{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/cane/razze-canine/alano","title":"Alano, l’Apollo dei cani","mag_id":19549,"is_single":true,"cat_name":"Cane","sub_cat_id":553,"sub_cat_name":"Razze canine","cat_id":544}
Da un cane come l’Alano traspare subito una grande forza e altrettanta eleganza.
L’Alano, non è difficile da immaginare, è uno dei cani più grandi al mondo. Questa imponenza può certo incutere un leggero timore, ma in verità è solo un’impressione: è un cane davvero dolce, tranquillo e affettuoso. Le sue coccole ti faranno immediatamente dimenticare il suo peso!
Un Alano adulto può facilmente superare i 90 kg: un peso che non stupisce, se si pensa all’altezza al garrese superiore agli 80 cm nei maschi e ai 72 cm nelle femmine.
Questo assoluto equilibrio nelle proporzioni dona all’Alano un aspetto mai goffo, bensì maestoso, forte ed elegante, tanto da fargli guadagnare il soprannome di “Apollo delle razze canine”, come viene definito nello standard FCI.
L’Alano colpisce l’osservatore per la sua presenza aristocratica e statuaria, tanto che era considerato un cane di lusso già nelle corti principesche del XVI e del XVII secolo.
I colori
L’Alano è allevato in tre varietà di colori distinti, che non devono mai essere mescolati:
Fulvo e Tigrato
l’Alano fulvo ha un mantello che va dal colore giallo-oro chiaro al giallo-oro intenso, mentre la varietà tigrata presenta il colore di fondo giallo-oro con striature nere il più regolari e nettamente disegnate possibili, che seguono la direzione delle costole.
Lo standard di razza prevede una maschera nera in entrambe le colorazioni e non ammette macchie bianche sul pelo, nemmeno di piccole dimensioni.
Nero e Arlecchino
Il pelo dell’Alano nero è di color nero lacca, sono ammesse macchie bianche sul petto e sulle zampe.
Tra i neri sono inclusi anche gli Alani “Manteltiger” e i “Platten”: i primi sembrano essere avvolti in un elegante mantello nero che lascia scoperti il muso, il collo, il petto, il ventre, gli arti e l’estremità della coda, di colore bianco. Al contrario, la varietà Platten presenta un mantello bianco con grandi chiazze nere.
L’Alano Arlecchino e l’Alano Tigrato hanno il manto di base bianco con macchie nero lacca dal contorno strappato, di dimensioni varie e ben distribuite su tutta la superficie del corpo.
Queste varietà, tuttavia, non sono omozigote e quindi non sono facili da ottenere per mezzo di un allevamento mirato: solo il 10% dei cuccioli, infatti, presenta la distribuzione desiderata delle macchie nere.
Blu
L’Alano blu presenta un bellissimo colore blu acciaio puro, sono ammesse macchie bianche solo sul petto e sulle zampe.
Oltre a queste tre varietà, si possono presentare anche soggetti “Grautiger” (tigrato grigio) e “Weißtiger” (tigrato bianco): il mantello del Grautiger presenta macchie nere strappate su un fondo prevalentemente grigio. Lo standard di razza lo considera indesiderato, ma non ne prevede la squalifica.
Benché il grigio sia un colore molto apprezzato in tante altre razze, per esempio nei cani da caccia, è pressoché impossibile che in una mostra canina questi tipi di mantello ricevano ottime valutazioni.
L’Alano Arlecchino può essere portatore del cosiddetto “fattore merle“: accoppiando due esemplari di questa colorazione si corre il rischio di far nascere cuccioli affetti da cecità e sordità.
L’Alano ha una soglia dello stimolo particolarmente elevata e un’indole molto docile.
Carattere: gigante, anche di cuore
Lo standard di razza della FCI definisce l’Alano un “cane affettuoso e fedele“: questo gigante buono non sta infatti volentieri da solo e ama molto la compagnia del suo compagno umano.
Grazie al carattere tranquillo e all’indole accomodante, la sua presenza è gradevole e apprezzata in pressoché qualsiasi situazione.
