ADHD nei cani: come gestire un cane iperattivo This article is verified by a vet

ADHD nei cani

Se il tuo cane mostra segni di iperattività, dovresti chiedere aiuto ad un veterinario o addestratore.

Recenti studi (in particolare uno datato 2021, condotto dall’Università di Helsinky e pubblicato su diverse riviste scientifiche) hanno evidenziato come alcuni problemi comportamentali del cane, quali disattenzione e spiccata impulsività, possano essere un segno di ADHD, vale a dire un disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Anche il tuo pelosetto sembra non riuscire a stare tranquillo e reagisce eccessivamente anche al minimo stimolo? Scopriamo insieme come gestire un cane iperattivo e cosa si intende con ADHD nei cani.

Anche i cani possono avere l’ADHD?

Con l’acronimo ADHD, i medici si riferiscono al disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Negli esseri umani, questa condizione è solitamente accompagnata da una elevata difficoltà a concentrarsi e da una bassa tolleranza alla frustrazione, oltre ad altri sintomi non meno impattanti. Alcuni pazienti con ADHD mostrano anche iperattività fisica e quasi tutti faticano molto ad organizzare spazi e tempi, di studio e di lavoro.

Più recentemente si è iniziato ad osservare analoghi disturbi comportamentali anche nei cani, soprattutto maschi. Tuttavia, la maggior parte dei veterinari si riferisce a questa tipologia di comportamenti come ad un “problema di controllo degli impulsi” o ad uno “scarso controllo degli impulsi”. L’irrequietezza costante sembra più frequente in alcune razze canine che in altre, ed è molto comune nei cani che hanno subito traumi nei primi mesi di vita e/o che non hanno avuto un’adeguata socializzazione.

Come capire se il proprio cane è iperattivo?

Innanzi tutto, puoi valutare il comportamento del tuo peloso alla luce dei segnali che vengono comunemente considerati potenziali indicatori di ADHD nel cane. Ecco a cosa prestare attenzione:

  • il cane mostra scarso interesse ad imparare, ha problemi nell’apprendere nuovi comandi
  • si agita facilmente (ad esempio, abbaia spesso) ed è spesso irrequieto
  • ha una bassa tolleranza alla frustrazione, a volta sembra inutilmente aggressivo

Quali razze di cani sono considerate iperattive?

Obiettivamente, chi ha familiarità con i cani sa che alcune razze canine hanno un temperamento più irritabile e agitato/impulsivo di altre. A questa constatazione di fatto, per così dire, lo studio finlandese pubblicato sulla rivista scientifica Nature ha voluto dare un riscontro scientifico, mettendo a confronto il comportamento impulsivo di 22 cani appartenenti a diverse razze canine e alcuni meticci.  

Secondo questo studio, le 5 razze più iperattive sono:

Sul versante opposto, invece, le 5 razze di cani meno iperattive sono risultate essere:

Cairn Terrier © OlgaOvcharenko / stock.adobe.com
In un confronto tra 22 razze canine, il Cairn Terrier si è distinto per il suo maggiore potenziale di difficoltà a gestire e controllare gli impulsi.

Come si arriva alla diagnosi di iperattività del cane?

Se il tuo peloso mostra difficoltà a controllare gli impulsi, puoi consultare il tuo veterinario di fiducia o un buon addestratore cinofilo. Visto che l’aggressività o la difficoltà di apprendimento non sono sempre sinonimo di ADHD, in molti casi può passare diverso tempo prima che l’iperattività venga effettivamente riconosciuta e diagnosticata.

Una cosa è certa ed è importante ricordarla: è fondamentale considerare sempre i comportamenti del cane nel contesto delle sue condizioni di vita.

Un consiglio? Registra il comportamento del tuo pet

Visto che non è affatto facile diagnosticare i disturbi comportamentali del cane, per lo meno in maniera oggettiva e quanto più possibile “scientifica”, è utile registrare il comportamento per un periodo di tempo più lungo, utilizzando un quaderno o facendo dei video.

Le cause: perché il mio cane non sta mai fermo?

