Pesce Palla

Pesce Palla

Alla famiglia dei pesci palla (Tetraodontidae = quattro denti) appartengono 25 generi con circa 200 specie di pesci. Il più piccolo tra questi è il pesce palla nano (Carinotetraodon travancoricus) che arriva a misurare appena 2 cm, mentre il pesce palla gigante (Arothron stellatus) può arrivare ad avere un diametro di 120 cm. Il pesce palla appartiene ai pesci ossei.

Aspetto del pesce palla

Il pesce palla ha una forma tondeggiante, esattamente come una palla, che lo differenzia nettamente dagli altri pesci. Ha un corpo ovale e compatto. Testa e occhi sono molto sporgenti, la bocca forma un becco e possiede due file di denti superiori e inferiori. La pelle è completamente liscia, senza placche o scudetti, ma dotata di aculei molto corti e disposti in serie longitudinali.

pesce palla © Grigory Bruev / stock.adobe.com

Il pesce palla si muove in avanti tramite le pinne toraciche, mentre la pinna dorsale e anale fungono da timone, indirizzando il movimento in avanti. Utilizza le pinne laterali per darsi la spinta propulsiva. Il movimento del pesce palla affascina gli appassionati acquariofili, soprattutto per la sua capacità di cambiare repentinamente dai movimenti in avanti a quelli all’indietro.

Scheda del Pesce Palla

Nome scientifico: Famiglia Tetraodontidae
Classe: Actinopterygii
Habitat: Acqua dolce e salata, zone tropicali e subtropicali
Caratteristiche morfologiche: Corpo tondeggiante, testa grande con becco forte, capacità di gonfiarsi a palla
Alimentazione: Invertebrati di fondo come molluschi, madrepore, vermi e spugne
Tossicità: Animale velenoso a causa della tetradotossina, letale per l’uomo se non viene cucinato correttamente come alimento
Curiosità: Considerato una prelibatezza nella cucina giapponese, alcune specie molto ricercate come pesci d’acquario
Predatori naturali: Teoricamente nessuno, si difende gonfiandosi, è ricoperto di spine e la sua carne è velenosa

Le specie più conosciute di pesce palla

Le specie di pesce palla più conosciute e adatte alla vita in acquario sono:

  • il pesce palla d’acqua dolce sudamericano (Colomesus asellus)
  • il pesce palla del Congo (Tetraodon miurus)
  • il pesce palla di Palembang (Tetraodon biocellatus)
  • il pesce palla indiano (Carinotetraodon travancoricus)

Il Tetraodon kretamensis è difficile da distinguere dal Tetraodon nigroverides, il pesce palla verde, e in alcuni libri viene considerato come una specie a sé stante.

Le diverse specie di pesce palla nascono in acque dolci, sebbene gli esemplari adulti vivano in acque salmastre e a ridosso delle barriere coralline. Per questo motivo può accadere che un pesce palla di acqua marina venga commercializzato come pesce palla d’acqua dolce oppure come pesce palla verde o di Palembang.

Il pesce palla d‘acqua dolce, Tetraodon Palembangesis, è molto aggressivo e potrebbe uccidere i propri compagni di vasca. Il pesce palla di Palembang è lungo 6 cm ed è sicuramente il pesce palla più bello e popolare. In natura vive in acque dolci e salmastre, ma in acquario dovrebbe essere tenuto in acqua salmastra, dato che l’acqua dolce è maggiormente soggetta al diffondersi di malattie. È un pesce pacifico e ghiotto di lumache.

Il pesce palla sudamericano è una specie d’acqua dolce molto adatta alla convivenza con altri pesci. Questo pesce palla dall’indole pacifica è relativamente piccolo e raggiunge una lunghezza di 8 cm. Non deve essere però confuso con il Colomesus psittacus, il pesce palla amazzonico, che è invece un pesce d’acqua salmastra che può arrivare a 30 cm di lunghezza. Il suo habitat naturale è il bacino amazzonico.

Il Tetraodon cochinchinensis è un affascinante pesce d’acqua dolce che presenta però esigenze particolari: è molto aggressivo nei confronti dei suoi simili e necessita pertanto di un acquario di grandi dimensioni. In natura popola le acque di Cambogia, Tailandia e Vietnam.

