Cani con il “muso schiacciato”: le razze brachicefale This article is verified by a vet

razze brachicefale

Il cranio estremamente corto, come quello di questo Bulldog francese, comporta diverse problematiche.

La brachicefalia (ossia la caratteristica, tipica di alcune razze canine, di avere il muso “schiacciato”) è probabilmente uno degli argomenti più controversi, tra gli appassionati di questi cani. Alcuni li trovano adorabili e con un aspetto quasi infantile, altri li considerano il frutto dell’allevamento estremo. Scopriamo insieme perché la brachicefalia può essere pericolosa e di quali sintomi soffrono le razze che ne sono colpite.

Cani brachicefali: una condizione pericolosa?

La brachicefalia (nota anche come sindrome brachicefalica) è la caratteristica tipica delle razze canine con il muso schiacciato, o meglio, con il cranio più stretto o rotondo della norma. La parola deriva da due parole greche che significano  “brachýs” (corto) e “kephalḗ” (testa).

La brachicefalia è genetica ed è il risultato di un certo tipo di allevamento selettivo che ha come obiettivo ottenere un cane con la testa corta e il muso schiacciato, caratteristiche che ad alcune persone ispirano tenerezza e simpatia.

Sfortunatamente, questa modifica anatomica è associata a problemi di salute non irrilevanti. Questi includono principalmente i problemi respiratori.

Tra le diverse razze canine, i cani brachicefali sono:

Esistono cani brachicefali “sani”?

Le eccezioni sono purtroppo pochissime: i cani brachicefali mostrano quasi sempre notevoli disagi fisici. 

carlino © savytska / stock.adobe.com
Carlino: quasi sempre i cani brachicefali soffrono per tutta la vita di problemi respiratori.

Problemi di salute e sintomi della brachicefalia

Sfortunatamente, i cani brachicefalici di solito soffrono di problemi di salute di origine genetica. Tra di essi ricordiamo soprattutto i problemi respiratori, i quali sfortunatamente non scompaiono da soli.

Mancanza di respiro, affanno e russamento

La difficoltà a respirare normalmente ( detta anche “fiato corto”)  è uno dei problemi più evidenti che si riscontrano nei cani affetti da brachicefalia. Questo sintomo molto invalidante è causato dalle deformazioni (ottenute tramite selezione) delle seguenti strutture anatomiche della testa del cane:

  • narici
  • conca nasale
  • setto nasale 
  • faringe anteriore (spazio orofaringeo)
  • laringe

Il costante affanno, il russamento e la sensazione opprimente di non riuscire a respirare appieno accompagnano molti cani brachicefali per tutta la vita. Si tratta di una condizione che non implica solo un malessere costante, in questi animali, ma anche il rischio concreto di soffocamento.

Disturbi del sonno

Se un cane non riesce a respirare correttamente, ovviamente avrà difficoltà a respirare anche mentre dorme. Questo stato di cose si manifesta spesso con la cosiddetta “apnea notturna”, una condizione per la quale, durante il sonno, il respiro del cane si interrompe temporaneamente.

L’apnea notturna fa sì che il cane si svegli e si alzi più spesso, di notte, mostrando una certa irrequietezza. Potrebbe anche provare a dormire seduto, nel tentativo di alleviare il fastidio delle vie aeree ristrette, con le quali convive.

Come conseguenza di ciò, durante il giorno il cane con problemi respiratori è spesso molto stanco e poco reattivo, apparendo pigro e sempre esausto.

Collasso laringeo

Se non si interviene, i problemi respiratori del cane brachicefalo possono portare al cosiddetto collasso laringeo, una grave patologia che si verifica a seguito di un prolungato sforzo inspiratorio, dovuto alle specifiche alterazioni anatomiche di questi cani. In pratica, la crescente deformazione della cartilagine laringea genera nel tempo un vero e proprio collasso.

Altri problemi di salute

Oltre alle problematiche sopra menzionate, alcuni cani brachicefali corrono un rischio maggiore di sviluppare anche altri problemi di salute. Tra questi ricordiamo:

Le cause della brachicefalia nei cani

La brachicefalia è il risultato di un allevamento selettivo. A poco a poco, alcuni allevatori hanno iniziato a selezionare cani con caratteristiche brachicefaliche (ossia: muso corto, mascella inferiore più corta e relativo schiacciamento delle strutture circostanti).

