{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/cane/educazione-del-cane/i-cani-da-lavoro","title":"I cani da lavoro","mag_id":32223,"is_single":true,"cat_name":"Cane","sub_cat_id":559,"sub_cat_name":"Educazione del cane","cat_id":544}
I cani sono i migliori amici dell’uomo, ma alcuni di loro sono molto più di un fedele compagno da avere sempre al proprio fianco: sono cani che svolgono compiti importanti e che, per riuscirci, devono sottoporsi ad uno speciale addestramento. Nelle prossime righe ti spiegheremo come i cani da lavoro vengano in nostro aiuto nella vita di tutti i giorni.
Cani da lavoro che assistono persone con disabilità
I cani da assistenza vivono accanto alle persone con disabilità e le supportano nelle attività della vita quotidiana. Le aiutano ad esempio a fare la spesa, ma anche a spogliarsi e a vestirsi, si occupano di accendere o spegnere la luce e le aiutano ad aprire le porte: il loro compito è quello di essere d’aiuto quando necessario. Un cane da assistenza viene addestrato in vista del supporto da offrire a una persona in particolare: i più conosciuti sono i cani guida per persone cieche. Non tutti i cani da lavoro sono adatti a diventare cani da assistenza: gli esemplari adatti vengono selezionati e addestrati precocemente già da cuccioli. La durata dell’addestramento è variabile e dipende dal tipo di assistenza che il cane dovrà poi garantire.
Cani guida
I cani guida appartengono alla categoria dei cani da assistenza. Sono cani che facilitano la mobilità di persone cieche o ipovedenti. Per chi ha difficoltà visive o non è affatto in grado di vedere, orientarsi al di fuori di un ambiente familiare può essere molto difficile. È in questi casi che intervengono i cani guida, pronti ad accompagnare i loro padroni nella vita quotidiana. Un cane guida viene di norma addestrato per casi specifici: la formazione può durare dai sei ai nove mesi, a discrezione del centro di addestramento. Al termine di questo percorso, anche il futuro padrone deve seguire un corso di tre o quattro settimane, di modo che cane e persona possano familiarizzare, imparare a conoscersi e a fidarsi reciprocamente. I due dovranno infine superare una prova di coppia, dove dimostreranno di essere diventati una squadra.
Cani da allerta medica
Anche i cani da allerta medica appartengono al gruppo dei cani da assistenza. Tra di loro ricordiamo ad esempio i cani da allerta per diabetici: sono cani in grado di rilevare sbalzi della glicemia. Alcuni studi hanno infatti dimostrato che i cani reagiscono quando notano una ridotta saturazione di ossigeno nel sangue, e sono in grado di accorgersene grazie alle loro orecchie molto sensibili, capaci di avvertire un eventuale cambiamento a livello di respirazione. Qualora la glicemia dovesse scendere a livelli critici, il cane avverte in tempo il suo padrone, che può così correre ai ripari assumendo del glucosio o altri tipi di zucchero. Il cane è in grado di segnalare anche casi di iperglicemia, così che all’occorrenza il padrone possa ricorrere ad un’iniezione di insulina in tempo utile ad evitare una crisi. Altre patologie per cui vengono utilizzati cani da allerta medica sono epilessia e asma. La durata dell’addestramento è variabile e dipende sia dall’organizzazione che lo eroga e sia dal tipo di assistenza che il cane dovrà poi garantire.
Cani da salvataggio
I cani da salvataggio sono conosciuti anche come “cani da ricerca”. Sono addestrati per prestare servizio in diverse situazioni e devono aver superato uno specifico esame per cani da salvataggio. Molto famosi sono i cani da valanga e i cani da catastrofe; questi ultimi si occupano della ricerca di sopravvissuti tra le macerie. Altri esempi sono i cani impiegati per le ricerche in aree di grande estensione e i cani da salvataggio in acqua, capaci di rintracciare persone disperse nei fiumi o in altri specchi d’acqua. I cani da salvataggio lavorano sempre assieme ad una guida specializzata e sono in grado di collaborare anche in squadre composte da più cani. Si tratta di comuni cani domestici che vivono in famiglia: cane e padrone vengono infatti addestrati insieme per essere impiegati nelle situazioni di emergenza. L’addestramento dura in genere dai due ai tre anni e prevede il superamento di diversi esami.
Cani da valanga
I cani da valanga appartengono al gruppo dei cani da salvataggio. Sono impiegati nella ricerca di persone travolte e sepolte da una valanga. Anche se esistono strumentazioni in grado di localizzare persone sepolte dalla neve, il naso sensibile del cane resta sempre il più affidabile. Col loro formidabile fiuto, infatti, i cani sono in grado di individuare persone sepolte sotto quattro metri di neve. I cani da valanga sono impiegati nelle regioni nevose e il loro addestramento varia in base alla località in cui devono operare.
Cani al servizio della sicurezza
Cani poliziotto
Anche la Polizia di Stato si serve dell’aiuto dei nostri amici a quattro zampe. I cani poliziotto seguono precise tracce, sono in grado di individuare prove, esplosivi, droghe o altre persone, oltre ad avere il compito di difendere gli agenti di Polizia. Non tutti i cani sono però adatti a prestare servizio nel corpo di Polizia: in media, trova impiego un cane su cento. I cani adatti devono poi sottoporsi ad un particolare addestramento e vivono a stretto contatto con l’ufficiale di Polizia che poi li guiderà in servizio. Il cane può essere addestrato a partire da un anno di vita e la successiva formazione dura in genere da uno a due anni.