Nonostante la sua rinomata tranquillità, l’Alano non si fa mettere i piedi in testa e può capitare che ti stupisca con un lato caratteriale un po’ più “testone” … ma non temere, non perderà mai la sua irresistibile dolcezza.
Le dimensioni dell’Alano, tuttavia, possono destare qualche perplessità e incutere un certo timore.
“È un cane o un pony?”: mentre si va a passeggio con un Alano non è raro sentire alle proprie spalle frasi di questo tipo, o ancora notare come chi ha un cane di taglia piccola al guinzaglio tenda a cambiare strada per paura che questo “colosso” possa fargli del male.
Se ti dovessi trovare in una situazione del genere, mantieni la calma!
È normale che la stazza dell’Alano intimorisca un po’, ma una volta scoperto il suo carattere bonario e intelligente diventerà un amico inseparabile per chiunque.
L’Alano resta comunque un cane molto apprezzato e camminando per strada con lui raccoglierai anche moltissima ammirazione.
In fin dei conti il fatto che questo cagnone incuta rispetto non può che essere un fattore positivo, soprattutto quando si tratta di fare la guardia!
Questo cane vigile e attento si approccia agli estranei con un certa diffidenza, anche se raramente abbaia o diventa aggressivo. Un tale atteggiamento, per altro, non sarebbe nemmeno necessario: qual è infatti l’intruso che oserebbe sfidare un Alano?
Il più delle volte, tuttavia, l’apparenza inganna: questa razza ha un’altissima soglia di sopportazione e non si lascia sopraffare dall’aggressività, anzi, è molto affabile sia nei confronti delle persone che degli altri animali.
Uno di famiglia
Grazie al carattere particolarmente socievole e calmo, l’Alano è oggi molto apprezzato come cane da compagnia, ed è molto adatto anche per le famiglie con bambini.
Ama giocare con questi piccoli amici e adora le loro coccole … soltanto il peso e le dimensioni qualche volta gli possono essere d’intralcio!
Alimentazione: una fame da … Alano!
Nella scelta dell’alimentazione con cui crescere il tuo Alano, la sua taglia gioca naturalmente un ruolo di prim’ordine. È infatti necessario che il tuo gigante riceva una quantità sufficiente di alimenti e di energia.
Ma sappiamo bene che le dimensioni non sono l’unico fattore da considerare per una buona dieta, anche lo stato di salute generale e il livello di attività fisica sono importanti per determinare il fabbisogno alimentare del tuo peloso.
Come linea di principio, la scelta deve ricadere su un’alimentazione bilanciata con un elevato contenuto di carne, senza dimenticare ovviamente una ciotola di abbondante acqua fresca sempre a disposizione.
Ma come fare a capire se il tuo gigante deve darsi una regolata a tavola? Accarezza la zona delle costole: se riesci ancora a percepirle chiaramente, non devi preoccuparti, il suo peso è sotto controllo.
Non si tratta di un problema estetico, anzi: soprattutto nei cani in crescita un peso eccessivo rischia di sollecitare troppo la muscolatura e creare malformazioni e alterazioni nella struttura scheletrica.
Se il tuo Alano ha qualche chilo di troppo quindi, non lasciarti impietosire dai suoi dolci occhioni e mettilo subito a dieta: non sarà difficile grazie agli alimenti ipocalorici appositi disponibili in commercio, che daranno al tuo peloso una sensazione di sazietà senza rinunciare alle vitamine e ai sali minerali di cui ha assolutamente bisogno.
In ogni caso, una dieta sana, bilanciata e specifica per le esigenze del tuo peloso può abbracciare diverse scelte alimentari.
Nello shop online di zooplus puoi trovare alimenti specifici per Alani, perfettamente studiati sulle esigenze e sulle caratteristiche di questa razza.
Se fino a qualche anno fa la BARF era una scelta impopolare, oggi questa dieta gode di una posizione di tutto rispetto nel panorama dell’alimentazione per cani.
Ma attenzione, senza il giusto approccio e un’adeguata conoscenza di questa scelta alimentare alternativa si rischia di andare incontro a pericolose carenze nutritive.
Informati bene per assicurarti che il tuo cane riceva la quantità di alimenti di cui necessita.
