{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/cane/educazione-del-cane/cane-da-tartufo-come-cercare-nei-boschi","title":"Cane da tartufo: come cercare nei boschi","mag_id":371337,"is_single":true,"cat_name":"Cane","sub_cat_id":559,"sub_cat_name":"Educazione del cane","cat_id":544}
Il loro fiuto raffinato e un buon addestramento guidano i cani da tartufo all'ambito tesoro.
Un cane da tartufo ha bisogno prima di tutto di un fiuto eccezionale: solo così può scovare questi pregiati corpi fruttiferi di funghi che vivono sottoterra. Ma cos’altro serve ad un cane per specializzarsi in questa ricerca? E a quali razze appartiene il classico cane da tartufo? Approfondiamo insieme questo argomento che appassiona tantissime persone, tra gli amanti dei cani quanto tra i buongustai.
I tartufi, si sa, sono molto rari e vengono da sempre considerati una assoluta prelibatezza. A differenza di molti altri tipi di funghi, questi speciali sporocarpi sviluppano il loro intero ciclo vitale sotto terra, in simbiosi con alcuni tipi di alberi o arbusti.
Noi umani non siamo in grado di percepire il loro odore fine e persistente. Per secoli, quindi, ci siamo fatti aiutare da diverse specie di animali, il cui olfatto, molto più sviluppato del nostro, potesse aiutarci a scovare queste pepite sotterranee, tanto rare e pregiate quanto ricercate.
Da sempre, nei ristoranti di buon livello, i piatti al tartufo sono piuttosto costosi, specialmente quelli al tartufo bianco, re indiscusso di questo alimento gourmet.
La cerca del tartufo: dal maiale al cane
In passato, alla ricerca del tartufo, venivano mandati per lo più i maiali domestici femmina, i cosiddetti maiali da tartufo. E’ soltanto dalla fine del XIX secolo che si è preferito utilizzare i cani, selezionando in maniera specifica alcune razze canine particolarmente dotate a livello di fiuto.
Perché non si utilizzano più i maiali per cercare i tartufi?
La ragione per cui dai maiali si è passati ai cani è da ricercarsi nel fatto che i suini arano il terreno, quando dissotterrano il tartufo: in questo modo finiscono spesso con il distruggere le fibre fungine, impedendo al tartufo di riprodursi. Per questa ragione, sin dal 1982, nel nostro Paese è vietata la cerca del tartufo condotta con i suini.
Anche alcuni cani scavano molto intensamente, quando percepiscono la presenza di uno di questi speciali “funghi”, ma nel complesso causano decisamente meno danni dei maiali, pertanto vanno preferiti.
La mosca del tartufo
Non hai un cane da tartufo a disposizione ma sei un appassionato e ti piacerebbe trovarne uno? Allora avvicinati al terreno e osserva attentamente, cercando di scorgere una mosca rossa: la mosca del tartufo (Suillia tuberiperda), infatti, preferisce volare sopra i tartufi che si trovano a circa 10-20 cm di profondità.
Qual è la razza di cani da tartufo?
In linea di principio, tutti i cani sono adatti a cercare i tartufi, indipendentemente dalla loro origine e razza di appartenenza. L’unico requisito, fondamentalmente, è che sia abbastanza attivo, curioso e disposto a farsi addestrare con un training specifico basato sul fiuto.
Se e quanto velocemente un cane trova i tartufi varia da caso a caso. Alcuni cani da caccia hanno un fiuto eccezionale, ma possono essere distratti dalle tracce, durante la ricerca. Altri hanno poco interesse per questo tipo di attività, quindi si annoiano se li si sottopone ad un training basato sul fiuto.
L’addestramento può essere noioso, in effetti. Ecco perché gli esperti del tartufo addestrano razze specifiche, che hanno dimostrato di essere particolarmente adatte a questa attività altamente specializzata.
Lagotto Romagnolo: il cane da tartufo più amato in assoluto
La razza di cane da tartufo più rinomata e blasonata è senza dubbio quella del Lagotto Romagnolo. Questo cane da acqua ha un incredibile senso dell’olfatto e uno scarso istinto predatorio, quindi non si lascia distrarre troppo facilmente dalla selvaggina normalmente presente all’interno di un bosco.
