{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/cane/educazione-del-cane/educare-un-cane-adulto-come-si-fa","title":"Educare un cane adulto: come si fa?","mag_id":137550,"is_single":true,"cat_name":"Cane","sub_cat_id":559,"sub_cat_name":"Educazione del cane","cat_id":544}
Ovviamente, prima il cane impara gli elementi base della sua educazione, minori problemi creerà in futuro nella convivenza con il suo umano: non vi è dubbio. Ma cosa accade se questo tipo di addestramento di base, tipico dei primi mesi di vita del cucciolo, viene a mancare? Si possono educare anche i cani adulti? Come si può educare un cane adulto?
Con questo articolo vogliamo indicarti gli aspetti sui quali concentrarti maggiormente durante l’addestramento del tuo fedele amico, e quali sono i 7 esercizi con i quali dovresti allenarti insieme al tuo cane adulto.
Hai appena adottato un cucciolo? Allora leggi anche i nostri articoli sull’educazione dei cuccioli!
I cani imparano tutta la vita
La buona notizia è che i cani imparano per tutto il corso della loro esistenza. Un po’ come noi esseri umani, i nostri amici a quattro zampe non smettono mai di imparare. Sino alla vecchiaia, i cani sono disposti ad assimilare comandi, regole e determinati comportamenti, così come sono in grado di disimparare o cessare comportamenti indesiderati. Per questo, la loro educazione non dovrebbe mai interrompersi.
In particolare, l’educazione di base impartita ad un cucciolo non porta a nulla se poi, durante la sua pubertà, gli si lascia fare di tutto per eccessiva faciloneria. Una volta che si sono introdotte le necessarie regole di convivenza, queste devono essere fatte rispettare per tutta la vita dell’animale. Il classico „Resta!“, detto al cucciolo in maniera chiara, non può diventare dopo un po’ un debole “Per favore, aspetta un attimo”.
Educare un cane adulto: i vantaggi
Ovviamente di solito i cuccioli, analogamente ai bambini, imparano più rapidamente degli adulti. Si lasciano formare con docilità perché i cani giovani sono estremamente curiosi, apprendono molte cose attraverso il gioco e affrontano il mondo con un atteggiamento ancora aperto. Questa disposizione naturale può essere utilizzata nel loro processo di educazione.
D’altra parte, anche i cuccioli devono prima imparare i comportamenti di base: nessun cane nasce già in grado di vivere in casa e nessun cucciolo lascerà in pace mobili e scarpe spontaneamente, senza aver mai sentito un chiaro “No!”. Di solito quindi l’addestramento e la socializzazione di un cucciolo sono più impegnativi rispetto a quanto non lo sia allevare un cane adulto, di norma già abituato a vivere con le persone.
Ecco perché educare un cane adulto può portare con sé anche alcuni vantaggi. Di solito, ad esempio, i cani anziani sono più tranquilli e stabili, a livello di comportamento, rispetto ai cuccioli. Se sono già addomesticati, di solito si può insegnare loro a restare soli in casa e di norma sono già abituati ad un ritmo quotidiano più o meno stabile per quanto riguarda sonno, pasti e uscite all’aperto.
Inoltre i cani adulti possono “reggere” anche lunghe passeggiate e hanno bisogno di fare meno pause rispetto agli scatenati cuccioli, i quali non di rado diventano rapidamente esausti.
Quali possono essere i problemi quando si educa un cane?
Va da sé che educare un cane adulto comporta anche qualche svantaggio. La criticità più rilevante è che il cane adulto ha assimilato un determinato comportamento da mesi se non da anni: se improvvisamente quel comportamento usuale viene percepito come non desiderabile, ciò genera nel cane ostinazione e insicurezza. Modificare un comportamento che è stato già appreso richiede molto sforzo da parte del cane adulto e quindi molta coerenza e soprattutto pazienza da parte del suo proprietario.
La questione quindi non è se il cane adulto possa ancora essere educato, bensì dopo quanto tempo ciò che ha appeso potrà ritenersi un comportamento stabile, permanente. Il cane adulto in pratica può essere educato quanto quello giovane: la differenza sta nel fatto che, rispetto al cucciolo, l’animale adulto può avere bisogno di un po’ più di tempo.
