla volontà di contrastare attivamente il randagismo e di promuovere la sterilizzazione degli animali randagi. Si tratta di una norma introdotta in Italia con la Finanziaria del 2007.

Questa clausola ovviamente non è prevista nel caso in cui si acquisti un cane proveniente da un allevamento. Tuttavia in nessun caso far sterilizzare un cane può essere motivato da una questione di propria comodità personale. Alla base devono esservi indicazioni che giustifichino l’intervento. In diversi Paesi europei come ad esempio la Germania, far sterilizzare il cane in assenza di reali motivazioni di carattere medico è considerato un atto illecito (Tierschutzgesetz, sez. 6, paragrafo 1, frase 1).

Bisogna considerare innanzitutto il fatto che la castrazione è un intervento in anestesia generale, i cui effetti non solo a livello di equilibrio ormonale ma anche in relazione al benessere dell’intero organismo dell’animale non sono da sottovalutare.

La castrazione ha senso per qualunque cane?

Pertanto, la decisione di far sterilizzare o meno il proprio cane non deve mai essere presa alla leggera. Per evitare brutte sorprese e aspettative deluse, il veterinario deve sempre informare circa i vantaggi e gli svantaggi di questa procedura. Qui di seguito ti spieghiamo brevemente la procedura chirurgica, il processo di recupero che deve affrontare l’animale e le possibili alternative all’intervento chirurgico.

Sulla base di queste prime informazioni, ti consigliamo di soppesare attentamente la tua decisione. È importante anche che il tuo medico veterinario di fiducia abbia avuto sufficienti contatti con il tuo cane, prima di formulare una raccomandazione. Far castrare il cane non può considerarsi una soluzione ideale, valida per ogni cane allo stesso modo. Se i benefici della castrazione superano i fattori di rischio relativamente al singolo cane, è una valutazione che va fatta caso per caso.

Infine, vanno sempre tenuti in particolare considerazione fattori individuali quali la razza, il sesso, l’età, il peso, la taglia e il suo comportamento sociale. Se hai l’impressione che il tuo veterinario non ti fornisca informazioni sufficienti, non dovresti avere alcuna remora nel chiedere un secondo parere.

Come si svolge l’intervento di castrazione presso il medico veterinario?

Far castrare il cane: per i veterinari si tratta di una procedura di routine. Ma tu sai esattamente come si svolge questo genere di operazione?

  • Dopo aver espletato tutti gli esami preliminari, devi fissare un appuntamento con il tuo veterinario. È opportuno prendersi del tempo libero, il giorno dell’intervento e quello successivo. In questo modo puoi supportare il tuo cane dedicandoti interamente a lui. Nei primi giorni dovresti anche posticipare le visite da parte di amici e conoscenti: dopo l’intervento il tuo cane avrà bisogno di molto riposo.
  • Proprio come noi umani, anche i cani devono prepararsi per l’intervento astenendosi dal mangiare, quando subiscono un’operazione in anestesia generale. Pertanto, nelle 12 ore precedenti l’intervento, il tuo animale deve astenersi dal cibo e bere più acqua del solito.
  • Quando ti rechi all’appuntamento, dovresti fare una breve passeggiata con il tuo cane di modo che possa espellere feci e urina prima dell’intervento.
  • Prima di somministrare l’anestesia, il veterinario esamina a fondo il cane per valutare le sue condizioni in relazione al narcotico.
  • Dopo aver individuato un accesso venoso mediante il quale effettuare la sedazione, di norma il cane viene collegato al monitoraggio dell’infusione e dell’anestesia. Riceve anche ad un tubo attraverso il quale lo si connette con l’apparecchio per la somministrazione di anestetico e ossigeno.
  • A questo punto il cane viene preparato per l’operazione vera e propria: si rimuovono accuratamente con un rasoio tutti i peli presenti attorno al campo operatorio. Dopodiché questa area viene accuratamente disinfettata e protetta con materiale sterile.

 

Far castrare il cane: l‘operazione nelle femmine

Nelle femmine, si procede effettuando un taglio sulla parete addominale attraverso la pelle, gli strati sottocutanei e i muscoli. Il veterinario lega parti delle corna uterine, delle vene e delle arterie e rimuove le ovaie. Questo tipo di castrazione si chiama “ovariectomia”. Solo in rari casi si raccomanda di rimuovere anche l’utero: in questo caso si parla di “ovarioisterectomia”.