Ma anche diverse razze di cani da caccia e i cani da riporto come ad esempio il Labrador Retriever possono diventare abili cercatori di tartufi. Un altro cane che spesso si rivela adatto a questo scopo è il Border Collie.
L’università dei cani da tartufo
Nel nostro Paese, dove il Lagotto Romagnolo ha la sua patria, la cerca del tartufo ha una lunga tradizione. Già nel lontano 1880, Antonio Monchiero fondò, nella cittadina piemontese di Roddi d’Alba, l’Università dei cani da tartufo, un centro di addestramento altamente specializzato.
L’istituto, tuttora a conduzione familiare, è stato ufficialmente riconosciuto sin dal 1935 ed è oggi considerato il più antico e rinomato indirizzo per l’addestramento dei cani da tartufo.
Quanto tempo ci vuole per addestrare un cane da tartufo?
La formazione di base dell’Università piemontese dura tra i 15 e i 20 giorni, ma gli esperti stimano che la formazione completa richieda in media tra i 3 e i 4 anni.
Dove posso far addestrare il mio cane per diventare un cane da tartufo?
Molte persone, che vorrebbero far fare al proprio amico di zampa un’attività mirata come questa, amerebbero dedicarsi alla cerca del tartufo, anche se non vivono in Piemonte e non possono iscrivere il proprio cane all’Università di Alba.
In effetti, esiste un’ampia possibilità di opzioni per l’addestramento dei cani da tartufo. Oltre alle numerose associazioni di cani da tartufo, molte scuole per cani offrono training mirati e corsi individuali per imparare questa tecnica.
Come capire se è un cane da tartufo?
I seminari e i corsi di addestramento dei cani da tartufo consistono solitamente in una parte teorica per l’uomo e di una parte pratica per la coppia uomo-cane.
Addestramento dei cani da tartufo: la teoria
Non si tratta soltanto di identificare potenziali luoghi da tartufo e di distinguere le diverse varietà. E’ fondamentale anche imparare a gestire in modo responsabile la terra e i suoi pregiati prodotti naturali.
Ad esempio, quando un cane trova un tartufo, il suo umano deve sempre ricoprire la buca, utilizzando la stessa terra, per non danneggiare gli apici delle radici.
Gli assaggi al cane
Per prima cosa, si abituano i cani a riconoscere l’odore del tartufo. Il tuo peloso dovrebbe quindi associare quel profumo a qualcosa di positivo e desiderabile. Che si tratti della sua cuccia preferita o di uno snack goloso che gli viene offerto non appena il suo fiuto riconosce l’odore del tartufo, il cane va sempre rinforzato.
Un buon olio al tartufo può essere un’alternativa ai pezzetti di tartufo autentico, per l’addestramento. Un’altra alternativa a buon mercato sono le varietà meno pregiate, come il tuber rufum.
La cerca inizia gradualmente
La prima cosa da fare è lodare il tuo cane non appena inizia ad interessarsi all’oggetto che profuma di tartufo. Successivamente, si lancia quell’oggetto e lo si loda, correndogli dietro insieme. L’ultimo step è nascondere l’oggetto che sa di tartufo e sfidare il cane a trovarlo.
Ogni volta che il peloso scopre dove sono stati sepolti “i tartufi” e lo segnala, riceve una ricompensa. La cerca diventa passo dopo passo sempre più difficile, aumentando via via la profondità, fino a quando i contenitori o i dummies da tartufo non saranno sepolti a 10-20 cm dal suolo, dove i veri tartufi crescono in natura.
Ricordati di variare il setting: allena il tuo pet non solo nel giardino di casa, ma anche nel bosco, nel parco cittadino o persino tra le mura di casa.
Il tuo amico di zampa è molto bravo con la ricerca e ha un fiuto eccellente? Allora potresti proporgli anche questi sport per cani: il Mantrailing, il Dummy per addestramento cani e ovviamente il training specifico per i cani da valanga.
Prova di lavoro per cani da tartufo
Gli appassionati possono anche partecipare alle prove di lavoro per la cerca al tartufo. Esistono diversi tipi di prove, in cui lo scopo è sempre quello di scovare i tartufi nel modo più rapido ed efficace possibile.
Nel nostro Paese, patria del Lagotto Romagnolo, questi test sono una pratica particolarmente consolidata. Molti test ufficiali sono riservati proprio a questa razza, anche se ci sono sempre gare regionali in cui è possibile gareggiare anche con esemplari di altre razze canine e con meticci.