Come comportarsi di fronte a gravi problemi comportamentali
Se hai deciso di prendere con te un cane che ha sviluppato gravi problemi comportamentali, devi armarti di molta pazienza. Prima di iniziare a “contrastare” il comportamento indesiderato con un allenamento mirato, è necessario ricercarne la causa. Perché il mio cane ha un comportamento distruttivo? Perché sta reagendo in modo aggressivo?
Perché non smette di abbaiare? Dietro l’atto di mordere e distruggere di alcuni cani ci sono per lo più gravi disturbi mentali che possono essere scatenati non solo da esperienze traumatiche, dalla convivenza con un dolore cronico, ma anche da un forte stato ininterrotto di stress, da una condizione pregressa di isolamento o da una protratta assenza di stimoli fisici e mentali.
Tanto più conosci le cause del comportamento del tuo amico di zampa, più mirato e potenzialmente efficace puoi rendere l’addestramento del tuo cane adulto. In questo genere di situazioni, specialmente i neofiti, ossia coloro che non hanno esperienza con i cani, dovrebbero assolutamente chiedere aiuto ad un esperto. Ma anche per le persone che hanno già esperienze pregresse con i cani, il confronto con un addestratore di cani esperto di psicologia canina e la visita ad una scuola cinofila possono rivelarsi utili e opportune.
In cosa consiste l’educazione di base di un cane?
Affinché la convivenza tra uomo e cane proceda in armonia sono necessarie alcune regole. Nessun altro animale vive a così stretto contatto con gli esseri umani come il cane e nessun altro animale è “umanizzato” più del nostro fedele amico a quattro zampe. Si trascura spesso di considerare il fatto che il cane discende dal lupo e, proprio per questo motivo, richiede che il suo “branco” abbia un certo ordine: si tratta di un elemento di sicurezza che lo aiuta ad orientarsi a livello di comportamento.
I cani hanno bisogno di regole chiare che vengano costantemente seguite. Qualsiasi eccezione a queste regole li confonde profondamente e induce specialmente le razze più sicure di sé ad assumere la leadership. Per evitare i conflitti, il tuo cane deve padroneggiare i comandi di base come “Seduto!”, “A cuccia!”, “Lascia!”, “Andiamo!” e “Resta!”.
Non deve continuare a camminare per strada se gli dici “Seduto!”, non può correre attraverso il parcheggio del supermercato se gli hai ordinato “Resta!” e non deve inseguire un coniglio o la cagnolina del vicino se ti sei mosso dicendogli “Andiamo!”. Qui di seguito trovi alcuni esercizi che costituiscono una sorta di base educativa: sono in pratica i fondamentali che il tuo cane dovrebbe padroneggiare e che renderanno la vita più facile non solo a te, ma anche al tuo cane e a quelli che ti circondano.
Il training giusto per il cane adulto
Poco importa se il tuo cane è un cucciolo o un animale adulto che non è mai stato educato prima: lavorare con un cane su obiettivi specifici è sempre possibile. Tuttavia, quando si tratta di impostare l’educazione del nostro amico di zampa, la sua età va tenuta in considerazione. Mentre con i cuccioli puoi usare la loro istintiva propensione al gioco e tenere presente che le fasi di apprendimento e di esercizio dovrebbero essere brevi, i cani più esperti spesso hanno bisogno di più incentivi e di vere e proprie sfide, per poter imparare cose nuove.
I cani adulti hanno già sviluppato preferenze consolidate. Meglio conosci il tuo cane, più puoi usare questa tua competenza per educarlo con successo. È noto che l’addestramento del cane è più efficace se si utilizza il rinforzo positivo: se sai cosa piace al tuo cane, puoi premiarlo non appena mostra il comportamento desiderato. Non deve trattarsi sempre e per forza di snack per cani o di biscottini: puoi premiare il tuo cane attraverso coccole, parole di lode, un peluche, un gioco per cane come un bastone da riporto o una palla.