La cosa migliore è sempre confrontarsi con un allevatore o con il tuo veterinario di fiducia, entrambi sapranno consigliarti la strada migliore per te e il tuo peloso.
Un Alano necessità di una quantità di alimenti proporzionata al suo fabbisogno energetico
Allevamento e salute
Lo standard di razza del cane Alano, ripreso e pubblicato dalla FCI e valido tutt’ora, è stato in origine stabilito dal “Deutsche Doggen Club 1888 e.V.”, il club di razza con sede a Berlino.
Gli allevatori prestano oggi particolare attenzione a portare avanti caratteristiche quali il temperamento tranquillo e la predisposizione a un buon legame con l’uomo: infatti è proprio grazie al suo carattere mite che l’Alano, nonostante le dimensioni imponenti, è così apprezzato come cane da compagnia anche dalle famiglie con bambini.
Ma c’è anche chi invece sceglie l’Alano proprio per la sua stazza, che lo rende un cane attraente e di grande fascino e prestigio. Il prezzo di un esemplare parte dai 750/800 euro e può arrivare oltre i 1.600 euro a seconda della colorazione.
In ogni caso, indipendentemente dai vari gusti ed inclinazioni, gli allevatori devono avere sempre un occhio di riguardo per le malattie ereditarie specifiche della razza.
Purtroppo, il 28% degli Alani ci lascia già prima del quinto compleanno e difficilmente raggiunge i 10 anni di età. L’aspettativa di vita media di un Alano è quindi di 6 – 7 anni, anche se in rarissimi casi questi cani possono arrivare anche a un’età di 14 o 15 anni.
Ad ogni modo, è abbastanza realistico sperare di alzare la vita media a 8 – 9 anni, ma come? È necessario che anche gli allevatori comprendano e applichino a 360 gradi i principi fondamentali della genetica.
Affidarsi a un allevatore serio e professionale resta sempre di primaria importanza: eventuali errori o scelte azzardate nell’allevamento, soprattutto nella selezione dei soggetti riproduttori, possono aumentare ulteriormente la predisposizione di questi animali a determinate malattie.
Ad esempio, un allevatore che decida di concentrarsi in particolare sull’aspetto estetico del labbro abbondante potrebbe al contempo provocare una sempre più marcata ereditarietà di una patologia come la congiuntivite.
Comportamento ed educazione dell’Alano
Fortunatamente abbiamo un’arma a nostro favore: praticare un allevamento accorto, che punta più sulla salute e sulla longevità del cane rispetto alla taglia o ai caratteri estetici, può ridurre il rischio di malattie.
Ovviamente questo non è l’unico elemento che hai a disposizione per avere un amico di zampa sano e forte: anche il movimento e l’alimentazione svolgono un ruolo importantissimo nella salute del tuo Alano.
Perché rimanga in forma il più a lungo possibile, occorre allenare bene i suoi tendini e muscoli: concediti ogni giorno una bella passeggiata insieme al tuo peloso, in cui magari possa scatenarsi anche senza guinzaglio e tienilo impegnato il più possibile anche con qualche gioco pensato appositamente per lui.
Evita le scale
Ricorda però che non tutti i movimenti sono uguali e fanno bene. I cani di taglia grande dovrebbero evitare di salire le scale, così come gli esemplari più giovani, in un primo momento, dovrebbero essere piuttosto attenti nell’affrontare lunghe passeggiate, giochi troppo scatenati o, appunto, un continuo saliscendi delle scale.
Se desideri adottare un Alano, quindi, l’ideale è una grande casa a pianterreno, con giardino.
In ogni caso, il tuo veterinario o l’allevatore a cui ti sei rivolto potranno dare risposta a molte delle tue domande.
Tieni presente che l’Alano, viste le sue dimensioni, è un cane che ha sempre bisogno di “qualcosa in più” rispetto agli amici pelosi di altre razze: più spazio, più movimento e, va da sé, più cibo.
L’imponenza, proprio a causa degli svantaggi che può portare con sé, è forse l’unico lato critico dell’Alano, che grazie alla sua indole bonaria e al suo attaccamento all’uomo è considerato un cane davvero facile da gestire, adatto per la famiglia, come cane da assistenza e perfino per la pet therapy.
