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Sui cani da slitta esistono pareri discordanti. Gli sport ad alte prestazioni sono sempre in bilico tra l'impiego rispettoso della specie, la tradizione e le accuse di crudeltà verso i nostri amici pelosi.
Quali sono le razze di cani da slitta? Cosa caratterizza questi amici di zampa sportivi? E le corse di cani da slitta rappresentano davvero un maltrattamento dei nostri fedeli amici? Leggi questo articolo per saperne di più.
In generale, tutti i cani utilizzati per trainare slitte possono essere definiti cani da slitta. Questi pelosi di taglia media vengono attaccati alla slitta con speciali pettorine e guinzagli per cani e corrono attraverso paesaggi invernali innevati insieme al conducente, il cosiddetto musher.
In senso più stretto, il termine cani da slitta si riferisce ad alcune razze che, per origine, caratteristiche e comportamento naturale, sono particolarmente adatte agli sport da traino. La Fédération Cynologique Internationale (FCI), la più grande federazione internazionale di allevatori canini, riconosce solo cinque razze come “cani nordici da slitta”.
Le razze di cani da slitta riconosciute dalla FCI sono il Siberian Husky, l’Alaskan Malamute, il Samoiedo, il Groenlandese e il Canadian Eskimo Dog. Esistono anche altre razze nordiche che fanno la loro bella figura come cani da slitta, come lo Yakutskaya Laika, che ha già ottenuto il riconoscimento preliminare da parte della FCI, e la razza scandinava Eurohound, non ancora riconosciuta dalla FCI.
Buono a sapersi: La maggior parte dei cani che oggi partecipano alle competizioni di cani da slitta sono sei meticci. Si tratta di incroci tra le razze nordiche sopra citate o di cani con origini completamente diverse.
I cani da caccia sono spesso utilizzati per le brevi e medie distanze, in quanto raggiungono più rapidamente il limite rendimento. I cani da slitta nordici di tipo primitivo, invece, hanno dato risultati positivi su distanze maggiori. Questo perché, data la loro origine, si sono adattate in modo ottimale alle temperature gelide e sono in grado di fornire prestazioni costanti su distanze più lunghe.
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Le razze classiche di cani da slitta Siberian Husky, Alaskan Malamute, Samoiedo, Groenlandese e Canadian Eskimo Dog sono strettamente imparentate con il lupo. Oltre ad avere un aspetto particolarmente simile a quello del progenitore selvatico dei nostri cani domestici, di solito non abbaiano. Al contrario, i cani da slitta ululano e guaiscono, proprio come i lupi.
I cani da slitta sono caratterizzati da un’elevata resistenza e da una incredibile motivazione. Hanno una spiccata voglia di muoversi e un desiderio assoluto di correre. La corsa è nel loro sangue perché sono stati allevati per secoli proprio per questo scopo.
Un peloso ben addestrato riesce a trainare una slitta per circa 200 km al giorno. Su brevi distanze, può raggiungere una velocità massima di 40 km all’ora. Su distanze più lunghe, la velocità media è compresa tra i 16 e i 23 km all’ora.
I cani da slitta sono degli amici di zampa robusti e resistenti al freddo. Sono molto adattabili e in grado di lavorare anche sotto uno sforzo significativo e a basse temperature.
Hanno un pelo ruvido con molto sottopelo, crescono fino a circa 70 cm di altezza al garrese e pesano fino a 45 kg. Grazie alla loro resistenza e al forte sistema cardiovascolare, i cani da slitta non hanno bisogno di una dieta particolarmente abbondante, nonostante le loro prestazioni atletiche di alto livello.
Questi cagnoloni mostrano un intenso comportamento sociale e, come i lupi, amano vivere insieme in branco. All’interno del gruppo vige una rigida gerarchia, che viene ripetutamente “messa in discussione”, a volte anche con i denti. Per inciso, il cane in testa alla muta non deve necessariamente essere il capobranco.
Sebbene i cani da slitta apprezzino la vicinanza alla famiglia, spesso sono poco orientati alle persone e sono per natura più ostinati di altre razze. Tra le classiche razze di cani da slitta, il Samoiedo è particolarmente socievole e, quindi, è considerato il più adatto alle famiglie con bambini.