Una panoramica dei 7 esercizi base per educare un cane
Andare al guinzaglio
Ogni cane dovrebbe imparare sin dall’inizio a camminare al guinzaglio senza tirare. Dovrebbe imparare ad ignorare le altre persone e gli altri animali: quando è legato al guinzaglio non può “trascinarti” con sé. Se un cane adulto ha imparato che può procedere nella direzione voluta semplicemente tirando a sufficienza, lo farà ancora e ancora. Ma per fortuna con un po‘ di tecnica e soprattutto con molta pazienza e coerenza puoi insegnargli a desistere dal tirare quando è al guinzaglio.
Affinché il tuo cane si allontani dal modello di comportamento già appreso, può essere utile provare per prima cosa a cambiare la situazione. Ad esempio, se in precedenza aveva un collare, mettigli una pettorina. Se tira con entrambi e un passaggio dalla pettorina al collare e viceversa non ha senso, puoi anche decidere di legargli un fazzoletto al collo a cui attaccare poi il guinzaglio.
Dovresti permettere al tuo cane di percepire consapevolmente questo cambiamento come qualcosa di “nuovo”, mostrandogli i suoi nuovi “accessori da passeggio” e lasciandoglieli annusare ampiamente. Il tuo amico di zampa sarà più disposto a mettersi in gioco in un contesto di novità.
Se inizi la passeggiata e il cane inizia immediatamente a tirare al guinzaglio, fermati. Non andare avanti finché il cane non ti si sarà avvicinato consentendo al guinzaglio di allentarsi nuovamente. Se dopo poco tira di nuovo, fermati. Si tratta di un modello di comportamento da mantenere con costanza e coerenza. Se poi il tuo cane tira al guinzaglio con forza e ti è difficile impedirgli di andare avanti anche contro la tua volontà, invitalo a venire verso di te tramite suoni, parole o con il linguaggio del corpo.
Un altro esercizio utile consiste nel posizionare una ricompensa o un gioco per cani molto ambito a poca distanza (circa 20 m) in un luogo ben visibile che si trovi lungo il vostro percorso. Con ogni probabilità il tuo cane vorrà immediatamente “assaltarlo”. Tu dovrai invece trattenere il tuo fedele amico chiedendogli con fermezza di venire da te. Se si volterà verso il premio, dovrai fare qualche passo indietro per mostragli che la direzione giusta è solo quella verso di te. Soltanto quando avrà imparato a stare al guinzaglio correttamente accanto a te, ti avvicinerai all’oggetto del desiderio complimentandoti con lui. In questo modo il tuo cane capirà che può ottenere la ricompensa solo se impara a trattenere i suoi impulsi e a muoversi al tuo ritmo.
Il comando „Seduto!“
Per insegnare al cane a sedersi a comando, uno snack può essere molto utile. Tieni lo snack ben sopra la testa del tuo amico di zampa: se prova a saltare per prenderlo, la tua mano deve restare chiusa. Vedrai che rapidamente il tuo cane si siederà per vedere meglio lo snack sopra la sua testa. A quel punto, non appena sarà con i glutei e le zampe anteriori a terra, pronuncia il comando “Seduto!” e dagli l’agognato premio. Continua a lodarlo a parole e facendogli qualche carezza.
Dopo un po’ di esercizio, il tuo cane avrà imparato a sedersi a comando prima ancora che tu lo esorti con una ricompensa. Per esercitarsi a mantenere più a lungo la posizione seduta, puoi prolungare l’intervallo di tempo che precede la ricompensa. La vita di tutti i giorni offre molte possibilità per impratichirsi senza difficoltà con il comando “Seduto!”: quando metti e togli il collare al tuo cane, quando vi trovate in un negozio o davanti ad ogni semaforo rosso.
Il comando „Cuccia!“ o “A terra!”
