{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/acquaristica/specie-di-pesci/cavallucci-marini-in-acquario","title":"Cavallucci marini in acquario","mag_id":324242,"is_single":true,"cat_name":"Acquaristica","sub_cat_id":576,"sub_cat_name":"Specie di pesci","cat_id":548}
I bellissimi cavallucci marini danno un tocco di fascino ed eleganza al tuo acquario.
Esistono forse creature acquatiche più affascinanti dei cavallucci marini? Non c’è da stupirsi che molte persone desiderino avere questa originale specie di pesci nel proprio acquario. Ma è possibile? Di quali condizioni di vita hanno bisogno e cosa mangiano? In questo articolo ti spieghiamo cosa c’è da sapere sui cavallucci marini e come allevarli.
Aspetto del cavalluccio marino: una creatura leggendaria
Conosciuto anche come ippocampo, il cavalluccio marino deve il suo nome latino Hippocampus all’omonima creatura leggendaria della mitologia greca. Questo “mostro marino“, raffigurato perfino sulle antiche monete greche, è strutturato come un cavallo nella parte superiore e come un pesce in quella inferiore. In effetti, il cavalluccio marino ricorda più una creatura mitica che un pesce.
Il lungo muso tubolare, la testa simile a quella di un cavallo e la postura eretta quando nuota gli conferiscono un aspetto decisamente originale. Anche la lunga coda prensile, che usa anche come sostegno, e il ventre fortemente incurvato sono davvero insoliti. La capacità di alcune specie di adattare il proprio colore all’ambiente circostante e di muovere gli occhi indipendentemente l’uno dall’altro conferisce a questi animaletti un’aura soprannaturale.
Nonostante il suo aspetto particolare, il cavalluccio marino appartiene alla famiglia dei pesci, più precisamente a quella dei pesci ago (Syngnathidae). Tuttavia, non ha squame, ma placche ossee spinose. Questa corazza ossea funge per così dire da armatura e impedisce a molte altre creature marine di mangiarlo.
Allevamento: un pesciolino sensibile e molto esigente
Naturalmente, il cavalluccio marino non ha bisogno di temere i predatori nell’acquario domestico. Tuttavia, il tasso di mortalità di queste creature in acquario è piuttosto alto. Come mai?
I cavallucci marini sono animali molto delicati, che hanno esigenze elevate rispetto al loro ambiente. Reagiscono in modo estremamente sensibile a qualsiasi variazione della qualità, dei valori o della temperatura dell’acqua. Se desideri allevarli, dunque, devi controllare quotidianamentela qualità dell’acqua, ad esempio il contenuto di sale e il valore del pH, per individuare e contrastare tempestivamente eventuali alterazioni.
Anche le prestazioni del filtro e il flusso dell’acqua nell’acquario sono di fondamentale importanza per il loro benessere. In natura, i cavallucci marini vivono in acque con poca corrente. Se la pompa produce una corrente d’acqua molto forte, ciò sarebbe fatale per queste piccole creature marine. La coda può contrarsi, impedendo loro di muoversi liberamente nella vasca. Per un acquario con cavallucci marini è quindi indispensabile un filtro di alta qualità che offra buone prestazioni e generi una corrente debole.
Il corretto equipaggiamento dell’acquario
Se desideri allevare dei cavallucci marini dovresti prestare molta attenzione anche agli accessori per l’acquario. Innanzitutto, è necessario dotarlo un numero sufficiente di piante, preferibilmente delle varietà di alghe, tra le cui foglie questo timido pesciolino può nascondersi.
Anche alcuni tipi di corallo, come la gorgonia, delle pietre con degli stretti anfratti, pietre artificiali o scheletri di coralli sono perfetti. Gli ippocampi, infatti, non solo possono nascondersi tra questi oggetti, ma anche aggrapparsi ad essi con la coda.
Al contrario, dovresti rimuovere le piante con molte radici e le pietre o radici appuntite e taglienti perché queste piccole creature potrebbero ferirsi aggrappandosi ad esse.
I cavallucci marini hanno bisogno della compagnia di conspecifici
Oltre alle dimensioni della vasca, l’equipaggiamento e la qualità dell’acqua, anche gli altri abitanti dell’acquario influiscono notevolmente sul benessere del cavalluccio marino. Sono animali molto socievoli e hanno bisogno di un compagno. Se desideri anche degli ippocampi nel tuo acquario, dunque, dovreste adottarli solo in coppia.