L’obiettivo di questo tipo di allevamento selettivo è sempre stato quello di ottenere uno specifico aspetto, a livello estetico, il quale accomuna queste razze canine: l’aspetto infantile, che (in alcune persone) suscita tenerezza.

Un problema creato dall’uomo

Soprattutto negli ultimi decenni, è diventato sempre più diffuso un allevamento iperselettivo, con i tratti brachicefalici molto accentuati: il risultato è stato, inevitabilmente, un grande numero di cani di razza portatori di una brachicefalia estrema.

Visto che questa forma di brachicefalia causata dall’uomo porta spesso a gravi problemi di salute, potenzialmente letali, molte persone hanno cominciato a sollevare interrogativi etici e a chiedersi se non si tratti di un allevamento estremo, analogo a quello che purtroppo affligge anche diverse razze feline. 

La brachicefalia è considerata un allevamento estremo?

Da un punto di vista squisitamente veterinario, la brachicefalia nei cani va classificata come allevamento estremo. In diversi Paesi, la sindrome brachicefalica è giudicata invalidante dal punto di vista del benessere degli animali.

Sul piano legale, tuttavia, è difficile fare una classificazione ufficiale dell’allevamento estremo, e infatti non esiste una classificazione uniforme e giuridicamente vincolante, nemmeno a livello europeo.

In Italia non esistono razze canine il cui allevamento è vietato per ragioni di tutela della salute degli animali: quindi, anche i cani brachicefali possono essere allevati e venduti regolarmente.

Terapia: come si può curare la brachicefalia nei cani?

Nei cani brachicefali, i sintomi dell’affanno e del russare sono la norma ma non per questo vengono giudicati innocui o irrilevanti. Si tratta di sintomi che, in particolare la respirazione orale, richiedono l’immediata attenzione di un medico veterinario.

Se il tuo cane mostra una grave difficoltà a respirare, è importante che il veterinario stabilizzi la sua circolazione sanguigna con ossigeno e farmaci. Un utile sollievo può derivare anche dall’azione di raffreddare il cane, abbassando la temperatura della stanza e/o utilizzando altre metodiche.

La chirurgia: correggere palato e narici con il laser

L’unico modo per dare sollievo a lungo termine alle vie aeree del cane brachicefalo è un intervento chirurgico. Per fortuna, oggi esistono diverse metodiche e la tecnologia laser rappresenta il gold standard.

Su cosa si interviene, con questa operazione?

Sebbene il veterinario non possa correggere il muso corto e la testa deformata del cane brachicefalo, può correggere le ostruzioni tramite i seguenti interventi (da soli o in combinazione):

  • Accorciamento o assottigliamento del palato molle 
  • Allargamento delle narici (rimozione di cartilagine e pelle)
  • Rimozione delle tonsille infiammate
  • Riduzione della conca nasale

Visto che vengono trattate più aree contemporaneamente, i veterinari definiscono questo tipo di intervento “chirurgia multilivello”, analogamente a quanto avviene nella chirurgia umana per correggere l’apnea nel sonno, ad esempio.

Quando serve l’intervento chirurgico per un cane brachicefalo?

Il momento giusto per l’intervento chirurgico dipende dall’entità dei sintomi clinici del cane brachicefalo, ma ci sono anche altri fattori da tenere presente, come la presenza di altre patologie.

Pertanto, la cosa migliore da fare è chiedere consiglio al tuo veterinario di fiducia, per sapere se e quando il tuo cane ha bisogno di un intervento chirurgico.

La terapia ha successo?

Il successo del trattamento dipende da diversi fattori (ad esempio dall’entità delle deformazioni anatomiche del singolo cane). Tuttavia, la metodica attuale è considerata generalmente molto delicata, perché il veterinario può utilizzare il laser in modo mirato.

Detto questo, capita anche che, la prima volta, l’intervento non porti miglioramenti duraturi. Pertanto, occasionalmente si rendono necessari nuovi interventi successivi.