Diversamente da “Seduto”, con il comando “Cuccia!” o “A terra!” il cane dovrebbe sdraiarsi sul posto. Dicendo invece “A cuccia!” si chiede all’animale di andare al proprio posto, a casa. Quando è nella posizione “Cuccia!” o “A terra!”, la schiena ed entrambi i gomiti del cane sono aderenti al suolo. Puoi insegnargli questa posizione tenendo uno snack proprio davanti al suo naso mentre si trova nella posizione “Seduto!” e da lì spostando la mano lentamente verso terra, facendo in modo che il cane segua il movimento con gli occhi.
Tieni lo snack il più possibile in parallelo al pavimento. Per ottenere il tanto desiderato premio, il cane scenderà prima con il muso. A quel punto allontana lentamente la mano dal suo muso, tenendola sopra il pavimento. Lui seguirà la tua mano fino a quando non sarà “costretto” a sdraiarsi sul posto. A quel punto pronuncia il comando “Cuccia!” e dagli la sua ricompensa.
Prima di alzarsi, ogni volta il cane dovrebbe mettersi “Seduto!”, al tuo comando. Una volta che il tuo cane è seduto, puoi ripetere o interrompere l’esercizio. Esistono molte situazioni possibili per praticare il comando “Cuccia!” o “A terra!” che dir si voglia: ad esempio al bar, alla fermata dell’autobus, durante una conversazione casuale con un vicino di casa o in seguito quando lo porterai con te al ristorante.
Anche in questo caso il tempismo è importante: più il tuo cane è stanco, più sarà disposto a mettersi sdraiato. Quindi all’inizio è consigliabile esercitarsi con il comando “A terra!” o “Cuccia!” dopo una lunga passeggiata e non prima, specie se ti rendi conto che il tuo fedele amico è ancora pieno di energia.
Sentendoti dire “Qui!” (o con un fischio corrispondente) il tuo cane dovrebbe raggiungerti immediatamente e di corsa, trovandosi libero (ossia senza guinzaglio). Chiaramente i cani adulti che non hanno ancora imparato a rispondere ai comandi di base non possono essere lasciati liberi, senza guinzaglio.
Step 1: Esercitarsi a casa
All’inizio è consigliabile fare esercizio con il “Qui!” a casa, idealmente in relazione al suo pasto. Per farlo hai bisogno di una seconda persona che tenga il cane mentre tu prepari la sua scodella con il pasto, tenendoti ad una certa distanza. Sarebbe bene che il tuo cane ti vedesse mentre lo fai. Non appena pronunci il comando “Qui!”, l’altra persona deve lasciar andare il cane: quando ti raggiunge, è importante che tu lo elogi posando la sua ciotola piena di cibo sul pavimento.
Se hai la sensazione che il tuo cane abbia compreso il comando in relazione al pasto, puoi iniziare a chiamarlo con un chiaro “Qui!” anche al di fuori dei pasti. Ogni volta che il tuo fedele amico viene da te immediatamente, rispondendo al comando, ricompensalo con uno snack e mostragli chiaramente che sei molto felice del suo arrivo. Come passaggio successivo, potresti provare ad esercitarvi all’interno di un giardino recintato.
Step 2: Esercitarsi durante una passeggiata
Soltanto quando il tuo cane mostra di recepire perfettamente il comando e viene sempre da te ogni volta che lo chiami, puoi passare ad esercitarti con lui quando lo porti a spasso. All’inizio è meglio scegliere aree solitarie in cui non vedi altri cani che potrebbero distrarre il tuo quattrozampe. In alternativa, puoi dedicarti a questo esercizio al mattino molto presto o molto tardi la sera, quando c’è poco traffico sulla strada o nel parco.
È importante che tu dia al cane il comando “Qui!” solo se sei sicuro che lo seguirà. Se vedi un altro cane, rimetti il guinzaglio al tuo animale e attendi fintanto che non sarete di nuovo soli.
Per inciso, è consigliabile esercitarsi con il comando “Qui!” anche collegandolo al nome del cane. Infatti l’esperienza dimostra che in situazioni di forte stress i proprietari tendono a chiamare i loro cani per nome.
Comando„Andiamo!“ o “Piede!” o “Al passo!”