I cavallucci marini sono una specie protetta e devono essere registrati
L’allevamento di cavallucci marini è soggetto a registrazione. Infatti, questi affascinanti animaletti a rischio di estinzione sono una specie protetta dal 2004. Chi li alleva ha l’obbligo di registrarli presso l’autorità competente per la protezione della natura. Anche l’eventuale prole deve essere immediatamente segnalata.
Alimentazione dei cavallucci marini
Le esigenze di queste affascinanti creature non riguardano solo la corrente e la qualità dell’acqua e l’equipaggiamento dell’acquario, ma anche l’alimentazione. In mare, questi simpatici animaletti si nutrono di animali vivi come pesciolini, gamberetti, pulci d’acqua, piccoli crostacei e plancton.
È quindi opportuno includere nell’alimentazione in acquario anche cibo vivo come Artemia salina (“scimmie di mare”), larve di pesce, gamberetti e zooplancton. Se questo richiede troppo tempo per il menù giornaliero, puoi utilizzare anche del cibo congelato. Ad esempio, larve di zanzara o gamberetti triturati, congelati con ghiaccio secco. Al momento dell’acquisto, tuttavia, dovresti verificare che i tuoi cavallucci marini mangino effettivamente il cibo congelato.
Scattante nell’afferrare il cibo, ma lento nel mangiarlo
Il cavalluccio marino si distingue dagli altri pesci dell’acquario non solo per il suo aspetto, ma anche per le sue abitudini alimentari. A differenza del Guppy, del Pesce neon ed altre specie, che si “ingozzano” di cibo in pochi minuti, il cavalluccio marino mangia molto lentamente.
Questo perché non ha uno stomaco, ma solo un intestino. Deve, quindi, digerire il cibo prima di poter passare al boccone successivo. Non stupisce, dunque, che molti acquariofili temono che altri pesci nell’acquario possano sottrarre il cibo ai cavallucci marini.
Tuttavia, contrariamente a quanto spesso si pensa, ciò non è dovuto al fatto che l’ippocampo “afferri” il cibo troppo lentamente. Al contrario, riesce a farlo in modo incredibilmente rapido con il suo lungo muso tubolare. Il motivo è piuttosto che gli altri pesci mangiano più velocemente e riescono ad assumere e digerire più cibo contemporaneamente.
È importante che il cavalluccio marino abbia il tempo necessario per mangiare. In mare, a volte passa fino a dieci ore al giorno a mangiare. Questo, naturalmente, non è possibile in un acquario. Se il cibo rimane troppo a lungo nella vasca, la qualità dell’acqua ne risente. In questo caso, questo affascinante pesciolino dovrebbe mangiare per circa 1 o 1,5 ore al giorno, distribuite in due pasti, prima di rimuovere il mangime avanzato dall’acquario. Così potrai essere certo che sia davvero sazio.
Purtroppo, a causa del suo esoscheletro, non è possibile capire se un cavalluccio marino sia emaciato.
Socializzazione
Se la temperatura e la salinità dell’acqua e l’intensità della corrente corrispondono alle loro esigenze, non c’è nulla che impedisca loro di socializzare con altri abitanti dell’acquario. Tuttavia, poiché i cavallucci marini si muovono molto lentamente nell’acqua e impiegano molto tempo per nutrirsi, non dovrebbero essere tenuti nella stessa vasca con pesci che nuotano freneticamente o che mangiano rapidamente.
Alcune specie, come il Pesce mandarino, che mangia piuttosto lentamente, così come le lumache, i ghiozzi, i paguri e le stelle serpentine, che aiutano a rimuovere i resti di cibo dal fondo, sono adatti. I cavallucci marini, infatti, non mangiano quasi nulla dal fondo. Possono convivere anche con i pesci cardinale di Banggai.
Una grande varietà di specie
Naturalmente, è possibile far convivere diverse specie di cavallucci marini. Dopo tutto, esistono più di 100 varianti scientificamente descritte di queste eleganti creature. Gli esperti non sono d’accordo su quali di queste costituiscano effettivamente una specie a sé stante.
La selezione è molto ampia e include nomi illustri come i cavallucci marini dei Caraibi, il cavalluccio marino zebra (Hippocampus zebra) e il cavalluccio di mare panciuto (Hippocampus abdominalis). Quest’ultimo è la specie più grande: con i suoi 35,5 cm è più grande di un foglio A4. Per quanto riguarda, invece, la specie più piccola, si tratta del cavalluccio pigmeo di Denise (Hippocampus denise), presente nel Sud Pacifico, che misura tra i 13,5 e i 20 mm, poco più di una moneta da 1 centesimo.
Non tutti i cavallucci marini sono uguali
Quando si fanno socializzare diverse specie di cavalluccio marino, però, bisogna verificare che tutti abbiano le stesse esigenze ambientali.
