{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/cane/salute-e-cura-del-cane/il-morbo-di-addison-nel-cane","title":"Il morbo di Addison nel cane","mag_id":264856,"is_single":true,"cat_name":"Cane","sub_cat_id":560,"sub_cat_name":"Salute e cura del cane","cat_id":544}
Il morbo di Addison nel cane, seppur raro, potrebbe essere la causa di tanta improvvisa debolezza.
Scopri tutto ciò che c’è da sapere su questa pericolosa patologia.
Il morbo di Addison nel cane è pericoloso?
Il morbo di Addison nel cane si delinea come una grave patologia accompagnata da una sintomatologia piuttosto varia e che comporta la necessità di una terapia a vita.
In caso di crisi cosiddetta “addisoniana”, la malattia può addirittura rivelarsi mortale.
Cause: come ha origine la malattia?
Le cause del morbo di Addison nel cane (noto anche come ipocorticosurrenalismo o insufficienza corticosurrenalica) sono molteplici e non ancora del tutto chiare.
Pertanto, per semplificare, i medici suddividono la patologia in morbo di Addison primario e secondario, a seconda dei fattori scatenanti:
Il morbo di Addison primario: l’origine nelle ghiandole surrenali
Nella maggior parte dei cani colpiti da questo morbo prevale la forma primaria, che si manifesta a seguito del deterioramento dei tessuti delle ghiandole surrenali.
La zona generalmente più soggetta è quella della corteccia surrenale, dove avviene la produzione di aldosterone e cortisolo. Le poche cellule sopravvissute non riescono a sopperire al normale fabbisogno ormonale, con un conseguente calo dei relativi valori ematici.
La carenza di aldosterone può determinare un’alterazione elettrolitica, come accade appunto nell’ambito del morbo di Addison tipico (ovvero primario).
Se, viceversa, è il cortisolo a mancare, si parla di morbo di Addison atipico (o secondario).
I danni al tessuto ghiandolare possono dipendere dalle seguenti cause:
Malattie autoimmuni: si manifestano quando l’organismo produce senza apparente motivo cellule immunitarie che attaccano quelle già esistenti, causando danni agli organi più vari, tra cui anche le ghiandole surrenali.
Malattie acquisite: si tratta di malattie quali infezioni o tumori, che potrebbero danneggiare il tessuto delle ghiandole surrenali.
Malattie iatrogene: se al cane vengono somministrati glucocorticoidi (cortisone) per un periodo prolungato o se tale terapia viene interrotta improvvisamente, la sua ghiandola surrenale non sarà più in grado di riprendere a funzionare correttamente in tempi sufficientemente rapidi.
In casi simili è praticamente una terapia a favorire l’insorgere del morbo di Addison: si parla quindi di patologia iatrogena, ovvero derivante da una somministrazione impropria di farmaci.
Sindrome di Cushing: in questo caso lo scompenso è dovuto ad un’iperattività della ghiandola surrenale, che nel peggiore dei casi può comportare un’insufficienza totale dell’organo, sfociando quindi nel morbo di Addison.
Il morbo di Addison secondario: l’origine nell’ipofisi
Il morbo di Addison secondario si manifesta in concomitanza a una disfunzione dell’ipofisi o dell’ipotalamo, una parte importante del diencefalo.
Entrambi sono preposti al controllo delle ghiandole surrenali: regolano l’attività ormonale tramite l’ormone adrenocorticotropo (o corticotropina, ACTH) e l’ormone di rilascio della corticotropina (CRH). Se la secrezione di ACTH viene meno o si verifica un’iperproduzione di CRH, anche il rilascio di cortisolo subisce un arresto.
Sintomi: come si manifesta principalmente questa patologia?
I sintomi che accompagnano il morbo di Addison nel cane sono vari e soprattutto differenti a seconda che manchi solo il cortisolo o anche l’aldosterone.
L’aldosterone provoca scompensi ai livelli di sodio e potassio, motivo per il quale generalmente i cani carenti di entrambi gli ormoni si ammalano più gravemente.
Ecco una lista di sintomi che possono rivelare la presenza del morbo di Addison nel cane.
sintomi generici: debolezza, indisposizione generale, stato depressivo
disturbi gastrointestinali: forte diarrea (con eventuale presenza di sangue), vomito, inappetenza, perdita di peso
maggiore sete e, di conseguenza, maggiore minzione (polidipsia e poliuria)
tremori muscolari fino alla comparsa di crampi
crisi addisoniana (simile allo stato di shock): insufficienza cardiovascolare, ipotermia, debolezza, pressione sanguigna bassa, pericolo di morte per improvviso aumento del livello di potassio (iperpotassiemia).