Aiutalo a conoscere i suoi limiti
Come tutti i cani, anche l’Alano ha bisogno di un’educazione coerente e al contempo amorevole, che aiuti a far sbocciare il potenziale positivo del suo carattere.
Anche se guardandolo può sembrare strano, questo gigante buono ha bisogno di avere al suo fianco una figura di riferimento forte, ferma e sicura, che gli insegni a riconoscere i suoi limiti.
Non è difficile far felice un Alano, basta stargli accanto il più possibile … cercando di non fare caso alla quantità di bava che lascerà sui tuoi jeans facendo il pieno di coccole.
Un tempo, l’Alano era uno dei cani più apprezzati per vegliare sul riposo dei nobili.
Storia: nobiltà, non solo d’animo
Come spesso capita, anche le origini dell’Alano sono avvolte dal mistero.
Alla fine del XIX secolo alcuni cinologi credettero di aver individuato i progenitori dell’Alano in svariati esemplari di cani delle civiltà più antiche: gli Assiri, ad esempio, oltre 4000 anni or sono possedevano grandi cani da combattimento dal muso schiacciato e dal pelo corto, le cui raffigurazioni ricordano proprio l’aspetto dell’odierno Alano.
Anche nell’area dell’attuale Danimarca sono stati rinvenuti scheletri di cani da caccia molto grandi e simili all’Alano, databili tra il 5000 a.C. e il 1000 d.C.
Oggi la parentela tra l’Alano e questi animali di un tempo è tuttavia molto dibattuta, così come la presunta provenienza dal Tibetan Mastiff (Do Khyi), una delle più antiche razze canine orientali, origine che è stata tuttavia ufficialmente esclusa dai test del DNA.
Le testimonianze risalenti al XVI secolo sono le prime che consentano di ricostruire con esattezza la provenienza della razza: alcuni scritti documentano l’introduzione nel territorio tedesco di cani molto grandi ed eleganti provenienti dall’Inghilterra e dall’Irlanda, risultato di incroci tra il Mastino e il grande Levriero Irlandese.
Sebbene l’aspetto di questi animali fosse ancora molto lontano da quello dell’Alano così come lo conosciamo oggi, in comune avevano certamente le dimensioni straordinarie.
Il fascino dell’Alano al servizio dei nobili
A partire dal XVII secolo, la Germania intraprese l’allevamento mirato del cosiddetto “Englische Docken”, un cane grande ed elegante inizialmente utilizzato per la caccia a orsi, cinghiali o altri animali selvaggi ma ben presto apprezzato come affascinante cane da compagnia nelle corti principesche.
Ecco quindi che, a seconda del ruolo, si suddivise la razza in “Cani da camera”, “Cani da compagnia” e “Mastini inglesi”.
I Cani da camera erano gli esemplari più belli e forti: indossavano un collare dorato e la notte rimanevano di guardia nella camera da letto del Principe, dove riposavano in un grande giaciglio foderato di pelle d’orso.
Analogamente ai Cani da compagnia, che erano inferiori ai Cani da camera almeno esteticamente ed erano pertanto degni di indossare soltanto un collare argentato, dovevano proteggere la corte e i suoi nobili abitanti da qualsiasi intrusione.
Dato che sia i Cani da camera che i Cani da compagnia erano destinati alla vita di corte vera e propria, il loro allevamento si concentrava in particolar modo sulla qualità dell’obbedienza, mentre gli esemplari con un potenziale genetico migliore erano riservati alle battute di caccia.
Il Mastino inglese, troppo prezioso per cacciare
La terza tipologia, ossia il Mastino inglese, veniva tenuta nelle stalle ma era comunque considerata molto pregiata e quindi non idonea ad una pratica tanto umile come la caccia.
Così, nella prima fase della battuta di caccia si mandavano incontro al cinghiale i “Saufinder” e i “Saurüden” (Cacciatori di cinghiali) e incontro all’orso i “Bärenbeißer” (Morditori d’orso), il cui ruolo era quello di scovare la preda e stanarla dal bosco.
A questo punto venivano liberati i Mastini, che afferravano la preda con un abile morso nell’attesa che il cacciatore la finisse con un’arma da punta.