In genere, in acquario vengono allevate le specie tropicali, che amano temperature dell’acqua comprese tra i 24 e i 26 gradi. Anche le dimensioni non dovrebbero essere troppo diverse. Non solo per le diverse esigenze alimentari, ma anche per i diversi requisiti che queste specie hanno.
Ad esempio, i cavallucci marini pigmei hanno esigenze particolari per quanto riguarda la salinità dell’acqua ma, a differenza delle specie più grandi, possono essere tenuti anche in vasche un po’ più piccole (ma di almeno 100 litri). Le specie più grandi, invece, hanno bisogno di stare in vasche con un volume di circa 250 litri.
Accoppiamento e riproduzione
Se allevi insieme un maschio e una femmina, potresti avere la fortuna di vedere come si riproducono i cavallucci marini. Si tratta di qualcosa di molto speciale, perché per questi graziosi pesciolini la riproduzione è “un affare da uomini”.
La femmina depone le uova nella tasca ventrale (marsupio) del maschio, dove vengono inseminate da quest’ultimo. Le uova vengono poi custodite per 10-14 giorni, fino alla schiusa e alla nascita dei piccoli cavallucci marini.
Per partorire, il maschio si ritira e cerca un posto riparato prima di rilasciare la prole dalla tasca ventrale. Affinché i piccoli possano sopravvivere nell’acquario, hanno bisogno di cibo speciale subito dopo la nascita, preferibilmente zooplancton.
Conclusione: una specie di pesce adatta solo ad allevatori esperti
I cavallucci marini sono abitanti dell’acquario molto particolari. Anche se hanno un aspetto incredibilmente maestoso e sono un vero e proprio richiamo visivo in qualsiasi vasca, dovresti riflettere molto attentamente prima di decidere di inserirli nel tuo acquario. A causa delle norme sulla protezione delle specie, nella maggior parte dei Paesi è addirittura vietato.
L’ippocampo è un animale molto sensibile e ha bisogno di un ambiente particolare. Se sei davvero interessato ad allevarlo, devi considerare anche che questa specie richiede un grosso investimento sia in termini di costi che in termini di tempo.
Per queste ragioni, il cavalluccio marino non è assolutamente adatto ai principianti. Se, invece, hai già esperienza, dimestichezza con la misurazione dei valori dell’acqua, con i sistemi di filtraggio o con la corretta pulizia dell’acquario e sei disposto a somministrare anche cibo vivo, allevare questa creatura elegante e divertente sarà per te un immenso piacere.
Scheda dell’allevamento di cavallucci marini in acquario
In breve:
i cavallucci marini sono affascinanti creature appartenenti alla famiglia dei pesci ago (Syngnathidae). Conosciuti anche come “ippocampi”, il loro nome richiama una creatura leggendaria della mitologia greca, un mostro marino per metà cavallo e per metà pesce. Ne esistono più di 100 specie diverse che si differenziano per dimensioni, colore ed esigenze. Sono molto sensibili, quindi dovrebbero essere allevati in acquario solo da persone molto esperte
Nome scientifico del genere:
Hippocampus
Dimensioni:
la specie più grande: cavalluccio di mare panciuto (Hippocampus abdominalis), fino a 35,5 cm
la specie più piccola: cavalluccio marino pigmeo di Denise (Hippocampus denise), 13,5 – 20 mm
Aspettativa di vita in acquario:
2 – 4 anni, a seconda della specie
Prezzo:
70 – 400 euro, a seconda della specie
Alimentazione:
cibo vivo, zooplancton, eventualmente cibo congelato (larve di zanzara congelate o simili)
Numero di esemplari da allevare insieme:
almeno due (in coppia)
Difficoltà di allevamento:
molto elevata
Adatti ai principianti:
no
Dimensione dell’acquario:
Per i cavallucci marini pigmei almeno 100 litri (es. 50 x 50 x 50 cm). Per le specie più grandi fino a 250 litri
Temperatura dell’acqua:
generalmente in acquario si allevano le specie tropicali, che hanno bisogno di una temperatura dell’acqua compresa tra i 24° C e i 26° C
Valore del pH dell’acqua:
8,1 – 8,4
Salinità dell’acqua:
circa 38 grammi per litro
Substrato:
la sabbia scura esalta i colori brillanti dei cavallucci marini
Piante:
Preferibilmente alghe, per nascondersi e aggrapparsi
Compatibilità con altre specie ittiche:
ottima compatibilità con pesci mandarino, pesci cardinale di Banggai, lumache, ghiozzi, paguri, stelle serpentine
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