Diagnosi: in che modo viene accertato il morbo di Addison nel cane?
Il morbo di Addison nel cane è una patologia relativamente rara e difficile da diagnosticare, in quanto si manifesta spesso con sintomi aspecifici.
Se il veterinario dovesse sospettare che il tuo peloso ne sia affetto, approfondirà sicuramente la diagnosi con degli esami specifici.
Un esame del sangue e la misurazione della pressione arteriosa sono già sufficienti ad individuare parametri significativi come ad esempio uno squilibrio elettrolitico.
Se poi viene riscontrata anche una diminuzione della densità delle urine (peso specifico), il sospetto si rafforza.
Un’altra indicazione importante è ricavabile dall’esame ecografico, che in presenza del morbo di Addison rivela vasi ristretti e ghiandole surrenali di dimensioni ridotte.
Tuttavia, per una diagnosi definitiva il veterinario deve ricorrere al test di stimolazione con ACTH: l’esame consta nell’analisi di un primo prelievo di sangue per verificare il livello di partenza (basale) di cortisolo, per poi iniettare nel cane ACTH ed effettuare dopo circa un’ora un secondo prelievo.
Se il cagnolone è sano, dopo la somministrazione di ACTH il livello di cortisolo dovrebbe aumentare; se invece il valore resta stabile, è purtroppo molto probabile che sia affetto dal morbo di Addison.
Terapia: quali sono i trattamenti possibili?
Se il tuo pelosetto è affetto da questa malattia, il veterinario gli prescriverà una terapia a lungo termine.
Diversa è la questione qualora la patologia si trovi già in fase acuta (crisi addisoniana): in questo caso sarà ovviamente necessario un trattamento più immediato.
Il primo passo nel trattamento di una forma non acuta è la somministrazione di glucocorticoidi o mineralocorticoidi, che in linea di massima il tuo amico di zampa dovrà assumere a vita.
Per il tuo piccolo peloso sono poi previste diverse visite di controllo, fino a che tutti i valori del sangue non saranno rientrati nella norma e il veterinario avrà quindi individuato il corretto dosaggio dei farmaci.
Una volta stabilizzata la situazione, in genere è sufficiente programmare due controlli veterinari all’anno.
Come potrai immaginare, tra il trattamento a vita e le visite di controllo è meglio prepararsi ad affrontare costi non indifferenti.
Nella malaugurata ipotesi di una crisi addisoniana, invece, il cane andrà sottoposto a numerosi trattamenti, per i quali spesso è necessario il ricovero.
Le cure in questo caso comprendono:
fluidoterapia per via endovenosa per stabilizzare la circolazione
somministrazione di cristalloidi (ad es. sodio)
esecuzione di un test di stimolazione con ACTH
ripetuta somministrazione di glucocorticoidi
trattamento dell’eccesso di potassio (iperpotassiemia) tramite somministrazione di calcio gluconato.
La crisi addisoniana è un’urgenza veterinaria potenzialmente mortale, che va trattata tempestivamente sottoponendo il pelosetto a cure intensive immediate.
Prognosi: quali sono le possibilità di guarigione per i cani affetti dal morbo di Addison?
La prognosi è strettamente legata alla causa e al grado di avanzamento della malattia.
Se il tuo peloso ne dovesse essere affetto in una forma a decorso lento e avesse la fortuna di ottenere una diagnosi precoce, nella maggior parte dei casi, con una terapia a lungo termine, potrebbe continuare a godersi la sua lunga vita al tuo fianco.
Al contrario, in caso di crisi acuta o di trattamento errato o addirittura mancante, la sua vita sarebbe in serio pericolo.
Sfortunatamente non esiste cura in grado di annientare il morbo di Addison nel cane.
Prevenzione: è possibile proteggere il tuo amico di zampa da questa patologia?
Malauguratamente, non c’è modo di proteggere il proprio peloso da questa patologia.
L’unica cosa che puoi fare è tenerlo controllato e, nel momento in cui dovessi riscontrare un quadro clinico simile a quello descritto sopra, fare in modo di ottenere una diagnosi il prima possibile così da evitare che la malattia si acutizzi e sfoci in una crisi.
Se il tuo peloso fosse affetto da morbo di Addison, ricorda di non sottoporlo a situazioni di stress quali lunghi viaggi, sport ed esibizioni canine.
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
Franziska G., Veterinario
Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.
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