Nel traffico intenso, nelle aree pedonali gremite di persone o quando si incontrano altri cani, è utile che il tuo animale proceda “Al passo” in modo affidabile e tranquillo. Ciò implica che con il comando “Andiamo!” (o “Piede!” o “Al passo!” che dir si voglia) l’animale resti vicino al proprietario camminando lateralmente al suo umano. Questo deve avvenire indipendentemente dal fatto che si proceda lentamente o a passo spedito, che si vada dritto, si svolti o ci si fermi.
Tradizionalmente il cane si porta sul lato sinistro ma ovviamente puoi anche abituarlo a stare alla tua destra, se preferisci. L’importante è che tu, per quanto possibile, mantenga sempre lo stesso lato. Fai partire l’esercizio facendo vedere al tuo cane uno snack che terrai in mano dal lato che avrai scelto. Non appena il cane assume la posizione corretta, pronuncia il comando.
Tieni il bocconcino in mano e lascia che il tuo cane lo lecchi mentre procedi. Come ulteriore segnale, questa volta di tipo visivo, è bene che tu batta la mano sulla tua coscia, ovviamente dal lato in cui sta procedendo il cane. Dopo pochi metri, dai il comando “Seduto!” e ricompensalo con lo snack. Con il tempo puoi rendere l’esercizio un po’ più impegnativo inserendo sempre più curve o cambi di direzione.
Dovresti anche allontanare gradualmente lo snack dal suo muso: ad esempio, puoi mettere il bocconcino in tasca e continuare la camminata. A tratti puoi procedere più lentamente, o più velocemente, a volte svoltare a destra, a sinistra, tornare indietro… ripetendo ad ogni cambio il comando acustico “Andiamo!” e il relativo segnale visivo. Solo quando il tuo cane avrà imparato a procedere in maniera affidabile e sicura al tuo fianco, puoi ripetere l’esercizio anche senza guinzaglio.
Se dopo aver tolto il guinzaglio al tuo cane questo si allontana, non tirarlo per il collare ma piuttosto rimettigli il guinzaglio con calma e ripeti l’allenamento di prima, ossia tenendo il cane al guinzaglio.
Il comando „Lascia! “
Quando dici “Lascia!”, il tuo cane dovrebbe immediatamente lasciar andare un oggetto o qualsiasi cosa abbia afferrato con la bocca. Se, ad esempio, il tuo amico di zampa si è impossessato di una scarpa o tiene in bocca un giocattolo dei tuoi figli, dovresti dargli in maniera chiara il comando “Lascia!” per fargli capire che non vuoi che lo faccia.
All’inizio proponigli uno scambio!
Perché un cane adulto risponda al tuo comando, devi attirarlo con un altro “oggetto”, ad esempio uno snack o un gioco per cani. In pratica, devi offrirgli uno scambio, se così si può dire. Tieni lo snack di fronte a lui e digli: “Lascia!”. Non appena apre la bocca e lascia andare l’oggetto del contendere, concedigli la ricompensa e lodalo, a parole e con qualche coccola. A poco a poco potrai fare a meno dello snack o del gioco e limitarti a premiarlo con parole e carezze ogni volta che eseguirà il comando “Lascia!”.
Il comando “Resta!“
I cani devono imparare a sedersi e restare fermi in un determinato posto. Non solo di fronte al supermercato, ma anche quando suona il campanello di casa o quando arriva un visitatore che ha paura dei cani: in tutte queste circostanze il tuo amico di zampa dovrebbe ascoltare il comando “Seduto e resta!”. Per fare ciò, il tuo animale deve prima essere in grado di rispondere perfettamente al comando “Seduto!” o “Cuccia!”.
Se il tuo cane ha imparato a stare in piedi fermo oppure a rimanere sdraiato al tuo fianco, quando glielo chiedi, allora puoi iniziare ad insegnargli il comando “Resta!”.
Esercitarsi con il „Resta!” partendo da “Seduto!” o da “A terra!”