Il veleno del pesce palla

La maggior parte dei pesci palla è tossica. Si tratta, infatti, di una delle specie marine più velenose a causa di una tossina presente nelle interiora dell’animale, la tetrodotossina, che paralizza i muscoli portando rapidamente alla morte per asfissia. La vittima, nonostante rimanga completamente paralizzata, può essere cosciente fino a poco prima della morte. Questa potente neurotossina è utilizzata dall’animale esclusivamente come meccanismo di difesa e viene sintetizzata non dal pesce stesso, ma da alcune specie batteriche contenute nei crostacei e nei molluschi di cui si nutre. È presente soprattutto nel fegato e nelle gonadi e la sua concentrazione può differire da esemplare a esemplare, sebbene risulti maggiore nel periodo della deposizione delle uova.

L’habitat naturale del pesce palla

In natura il pesce palla è diffuso nelle aree tropicali, dove popola le barriere coralline e le zone marine lungo le coste di Africa, Centro e Sud America, Sud-est asiatico e India. Solo poche specie vivono in acque dolci o salmastre.

L’alimentazione del pesce palla in natura

Il pesce palla è un animale schivo che evita il contatto con l’uomo. Morde solo se si sente minacciato. Con i suoi fortissimi denti a becco può rompere facilmente i coralli, il carapace dei granchi e le conchiglie dei molluschi. Oltre che di lumache, si nutre anche di vermi e spugne. Emettendo forti getti di acqua è in grado di scovare le prede nascoste sotto la sabbia. Il pesce palla si muove sì lentamente, ma è anche molto scaltro. Quando si sente minacciato, infatti, è capace di gonfiarsi aumentando notevolmente il suo volume. Per far ciò incamera rapidamente acqua attraverso la bocca e la spinge grazie ai suoi potenti muscoli nel diverticolo, una sorta di sacchetto chiuso situato nello stomaco. Contemporaneamente gli aculei, solitamente aderenti al corpo, si aprono trasformando il pesce in una palla di spine in grado di infliggere gravi ferite ad eventuali aggressori. Si tratta di un’eccezionale tecnica di difesa che solitamente dissuade i predatori dall’attaccarlo. L’oceanografo Jacques Cousteau scoprì che i pesci palla riescono a gonfiarsi perfino nella bocca degli squali, rimanendovi ancorati e portando quindi il nemico alla morte per asfissia. Se invece il pesce palla si gonfia fuori dall’acqua incamerando aria nel diverticolo potrebbe velocemente soffocare. Per questo motivo l’uomo non dovrebbe provocare questa reazione, causa di uno stress enorme per l’animale.

pesce palla © ftlaudgirl / stock.adobe.com

L’alimentazione del pesce palla in acquario

Il pesce palla presenta un’alimentazione abbastanza varia che richiede qualche piccolo sforzo. Le lumache sono la principale fonte di nutrimento di questa specie che con il suo becco riesce a rompere il carapace dei crostacei e le conchiglie dei molluschi. Se non si ha piacere a prendere in mano delle lumache per inserirle nell’acquario, allora il pesce palla non è sicuramente l’animale adatto da adottare. I denti del pesce palla crescono continuamente e hanno bisogno di alimenti duri che contribuiscano a mantenerli delle dimensioni giuste. In caso contrario crescerebbero eccessivamente rischiando di far morire l’animale di fame.

Il pesce palla non ama particolarmente il mangime in fiocchi e preferisce il cibo vivo o congelato. È consigliabile somministrargli miscele di krill, polpa di molluschi, artemia per pesci e altri piccoli crostacei nonché larve rosse di zanzare e di altri insetti. Alcune specie si nutrono anche di pesci. Ancora più importante è scegliere una vasca che sia adeguata alle esigenze del pesce palla. La convivenza in acquario con dei ciclidi non è assolutamente indicata, in quanto il pesce palla tenderebbe ad inibirsi e diventare inappetente.

Allevare il pesce palla in acquario

A seconda delle varietà, questo pesce deve essere tenuto in acqua marina, salmastra o dolce.

Essendo ghiotto di lumache, si potrebbe pensare che introdurlo in un acquario popolato da questi animali rappresenti la soluzione ideale ma, in realtà, è consigliabile ricercare altrove le cause dell’aumento della presenza di lumache nell’acquario e porvi rimedio diversamente. La temperatura ideale per il pesce palla è tra i 22 °C e i 28 °C, il valore del pH dovrebbe oscillare tra i 6,0 e i 7,5 e l’acqua avere una durezza di 5 e 15 °dGH. Per i pesci palla di acqua dolce il pH dovrebbe essere neutro e la durezza dell’acqua compresa tra 8 e 15 °dGH.