Quando dovrebbe iniziare l’addestramento del cane?
Nella migliore delle ipotesi, il cane va preparato alla cerca del tartufo già da cucciolo. Alcuni addestratori iniziano poco dopo la nascita dei cagnolini.
Ad esempio, strofinano leggermente i tartufi sulla madre che allatta, in modo che i cuccioli associno l’odore del tartufo alla piacevole sensazione della suzione del latte materno. Un altro modo è quello di inserire qualche pezzetto di tartufo nel cibo per cuccioli dei nuovi nati in fase di svezzamento.
Con un po’ di pratica e indiscutibile talento, alcuni pelosetti iniziano la cerca del tartufo a soli 6 mesi di vita!
Ma in genere anche i cani più anziani sono in grado di imparare questa pratica. Serve solo un po’ più di tempo e di pazienza, per far sì che il cane adulto interiorizzi ciò che ci si aspetta da lui.
Si può comprare un cane da tartufi già addestrato?
Ovviamente puoi anche decidere di acquistare un cane da tartufo già addestrato. Ma il prezzo, che è pari a diverse migliaia di euro, ha senso solo per i professionisti, ossia per coloro che ogni giorno vanno alla ricerca di tartufi spinti da ragioni professionali.
Tutti gli altri possono divertirsi ad addestrare il proprio compagno di zampa per svolgere insieme questa attività, come un semplice hobby, senza bisogno di acquistare un cane professionista del tartufo.
I lati oscuri della vita del cane da tartufo
Il boom dell’industria del tartufo ha portato sempre più cacciatori di tartufi ad impegnarsi seriamente nel business. La forte pressione competitiva fa sì che alcune regioni diventino vere e proprie zone di battaglia, durante l’alta stagione, con tristi conseguenze che non è difficile immaginare. In Piemonte, tra Asti e Alba, molti cani da tartufo muoiono ogni anno a causa di esche avvelenate.
I cacciatori di tartufi per hobby dovrebbero sempre mettere al primo posto il divertimento, quando escono nei boschi con i loro amici di zampa. E questo anche in ragione del fatto che qualche tartufo rivenduto occasionalmente nel privato non arricchisce nessuno.
Dove si trovano i tartufi?
Tartufi di ottima qualità crescono anche in Francia, ad esempio nel Périgord, nella Provenza settentrionale (nelle regioni Drôme e Vaucluse), oltre che nel nostro Paese, ovviamente, soprattutto in Piemonte e sull’Appennino settentrionale attorno a Bologna.
In generale, i tartufi necessitano di terreni calcarei e sono particolarmente diffusi sotto alcune piante ospiti, come la quercia, il faggio o i noccioli.
I siti possono trovarsi un po’ ovunque, tanto nel bosco più fitto quanto in un parco pubblico. Da un po’ di tempo esistono anche le piantagioni commerciali, dove è possibile raccogliere importanti quantitativi di tartufi.
Cosa serve per andare a cercare i tartufi?
Ovviamente esistono molte restrizioni, in merito alla raccolta dei tartufi, sia a livello regionale sia in termini di stagionalità. Nel nostro Paese esistono numerose normative che regolamentano questa cerca. E’ necessario ottenere un tesserino, prima di poter diventare ufficialmente un “trifulau”, e il cane deve essere stato debitamente addestrato
Esistono periodi specifici nei quali la cerca è consentita e persino degli orari prestabiliti.
Prima di pensare di andare alla ricerca di tartufi, quindi, ti conviene informarti per capire se questa attività è lecita e come viene regolamentata nella tua regione.
Proposte d’acquisto dalla redazione di zooplus
I prodotti selezionati nel box sono proposte effettuate dalla redazione, alimenti e accessori che puoi trovare nel negozio online per animali di zooplus e non costituiscono advertising da parte dei brand citati.
Kerstin S.
Ho iniziato ad interessarmi alla scrittura come freelancer grazie al forum tedesco di zooplus, dove nel 2011 alcuni appassionati di gatti hanno dato vita ad un magazine chiamato "Pfotenhieb". Da allora, ho iniziato a scrivere alcuni articoli in tedesco per questa rivista e, da persona innamorata del suo cane, mi dedico soprattutto a tematiche legate alla salute e agli animali.
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