Non ci sono solo i fattori genetici: esistono anche altri elementi, i quali possono concorrere a determinare un quadro di iperattività nel cane. In particolare, vale la pena di menzionare un elevato livello di stress, che può essere causato ad esempio da una socializzazione inadeguata durante i primi mesi di vita o da condizioni di vita inadeguate (come ad esempio, l’insufficiente esercizio fisico).

L’influenza materna

È interessante notare che anche lo stress della madre del cane può portare la prole a sviluppare disturbi comportamentali simili all’ADHD. Ad esempio, se la madre vive in un allevamento non idoneo o in un rifugio per animali con poco spazio a disposizione, lo stress che ne deriva può portare ad un cattivo sviluppo del cervello dei suoi cuccioli, vale a dire a modifiche a livello del lobo frontale.

Terapia: come gestire un cane iperattivo

Il primo passo, se vuoi mitigare il comportamento iperattivo del tuo cane e imparare a gestire il suo problema di controllo degli impulsi, è la terapia comportamentale. Secondo questo approccio, l’aspetto centrale è dato dal riconoscere i fattori scatenanti, così da eliminarli dalla vita di tutti i giorni.

Ovviamente, sembra più facile a dirsi che a farsi, per cui è sempre consigliabile chiedere aiuto ad uno specialista, vale a dire un addestratore cinofilo esperto e competente. Questo genere di professionista è in grado non solo di classificare in modo più preciso i disturbi comportamentali del tuo cane, ma anche di darti consigli pratici mirati, per aiutarti a gestire il tuo cane iperattivo.

Esistono farmaci per l’ADHD nei cani?

Se un veterinario ha diagnosticato al tuo cane un problema di controllo degli impulsi e l’addestramento comportamentale è risultato inutile o insufficiente, è possibile valutare l’utilizzo di alcuni farmaci allo scopo di alleviare i sintomi più importanti.

Tradizionalmente, nella farmacologia umana, il farmaco d’elezione per trattare l’ADHD è il metilfenidato (commercializzato per lo più con il nome di Ritalin): si tratta di un rimedio che talvolta, in alcuni Paesi, viene impiegato anche per gestire i cani con la diagnosi di ADHD.

Tuttavia, talvolta i veterinari lo sconsigliano in ragione di alcuni effetti collaterali, preferendo al metilfenidato farmaci alternativi efficaci come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (fluoxetina, paroxetina), gli inibitori delle monoaminossidasi (inibitori MAO-B) o gli antidepressivi triciclici (ADT).

Ovviamente, la somministrazione di qualunque medicinale va sempre e comunque discussa e autorizzata dal proprio medico veterinario: è fondamentale evitare improvvisazioni e il fai-da-te, soprattutto quando si parla di medicinali e di medicina veterinaria.

Come calmare un cane troppo esuberante?

Come abbiamo visto, le soluzioni alla possibile iperattività nel cane sono innanzitutto l’addestramento mirato e poi, in seconda battuta, eventualmente il ricorso ai farmaci. Qui trovi qualche utile suggerimento per aiutarti a tenere sotto controllo l’iperattività del tuo cane, così da permettergli di vivere una vita più rilassata e appagante:

1. Esercizio fisico ed esercizio mentale

Per tenere occupato il tuo cane, è importante portarlo a passeggio regolarmente e più volte al giorno (in base alla sua età e al suo stato di salute). Se è sano e in forma, puoi coinvolgerlo in qualche attività divertente da praticare insieme, come ad esempio gli  sport per cani. In questo modo, non solo soddisferai la sua voglia di fare esercizio, ma promuoverai anche la sua salute mentale e il suo equilibrio, regalandogli una dose di autostima e la sensazione di poter “avere successo”.

Non dimenticare, infatti, che la spiacevole sensazione di deludere e innervosire costantemente il proprio umano, tipica del cane iperattivo che non riesce a gestire la propria impulsività, genera facilmente un circolo vizioso di frustrazione che non fa altro se non peggiorare la situazione. Per questo motivo, dare al cane con ADHD qualche occasione per riscattarsi e mostrare il suo lato migliore, è molto importante.