Per i principianti è consigliabile iniziare con una varietà facile da gestire, come il Palembang. Anche il pesce palla d’acqua dolce sudamericano (Chelichthys asellus o Colomesus asellus) e il pesce palla indiano (Carinotetraodon travancoricus) sono facili da allevare in acquario. I pesci palla dovrebbero, di norma, essere allevati in un acquario di specie dedicato soltanto a loro, in cui allevare separatamente delle lumache. Queste ultime potranno essere naturalmente anche raccolte in natura (ad esempio con l’aiuto di trappole).

I pesci palla hanno bisogno di molti nascondigli, costituiti dalle decorazioni per acquari. È consigliato ricreare nel tuo acquario un substrato di sabbia poiché questi pesci amano creare collinette e avvallamenti sulla sabbia. Dato che non sono adatti a essere inseriti in acquari di comunità, gli estimatori tendono solitamente ad allestire una vasca mono-specie.

L’allevamento del pesce palla in acquario, tranne per alcune sottospecie, non è adatto ai principianti. È necessario, infatti, avere già dimestichezza con il mondo dei pesci. Questa specie presenta esigenze ben specifiche che risulteranno meno complesse per chi ha già esperienza. La composizione dell’acqua è fondamentale per la crescita del pesce palla. Un esemplare di acqua salmastra che viene tenuto in un acquario di acqua dolce tenderà immancabilmente ad atrofizzarsi. Tuttavia, esistono specie che vivono sia in biotopi d’acqua dolce, sia in quelli d’acqua marina che in acque salmastre, come ad esempio il Tetraodontidae fluviatilis e il Tetraodontidae biocellatus. Ti consigliamo in questo caso di variare la concentrazione di sale, anche se ciò non è strettamente necessario.

Esemplari acclimatati e allevati permanentemente in acqua dolce possono essere soggetti a patologie dei pesci dell’acquario quali infezioni fungine agli occhi. Se si apportano variazioni di salinità è importante assicurarsi che la disponibilità di ossigeno nella fase di acqua dolce sia elevata, movimentando la superficie dell’acqua oppure utilizzando appositi impianti di ossigenazione per acquari.

Salute del pesce palla

Il pesce palla non è un pesce molto delicato, ma può diventare apatico in seguito a eventi stressanti o nel caso in cui le condizioni dell’ambiente in cui vive non siano ottimali. L’allestimento dell’acquario è fondamentale al momento di adottare uno di questi pesci, in quanto vanno tenute in considerazione le caratteristiche di ogni sottospecie. Il pesce palla verde tende a diventare aggressivo e necessita pertanto di una vasca di minimo 120 m di lunghezza, in grado di offrirgli piena libertà di movimento e vari nascondigli. Inoltre, è importante non far mancare al pesce palla delle lumache: in mancanza di questa fonte di cibo tende, infatti, a mordicchiare le pinne degli altri pesci per limare i suoi denti. Se allevato in modo corretto, il pesce palla può avere un’aspettativa di vita di 20 anni e oltre. Il pesce palla nano vive in media 5 anni. Il pesce vivrà più a lungo se sarà inserito in un acquario con un qualità dell’acqua elevata e se sarà nutrito nel modo corretto.

Ricorda che la presenza di macchie nere sul ventre è sintomo uno stato di salute in peggioramento.

Il pesce palla di Palembang presenta, come molti suoi simili, un metabolismo molto veloce.

Tieni sempre a mente che se l’acqua dell’acquario non viene filtrata adeguatamente, i pesci potrebbero ammalarsi.

Dove posso acquistare un pesce palla?

I pesci palla sono acquistabili in diversi negozi e anche presso rivenditori online. Il Carinotetraodon, il Tetraodon e il Colomesus sono tra le varietà più diffuse e idonee alla vita in acquario. Questi pesci prendono velocemente confidenza e si abituano facilmente ai ritmi quotidiani di somministrazione del cibo.

Se tenuti in gruppo possono sviluppare comportamenti sociali diversi. Per alcune specie l’acqua salmastra è maggiormente indicata per garantire una più lunga aspettativa di vita. Altre specie e sottospecie prediligono l’acqua dolce, sebbene la maggior parte degli animali in commercio siano pesci di acqua salmastra; vivono in acque dolci durante la gioventù per poi passare alle acque salmastre in età adulta. In queste acque o in acque marine raggiungono la maturità sessuale. La convivenza con propri simili o con altri pesci può funzionare se l’acquario è ben allestito e mantenuto correttamente. I loro compagni di vasca devono essere pacifici, ma anche in grado di difendersi. I pesci palla di grandi dimensioni possono ad esempio ben convivere con i Corydoras e i pesci dollaro d’argento maculato. Le specie più piccole sono compatibili con peciliidi e carpiformi.

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