Dopo aver rimosso le ovaie, il veterinario sutura i diversi strati che compongono la parete addominale. Quindi smette di somministrare l’anestetico. La cagnolina rimane sotto stretta sorveglianza finché non si sveglia e solo quando è completamente sveglia e pronta a camminare si può tornare a casa, con il farmaco appropriato e l’animale convalescente. Il giorno successivo occorre effettuare una visita di controllo presso il medico veterinario.

Per proteggere la ferita, l’animale dovrebbe indossare una speciale tuta addominale o un’altra protezione dalle perdite: tale precauzione va adottata per tutto il tempo necessario, ossia fino a quando la sutura non potrà essere rimossa (di solito dopo una decina di giorni).

L’intervento nei cani maschio

Durante l’intervento di sterilizzazione del tuo cane maschio, il veterinario eseguirà un’incisione cutanea sul tuo amico a quattro zampe, sulla parte frontale dello scroto. I testicoli e l’epididimo vengono spostati in avanti, mentre il cordone spermatico e i vasi sanguigni vengono legati. In questo modo, entrambi i testicoli possono essere rimossi attraverso una sola apertura.

Nei maschi in cui lo scroto pende molto verso il basso, sarebbe opportuno che quest’ultimo venisse rimosso. Nei rari casi in cui i testicoli non scendono nello scroto (criptorchidismo) ma si trovano nella zona inguinale o nella cavità addominale, è necessario scegliere un approccio diverso. Dopo la procedura, il veterinario sutura accuratamente la ferita.

Con la fine dell’operazione l’anestesia viene meno: tuttavia, il cane rimane sotto osservazione fino a quando non si sveglia. Per evitare che il tuo cane si lecchi la ferita, al risveglio e per alcuni giorni successivamente all’intervento dovrebbe anche indossare un collare elisabettiano o un body post operatorio.

Se hai fatto sterilizzare il tuo cane, è meglio evitare ogni tipo di sforzo fino a quando i punti non verranno rimossi, dopo circa 10 giorni. Per una guarigione ottimale della ferita, questa non dovrebbe mai subire pressione o lacerazioni. Meglio quindi tenere il cane al guinzaglio, durante le passeggiate, e rimandare i lunghi viaggi nella natura a periodi successivi.

Durante la convalescenza, è bene anche evitare di fargli fare troppe scale e di farlo saltare su o giù dal bagagliaio dell’auto o dal divano. Dopo circa due settimane il tuo amico di zampa castrato sarà tornato “quello di prima” e nulla ostacolerà le sue normali attività sportive.

Quanto costa la castrazione di un cane?

I costi che devi attenderti se vuoi far sterilizzare il tuo cane dipendono dal sesso e dal peso del tuo animale, oltre che dal tipo di anestesia scelta. Ovviamente i prezzi possono variare anche a seconda della clinica veterinaria. In tal senso, il piano tariffario che viene periodicamente pubblicato dai diversi ordini dei medici veterinari provinciali fornisce un riferimento, seppure approssimativo.

Il tariffario di solito dettaglia gli importi che i veterinari possono fatturare per i diversi interventi. Tuttavia, di solito tali cifre comprendono solo la prestazione svolta dal veterinario: risultano esclusi costi aggiuntivi rilevanti quali farmaci, materiali e anestesia. A livello nazionale, nel nostro Paese permangono differenze a su base regionale e provinciale, per quanto riguarda i prezzi di questa prestazione veterinaria.

Pertanto in questa sede possiamo fornire solo indicazioni di massima, con la raccomandazione di verificare insieme al proprio medico veterinario di riferimento le diverse voci di spesa che si andranno a sostenere.

Costo dell’intervento*

Cane

maschio femmina
Taglia piccola 120 euro 200 euro
Taglia grande 200 euro 250 euro

 

*Valori puramente indicativi (su scala nazionale).

Far castrare il cane: le differenze con la sterilizzazione

Se fai sterilizzare il tuo cane, le sue ovaie o i suoi testicoli verranno completamente rimossi. In caso di sterilizzazione, invece, il veterinario interrompe il legamento ovarico o il dotto deferente. La procedura è quindi leggermente più economica della castrazione, ma viene eseguita ugualmente in anestesia generale. Con la sterilizzazione, la possibilità per il cane di riprodursi viene impedita in modo permanente, ma l’animale rimane sessualmente attivo come prima della procedura.