Quali sono i rischi?

Ogni procedura chirurgica e ogni anestesia comporta qualche rischio, a livello di salute. Le razze brachicefaliche corrono anche un rischio maggiore, quando vengono operate, perché di solito soffrono anche di problemi circolatori.

Il tuo veterinario saprà informarti correttamente e dettagliatamente sui rischi dell’operazione, così che tu possa decidere in maniera serena e consapevole.

Quanto costa l’intervento chirurgico per la brachicefalia?

I costi di qualunque operazione chirurgica dipendono da diversi fattori. Tra questi, in questo caso specifico, c’è l’entità della malformazione e il tempo necessario al veterinario per dilatare le stenosi.

Per questa ragione, conviene informarsi con largo anticipo e chiedere al veterinario che illustri i costi nel dettaglio, prima di fissare l’intervento.

Prognosi: i problemi non trattati non potranno che peggiorare

Purtroppo, i problemi respiratori di cui soffrono questi cani, causati dalla brachicefalia, non scompaiono con il tempo, ma viceversa peggiorano.

Questo perché il restringimento esistente fa sì che il tessuto diventi ancora più irritato e gonfio, il che a sua volta restringe ulteriormente le vie aeree del povero cane. Il normale processo di invecchiamento o le alte temperature influiscono anche sul sistema respiratorio, quindi è possibile che i sintomi peggiorino con il tempo.

Pertanto, se il tuo cane brachicefalo inizia ad avere problemi respiratori, è essenziale consultare un medico per valutare l’intervento chirurgico.

Un aiuto nella vita di tutti i giorni: ecco come puoi aiutare il tuo cane brachicefalo

A lungo termine, solo il trattamento chirurgico può aiutare il cane che soffre di problemi respiratori dovuti alle sue specifiche caratteristiche anatomiche. Tuttavia, se cerchi un modo per dare sollievo dai sintomi invalidanti di cui soffre il tuo peloso brachicefalo, segui questi utili suggerimenti:

Attenzione alle giornate calde

Se la temperatura aumenta, il tuo cane brachicefalo avrà più difficoltà a respirare. Per dargli sollievo, soprattutto nelle calde giornate estive, puoi seguire i consigli che trovi nel nostro articolo intitolato “Cani e caldo: 10 suggerimenti per godersi l’estate”. 

Combatti il sovrappeso

Se il tuo cane è in sovrappeso, dovresti assolutamente fare in modo che dimagrisca gradualmente, sino a tornare normopeso. Questo perché il grasso in eccesso spesso si accumula nella zona del collo, peggiorando ulteriormente il restringimento delle vie aeree di questi poveri cagnolini.

In conclusione: evitare la brachicefalia

Dal punto di vista medico, visto che non è una soluzione a lungo termine quella di allevare animali con patologie per le quali dovranno poi, quasi sempre, essere operati, la brachicefalia andrebbe semplicemente evitata.

L’unico modo per farlo è allevare i cani con buon senso, mettendo al primo posto la loro salute e il loro diritto a vivere una vita lunga e felice, piuttosto che rincorrere le mode e il profitto.

Dovrebbe essere nell’interesse di tutti allevare solo animali che abbiano tutti i requisiti fondamentali per poter vivere a lungo e nel benessere.

Chi ama i cani li difende e li tutela

Molte persone non sono ancora consapevoli di cosa implichi la brachicefalia nei cani, ossia delle implicazioni sul loro benessere che derivano da questa particolare condizione. Ecco perché negli ultimi anni sono stati promossi diversi progetti volti ad attirare l’attenzione su questo importante tema, anche chiedendo agli allevatori di muoversi “contro tendenza”.

Per fortuna, si sono ottenuti i primi successi: alcune linee di Carlino pare abbiano meno sintomi del consueto. Nel frattempo, in Olanda, l’allevamento di cani brachicefali con difetti altamente invalidanti è stato definitivamente bandito nel 2023.

Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.

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Franziska G., Veterinario
Profilbild von Tierärztin Franziska Gütgeman mit Hund

Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.


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