2. Un’adeguata socializzazione

Soprattutto quando il tuo cane è giovane, può imparare il comportamento sociale adeguato attraverso il contatto con cani ben socializzati. Ecco perché un consiglio molto importante e sempre valido è quello di frequentare una scuola per cani, anche e soprattutto se hai un cane iperattivo. In questo tipo di contesto sociale il tuo pet potrà imparare ad interagire serenamente con gli altri cani sotto la supervisione di addestratori cinofili capaci e competenti, in grado anche di “correggere il tiro” se qualche interazione tra te e il tuo peloso involontariamente peggiore le cose.

cucciolo husky al centro addestramento © Christian Müller / stock.adobe.com
Frequentando una puppy class, il tuo cucciolo iperattivo impara qual è il comportamento sociale desiderato.

3. Una quotidianità fatta di routine stabili 

Avere tante routine quotidiane fisse è molto importante per il cane iperattivo: questa modalità di organizzazione delle giornate gli offre infatti l’opportunità di adattarsi all’ambiente che lo circonda, riducendo al minimo lo stress. Oltre ad orari fissi per mangiare e per le uscite e l’esercizio fisico, dovresti stabilire anche tempi fissi per il riposo e il relax quotidiano.

Non è difficile: si tratta di organizzarsi. Il vantaggio è che, riducendo l’elemento dell’incertezza, si abbassa la soglia dell’agitazione del tuo amico di zampa, con evidenti benefici per tutti.

4. Le tecniche calmanti

Se vuoi aiutare il tuo cane a rilassarsi nonostante i suoi problemi di autocontrollo e gestione degli impulsi, puoi ricorrere ad alcune tecniche calmanti che possono essere applicate con successo nella vostra vita di tutti i giorni.

Hai mai provato a dedicare qualche minuto del tuo tempo alla pratica del massaggio al cane? Potresti provare e scoprire i benefici di questa tecnica calmante che ha dimostrato di dare ottimi risultati con diversi cani iperattivi.

E hai mai verificato se, per caso, la terapia con feromoni funziona anche sul tuo pelosetto? Diversi cani “sempre agitati” hanno mostrato di trarre giovamento dal fatto di indossare un collare calmante, ad esempio. 

5. La giusta alimentazione 

Come sempre, la salute del tuo amico di zampa passa anche e soprattutto dalla sua alimentazione. Ingredienti di alta qualità e il giusto apporto di vitamine e altri nutrienti supportano la salute del suo cervello e allo stesso tempo promuovono il suo comportamento sociale, in un’ottica olistica di reale benessere.

Sei alla ricerca di un ottimo cibo di alta qualità per il tuo amico di zampa? Dai un’occhiata al nostro shop online!  

Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.

Scheda della ADHD nel cane

Definizione:insieme di problematiche comportamentali, nel cane, dovute ad un deficit dell’attenzione e iperattività, più frequente in alcune razze canine.
Sintomi:– scarso interesse ad imparare
– difficoltà ad apprendere i comandi
– agitazione (ad esempio, frequente abbaiare) e irrequietezza
– bassa tolleranza alla frustrazione
– apparente aggressività non riconducibile a cause esterne
– eccessiva reazione agli stimoli
Cause:non sono ancora note, ma si ritiene vi sia una componente genetica, di base, unita a problematiche di socializzazione e/o a traumi durante i primi mesi di vita.
Strumenti diagnostici:anamnesi e visita veterinaria
Intervento chirurgico:no
Terapie farmacologiche:farmaci come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (fluoxetina, paroxetina), gli inibitori delle monoaminossidasi (inibitori MAO-B) o gli antidepressivi triciclici (ADT). Tuttavia hanno molti effetti collaterali e quindi raramente vengono prescritti.
Strategie efficaci:– attività fisica e mentale
– adeguata socializzazione
– routine fisse e coerenza
– tecniche di rilassamento
-alimentazione sana e mirata
Vaccinazione:no
Prognosi:non essendo una patologia, non si può parlare di prognosi.
Prevenzione:una buona socializzazione è senz’altro un modo efficace per prevenire comportamenti indesiderati, tra cui quelli descritti come “iperattività” del cane. Anche frequentare una puppy class può aiutare il cucciolo molto vivace a trovare un equilibrio comportamentale. Con attività fisiche e mentali proposte al cane con regolarità, si prevengono molti atteggiamenti che ricadono nella cosiddetta iperattività.

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Franziska G., Veterinario
Profilbild von Tierärztin Franziska Gütgeman mit Hund

Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.


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