Contrariamente alla castrazione, infatti, la sterilizzazione non ha alcun effetto sull’equilibrio ormonale dei cani. Le funzioni e i comportamenti del corpo non cambiano. La femmina continuerà ad andare in calore di norma un paio di volte all’anno, e il maschio continuerà ad inseguire le “cagnette in calore” quando si troveranno nei dintorni.

Cane © yolya_ilyasova / stock.adobe.com

Quali effetti ha la castrazione sul corpo del cane?

Mentre la sterilizzazione viene utilizzata solo come forma di contraccezione sicura, nella castrazione di norma entrano in gioco elementi più determinanti. La rimozione completa dei testicoli e delle ovaie incide in maniera massiccia sul naturale equilibrio ormonale dell’animale. Con la rimozione delle gonadi, il corpo del cane non può più produrre ormoni sessuali: a seguito di tale procedura, le normali funzioni del corpo legate al ciclo sessuale scompaiono.

Le fluttuazioni ormonali, le perdite sanguinanti e la pseudogravidanza nelle femmine scompaiono, come pure cessa di essere un problema il cosiddetto catarro prepuziale nei cani maschi non castrati (le perdite giallognole che causano spesso problemi igienici ad alcuni proprietari di cani). Ma anche gli ambiti corporei non direttamente correlati alla sessualità possono subire dei cambiamenti, quando il cane viene sterilizzato.

Nelle razze a pelo lungo, in particolare, dopo la procedura può manifestarsi un cambiamento a livello di struttura del pelo. Il sottopelo diventa più denso e la copertura lucida (pelliccia da cucciolo) appare incolta, il mantello risulta talvolta opaco e ispido. Inoltre, molti cani sterilizzati soffrono di obesità, la quale è associata ad un aumento dell’appetito e una riduzione dell’attività motoria, sintomi tipici della fase successiva alla castrazione.

La castrazione protegge dal cancro?

Uno dei motivi che vengono spesso citati a sostegno della pratica di far castrare i cani è la protezione contro il cancro e altre malattie correlate agli ormoni sessuali. In effetti, se il cane viene sterilizzato il rischio di alcuni tumori può risultare ridotto. Il rischio di cancro ai testicoli e di malattie della prostata è ovviamente minore nei maschi castrati, e nelle femmine lo è il rischio di suppurazione potenzialmente letale dell’utero e di alcuni tipi di tumori (tumori tipici dei mammiferi).

Naturalmente questi dati possono apparire positivi, ma spesso viene trascurato il fatto che tale profilassi contro il cancro nelle femmine dà risultati solo con la castrazione precoce. Per ridurre il rischio di cancro, le femmine dovrebbero essere castrate prima del loro primo calore. L’intervento di castrazione effettuato dopo il primo calore o in età adulta, infatti, presenta minori effetti positivi in relazione al rischio di cancro.

D’altro canto la castrazione precoce può portare a problematiche e a malattie del sistema muscolo-scheletrico. Inoltre, pare che nei cani castrati sia più elevato il rischio di contrarre altre malattie tumorali: secondo alcuni studi, infatti, la castrazione precoce parrebbe avere un effetto negativo in relazione alla comparsa di tumori del cuore, della milza e delle ossa.

Castrazione del cane: si modifica anche il comportamento dell’animale?

Se decidi di far sterilizzare il tuo cane, devi tenere in considerazione anche gli effetti che tale intervento può avere sul suo comportamento. La rimozione chirurgica degli organi della riproduzione, infatti, non provoca solo cambiamenti fisici, bensì esercita un’influenza determinante anche sulla psiche e sul comportamento sociale del cane. I proprietari di cani maschi, in particolare, a volte sono tentati di vedere nella castrazione una sorta di “ultima spiaggia”.

La castrazione dovrebbe in pratica contenere o prevenire il comportamento talvolta aggressivo, impulsivo e irrequieto dei maschi, atteggiamenti legati all’ormone sessuale maschile, il testosterone. In effetti, il maschio sterilizzato si comporterà con calma quando incontra una cagna in calore e sarà anche molto meno competitivo rispetto ad altri maschi (diminuzione della competizione intraspecifica). Raramente lo vedrai guaire, abbaiare o tentare di scappare a causa del suo desiderio sessuale.