L’origine dei cani da slitta può essere fatta risalire all’incirca al 100 a.C.. Nelle regioni settentrionali del pianeta, le popolazioni si sono affidate per secoli alla forza e alla resistenza di questi cagnoloni. Si presume che nella Siberia settentrionale i cani da slitta siano stati utilizzati prima di tutti gli altri animali da tiro, come cavalli e bovini.
I nomi delle varie razze sono legati alle popolazioni native che li hanno originariamente allevati o alla regione da cui provengono. Il Siberian Husky, ad esempio, era un tempo un fedele compagno delle popolazioni nomadi siberiane, come i Ciukci e gli Jakuti. L’Alaskan Malamute proviene dall’Artico nord-occidentale e prende il nome dal popolo Mahlemiut che vi abita.
Le gare di cani da slitta erano particolarmente popolari in Canada e in Alaska all’inizio del XX secolo. Durante la Prima guerra mondiale, tuttavia, questi pelosi furono impiegati anche per scopi militari in diverse regioni, ad esempio per trasportare merci o feriti.
A metà del XX secolo, molte persone persero interesse per questo tipo di competizioni, il che ebbe un impatto anche sull’allevamento. Da quel momento in poi, i cani da slitta furono allevati principalmente per le esposizioni canine, dove venivano assegnati dei premi agli esemplari più belli. L’allevamento di queste razze, quindi, poneva sempre più l’accento sul rispetto degli standard di razza e meno sulle prestazioni.
All’epoca, solo pochi cani da slitta venivano allevati per gli sport per cani. La divisione delle linee di allevamento tra cani da esposizione e cani da lavoro ha prodotto degli effetti ancora oggi evidenti. Questo perché l’aspetto, da solo, non fornisce alcuna indicazione sulle capacità atletiche di un cane da slitta. Le gare sono tornate in auge a partire dagli anni ’70, ma sono sempre più nel mirino degli attivisti per i diritti degli animali.Vor allem in Kanada und Alaska waren Schlittenhunderennen zu Beginn des 20. Jahrhunderts sehr beliebt. Während des Ersten Weltkriegs wurden die Tiere aber auch in verschiedenen Regionen für militärische Zwecke eingesetzt, beispielsweise um Güter oder Verletzte zu transportieren.
Molti attivisti per il benessere degli animali considerano le gare e le corse di cani da slitta una crudeltà nei confronti dei nostri amici pelosi. Questo perché, durante queste gare faticose, alcuni cani vengono spinti al limite delle proprie possibilità. Ferite alle zampe, fratture ossee e/o infiammazioni articolari possono essere il risultato di prestazioni sportive estreme. L’Iditarod Trail Sled Dog Race, la più lunga corsa di cani da slitta del mondo, ha causato anche la morte di diversi cani.
Inoltre, molti cani da slitta soffrono di malattie tipiche della razza. Ad esempio, la displasia dell’anca e del gomito e le malattie del midollo spinale sono molto frequenti negli Husky. Il Samoiedo è soggetto al diabete e a diverse altre malattie. Per questi motivi, gli animalisti considerano quello dei cani da slitta un caso di “allevamento tortura”.
Un’altra accusa è rivolta alle persone di riferimento: queste terrebbero i loro fedeli amici chiusi dentro dei canili o legati ad una catena e li lascerebbero uscire solo per gli allenamenti o le gare. I cani che non sono più in grado di competere verrebbero mandati in un rifugio per animali o soppressi.
Gli appassionati di sport cinofili la pensano in modo del tutto diverso. Secondo loro, la corsa e la trazione corrispondono ala natura dei cani da slitta. Sarebbe, quindi, una crudeltà nei confronti di questi agili pelosi tenerli in un angusto appartamento di città e senza sufficiente esercizio fisico.
I cani da slitta sono molto affascinanti: il loro aspetto primitivo, la loro assoluta voglia di eccellere e la loro resistenza atletica li rendono davvero speciali. La maggior parte di loro non è adatta come bravo cane da compagnia e da famiglia. Hanno bisogno di essere affidati a persone esperte che sappiano come gestire le esigenze speciali di questi amici di zampa sportivi ad alte prestazioni.
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