A protezione da eventuali ferite, questi preziosi cani indossavano una corazza di stoffa molto imbottita.
Da cane di lusso a status symbol
Con il passare degli anni e il crescente impiego delle armi da fuoco, i cani da caccia divennero sempre più superflui e numerose razze dell’epoca scomparvero dalla scena: il Mastino dovette così reinventarsi un ruolo e diventò, soprattutto nella regione tedesca del Württemberg, un cane di lusso.
Intorno alla metà del XIX secolo la razza nel frattempo denominata Ulmer Dogge (Mastino di Ulm) godeva di una sempre maggiore popolarità: nemmeno Otto von Bismarck resistette al fascino di questo maestoso quanto docile cane e lo scelse come compagno di vita per oltre sessant’anni, donando alla razza anche il soprannome di “Reichshund”, Cane del Reich.
Dato che i Mastini vivevano ormai prevalentemente in case private, l’allevamento diede via via sempre più importanza al buon carattere, al temperamento equilibrato e all’obbedienza.
Non esisteva un’unica tipologia di Mastino, anzi, ne comparvero parecchie distribuite in diverse aree geografiche. Si distinguevano facilmente per il colore o la taglia e venivano denominate in base alla provenienza o alle caratteristiche principali: Mastino di Ulm, Mastino Danese, Mastino Inglese, Gran Mastino, Cane da cinghiale, Segugio da caccia etc.
Finalmente la denominazione ufficiale: l’Alano dei nostri giorni
Ma come si è arrivati ad avere un unico nome ad abbracciare tutti questi bellissimi quanto differenti esemplari?
Nel 1876, in occasione di un’esposizione canina, vennero esibiti vari rappresentanti della razza e i giudici proposero agli allevatori di accordarsi per il nome unico di “Deutsche Dogge”, Mastino tedesco.
Il nome fu molto contestato proprio a causa dell’aggettivo “tedesco”, erano molti infatti i Paesi che rivendicavano l’origine della razza. Ecco perché, ad esempio, ancora oggi nei paesi anglofoni l’Alano viene chiamato “Great Dane”.
In ogni caso gli allevatori tedeschi hanno avuto la meglio e nel 1888 hanno fondato il primo club ufficiale della razza, chiamandolo appunto “Deutschen Doggen Club” e dando un nome ufficiale al grosso ed elegante cagnone che tutti oggi conosciamo.
La scheda dell’Alano
In breve:
L’Alano è un cane di grossa taglia, con un carattere fiero e coraggioso. È un animale molto fedele al proprietario e ha bisogno di una buona dose di movimento.
Richiede una spazzolatura regolare e un bagno occasionale
Bisogno di movimento:
Ha bisogno di almeno 1-2 ore di attività fisica al giorno
Paese di provenienza:
Germania
Adatto per:
Cane da guardia, da compagnia, da lavoro, da difesa
Attaccamento verso il proprietario:
Molto alta
Bisogno di attenzione:
Ha bisogno di molte attenzioni e di una buona dose di interazione con il proprietario
Capacità di apprendimento:
Buona, ma richiede una guida ferma e paziente
Compatibilità con gli altri animali:
Può essere aggressivo con altri cani dello stesso sesso o di taglia simile, ma può essere addestrato alla socializzazione
Compatibilità con i bambini:
Può essere un buon compagno di gioco per i bambini più grandi, ma richiede una supervisione attenta
Tolleranza al clima:
Bassa verso il freddo, sopporta il caldo
Calore:
Due volte l’anno, durata media di 9 giorni
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In origine il Lagotto romagnolo era conosciuto come un cane d'acqua, ma oggi è diventato uno dei più noti cani da tartufo. A prescindere da questa sua caratteristica, è una razza canina sportiva e amichevole, che sempre più padroni scelgono di allevare come cane da compagnia.
Con le loro qualità di perfetti cani da compagnia intelligenti e vivaci, i piccoli Maltesi – bianchi come la neve – affascinano molti amanti degli animali. In effetti questi cagnolini sono ottimi compagni di vita per chi ama avere sempre vicino il proprio amico di zampa e per chi si prende volentieri cura del loro pelo morbido come la seta.