Tuttavia, quella del cane maschio che diventa generalmente più gestibile dopo la castrazione è un’idea non corretta. Dopotutto, la castrazione influisce solo sui comportamenti correlati agli ormoni sessuali. La castrazione non avrà alcun effetto su un eventuale comportamento aggressivo dell’animale, che possa essere attribuito a lacune nella sua fase di educazione o ad un addestramento errato da parte del proprietario. È chiaro che nessun cane impara l’obbedienza attraverso la chirurgia. Se hai problemi con il tuo cane maschio, dovresti prima scoprire da dove provengono gli atteggiamenti ostili o impulsivi del tuo amico a quattro zampe.

Solo se il comportamento aggressivo è direttamente correlato al desiderio sessuale la sterilizzazione del cane si rivela un aiuto. La castrazione non è certamente adatta a porre rimedio a disturbi comportamentali generali come aggressioni per la difesa del territorio o disturbi a livello sociale. Per inciso, la cosiddetta ipersessualità del maschio, che si esprime ad esempio con l’atto di “montare” oggetti e con il riprodurre i movimenti tipici della copulazione, non è motivo di castrazione. Attraverso prassi di addestramento coerenti e molto esercizio fisico puoi insegnare al tuo cane a cessare questo genere di comportamento.

Vantaggi e svantaggi della castrazione: breve panoramica  

 

Pro

  • Contraccezione efficace e duratura (che tuttavia è irreversibile).
  • Scomparsa dei sintomi del calore, come perdite di sangue o pseudogravidanza (nelle femmine).
  • Assenza di catarro prepuziale nei maschi (perdite giallastre).
  • Protezione nei confronti di alcune malattie come tumori mammari, cancro ai testicoli e problemi alla prostata. Nelle femmine, tuttavia, ciò è vero solo con la castrazione precoce.
  • Diminuzione del comportamento aggressivo correlato al desiderio sessuale, ad es. nessuna aggressione contro antagonisti maschi e in generale diminuzione della competizione intraspecifica.

 Contro

  • Rischi chirurgici legati ad un’operazione che si svolge in anestesia generale.
  • L’intervento incide direttamente sull’equilibrio ormonale naturale dell’animale, con conseguenze di vasta portata per il corpo e la psiche del cane, particolarmente in caso di castrazione precoce (rischio di malattie dell’apparato muscolo-scheletrico).
  • Tendenza al sovrappeso e all’obesità (frequente con Retriever, Cocker e Beagle)
  • Maggiore rischio di incontinenza urinaria (soprattutto nelle femmine di razze più grandi come Alano, Terranova, Leonberger, Boxer, Schnauzer gigante, Doberman), e aumento del rischio di altre patologie tumorali.
  • Cambiamenti nella struttura del pelo (specialmente nelle razze a pelo lungo), che a volte portano alla necessità di una toilettatura più complessa.

In sintesi: quando è consigliabile far castrare il proprio cane?

Tenuto conto dei numerosi vantaggi e svantaggi, non sorprende che i proprietari di cani affrontino l’argomento della castrazione in modo così controverso. Quando si tratta di capire se ha senso far sterilizzare il proprio peloso, le opinioni di amanti e proprietari di cani differiscono. Mentre l’assenza di sintomi sessuali a livello fisico e dei comportamenti ad essi correlati è una vera benedizione per alcuni, altri sottolineano il forte impatto di questo intervento sull’equilibrio naturale dell’organismo del cane.

Tuttavia, molte di queste discussioni non tengono presente il fatto che non può esserci un definitivo “sì” o “no” in merito alla questione della castrazione del cane. Puoi decidere se far sterilizzare o meno il tuo cane solo facendo riferimento alle sue specificità individuali. Le ragioni del proprietario a favore della castrazione del cane devono essere esaminate accuratamente quanto i cani stessi, nei quali lo stato di salute e le cause di determinati comportamenti devono essere valutati con attenzione.

Non importa quale sia la tua decisione finale: se deriva da una buona informazione specifica e se l’hai compiuta esclusivamente nell’interesse del tuo cane, allora sicuramente è la scelta giusta.

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