Fai un segno chiaro al tuo cane per fargli capire che deve restare fermo, ad esempio indica il pavimento con il palmo della mano, e pronuncia chiaramente “Resta!”. Quindi mettiti di fronte al tuo cane tenuto al guinzaglio e muoviti all’indietro solo quel che tanto da far tendere morbidamente il guinzaglio. Fermati un attimo e poi torna a muoverti in direzione del tuo cane.
Se il tuo fedele amico resta seduto o sdraiato al suo posto, lodalo con entusiasmo. Se decidi di premiarlo con uno snack, dovresti concedergli la ricompensa solo se quando torni da lui è seduto o sdraiato, a seconda della posizione di partenza. In pratica, dovresti premiarlo solo se non si è mosso. Se, ad esempio, ha atteso fermo per tutto il tempo ma all’ultimo minuto si è messo in piedi, non devi premiarlo.
Questo perché in quel caso, se ricevesse lo snack, il tuo cane non lo assocerebbe allo “stare” ma al “saltare”. Potete allenarvi iniziando con l’utilizzo di un guinzaglio più lungo per passare via via ad uno più corto, fino a fare l’esercizio senza guinzaglio. Inoltre, è importante esercitarsi anche aumentando gradualmente l’intervallo di tempo in cui il cane deve “restare fermo”.
Vale la pena frequentare una scuola per cani?
Esercitarsi con i comandi che abbiamo descritto in questo articolo richiede non solo molto tempo ma anche una buona dose di disciplina. Soprattutto nel caso in cui si abbia a che fare con cani adulti che mostrino già un comportamento sbagliato, oltre ad aver bisogno di coerenza e di tatto, i proprietari devono possedere soprattutto pazienza e perseveranza.
Quindi non scoraggiarti se all’inizio non sembra funzionare. Ci vuole tempo prima che un cane si faccia coinvolgere da una condotta alternativa e capisca che vale la pena ascoltare i tuoi comandi. Frequentare regolarmente una scuola cinofila può essere un buon incentivo a livello motivazionale: soprattutto se si tratta del tuo primo cane, spesso parlare con esperti e altri proprietari di cani è molto istruttivo.
Ma anche se leggi un’infinità di guide specializzate scritte da esperti, alla fine devi comunque mettere in pratica ciò che hai letto. È fondamentale che il concetto della scuola per cani sia adatto a te e al tuo amico di zampa. Fondamentalmente, nella scuola cinofila il gruppo non dovrebbe essere troppo numeroso così che l’addestratore possa dedicarsi attivamente a ciascun cane (e proprietario), e perché possa rispondere prontamente ad ogni domanda che gli viene posta.
Auguriamo buona fortuna a te e al tuo cane in questo percorso comune!
Il respiro affannoso non è affatto insolito, nel cane, anzi è comune quanto lo è l’atto di scodinzolare: per questo motivo, di solito il fatto che un cane ansimi non desta preoccupazione. Ma cosa succede se ci rendiamo conto che il nostro amico fidato ansima più della norma, soprattutto di notte, e quindi difficilmente riesce a riposare? Con questo articolo ti indichiamo quali sono le principali cause dell'affanno notturno nel cane e cosa puoi fare per aiutare il tuo peloso che fatica a trovare quiete.
Vuoi insegnargli esercizi come „Zampa!“, „Fai l’orsetto!“ o a prendere al volo gli snack? Con questi 10 trick tu e il tuo cane diventerete due autentiche star! E la cosa migliore è che questi esercizi non solo entusiasmano il pubblico, ma sono anche in grado di mettere alla prova il tuo cane mentalmente e fisicamente. Allo stesso tempo, cimentarsi insieme con i trucchi da insegnare al cane rafforza la relazione uomo-cane.
I cani amano stare in compagnia del loro branco, perché sono animali con una componente sociale molto spiccata. Tuttavia, ogni cane dovrebbe essere in grado di rimanere da solo per alcune ore. Per questo è opportuno abituarlo sin da cucciolo alla nostra assenza. Per farlo correttamente, però, c’è bisogno di tempo e pazienza, procedendo con gradualità. Ecco come puoi abituare il tuo cucciolo a restare da solo in casa per un po’ senza sentirsi solo o abbandonato.