Cani in servizio presso le dogane
Come i cani poliziotto, anche i cani in servizio presso le dogane appartengono ai cani al servizio di organizzazioni statali. Supportano il lavoro degli agenti in dogana e sono in grado di individuare prodotti che non possono passare i confini nazionali, come ad esempio droghe o sigarette. Questi cani da lavoro sono impiegati assieme ad una guida e vengono addestrati all’interno di particolari scuole. Tra il cane e la guida si instaura quindi un rapporto che li lega nella vita lavorativa e privata. L’addestramento dura dai 12 ai 18 mesi.
Altri cani da lavoro
Cani da pastore e cani da protezione delle greggi
I cani da pastore sono impiegati per la conduzione di greggi o di mandrie di animali da allevamento, come ad esempio pecore o mucche. Il loro compito è quello di tenere unito il gregge o la mandria, perché è all’interno del gruppo che l’animale singolo è più al sicuro dalle minacce esterne, rappresentate ad esempio da predatori quali orsi o lupi. I cani in grado di respingere questi attacchi sono conosciuti col nome di cani da protezione delle greggi. I semplici cani da pastore, infatti, piccoli e agili, sono meno adatti alla difesa del gregge o della mandria. Ci sono poi cani che sono in grado di assolvere entrambi i compiti: gli animali impiegati in questo ambito vivono a fianco del pastore o dell’allevatore. A tale scopo esistono diversi seminari, dove gli allevatori possono apprendere tutte le competenze tecniche necessarie ad addestrare i cani in base alle loro esigenze.
Cani da caccia
Agli albori dell’amicizia tra cane ed essere umano, i nostri fedeli amici venivano impiegati principalmente nella caccia. Ancora oggi i cani aiutano i cacciatori nell’attività venatoria, e infatti esistono svariate tipologie di cane da caccia. I cani da ferma, ad esempio, segnalano la preda al cacciatore con la loro particolare postura: il cane si ferma, resta in silenzio, per poi sollevare e flettere una zampa anteriore.
Sempre tra i cani da caccia, troviamo anche i cani da riporto, che raggiungono la preda colpita dallo sparo del cacciatore e la riportano indietro. Ci sono poi cani specializzati nello stanare volpi, procioni e altri animali simili. I cani da traccia sono invece specializzati nella caccia di animali feriti, che seguono l’odore del loro sangue. L’impiego dei cani da caccia è soggetto a specifiche leggi nazionali e regionali. La durata dell’addestramento può variare in base all’impiego: di solito inizia quando il cane è ancora un cucciolo e termina all’incirca entro i successivi due anni.
Cani da guardia
I cani da guardia sono cani da lavoro che sorvegliano un determinato territorio, che può essere una casa, un appezzamento di terra o anche un pascolo con degli animali. L’area che sorvegliano è di solito recintata e la presenza di intrusi viene segnalata abbaiando o difendendo il territorio con un attacco diretto. I cani da guardia svolgono il loro compito da soli, senza che ci sia necessariamente qualcuno con loro.
Per questo il loro compito dovrebbe avere essenzialmente una funzione intimidatoria nei confronti dell’intruso non autorizzato, abbaiando e segnalandone in questo modo la presenza sul territorio. Per questi cani da lavoro, l’addestramento non è regolamentato ovunque allo stesso modo. È però importante che cane e padrone vengano seguiti insieme da un addestratore professionista. In Italia è vietato addestrare privatamente un cane ad aggredire altre persone: l’addestramento legale alla difesa personale può essere praticato solo da professionisti autorizzati dalle prefetture territoriali.
Il respiro affannoso non è affatto insolito, nel cane, anzi è comune quanto lo è l’atto di scodinzolare: per questo motivo, di solito il fatto che un cane ansimi non desta preoccupazione. Ma cosa succede se ci rendiamo conto che il nostro amico fidato ansima più della norma, soprattutto di notte, e quindi difficilmente riesce a riposare? Con questo articolo ti indichiamo quali sono le principali cause dell'affanno notturno nel cane e cosa puoi fare per aiutare il tuo peloso che fatica a trovare quiete.
Vuoi insegnargli esercizi come „Zampa!“, „Fai l’orsetto!“ o a prendere al volo gli snack? Con questi 10 trick tu e il tuo cane diventerete due autentiche star! E la cosa migliore è che questi esercizi non solo entusiasmano il pubblico, ma sono anche in grado di mettere alla prova il tuo cane mentalmente e fisicamente. Allo stesso tempo, cimentarsi insieme con i trucchi da insegnare al cane rafforza la relazione uomo-cane.
I cani amano stare in compagnia del loro branco, perché sono animali con una componente sociale molto spiccata. Tuttavia, ogni cane dovrebbe essere in grado di rimanere da solo per alcune ore. Per questo è opportuno abituarlo sin da cucciolo alla nostra assenza. Per farlo correttamente, però, c’è bisogno di tempo e pazienza, procedendo con gradualità. Ecco come puoi abituare il tuo cucciolo a restare da solo in casa per un po’ senza sentirsi solo o abbandonato.